Ex Stalingradoalternativeone ha scritto:e la stazione di Volgograd(ex Leningrado)
[OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Studiando un po' la storia dei servizi italiani in relazione a fenomeni come il terrorismo rosso e nero, le stragi mafiose, l'attentato al Papa, mi sono convinto dell'esatto opposto: penso sia molto difficile eseguire attentati a meno che non siano funzionali a determinati scopi. Quanto alle torri gemelle, gli attentati di madrid (11 marzo 2004) e Londra (7 luglio 2005) permangono molti lati oscuri ma non voglio addentrami in complottismi vari.Lonewolf ha scritto:Cosa cazzo ci vorrebbe a farsi saltare in aria una domenica mattina a San Pietro durante la messa del Papa?
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"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Scusa, ma non avevo avuto più modo di leggerelo.alternativeone ha scritto:ok, ad un punto ci siamo arrivatialternativeone ha scritto:wolf ci pensi alle conseguenze del colpire il Papa? sarebbe lo spunto per una distruzione totale, ed ii questo momento non sono preparati a livello bellico, logistico, tecnologico...
ti riposto per farti capire la mia ipotesi, nel caso ti fosse sfuggita prima
attaccare il Vaticano per loro sarebbe la fine, l'America non avrebbe più freni e si troverebbero davvero a fronteggiare l'intero mondo occidentale, altro che crociate ed il terribile Saladino
Sono d'accordo che si tirerebbero tutti contro (non islamici, ovvio), ma a sentirli non pare che gliene importi molto.
La verità, molto probabilmente, è che sono un ammasso di deficienti con l'asciugamano in testa che abbaiano e sparano cazzate.
Riguardo alle difficoltà illustrate da Droghy nel compiere un attentato, io non sono d'accordo. Se uno vuole farsi saltare in aria, lo fa. Ovvio che si parte dal presupposto che: l'attentatore sia solitario (o in caso di più attentatori, siano in zone diverse...un gruppo dà più nell'occhio), che siano di aspetto che non attiri l'attenzione...il più anonimo possibile.
A parte che in sto paese poteva pure arrivarci Bin Laden a passeggiare a San Pietro che manco se ne accorgevano...
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" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
tranquillo lone, era per topazio
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
SSSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...vertigo ascolta!Drogato_ di_porno ha scritto:Studiando un po' la storia dei servizi italiani in relazione a fenomeni come il terrorismo rosso e nero, le stragi mafiose, l'attentato al Papa, mi sono convinto dell'esatto opposto: penso sia molto difficile eseguire attentati a meno che non siano funzionali a determinati scopi. Quanto alle torri gemelle, gli attentati di madrid (11 marzo 2004) e Londra (7 luglio 2005) permangono molti lati oscuri ma non voglio addentrami in complottismi vari.Lonewolf ha scritto:Cosa cazzo ci vorrebbe a farsi saltare in aria una domenica mattina a San Pietro durante la messa del Papa?
Caro drogato i servizi segreti italiani non hanno mai organizzato attentati.
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in realtà sono comparse di cinecittà ingaggiate dai vari Travaglio, Saviano, La Licata e compagnia bella per scrivere libri e articoli.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
indubbiamente ha un muso che buca lo schermo 

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
ma io non voglio passare all'estremo opposto gikappa, non sto dicendo che il terrorismo sia totalmente una creazione degli apparati di sicurezza. Il terrorismo (di qualsiasi matrice) esiste autonomamente (ma ad es. i talebani furono creati dall'intelligence pakistana) ma bisognerebbe anche studiare chi e come lo combatte. Cosa molto difficile perché come diceva Cossiga "i servizi segreti o sono segreti o sono solo servizi".gi.kappa. ha scritto:SSSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...vertigo ascolta!
Caro drogato i servizi segreti italiani non hanno mai organizzato attentati.
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Gli apparati di sicurezza, proprio perché (necessariamente) segreti, sfuggono facilmente al controllo, quindi dobbiamo "fidarci" del loro operato. secondo la vulgata, la democrazia è buona e bella quindi i servizi sono certamente buoni e belli...
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"Magari è il contrario, no?"
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Il Qatar finanzia i terroristi ma siccome la liquidità dei loro fondi serve alle Borse occidentali si chiude un occhio: è più facile bombardare che fermare i flussi di capitali...e i turchi che comprano il petrolio dall'ISIS? No quelli sono bravi.
Stato islamico, ecco chi finanzia il Califfato con il petrolio: turchi, giordani e messicani
Ormai è ufficiale il Califfato dell’Is si finanzia vendendo sul mercato illecito qualcosa come 40mila barili al giorno a un prezzo che generalmente non supera i 50 dollari. L’operazione vale un incasso medio di 3 milioni di dollari. Pari a 90 al mese. Giusto la liquidità che serve a finanziare l’attività ordinaria del Califfato. Armi, rifornimenti e paghe per i delinquenti che combattono sotto la bandiera nera. La domanda che sorge a molti spontanea è chi acquista i barili dell’Is e perché non si agisce contro i compratori, mentre i caccia della nuova alleanza bombardano gli obiettivi sensibili in Siria e Iraq. Compresa la raffineria utilizzata nei pressi di Raqqa. La risposta non è semplice come non è semplice bloccare la rete del contrabbando.
Un primo aspetto riguarda le coperture politiche che da lontano assistono le milizie. La stampa internazionale punta il dito sul Qatar, ma nessuno ha interesse ad andare fino in fondo. Il denaro dei fondi qatarini è ovunque. A Wall Street quanto nella City. Come a Piazza Affari. L’Occidente ora non può fare a meno di quella liquidità. Così preferisce concentrarsi sulla repressione militare. Il secondo aspetto del contrabbando invece riguarda gli aspetti che commercialmente potrebbero essere definiti «retail».
Siamo di fronte a una rete così capillare e ben organizzata, dal punto di vista del recupero finanziario, che mentre l'intelligence chiude un rubinetto se ne aprono altri due. Senza contare che la criminalità organizzata può essere uno dei referenti finali. In grado per giunta, in alcune aree, di fare anche da intermediario. Nel dettaglio, l’Is dopo avere estratto il greggio dai pozzi abbandonati nel 2011 da Total e Shell (gli operi siriani ovviamente ci continuano a lavorare) lo trasporta via terra in alcune raffinerie di fortuna. E trasformandolo in benzina e diesel scadente, rivende il prodotto anche con l'80 per cento di sconto. Principalmente va in Turchia. Paese Nato che dovrebbe essere un nostro alleato. Anche in questo caso i prezzi viaggiano tra i 25 e i 50 dollari al barile. «I militanti dell'Is - scriveva recentemente il Wall Street Journal - utilizzano ogni stratagemma per far attraversare la frontiera al loro petrolio. Il petrolio viene addirittura fatto viaggiare su delle zattere che seguono la corrente dell'Oriente, che dalla Siria attraversa la provincia turca di Hatay per poi sfociare nel Mediterraneo».
Una parte del materiale raffinato finisce anche in Giordania e persino in Iran attraverso il Kurdistan. Gli intermediari pagano in contanti o con altri prodotti necessari per la manutenzione delle vetture o la sussistenza dei miliziani. Ovviamente va per la maggiore l’uso del contante, che la struttura finanziaria che fa capo ad Al-Hamoud Ali detto Abu Luqman, riesce a movimentare usando consolidati sistemi di money transfer. Già una dozzina di anni fa Al Qaeda aveva sperimentato la movimentazione del cash tramite l’evoluzione del sistema hawala-hawala. Ovvero una triangolazione di denaro via telefono e tramite uomini dislocati in ogni villaggio e città.
La comunità internazionale sta ovviamente facendo pressioni soprattutto sul principale importatore di greggio "sporco": la Turchia. Secondo l’esercito locale, nelle ultime settimane i militari avrebbero sequestrato 13.400 litri di combustibile al confine con la Siria. Una goccia nel mare del contrabbando. tanto da far pensare a un impegno di facciata, più che una volontà radicata e politica. A ciò va aggiunto un business decisamente più globale che prende origine dai buchi legislativi e dalle conseguenti dispute legali tra il governo di Bagdad e quello della regione autonoma dei Curdi. Il governo centrale iracheno ha sempre sostenuto la propria supremazia sulle questioni energetiche, ma i curdi contestano la gestione di alcuni pozzi e la vendita di una serie di lotti in giro per il mondo. Lo scorso agosto due petroliere sono scomparse dalla vista dei radar. Una nel Mediterraneo e una nel Golfo del Messico.
Le sparizioni sono avvenute dopo che Bagdad aveva cercato di bloccare la vendita. Sembra che i miliziani siano riusciti a intromettersi. La petroliera nel Golfo del Messico, originariamente diretta in Texas, è stata avvistata per l’ultima volta e dopo un blackout di 20 ore, in ingresso in acque messicane. In molti pensano che qualche signore della droga possa aver fatto da mediatore.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
devi essere più basico con gikappa.Drogato_ di_porno ha scritto:ma io non voglio passare all'estremo opposto gikappa, non sto dicendo che il terrorismo sia totalmente una creazione degli apparati di sicurezza. Il terrorismo (di qualsiasi matrice) esiste autonomamente (ma ad es. i talebani furono creati dall'intelligence pakistana) ma bisognerebbe anche studiare chi e come lo combatte. Cosa molto difficile perché come diceva Cossiga "i servizi segreti o sono segreti o sono solo servizi".gi.kappa. ha scritto:SSSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...vertigo ascolta!
Caro drogato i servizi segreti italiani non hanno mai organizzato attentati.
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il baubau esiste ma a volte la mmamma che combatte il baubau fa troppa amicizia col baubau e nascono situazioni ambigue.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Drugà guarda che io non ho mai detto che "il terrorismo sia totalmente una creazione degli apparati di sicurezza", questo concetto l'avevo espresso tempo fa solo per Al-Qaeda e Isis. E' chiaro che esistono i gruppi terroristici, vengo dalla terra dei briganti (che al loro tempo avevano le loro ragioni) e potrei mai affermare una cosa del genere?Drogato_ di_porno ha scritto:[Scopri]Spoilerma io non voglio passare all'estremo opposto gikappa, non sto dicendo che il terrorismo sia totalmente una creazione degli apparati di sicurezza. Il terrorismo (di qualsiasi matrice) esiste autonomamente (ma ad es. i talebani furono creati dall'intelligence pakistana) ma bisognerebbe anche studiare chi e come lo combatte. Cosa molto difficile perché come diceva Cossiga "i servizi segreti o sono segreti o sono solo servizi".gi.kappa. ha scritto:SSSSSSSSSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...vertigo ascolta!
Caro drogato i servizi segreti italiani non hanno mai organizzato attentati.
Personaggi come questo
in realtà sono comparse di cinecittà ingaggiate dai vari Travaglio, Saviano, La Licata e compagnia bella per scrivere libri e articoli.
Gli apparati di sicurezza, proprio perché (necessariamente) segreti, sfuggono facilmente al controllo, quindi dobbiamo "fidarci" del loro operato. secondo la vulgata, la democrazia è buona e bella quindi i servizi sono certamente buoni e belli...
Purtroppo è arrivato vertigo"sere nere"blu che ha voluto buttare tutto in craciara e ha iniziato a darmi del complottista e altro.
Ricollegandomi a quello che hai detto tu, sono d'accordo al 100%: quando si verifica un attentato di grandi entità e l'esecutore non è un lupo solitario alla Anders Breivik è chiaro che la matrice non può essere solo terroristica e che nell'esecuzione qualche istituzione chiude un occhio (se non addirittura dà una mano).
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Prima arrivano meglio è
Cremlino sospetta che dietro l’intervento della coalizione in Siria contro lo Stato Islamico (Isis) ci sia l’intenzione di Washington di rovesciare Bashar Assad e così Mosca recapita un avvertimento alla Casa Bianca. «Se le forze della coalizione dovessero colpire quelle del governo siriano, siamo pronti a fornire armamenti aerei a Damasco» afferma un alto funzionario del Cremlino alla tv libanese «Al Maydin», specificando che si tratta di «cacciabombardieri, elicotteri e difese anti-aeree».
La diffidenza di Mosca sull’intervento della coalizione era già trapelata nei giorni scorsi quando il ministro degli Esteri Sergei Lavrov da New York aveva chiesto ad Usa ed alleati di «concordare le operazioni con Damasco», messaggio ribadito dallo stesso Vladimir Putin in una telefonata al Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Washington fino a questo momento ha informato Damasco - con una lettera del Segretario di Stato John Kerry - dell’inizio dei raid ma il Pentagono evita ogni giorno di comunicare a Damasco il proprio piano di operazioni. Questo però è proprio ciò che vorrebbero Damasco e Mosca.
Wadi al Muallem, ministro degli Esteri siriani, da 72 ore ripete alla volta della coalizione che «coordinando le azioni contro Isis possiamo renderle più efficaci» e poiché Washington continua a non rispondergli, è il Cremlino a rincarare la dose, facendo venire alla luce il vero timore: la Casa Bianca ha creato una coalizione che combatte Isis ma il cui vero intento è riuscire a rovesciare il regime di Assad.
Da qui il riferimento alle «difese anti-aeree» ovvero gli S-300 che finora Putin non ha consegnato ad Assad ma che potrebbero rovesciare la situazione tattica, ostacolando i voli dei jet alleati. Secondo quanto esposto da Putin a Ban Ki moon l’obiezione sollevata è anche di legittimità internazionale. Una fonte diplomatica araba, da Ginevra, la spiega così: «A rendere legali i raid in territorio siriano non può bastare una lettera di Kerry, serve il coordinamento quotidiano con il governo in carica».
Anche a Teheran c’è inquietudine per gli sviluppi militari innescati dall’intervento della coalizione e il generale Ahmad Reza Pourdestana, comandante delle forze di terra, avverte Isis: «Se le unità dei terroristi si avvicineranno ai nostri confini, attaccheremo in profondità dentro il territorio iracheno». Il riferimento è alla provincia di Dyala, a Nord di Baghdad, in parte controllata da Isis e confinante con l’Iran sciita, che accusa le monarchie sunnite del Golfo di sostenere lo Stato Islamico.

Cremlino sospetta che dietro l’intervento della coalizione in Siria contro lo Stato Islamico (Isis) ci sia l’intenzione di Washington di rovesciare Bashar Assad e così Mosca recapita un avvertimento alla Casa Bianca. «Se le forze della coalizione dovessero colpire quelle del governo siriano, siamo pronti a fornire armamenti aerei a Damasco» afferma un alto funzionario del Cremlino alla tv libanese «Al Maydin», specificando che si tratta di «cacciabombardieri, elicotteri e difese anti-aeree».
La diffidenza di Mosca sull’intervento della coalizione era già trapelata nei giorni scorsi quando il ministro degli Esteri Sergei Lavrov da New York aveva chiesto ad Usa ed alleati di «concordare le operazioni con Damasco», messaggio ribadito dallo stesso Vladimir Putin in una telefonata al Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Washington fino a questo momento ha informato Damasco - con una lettera del Segretario di Stato John Kerry - dell’inizio dei raid ma il Pentagono evita ogni giorno di comunicare a Damasco il proprio piano di operazioni. Questo però è proprio ciò che vorrebbero Damasco e Mosca.
Wadi al Muallem, ministro degli Esteri siriani, da 72 ore ripete alla volta della coalizione che «coordinando le azioni contro Isis possiamo renderle più efficaci» e poiché Washington continua a non rispondergli, è il Cremlino a rincarare la dose, facendo venire alla luce il vero timore: la Casa Bianca ha creato una coalizione che combatte Isis ma il cui vero intento è riuscire a rovesciare il regime di Assad.
Da qui il riferimento alle «difese anti-aeree» ovvero gli S-300 che finora Putin non ha consegnato ad Assad ma che potrebbero rovesciare la situazione tattica, ostacolando i voli dei jet alleati. Secondo quanto esposto da Putin a Ban Ki moon l’obiezione sollevata è anche di legittimità internazionale. Una fonte diplomatica araba, da Ginevra, la spiega così: «A rendere legali i raid in territorio siriano non può bastare una lettera di Kerry, serve il coordinamento quotidiano con il governo in carica».
Anche a Teheran c’è inquietudine per gli sviluppi militari innescati dall’intervento della coalizione e il generale Ahmad Reza Pourdestana, comandante delle forze di terra, avverte Isis: «Se le unità dei terroristi si avvicineranno ai nostri confini, attaccheremo in profondità dentro il territorio iracheno». Il riferimento è alla provincia di Dyala, a Nord di Baghdad, in parte controllata da Isis e confinante con l’Iran sciita, che accusa le monarchie sunnite del Golfo di sostenere lo Stato Islamico.

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
dos hai sparato tu?
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
ma pensa un pò...
anche gli spari contro le "povere" figlie di Obama...
ogni sfortuna si abbatte contro gli americani.
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Non nascere è indubbiamente la migliore formula che esista.
Non è purtroppo alla portata di nessuno. (Emil Cioran)
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Drugat sono fermissimamente contrario all'ammazzamento di Obbama se per Chennedi hanno rotto le scatole per 40 anni CON LUI ANDREBBERO AVANTI PER SECOLI.Drogato_ di_porno ha scritto:dos hai sparato tu?

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
senza ombra di dubbio.
sicuramente userebbero l'aspetto razziale della cosa, anche se le ragioni fossero di tutt'altra natura...
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