[O.T.] I cazzi dei forumisti

[Rand Al'Thor]

Oggi pomeriggio verranno le prime persone a vedere casa nostra. Lavori in corso manco fosse la regina Elisabetta e corte..
Meno male che non ci sono

[Antonchik]

Attenzione! Battaglione!

La situazione è drammatica, ma anche molto molto catartica. Crisortunità, mi piace illudermi. Qualche giorno fa, prima degli spiacevoli eventi in cui mi sono inimicato parte del forum, vi avevo parlato di alcuni litigi accaduti a casa. Diciamo che la situazione ora è esplosa, toccando punte ragguardevoli, che mi hanno portato a inimicarmi parte della mia famiglia ( ). In sostanza c'è stato un brutto litigio, di quelli ignorantissimi e criminali, tra me e mio padre. Roba che ha scoperchiato il suo personalissimo vaso di Pandora, facendogli tirare tutto il peggio che poteva permettere la sua esistenza, e io sì, sono stato da molto molto meno. Il punto è che, essendo io una persona relativamente pacifica, gli ho creduto quando, al termine della pagliacciata finale con i parenti riuniti a fare da pacieri (oh! chi se lo aspettava... manco Mario Merola), sembrava averla messa nuovamente sul piano della reciproca collaborazione e tolleranza. Era una finta più scivolosa della bava di Slimer. Che ha decentrato tutta l'attenzione trasformando il SUO problema in ME, convogliando il tutto nella frase "Eh ma perchè fai così invece di venire a chiedermi aiuto!!!"... WTF?!? Aiuto? Diciamo che ero io ad aiutare lui, anzi il resto della famiglia oppressa da queste frigna costanti: mentre sfogava la sua rabbia repressa da frustrato, contro la società ingiusta, stavo cercando di fargli capire che, in sostanza, l'oggetto delle sue ire (non sto a spiegarvi nello specifico) non era attaccabile, e quindi era inutile coinvolgerci TUTTI come famiglia in una sua guerriglia da pollaio del KaZzO. Allorchè mi manda a cagare più volte, negandomi la parola, da buon avvinazzato, e io lo chiamo arrogante, incapace di sostenere una discussione. Dopo qualche minuto, lo sento che grida al destino quanto vorrebbe farmela vedere, che sono uno stronzetto, un moccioso... e quant'altro. Per inciso, la cosa che mi ferisce non è l'insulto in sè, ma il fatto che un individuo del genere sia mio padre. Allorchè esco fuori dalla stanza, e si comincia con botta e risposta dove paradossalmente io cerco di urlare per farlo smettere, e lui mi rimanda sempre e comunque il suo "vai a cagare", il suo unico precetto educativo. Si va avanti fino a tirare fuori cose dolorose, gravi, pesanti... Comunque... gira e rigira, alla fine la storia finisce con la classica tiritera da parte dei parenti: "Eh ma tu ti devi trovare qualcosa da fare...", "Eh ma puoi mai stare a casa?". Salvo poi vedere gli stessi sguardi cadere, dopo che li fissavi per quei 2-3 secondi in più, se non volevi prestarti alla recita e cercavi un confronto vero, anche lì. Mi sembrava di essere in un film. E' pienamente verificata ogni fantasia di derivazione post-moderna-esistenzialista-buddista-hipster del tipo "e se fossimo attaccati ad un sistema video-ludico che permette la totale impersonificazione con un plot già scritto ma comunque suscettibile di modificazioni il cui limite tra volontarietà ed involontarietà non è distintamente tracciabile?". Insomma, vi ripeto, egli, anzi, esso, dopo aver esaurito la necessità di dimostrare al tribunale che voleva accogliere il figliol prodigo, piazzando sulla bilancia della giustizia un bel malloppo di merda, con tanto di "plop", mi ha levato codardamente, e a sorpresa, il saluto e la parola. Stamattina è entrato in stanza parlando al telefono con un cliente credo, insomma voleva dimostrarmi che lui sì che è un gran figo, e si è rialzato in piedi. Come le donnicciuole che si smaltano prima della disco quando "finisce una storia". Avrei voluto qualcuno con cui potermi confrontare. Non che me ne freghi un cazzo, alla fine. Ho sofferto più di così, sono forte. Solo io però. Il problema ora è che devo elaborare sul serio un piano per andarmene, magari all'estero, poichè ormai il merda ha proiettato definitivamente soltanto su di me il suo conflitto, ed è un peso bello grosso che non ho voglia di sostenere, nè posso aiutarlo ma nemmeno voglio. Se potessi lo farei ma per mia madre e mia sorella. Lui non si merita una sega, poichè un velo di consapevolezza, c'è. Più altre cose gravi che non sto a raccontarvi. E' realisticamente possibile emigrare? Tenete presente che non ho nulla in mano a livello di titoli di studio, se non una maturità scientifica del cazzo, e nulla so fare. La domanda filosofica essenziale "suicidarsi o non", ha una risposta facile oggi, perchè nella partita bianco-nero è un pò che si sosta in una parità che sa di baratro.

[Salieri D'Amato]

Anton, consigli specifici è difficile darli, la scelta da te prosppettata di andare all'estero è sempre una scelta di vita difficile, dovresti ponderarla molto bene e non d'impulso per questa vicenda, pur se spiacevole, valutando attentamente i pro e i contro. Le conflittualità con i genitori sono sempre esistite, specialmente vengono acuite dalle situazioni finanziarie, sociali e sentimentali del momento, se come mi sembra di capire al momento sei disoccupato capisco la proccupazione di tuo padre, anche se forse l'aggredirti pubblicamente non è la miglior soluzione, forse lo fa per spronarti .... non so ... Ti consiglio di analizzare bene tutta la situazione, la tua vita e la sua, e provare a metterti nei panni di tuo padre, cerca di pensare come reagiresti tu a parti invertite .... non è detto che spiegandovi non possiate trovare un punto d'incontro. E sono convinto, magari sbagliando, che il fatto che s'inc..... con te sia comunque un segno che ci tiene a te, la peggior cosa che si possa ricevere da una persona è l'indifferenza e la rassegnazione passiva ai suoi comportamenti.

[Rand Al'Thor]

Male che vada puoi sempre andare a Bari a fare il babysitter per l'avvocato

[Antonchik]

Grazie Salieri, ti stimo molto come forumista... insomma mi consigli di essere io quello responsabile. Tirerò fuori il 50enne che è in me, magari mi eviterà il ruolo del capro espiatorio.

@rand

gli luciderò le scarpe e sarà lui a darmi la mia Numero Uno.

Proprio ora scendo e vado a "bussare a qualche porta".

[Vinz Clortho]

Invece, Antonchik, potresti vederla come un'opportunità. Da quello che pare sei abbastanza giovane e non hai idea di cosa fare. Perchè non fare un periodo all'estero? Impari una lingua, se sei un po' sveglio magari agguanti qualche occasione al volo e, soprattutto, ti togli di casa. Giova e te e alla salute mentale della tua famiglia - la scena dell'intervention del parentame è da neo-neorealismo - e magari ti apre qualche spiraglio. Guarda che uno mica ci deve stare tutta la vita, può essere una cosa anche di un annetto o due e poi valuti.
I consigli? Essere pronto a fare qualunque lavoro anche di merda per iniziare e, soprattutto, evitare metropoli costose tipo Parigi e Londra. Lione, Manchester, Colonia sono tutte delle buone mete.
Togliti da casa. E' ora. Anche se poi ci sei costretto a tornare (possiamo mettere in conto anche un fallimento) secondo me lo faresti in un clima diverso da quello velenoso che stai vivendo al momento.

[gi.kappa.]

La riunione dei parenti mi sa tanto de "La mezzora" (si sdrammatizza Anton!)



Anton ma il motivo degli attriti qual è? La momentanea disoccupazione?

[Salieri D'Amato]

Grazie, troppo buono . Comunque prova ..... sii maturo e responsabile, se poi non dovessi ricucire il rapporto, non ti rimarrà il rimpianto di non averci provato.

[Il Fede]

Anton per scappare all'estero non devi avere conflitti con te stesso legati alla tua terra, ricordati sempre questa cosa, altrimenti starai da cani e sarai con il corpo lontano e con la testa dov'eri prima. Se escludi questo puoi farlo benissimo, se hai meno di 30 anni puoi andare in Australia, se ne hai di più e non hai nulla in mano evita accuratamente e cerca un altro posto. Guarda qualche bando realizzato dalla comunità europea (almeno servisse a qualcosa 'sta bella comunità del cazzo), vai alla Confesercenti e all'ufficio di collocamento della tua città, puoi ad esempio metterti in graduatoria per ottenere 2.500€ da usare per fare corsi all'estero (ad esempio quello d'inglese se non lo sai oppure di qualsiasi altra cosa per avviarti un'attività).

[Masuka]

Tanto per parlare: hai anche i tabacchi nel bar?

Halston i cartomanti & simili (ripeto: se non sono impostori alla Wanna Marchi) sono cose serie e da cui stare alla larga.
Invito nuovamente l'amico Masuka a recarsi alla parrocchia più vicina per richiedere la benedizione del locale (dura 5 minuti).

scusa leggo solo ora.
week end impegnativo!

i tabacchi era per me? comunque no, non li ho. non si sa mai che i fiammiferi si accendano da soli....

non ci crederete ma da giovedi sera a domenica mattina, in un parcheggio a 200/300 metri da me hanno sparato petardi e fuochi d'artificio ogni ora circa.
nessuno è arrivato nel mio giardino...

detto questo continuo a pensare ad una coincidenza

[Stickman]

Secondo me è meglio un rabbino. Devi trovare un rabbino.

[cicciuzzo]

Attenzione! Battaglione!

La situazione è drammatica, ma anche molto molto catartica. Crisortunità, mi piace illudermi. Qualche giorno fa, prima degli spiacevoli eventi in cui mi sono inimicato parte del forum, vi avevo parlato di alcuni litigi accaduti a casa. Diciamo che la situazione ora è esplosa, toccando punte ragguardevoli, che mi hanno portato a inimicarmi parte della mia famiglia ( ). In sostanza c'è stato un brutto litigio, di quelli ignorantissimi e criminali, tra me e mio padre. Roba che ha scoperchiato il suo personalissimo vaso di Pandora, facendogli tirare tutto il peggio che poteva permettere la sua esistenza, e io sì, sono stato da molto molto meno. Il punto è che, essendo io una persona relativamente pacifica, gli ho creduto quando, al termine della pagliacciata finale con i parenti riuniti a fare da pacieri (oh! chi se lo aspettava... manco Mario Merola), sembrava averla messa nuovamente sul piano della reciproca collaborazione e tolleranza. Era una finta più scivolosa della bava di Slimer. Che ha decentrato tutta l'attenzione trasformando il SUO problema in ME, convogliando il tutto nella frase "Eh ma perchè fai così invece di venire a chiedermi aiuto!!!"... WTF?!? Aiuto? Diciamo che ero io ad aiutare lui, anzi il resto della famiglia oppressa da queste frigna costanti: mentre sfogava la sua rabbia repressa da frustrato, contro la società ingiusta, stavo cercando di fargli capire che, in sostanza, l'oggetto delle sue ire (non sto a spiegarvi nello specifico) non era attaccabile, e quindi era inutile coinvolgerci TUTTI come famiglia in una sua guerriglia da pollaio del KaZzO. Allorchè mi manda a cagare più volte, negandomi la parola, da buon avvinazzato, e io lo chiamo arrogante, incapace di sostenere una discussione. Dopo qualche minuto, lo sento che grida al destino quanto vorrebbe farmela vedere, che sono uno stronzetto, un moccioso... e quant'altro. Per inciso, la cosa che mi ferisce non è l'insulto in sè, ma il fatto che un individuo del genere sia mio padre. Allorchè esco fuori dalla stanza, e si comincia con botta e risposta dove paradossalmente io cerco di urlare per farlo smettere, e lui mi rimanda sempre e comunque il suo "vai a cagare", il suo unico precetto educativo. Si va avanti fino a tirare fuori cose dolorose, gravi, pesanti... Comunque... gira e rigira, alla fine la storia finisce con la classica tiritera da parte dei parenti: "Eh ma tu ti devi trovare qualcosa da fare...", "Eh ma puoi mai stare a casa?". Salvo poi vedere gli stessi sguardi cadere, dopo che li fissavi per quei 2-3 secondi in più, se non volevi prestarti alla recita e cercavi un confronto vero, anche lì. Mi sembrava di essere in un film. E' pienamente verificata ogni fantasia di derivazione post-moderna-esistenzialista-buddista-hipster del tipo "e se fossimo attaccati ad un sistema video-ludico che permette la totale impersonificazione con un plot già scritto ma comunque suscettibile di modificazioni il cui limite tra volontarietà ed involontarietà non è distintamente tracciabile?". Insomma, vi ripeto, egli, anzi, esso, dopo aver esaurito la necessità di dimostrare al tribunale che voleva accogliere il figliol prodigo, piazzando sulla bilancia della giustizia un bel malloppo di merda, con tanto di "plop", mi ha levato codardamente, e a sorpresa, il saluto e la parola. Stamattina è entrato in stanza parlando al telefono con un cliente credo, insomma voleva dimostrarmi che lui sì che è un gran figo, e si è rialzato in piedi. Come le donnicciuole che si smaltano prima della disco quando "finisce una storia". Avrei voluto qualcuno con cui potermi confrontare. Non che me ne freghi un cazzo, alla fine. Ho sofferto più di così, sono forte. Solo io però. Il problema ora è che devo elaborare sul serio un piano per andarmene, magari all'estero, poichè ormai il merda ha proiettato definitivamente soltanto su di me il suo conflitto, ed è un peso bello grosso che non ho voglia di sostenere, nè posso aiutarlo ma nemmeno voglio. Se potessi lo farei ma per mia madre e mia sorella. Lui non si merita una sega, poichè un velo di consapevolezza, c'è. Più altre cose gravi che non sto a raccontarvi. E' realisticamente possibile emigrare? Tenete presente che non ho nulla in mano a livello di titoli di studio, se non una maturità scientifica del cazzo, e nulla so fare. La domanda filosofica essenziale "suicidarsi o non", ha una risposta facile oggi, perchè nella partita bianco-nero è un pò che si sosta in una parità che sa di baratro.

non ho capito Antò, ma tu che fai nella vita ?

[scb]

gli luciderò le scarpe e sarà lui a darmi la mia Numero Uno.

Qui sarai sempre il benvenuto e lo sai

[gi.kappa.]

[Scopri]Spoiler

Tanto per parlare: hai anche i tabacchi nel bar?

Halston i cartomanti & simili (ripeto: se non sono impostori alla Wanna Marchi) sono cose serie e da cui stare alla larga.
Invito nuovamente l'amico Masuka a recarsi alla parrocchia più vicina per richiedere la benedizione del locale (dura 5 minuti).

scusa leggo solo ora.
week end impegnativo!

i tabacchi era per me? comunque no, non li ho. non si sa mai che i fiammiferi si accendano da soli....

non ci crederete ma da giovedi sera a domenica mattina, in un parcheggio a 200/300 metri da me hanno sparato petardi e fuochi d'artificio ogni ora circa.
nessuno è arrivato nel mio giardino...

detto questo continuo a pensare ad una coincidenza

No Masuka era una domanda per il barman salernitano, nel mio continuo tentativo di geolocalizzarlo.

[gi.kappa.]

Angolo "Dì la tua!"

Un'amica storica (amica amica, niente oltre. In più siamo amici di famiglia i virtù dell'amicizia dei nostri genitori e siamo sempre andati a scuola insieme, dalle materne fino alle superiori. Senza contare la frequentazione delle stesse compagnie) più o meno dieci giorni fa si è laureata (nemmeno ora ho capito la data).
Quest'estate mi aveva accenato spesso dell'evento, poi i primi di settembre è ripartita per Firenze e non ci siamo più risentiti.

Due settimane fa sono iniziate ad arrivarmi diverse chiamate da diversi amici. Chiamate di questo tenore:
"Ehi ci organizziamo con la stessa macchina per la laurea della X?"
"Senti ma per il regalo tu che hai pensato?"
"Gi. ma ti stai informando per la permanenza a Firenze in quei giorni?"

Praticamente aveva invitato tutti ma io non ne sapevo niente (a parte i prima citati accenni, qualche volta seguiti da un "poi vieni a Firenze che devo laurearmi" ma sempre molto blandi).

Per farla breve:
ho fatto finta di niente
non ho voluto partecipare al regalo
non ho nemmeno chiamato per gli auguri.

Ieri sera me la sono ritrovata davanti, l'ho salutata, ho detto un "auguri" molto sbrigativo e al suo invito di andare a bere qualcosa ho detto che avevo da fare e me ne sono andato.

Secondo voi la mia condotta è stata sbagliata?
Ci sono i miei che stanno rompendo le scatole da diversi giorni per 'sta storia.