(O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cacchio

[walter84]

io quando mi sono accorto(troppo tardi purtroppo) che quel partito non mi rappresentava più minimamente ne ho preso atto e me ne sono andato

Hai fatto benissimo, mi riferivo a tutti quelli che non se ne sono andati e che ragionano esattamente come i berlusconiani di prima. Partendo da questo, andando a ritroso, risulta evidente che lo starnazzare contro le manovre di Berlusconi di non troppo tempo fa non era dato da un senso civico o da una reale indignazione, era solo un giramento di palle perché altri (la destra) erano al governo. Adesso si sono placati, hanno trovato uno che li fa vincere (anche senza essere andati a votare, è bene ricordarlo, anche se poi il 40% delle europee lascia spazio a altre interpretazioni) quindi va bene tutto e si fa finta di nulla.

mi sembra che coloro che hanno manifestato ieri(e anche tutti quelli che non c'erano e che avrebbero voluto esserci compreso me)non si sono comportati da vigliacchi o voltagabbana come sostieni tu(a differenza dei vari Fassina,Civati,Cuperlo ecc...che erano presenze davvero inutili e imbarazzanti)e che non ci hanno certo pensato due volte a manifestare contro quello che fino a ieri era il partito per cui votavano perché ci credevano davvero(sbagliandosi di grosso),non si sono placati e non hanno fatto finta di nulla

[Il Fede]

Walter scusa tanto, io capisco chi va in piazza a manifestare per i più svariati motivi, quello che capisco meno è chi c'è andato pur sostenendo ancora il PD. Era un discorso semplice.

[dell]

Walter scusa tanto, io capisco chi va in piazza a manifestare per i più svariati motivi, quello che capisco meno è chi c'è andato pur sostenendo ancora il PD. Era un discorso semplice.

la maggior parte è gente che ancora si aggrappa all'illusoria speranza del cambiamento non rendendosi conto che il "cambiamento" non deve essere fine a se stesso ma avere un'effetto positivo sulla vita del paese.

[walter84]

Walter scusa tanto, io capisco chi va in piazza a manifestare per i più svariati motivi, quello che capisco meno è chi c'è andato pur sostenendo ancora il PD. Era un discorso semplice.

la maggior parte è gente che ancora si aggrappa all'illusoria speranza del cambiamento non rendendosi conto che il "cambiamento" non deve essere fine a se stesso ma avere un'effetto positivo sulla vita del paese.

giusto il cambiamento se ci deve essere deve essere reale e positivo e non solo chiacchiere inutili e fumose che mascherano in realtà l'intento di togliere i (pochi) diritti che i lavoratori ancora hanno e sono stati conquistati con battaglie e sforzi e non è che siccome sono passati tanti anni e ora con tutte le nuove forme contrattuali precarizzanti che ci sono quei principi e quelle tutele non valgono più e anche se io non ne usufruisco non mi sognerei mai di toglierle a chi ce le ha dicendo che quelli hanno chissà quali privilegi e Fede io non credo sinceramente che quelli che erano in piazza sostengano ancora quel partito

[Il Fede]

Fede io non credo sinceramente che quelli che erano in piazza sostengano ancora quel partito

La maggior parte no, ma tieni presente che l'elettorato di sinistra è strano parecchio, una parte è convinta che il "partito" vada votato a prescindere, un'altra giustifica tutto solo perché fondamentalmente ha portafoglio pieno e zero problemi e un'altra ancora è davvero convinta che potrebbero fare qualcosa di buono. C'è poi un'altra parte, sostanziosa, di persone che pur rimanendo di sinistra non hanno voglia di abbracciare né l'ipocrisia né la disperazione e scelgono di mandare in culo chi giustamente merita di andarci. Non pensare però che a manifestare ci siano andati solo gli ultimi che ho citato, sono strasicuro che fra questi c'è gente che per esempio ha votato Renzi alle europee dimostrando di non aver capito un cazzo di ciò che stava facendo.

[dostum]

Sadik

[Scorpio]

Fede io non credo sinceramente che quelli che erano in piazza sostengano ancora quel partito

La maggior parte no, ma tieni presente che l'elettorato di sinistra è strano parecchio, una parte è convinta che il "partito" vada votato a prescindere, un'altra giustifica tutto solo perché fondamentalmente ha portafoglio pieno e zero problemi e un'altra ancora è davvero convinta che potrebbero fare qualcosa di buono. C'è poi un'altra parte, sostanziosa, di persone che pur rimanendo di sinistra non hanno voglia di abbracciare né l'ipocrisia né la disperazione e scelgono di mandare in culo chi giustamente merita di andarci. Non pensare però che a manifestare ci siano andati solo gli ultimi che ho citato, sono strasicuro che fra questi c'è gente che per esempio ha votato Renzi alle europee dimostrando di non aver capito un cazzo di ciò che stava facendo.

concordo con Fede, tanto per cambiare.

patetici e penosi Vendola, Civati, Fassina come molti di quelli che hanno manifestato a Roma e magari voteranno PD;
siano coerenti e se ne vadano dal PD.

[Barabino]

siano coerenti e se ne vadano dal PD.

Che mondo sarebbe senza scissione a sinistra?

[Salieri D'Amato]

Fede io non credo sinceramente che quelli che erano in piazza sostengano ancora quel partito

La maggior parte no, ma tieni presente che l'elettorato di sinistra è strano parecchio, una parte è convinta che il "partito" vada votato a prescindere, un'altra giustifica tutto solo perché fondamentalmente ha portafoglio pieno e zero problemi e un'altra ancora è davvero convinta che potrebbero fare qualcosa di buono. C'è poi un'altra parte, sostanziosa, di persone che pur rimanendo di sinistra non hanno voglia di abbracciare né l'ipocrisia né la disperazione e scelgono di mandare in culo chi giustamente merita di andarci. Non pensare però che a manifestare ci siano andati solo gli ultimi che ho citato, sono strasicuro che fra questi c'è gente che per esempio ha votato Renzi alle europee dimostrando di non aver capito un cazzo di ciò che stava facendo.

concordo con Fede, tanto per cambiare.

patetici e penosi Vendola, Civati, Fassina come molti di quelli che hanno manifestato a Roma e magari voteranno PD;
siano coerenti e se ne vadano dal PD.

Una volta si diceva "tenere i piedi in 2 staffe" .... ora vi sono termini politici che non capisco, ma che giustificano ampiamente tutto quanto fanno i suddetti, pro e contro Renzi, tipo "sostegno critico", "opposizione interna ma nell'ambito di una forte unità d'intenti", "dialettica interna che mette in luce le diverse anime del PD", ecc. ecc.. In particolare, tra gli alleati PD Vendola sembra abbia smarrito qualsiasi identità, Civati sembra che non abbia il coraggio di fare il grande passo, Fassina è l'essere più infido dei cosidetti oppositori, prima grande nemico di Renzi, poi renziano quasi di ferro dell'ultima ora (l'ho sentito difendere alcuni provvedimenti assurdi in modo pervicace come fosse stato un sostenitore da sempre, poi (probabilmente a causa di qualche mancata poltrona) è tornato a fare un'opposizione interna di comodo, e lo stesso si potrebbe dire degli altri cosidetti oppositori.

[Drogato_ di_porno]

hanno tolto qualsiasi forma di rendimento ai vari strumenti di risparmio (tranne i titoli di stato) per costringerci a mollare l'osso

qualcuno la pensava come me: http://phastidio.net/2014/10/27/takeover-game-over/

Intanto, il caposaldo del pensiero renziano è che gli italiani risparmiano troppo perché hanno paura del futuro. Avranno mica ragione, visto che il paese sta sbriciolandosi oltre ad essere il più anziano al mondo, caratteristica che in troppi ignorano o sottovalutano, al momento di realizzare audaci piani di politica economica e stimarne l’impatto effettivo? Come che sia, la linea di pensiero di Renzi è molto netta: il paese non consuma ma risparmia. Invece, il paese deve consumare, con le buone o le cattive. Le “buone” sono idee finto libertarie come l’immissione in busta paga del Tfr; le “cattive”, anzi le oscene, sono l’equiparazione del risparmio, incluso quello previdenziale, al concetto di “rendita”. Da qui le indecenti manovre al raddoppio della fiscalità sulla previdenza complementare ma anche all’aumento di tassazione della rivalutazione del Tfr che il lavoratore non intende utilizzare. Il tutto salvando dalla scure fiscale il debito pubblico, per motivazioni che con l’equità nulla c’entrano, con buona pace del governo che farebbe “cose di sinistra”, per alcuni nostri tassonomi frequentatori di salotti. E nulla c’entrano neppure col finanziamento di investimenti per la crescita, a dirla tutta. Qualcuno dovrebbe informare Renzi che il risparmio è cosa maledettamente seria e che giocare con esso è giocare col fuoco, oltre che con quanto resta del futuro di questo paese. Ma tutta la manovra di Renzi, “consumate o vi tasseremo a sangue”, è profondamente contro natura e sarà duramente punita dalla realtà, purtroppo per noi quando sarà troppo tardi. Questo tentativo di fare consumare gli italiani, con le buone o con le cattive, è figlio illegittimo del fallimento del bonus da 80 euro, sulle cui virtù taumaturgiche Renzi aveva pesantemente scommesso, al di là del carattere sghembo ed irrazionale della misura (mancata considerazione degli incapienti), oltre che del suo lezzo di incostituzionalità per la discriminazione ai danni di redditi pienamente equivalenti (quelli da pensione, nello specifico), motivo per cui è rimasto classificato nel bilancio dello Stato come spesa pubblica e non come riduzione di imposte. Quella operazione è ormai fallita ma continuerà ad ingessare il bilancio pubblico italiano, assumendo carattere di conclamata nocività. Per il 2015 quel bonus sarà coperto con deficit ma nel 2016 saranno guai seri, se il paese non dovesse essere risucchiato da una improbabile crescita europea, e quindi produrre gettito fiscale aggiuntivo in modo spontaneo. Ma Renzi non sarebbe il Grande Motivatore (o il Grande Imbonitore) che è, se non ripetesse ossessivamente alcuni messaggi chiave fino al punto da conficcarli nelle menti degli indifesi telespettatori, con la complicità attiva di un sistema mediatico che non si capisce se sia più ignorante o cinicamente asservito al premier, come mai si è visto; neppure ai tempi di Berlusconi, che pure viveva immerso nel conflitto di interesse di possedere e controllare il sistema televisivo italiano quasi nella sua interezza. Ed ecco quindi che Renzi insiste a dire che la legge di Stabilità è “la più grande operazione di taglio di tasse della storia della Repubblica”, oppure che essa contiene “diciotto miliardi di tagli di tasse”. E voi avete di che sgolarvi e mostrare che solo un ubriaco o un ignorante (o un soggetto in malafede) sosterrebbe una cosa del genere, dati alla mano, inclusi quelli governativi. Niente, il messaggio deve passare. Poi, va da sé, per salvare i conti si è costretti ad autentiche sconcezze come il rinvio di due anni d’imposta degli sgravi Irap o mettere imposte retroattive ovunque, o la stessa cancellazione dello sgravio Irap per il 2014. Questo è l’equivalente di spararsi nelle gonadi, in termini di credibilità verso i potenziali investitori esteri, però vedrete che riusciremo a trovare qualche fighissimo golden boy della finanza, con pashmina d’ordinanza, che ci spiegherà che la colpa di tutto è del sindacato, e non di uno stato che più che sovrano è fiscalmente tiranno e fascisteggiante.

[Drogato_ di_porno]

Ormai è un convincimento generale, a sinistra, al centro, a destra: se si vuole uscire da questa epocale crisi economica (in tutto l’Occidente, non solo in Italia) bisogna che la gente abbia assolutamente più soldi in tasca da spendere, in modo tale che i consumi ripartano e con essi la macchina produttiva. Siccome i soldi non ci sono, le tasse sono già ad un livello demenziale, e perfino ai risparmiatori (tirchi e traditori!) oramai viene negato qualsiasi interesse reale sui loro sudati tesoretti pur di costringerli a mollare l’osso, cioè a scialacquare, ecco che allora torna in auge la vecchia e sempre nuova grande idea dei disperati: fare debiti. Anche la pensata del Tfr in busta paga obbedisce a quest’andazzo: anche se sembra partorita dall’allegra filosofia del “meglio l’uovo oggi che la gallina domani”, i suoi sostenitori vi diranno che questo piccolo meraviglioso ovetto rimetterà in piedi ed in moto un organismo che senza di esso perirebbe molto prima di poter vedere l’agognata gallina. E’ lo stesso tipo di speranza che anima il giocatore incallito sommerso dalle perdite e alla matta ricerca di qualcuno che gli faccia credito per potersi rifare al tavolo da gioco. Ed è figlia, questa speranza, di quella stessa comoda (ed istintiva) scuola di pensiero che ritiene necessario stimolare di quando in quando (cioè sempre) l’economia attraverso i debiti pubblici e privati e che ci ha portati dritti dritti alla crisi. Stimolo dopo stimolo siamo arrivati qui, alla ricerca di un’ultima botta di vita. Quella decisiva, che ci cambierà la vita. Oh sì, come no?

[PatBateman]

Qualcuno, per l'amor d'Iddio, spieghi al cazzaro fiorentino che se "il posto fisso non esiste più" (cit.) è normale\logico\intuibile che capitali e risparmi anche minimi rimangano immobili e liquidi pronti a sopperire all'assenza di reddito nei fisiologici mesi di inattività.

Lui poi dovrebbe illustrare Noi perchè mai dovrei spendere arredando\acquistando casa, auto o ampio guardaroba ad esempio, se domani il nuovo meraviglioso mercato del lavoro può tranquillamente portarmi dall'altra parte del mondo dall'oggi al domani.

Non v'è nulla di peggio di un liberista cialtrone.

[cicciuzzo]

è la versione pallida del blairismo

detto questo, anche a commento di alcuni interventi precedenti, dico che con tutti i loro ENORMI limiti, tutta la vita meglio Fassina e Cuperlo che chi si fa dare soldi da Davide Serra, il finanziere offshore che sostiene la limitazione del diritto di sciopero

[Drogato_ di_porno]

dubito che gli italiani tradizionalmente risparmiosi di punto in bianco si metteranno a scialacquare...al più qualcuno sposterà i soldi sui titoli di Stato.

la verità è che si contrarranno ulteriormente i consumi. quanto ai titoli di Stato non li comprerò mai per principio, deve essere una libera scelta non una coercizione con pistola alla tempia (randello fiscale).

[TeNz]

dubito che gli italiani tradizionalmente risparmiosi di punto in bianco si metteranno a scialacquare...al più qualcuno sposterà i soldi sui titoli di Stato.

la verità è che si contrarranno ulteriormente i consumi. quanto ai titoli di Stato non li comprerò mai per principio, deve essere una libera scelta non una coercizione con pistola alla tempia (randello fiscale).

ma chi è che riesce a risparmiare oggi come oggi?

chi affitta proprietà, sempre che i suoi affittuari versino il dovuto.

gli impiegati e gli operai difficilmente riescono a mettere via qualcosa.

tra l'altro il "tradizionalmente risparmiosi" è una affermazione vera nel secolo scorso ma falsa nel nuovo millennio altrimenti non si spiegherebbe il boom di credito al consumo avuto dall' 2000 in poi.

certo se barcamenarsi per pagare il mutuo viene considerato una sorta di accantonamento per il futuro allora cambia tutto .