Harvard e Boston a luci rosse
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Harvard e Boston a luci rosse
Harvard e Boston a luci rosse
E' boom di riviste "hard"
Studenti dagli ormoni impazziti si aggirano nei due più prestigiosi campus americani. Sul banco degli imputati nientemeno che la Harvard University, produttrice di ben sette presidenti americani, e la Boston University, dalla quale sono passati, fra gli altri sia George W. Bush che John F. Kerry. Protagoniste due giovanissime studentesse/giornaliste autodidatte e molto trasgressive, che hanno dato vita a due dei più discussi e scandalosi magazine hard d'America. Con il patrocinio dei rispettivi atenei.
Katarina Cieplak Von Baldegg, è l'editor-in-chief della rivista targata Harvard. H Bomb il titolo del semestrale universitario, dove la h sta per Harvard e bomb sta per bomba. E di una vera e propria bomba si è trattato visto lo scandalo suscitato all'uscita del primo numero.
In realtà alle accuse di pornografia la giovane e rampante timoniera di H Bomb si è difesa a spada tratta.
L'intento della rivista infatti, ha spiegato, è quello di offrire un luogo dove fare arte più che porno. Il college del resto non avrebbe mai approvato ne' tantomeno finanziato con ben 2 mila dollari il progetto editoriale di Katarina se così non fosse stato. H Bomb è un magazine sfaccettato, una discussione multimediale sul sesso e la sessualità ad Harvard. Le immagini che sono incluse non sono nè oscene nè esplosive, ma solo di pura espressione artistica. Malizioso si, porno no. Ogni immagine è stata scelta con attenzione per fare un discorso intelligente e profondo riguardo il sesso. Qualche nudità si puó trovare, ma la stessa che si puó trovare in un museo d'arte o in altri magazine universitari di arte o letteratura. Una rivista insomma che si prefigge l'ambiziosa meta di diventare "di tendenza" tra gli studenti, puntando sul piccante.
Dalla Boston University risponde Alecia Oleyourryk alla guida della neonata redazione di Boink, una rivista che, al contrario di H Bomb, di pornografico puó vantare moltissimo. A cominciare dalle immagini che non lasciano nulla all'immaginazione dei lettori. Anche l'intento che sta alla base del progetto è ben diverso. Per Alecia, cultrice del porno in tutte le sue forme, il magazine nasce come forma di intrattenimento, luogo dove mostrare immagini e scatti fotografici di nudi senza troppe inibizioni, esplicite e dirette e giochi erotici alla moda. La sfida è aperta. Vinca il migliore.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli ... 7873.shtml
E' boom di riviste "hard"
Studenti dagli ormoni impazziti si aggirano nei due più prestigiosi campus americani. Sul banco degli imputati nientemeno che la Harvard University, produttrice di ben sette presidenti americani, e la Boston University, dalla quale sono passati, fra gli altri sia George W. Bush che John F. Kerry. Protagoniste due giovanissime studentesse/giornaliste autodidatte e molto trasgressive, che hanno dato vita a due dei più discussi e scandalosi magazine hard d'America. Con il patrocinio dei rispettivi atenei.
Katarina Cieplak Von Baldegg, è l'editor-in-chief della rivista targata Harvard. H Bomb il titolo del semestrale universitario, dove la h sta per Harvard e bomb sta per bomba. E di una vera e propria bomba si è trattato visto lo scandalo suscitato all'uscita del primo numero.
In realtà alle accuse di pornografia la giovane e rampante timoniera di H Bomb si è difesa a spada tratta.
L'intento della rivista infatti, ha spiegato, è quello di offrire un luogo dove fare arte più che porno. Il college del resto non avrebbe mai approvato ne' tantomeno finanziato con ben 2 mila dollari il progetto editoriale di Katarina se così non fosse stato. H Bomb è un magazine sfaccettato, una discussione multimediale sul sesso e la sessualità ad Harvard. Le immagini che sono incluse non sono nè oscene nè esplosive, ma solo di pura espressione artistica. Malizioso si, porno no. Ogni immagine è stata scelta con attenzione per fare un discorso intelligente e profondo riguardo il sesso. Qualche nudità si puó trovare, ma la stessa che si puó trovare in un museo d'arte o in altri magazine universitari di arte o letteratura. Una rivista insomma che si prefigge l'ambiziosa meta di diventare "di tendenza" tra gli studenti, puntando sul piccante.
Dalla Boston University risponde Alecia Oleyourryk alla guida della neonata redazione di Boink, una rivista che, al contrario di H Bomb, di pornografico puó vantare moltissimo. A cominciare dalle immagini che non lasciano nulla all'immaginazione dei lettori. Anche l'intento che sta alla base del progetto è ben diverso. Per Alecia, cultrice del porno in tutte le sue forme, il magazine nasce come forma di intrattenimento, luogo dove mostrare immagini e scatti fotografici di nudi senza troppe inibizioni, esplicite e dirette e giochi erotici alla moda. La sfida è aperta. Vinca il migliore.
http://www.tgcom.it/tgmagazine/articoli ... 7873.shtml
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GLI STUDENTI DI HARVARD CREANO UNA RIVISTA A LUCI ROSSE
«FACCIAMO TENDENZA E L'UNIVERSITà€ HA DECISO DI FINANZIARCI»
LA BOSTON UNIVERSITY RISPONDE: ANCHE NOI LANCIAMO UN MAGAZINE HARD
Maurizio Molinari per La Stampa
Due magazine con immagini ed articoli a luci rosse si contendono i favori degli studenti di Boston, dando vita ad un duello, a colpi di scatti fotografici, divenuto il fatto del giorno nella più blasonata piazza universitaria della East Coast, dalla quale sono passati, fra gli altri, tanto George W. Bush che John F. Kerry.
Protagoniste dello scontro sono due giovani giornaliste determinate, autodidatte e poco più che ventenni. Katharina Cieplak-von Baldegg è dalla scorsa primavera al timone di «H Bomb», una rivista nata con il proposito di «fare arte più che porno», offrendo ai lettori immagini ambigue e sfocate, con corpi nudi in ombra e parti molto intime nascoste da paralumi ed altri oggetti colorati, al fine di solleticare l'istinto senza tuttavia mai cedere al troppo osceno.
Alecia Oleyourryk, invece, guida la neonata redazione di «Boink» che, dopo aver realizzato due numeri zero in poche settimane, si appresta ad arrivare in edicola a febbraio con immagini fotografiche a colori che non lasciano nulla, ma proprio nulla, all'immaginazione dei lettori.
Tranne la comune scommessa sul nudo le due donne manager sono divise da tutto. Katharina è una giovane rampante che ha confezionato in «H Bomb» un prodotto che ha l'ambizione di fare tendenza fra gli alunni dell'Università di Harvard: è fiera di aver ricevuto una sovvenzione di 2 mila dollari da parte dell'ateneo ed è convinta di continuare la distribuzione gratuita al fine di evitare ogni legame con il libero mercato ed ogni apparentamento con il commercio del sesso.
Alecia, invece, viene dalla campagne di Oswego, in un angolo rurale dello Stato di New York, dove il padre gestisce capi di bestiame e la mamma fa opera di volontariato, è attirata dal porno puro al punto da essersi fatta immortalare nei primi scatti di «Boink», mentre si bacia appassionatamente con un'altra ragazza e punta soprattutto a creare profitto, chiedendo 7,95 dollari in cambio di ogni copia.
Nelle pagine firmate da Katharina si leggono i racconti di lettrici che si definiscono «donne selvagge» sui preservativi nel campus, ma preoccupate per la «qualità del sesso» fra coetanei, mentre in quelle di Alicia ci sono confessioni autobiografiche dei protagonisti di rapporti completi nei bagni dello stadio di Fenway Park durante una partita di baseball della squadra dei Red Sox.
Per Katharina le fotografie di studenti in posizioni erotiche in ambienti universitari servono a raccontare un'anima finora nascosta del mondo degli studi, mentre per Alecia i porno-party con ammucchiate di corpi nudi in ogni possibile combinazione costituiscono «una forma di intrattenimento» destinato a schiuderle le porte del mondo di Hollywood.
Lo staff di Katharina assomiglia a quello di un giornale vero, vi sono vicedirettori, manager delle vendite e della pubblicità , designer e responsabili di Internet - in gran parte donne - mentre, quando Alecia ha convocato la prima riunione di redazione, ha chiamato una ventina fra amici ed amiche dell'università di Boston, con in comune lo stesso interesse per il porno, ai quali ha mostrato su un grande schermo immagini e scatti fotografici a volontà .
E a chi le domandava del perchè avesse deciso di farsi riprendere senza veli lei ha risposto spiegando che per poter chiedere ad altri di fare foto porno bisogna prima essere disposti ad essere ripresi in pose da kamasutra. Quando si chiede alle duellanti di Boston di definire ció che mettono nelle rispettive edizioni, non si potrebbero avere risposte più opposte.
«Chi si aspettava scandali è rimasto deluso, facciamo più arte e letteratura», dice Katharina, che in uno degli ultimi numeri ha messo in copertina due corpi nudi visti dal didietro con la mano di uno sulla natica dell'altro. «Pubblicheremo donne tatuate vestite solo di serpenti, giocattoli erotici alla moda e primi piani di genitali maschili», ribatte Alicia.
Come recita ogni buon copione di guerra editoriale, anche Alecia è scesa in campo, sfidando Katharina con un colpo basso: le ha rubato Christopher Anderson, ex titolare di un'azienza di software con la passione per la fotografia che, dopo aver scattato per mesi immagini per «H Bomb», si è reso conto che «si poteva fare di molto meglio». Anderson in realtà è una via di mezzo fra le due rivali: ammette che gli piace fotografare corpi nudi, perchè è qualcosa che ha a che vedere con «il bello», ma sulle pose da immortalare preferisce l'esplicito all'equivoco, come dimostra il fatto che convive lui stesso con una diciannovenne modella che si fa riprendere senza veli.
Ció che unisce Alecia e Christopher è la convinzione, confessata sulle pagine del «New York Times», che agli studenti americani - di Boston e non - il porno piaccia non tanto in «versione artistica», ma «all'europea», ovvero senza veli, esitazioni o ambiguità frutto di ció che resta dell'eredità puritana. Se è vero che durante e dopo il Sessantotto alcuni magazine con racconti ed immagini di sesso fecero la loro comparsa in college come Vassar, Oberlin, Bard e Yale, questa è la prima volta che una piazza universitaria diventa palcoscenico di uno scontro editoriale fra idee opposte di porno e dal comportamento degli studenti sarà possibile comprendere se è Katharina o Alecia a conoscere meglio i loro gusti.
http://213.215.144.81/dagosex/articoli/ ... 16195.html
«FACCIAMO TENDENZA E L'UNIVERSITà€ HA DECISO DI FINANZIARCI»
LA BOSTON UNIVERSITY RISPONDE: ANCHE NOI LANCIAMO UN MAGAZINE HARD
Maurizio Molinari per La Stampa
Due magazine con immagini ed articoli a luci rosse si contendono i favori degli studenti di Boston, dando vita ad un duello, a colpi di scatti fotografici, divenuto il fatto del giorno nella più blasonata piazza universitaria della East Coast, dalla quale sono passati, fra gli altri, tanto George W. Bush che John F. Kerry.
Protagoniste dello scontro sono due giovani giornaliste determinate, autodidatte e poco più che ventenni. Katharina Cieplak-von Baldegg è dalla scorsa primavera al timone di «H Bomb», una rivista nata con il proposito di «fare arte più che porno», offrendo ai lettori immagini ambigue e sfocate, con corpi nudi in ombra e parti molto intime nascoste da paralumi ed altri oggetti colorati, al fine di solleticare l'istinto senza tuttavia mai cedere al troppo osceno.
Alecia Oleyourryk, invece, guida la neonata redazione di «Boink» che, dopo aver realizzato due numeri zero in poche settimane, si appresta ad arrivare in edicola a febbraio con immagini fotografiche a colori che non lasciano nulla, ma proprio nulla, all'immaginazione dei lettori.
Tranne la comune scommessa sul nudo le due donne manager sono divise da tutto. Katharina è una giovane rampante che ha confezionato in «H Bomb» un prodotto che ha l'ambizione di fare tendenza fra gli alunni dell'Università di Harvard: è fiera di aver ricevuto una sovvenzione di 2 mila dollari da parte dell'ateneo ed è convinta di continuare la distribuzione gratuita al fine di evitare ogni legame con il libero mercato ed ogni apparentamento con il commercio del sesso.
Alecia, invece, viene dalla campagne di Oswego, in un angolo rurale dello Stato di New York, dove il padre gestisce capi di bestiame e la mamma fa opera di volontariato, è attirata dal porno puro al punto da essersi fatta immortalare nei primi scatti di «Boink», mentre si bacia appassionatamente con un'altra ragazza e punta soprattutto a creare profitto, chiedendo 7,95 dollari in cambio di ogni copia.
Nelle pagine firmate da Katharina si leggono i racconti di lettrici che si definiscono «donne selvagge» sui preservativi nel campus, ma preoccupate per la «qualità del sesso» fra coetanei, mentre in quelle di Alicia ci sono confessioni autobiografiche dei protagonisti di rapporti completi nei bagni dello stadio di Fenway Park durante una partita di baseball della squadra dei Red Sox.
Per Katharina le fotografie di studenti in posizioni erotiche in ambienti universitari servono a raccontare un'anima finora nascosta del mondo degli studi, mentre per Alecia i porno-party con ammucchiate di corpi nudi in ogni possibile combinazione costituiscono «una forma di intrattenimento» destinato a schiuderle le porte del mondo di Hollywood.
Lo staff di Katharina assomiglia a quello di un giornale vero, vi sono vicedirettori, manager delle vendite e della pubblicità , designer e responsabili di Internet - in gran parte donne - mentre, quando Alecia ha convocato la prima riunione di redazione, ha chiamato una ventina fra amici ed amiche dell'università di Boston, con in comune lo stesso interesse per il porno, ai quali ha mostrato su un grande schermo immagini e scatti fotografici a volontà .
E a chi le domandava del perchè avesse deciso di farsi riprendere senza veli lei ha risposto spiegando che per poter chiedere ad altri di fare foto porno bisogna prima essere disposti ad essere ripresi in pose da kamasutra. Quando si chiede alle duellanti di Boston di definire ció che mettono nelle rispettive edizioni, non si potrebbero avere risposte più opposte.
«Chi si aspettava scandali è rimasto deluso, facciamo più arte e letteratura», dice Katharina, che in uno degli ultimi numeri ha messo in copertina due corpi nudi visti dal didietro con la mano di uno sulla natica dell'altro. «Pubblicheremo donne tatuate vestite solo di serpenti, giocattoli erotici alla moda e primi piani di genitali maschili», ribatte Alicia.
Come recita ogni buon copione di guerra editoriale, anche Alecia è scesa in campo, sfidando Katharina con un colpo basso: le ha rubato Christopher Anderson, ex titolare di un'azienza di software con la passione per la fotografia che, dopo aver scattato per mesi immagini per «H Bomb», si è reso conto che «si poteva fare di molto meglio». Anderson in realtà è una via di mezzo fra le due rivali: ammette che gli piace fotografare corpi nudi, perchè è qualcosa che ha a che vedere con «il bello», ma sulle pose da immortalare preferisce l'esplicito all'equivoco, come dimostra il fatto che convive lui stesso con una diciannovenne modella che si fa riprendere senza veli.
Ció che unisce Alecia e Christopher è la convinzione, confessata sulle pagine del «New York Times», che agli studenti americani - di Boston e non - il porno piaccia non tanto in «versione artistica», ma «all'europea», ovvero senza veli, esitazioni o ambiguità frutto di ció che resta dell'eredità puritana. Se è vero che durante e dopo il Sessantotto alcuni magazine con racconti ed immagini di sesso fecero la loro comparsa in college come Vassar, Oberlin, Bard e Yale, questa è la prima volta che una piazza universitaria diventa palcoscenico di uno scontro editoriale fra idee opposte di porno e dal comportamento degli studenti sarà possibile comprendere se è Katharina o Alecia a conoscere meglio i loro gusti.
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proprio ieri lucignolo ha fatto un servizio su Alecia Oleyourryk e boink....
la giornalista italiana sembrava uscita da poco da un convento di suore.....
la giornalista italiana sembrava uscita da poco da un convento di suore.....
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=67607
ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."
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magari.... se penso alla rai, poi (e soprattutto alla rete ammiraglia), mi vengono i brividi...tettonemaniaco ha scritto:Quando parlo di sessualità come espressione culturale a ció mi riferisco. Un giornalismo liberato, liberante, espressivo; decisamente anti-intellettuale

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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tutta la puntata di lucignolo di ieri (dedicata al porno) era disgustosamente retrograda e moralista. Certe cose in questo paese non cambieranno mai.Julio taylor ha scritto:proprio ieri lucignolo ha fatto un servizio su Alecia Oleyourryk e boink....
la giornalista italiana sembrava uscita da poco da un convento di suore.....
uomo piccolo cammina col bastone grosso - saggezza popolare ungherese
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Julio taylor ha scritto: ‹ Seleziona ›
proprio ieri lucignolo ha fatto un servizio su Alecia Oleyourryk e boink....
la giornalista italiana sembrava uscita da poco da un convento di suore.....
tutta la puntata di lucignolo di ieri (dedicata al porno) era disgustosamente retrograda e moralista. Certe cose in questo paese non cambieranno mai.
Ma come cazzo farete a veder LUCIGNOLO.
che coraggio


Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
- Drogato_ di_porno
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- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Bè la pornostar più famosa del pianeta, Jenna Jameson, è di origine italiana (Jennifer Massoli).estdipendente ha scritto:americane di origine italiana..........mi pare chiaro.......Squirto ha scritto:Katarina Cieplak Von Baldegg, e Alecia Oleyourryk...
mmm.....![]()
![]()
nella scuola americana dove studiavo io c'era una certa jennifer dinardo che pubblico' un libercolo di cucina![]()
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
la fuga dei cervelli continua..Drogato_di_porno ha scritto:Bè la pornostar più famosa del pianeta, Jenna Jameson, è di origine italiana (Jennifer Massoli).estdipendente ha scritto:americane di origine italiana..........mi pare chiaro.......Squirto ha scritto:Katarina Cieplak Von Baldegg, e Alecia Oleyourryk...
mmm.....![]()
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nella scuola americana dove studiavo io c'era una certa jennifer dinardo che pubblico' un libercolo di cucina![]()

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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