A me queste storie romantiche fanno venire i lucciconi .....

Scatta il fluido erotico...

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dostum
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A me queste storie romantiche fanno venire i lucciconi .....

#1 Messaggio da dostum »

Siamo nel 1968, anno della contestazione giovanile. Fuori dal liceo della città , una folta moltitudine di ragazzi e ragazze protestano contro la guerra, l'imperialismo americano, inneggiando a Mao e a Che Guevara. Tra di essi c'è n'è uno molto particolare, troppo piccolo per capire le motivazioni della protesta.

Si chiamava Peppino, aveva solo 8 anni, ed era stato abbandonato dai genitori in un convento di suore dove viveva in quel momento. In quei giorni concitati, egli si recava nella scuola solo per spiare una professoressa del liceo di cui si era invaghito. La spiava e la osservava mentre sola, in quella classe vuota, ripeteva all'unisono con i manifestanti i loro stessi motti. La professoressa in questione era la signora Nicole Martera, insegnante di storia e filosofia, alta e slanciata, con un fisico asciutto e giovanile nonostante i suoi 60 anni. Peppino, non avendo conosciuto nè una figura materna nè la nonna, ovviamente si poteva innamorare solo di una donna matura, anche se molto attraente: somigliava all'attuale Sofia Loren. Spiandola attraverso la scuola, egli le vedeva le gambe, dato che Nicole portava con dignità  una minigonna vertiginosa, cosa che nell'Italia degli anni 60 era giudicata scandalosa: i maligni dicevano che la Martera fosse una donna di facili costumi. Non dando retta (o forse non capendo, data la giovanissima età ) a quelle voci, Peppino se ne innamoró perdutamente. Anche se le suore con cui conviveva glielo avevano proibito, lui la sognava spesso nuda, anzi direi proprio che faceva dei sogni erotici incentrati su di lei. Il sogno più ricorrente era questo: lui la spiava mentre lei faceva la doccia a casa sua (cosa che tra l'altro avveniva spesso anche nella realtà ), poi il bambino entrava in casa dalla porta secondaria, si spogliava nudo ed entrava nella doccia. Prendeva a quel punto la doccetta e la dirigeva verso la vagina della donna dei suo sogni, aumentando a dismisura la gittata dell'acqua, facendola gemere di piacere. A quel punto lei si inginocchiava e lo baciava in bocca con la lingua. Subito dopo, si asciugavano e lei se lo portava in camera da letto, dove Nicole prendeva l'infantile pene e se lo portava alla bocca, leccandolo con voluttà . Poi sdraiava Peppino in posizione supina, baciandolo e coccolandolo. Questo sogno provocava al giovane un prematuro eccitamento, ed essendo un sogno notturno Peppino si alzava con quel fenomeno che lui chiamava "dei pantaloni gonfi" e che invece viene volgarmente definito dal popolino "dell'alza-bandiera". Le monache, quando se ne accorgevano, lo rimproveravano aspramente e lo obbligavano a recitare 5 "Ave o' Maria" e 5 "Padre Nostro" inginocchiato sui ceci, ma questa punizione non impedì la ripetizione giornaliera del sogno. L'inserviente laico del convento, un butterato dalla grande sensibilità  sessuale, si mise in testa che se Peppino avesse avuto una seppur irrilevante esperienza sessuale vera, avrebbe dimenticato la misteriosa donna dei suo sogni e non avrebbe più ricevuto quelle terribili punizioni. Lo convinse perció a recarsi in una casa chiusa illegale, distante qualche chilometro dal convento. Peppino, di fronte a quelle prostitute vogliose di lui (o meglio vogliose di lavorare e di guadagnare qualche soldo) si trovó stranito ed impaurito, ma il suo stato di balordore più totale terminó quando vide, in disparte rispetto alle altre prostitute, lei: Nicole Martera, la donna matura dei suo sogni. I maligni che la descrivevano come una puttana avevano ragione! Ovviamente la scelse, e lei lo portó nel suo angoletto, dove fecero l'amore alla stessa maniera di come lui aveva sognato i giorni prima. Dopo il sesso, Peppino confessó a Nicole il suo candido amore, e lei si commosse: aveva avuto tanti estimatori nella sua vita, ma mai così puri e onesti, tutti infatti l'apprezzavano e le sbavavano dietro solo per il suo fisico. Di fronte alla linda confessione del bimbo, ella prese una decisione controversa: se ne fregó della differenza d'età , delle suore e del lavoro: scappó con lui in Paraguay, precisamente ad Asuncion, dovre avrebbe aspettato che Peppino compisse 21 anni per sposarlo. Nella capitale sudamericana, lei si arrangiava ad insegnare letteratura italiana all'Università  comunale e spacciava Peppino come nipote, ma intanto nelle notti ci faceva l'amore, peró era un'attività  sessuale romantica, poetica, quasi candida. Ma la fortuna, che sembrava arridere a quella strana coppia di innamorati, voltó le spalle proprio a un passo dalla metà : il giorno prima della maggiore età  di Peppino Nicole Martera morì di vecchiaia a 73 anni. Il giorno del funerale, rimasto solo di fronte alla tomba della donna tanto amata, Peppino prima sorrise pensando ai bei sogni fatti con lei e pronunció mentalmente la frase: "Chi non sogna è perduto". Poi pianse, e una lacrima toccó la lapide della sua donna, poichè alla prima frase ne seguiva subito un'altra: "Non di soli sogni puó vivere l'uomo". Mestamente, Peppino si accasció al suolo, pensando a quello che poteva essere, e non è stato, una volta sposati.

Julio taylor
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#2 Messaggio da Julio taylor »

bellissima!!
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=67607


ogni mattina un passerotto si sveglia e in volo si alza... ogni giorno un aquila si sveglia ed in volo si alza... non e' importante se tu hai un aquila o un passerotto... l'importante è che l'uccello si alzi!!!..."

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pazza poli
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#3 Messaggio da pazza poli »

troppo bella sta storia...
"colui che cita una città  slovacca rispondendo ad un' ungherese ha la fantasia di un gattino che si ingegna ad acchiappare il primo topolino della sua vita" (Donegal)

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nik978
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#4 Messaggio da nik978 »

bellissima

:cry: :cry:

veramente...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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