Quello che non riesci a capire è che si può fare una battuta, anche a presa di culo, o citare le tue ossessioni o problemi come esempi, ma al momento che uno cerca di darti un consiglio, di spendere 2 parlole, in quel momento è solidale con te. Alla persona che si disprezza non si danno consigli ne si perde tempo con loro, i post sarebbero molto più scarni e offensivi.
Il raffrontarsi, anche magari il prendersi per i fondelli o comunque discutere animatamente è comunque un segno di considerazione.
Se tu metti in piazza i tuoi problemi, le tue fobie è chiaro che saranno oggetto di discussioni, critiche e anche dileggio, ma rientra nell'ordine naturale delle cose, verrebbero fatte con chiunque, non solo con te. Le costruzioni mentali sulla tua persona sei tu a suggerirle raccontando aneddoti e chiedendo consigli.
Da quello che ho visto nessuno ti perseguita, vorrei capire chi negli anni ti ha dato di assassino e perchè?

.... mi sembra inverosimile questa cosa.
Che Barabino (se è a lui che ti riferisci) abbia bisogno di cure e farmaci non so, ma comunque è una persona che si mette in discussione, cercando di migliorare la propria vita, poi che ironizzi su dei tuoi post è assolutamente normale, come tu puoi ironizzare sui suoi, ognuno apporta il suo contributo, poco o tanto, giusto o sbagliato che sia, nel forum; cosi come io ironizzo spesso su entrambi, ma allo stesso modo mi aspetto che qualcuno lo faccia su di me. Ovviamente mettendosi a nudo, mettendo in piazza la propria vita si deve essere coscienti del fatto che chiunque ne può disquisire, nel bene e nel male.
Non puoi pretendere dagli altri una completa sensibilità, un'attenzione in punta di penna e solo esortazioni positive, quando tu per primo non mostri niente di tutto ciò, non ti sei mai interessato agli altri e alle dinamiche del forum.
La tua fortuna è che comunque rimani simpatico, altrimenti ti avrebbero demolito.
Sei sensibile e riflessivo per quello che ti riguarda, peccati che risulti apatico e assolutamente non empatico con il mondo che ti circonda, che vedi come un elemento estraneo, da combattere o imparare a conviverci, non come l'elemento con cui relazionarsi, cercando in esso il proprio posto.