OT De Andrì economista

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SuSEr
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OT De André economista

#1 Messaggio da SuSEr »

Oggi sul blog di Beppe Grillo sono apparse alcune previsioni sul momento attuale che il Faber elaborò quasi 15 anni fa.
Molto attuali ed interessanti, probabilmente in certe cose erano pochi a vederci chiaro (personalmente inizio a interessarmi alle nuove BR e dire che la prima volta che ho sentito la Lioce e il suo avvocato mi sono sembrati dei pazzi nostalgici, ora basta guardare in giro per vedere gli effetti della riforma del lavoro..... condanno comunque l'omicidio).


Globalizzazione:

Penso che la competizione economica est/ovest durerà ancora per molto, almeno fino a quando gli asiatici non si ribelleranno ai loro regimi autoritari e si organizzeranno in sindacati in difesa di una vita degna di essere vissuta dove vale la regola del «produrre per vivere» e non quella del «vivere per produrre»: quando riusciranno ad ottenere delle paghe equiparabili a quelle europee, il costo dei loro prodotti aumenterà e l'Occidente rialzerà la testa. Fino ad allora gli Occidentali devono convincersi che diventeranno più poveri e quelli che lo sono già , che sono abituati ad aiutarsi, saranno sicuramente privilegiati.

FMI:

E' tutto normale.
Non per niente la logica del profitto prevede che ci siano dei ricchi che vivono sulle spalle dei poveri.
Voglio dire che senza poveri i ricchi non potrebbero esistere.
Il Fondo Monetario Internazionale presta i soldi con la tecnica della mafia: alti interessi con consapevolezza della impossibilità di restituzione.

Recessione:

Se il sistema capitalista senza ormai più lacci inibitori di carattere politico-ideologico continuerà a far lievitare i capitali dei «pochi» a scapito dei molti, s'avrà inevitabilmente fra pochi anni la «recessione» non potendo più i «molti» acquistare i «beni» di cui i «pochi» approfittano. Immediati effetti della recessione: disoccupazione, disordini, rischio di guerra civile, emergere dei demagoghi con ricerca del capro espiatorio; che siano di nuovo gli ebrei?
Da ricordare che già adesso, mancato ormai il tradizionale nemico comunista, i benpensanti piccolo borghesi ne stanno trovando uno nuovo nella «libertà di espressione» riducendo (in America) la grande letteratura di Shakespeare ad un cumulo di libracci immorali.
E in proposito di USA il settimanale New Republic così li definisce: «Il Paese sembra ridotto a "un rotocalco cafone"».

Globalizzazione:

Penso che la competizione economica est/ovest durerà ancora per molto, almeno fino a quando gli asiatici non si ribelleranno ai loro regimi autoritari e si organizzeranno in sindacati in difesa di una vita degna di essere vissuta dove vale la regola del «produrre per vivere» e non quella del «vivere per produrre»: quando riusciranno ad ottenere delle paghe equiparabili a quelle europee, il costo dei loro prodotti aumenterà e l'Occidente rialzerà la testa. Fino ad allora gli Occidentali devono convincersi che diventeranno più poveri e quelli che lo sono già , che sono abituati ad aiutarsi, saranno sicuramente privilegiati.

FMI:

E' tutto normale.
Non per niente la logica del profitto prevede che ci siano dei ricchi che vivono sulle spalle dei poveri.
Voglio dire che senza poveri i ricchi non potrebbero esistere.
Il Fondo Monetario Internazionale presta i soldi con la tecnica della mafia: alti interessi con consapevolezza della impossibilità di restituzione.

Recessione:

Se il sistema capitalista senza ormai più lacci inibitori di carattere politico-ideologico continuerà a far lievitare i capitali dei «pochi» a scapito dei molti, s'avrà inevitabilmente fra pochi anni la «recessione» non potendo più i «molti» acquistare i «beni» di cui i «pochi» approfittano. Immediati effetti della recessione: disoccupazione, disordini, rischio di guerra civile, emergere dei demagoghi con ricerca del capro espiatorio; che siano di nuovo gli ebrei?
Da ricordare che già adesso, mancato ormai il tradizionale nemico comunista, i benpensanti piccolo borghesi ne stanno trovando uno nuovo nella «libertà di espressione» riducendo (in America) la grande letteratura di Shakespeare ad un cumulo di libracci immorali.
E in proposito di USA il settimanale New Republic così li definisce: «Il Paese sembra ridotto a "un rotocalco cafone"».

http://www.beppegrillo.it/archives/2005 ... l#comments

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