Brevetti infranti per la cura dell'AIDS
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Brevetti infranti per la cura dell'AIDS
Il governo brasiliano, a causa del poco denaro disponibile e della volontà di continuare a combattere la piaga dell'AIDS, ha deciso di infrangere il brevetto del farmaco antiAIDS "Kaletra".
Il governo aveva prima tentato una mediazione sul prezzo con l'azienda produttrice ma visto l'impossibilità ha deciso di produrre autonomamente il farmaco contravvenendo alla normativa sui brevetti (in realtà ha utilizzato un'eccezione normativa).
http://www.repubblica.it/2005/f/sezioni ... farma.html
Personalmente ho il massimo rispetto per i governanti che preferiscono aiutare i propri cittadini piuttosto che caldeggiare gli interessi di una qualunque multinazionale.
Sono veramente felice che sia successo e, a costo di passare per ingenuo, credo che questo sia un passo verso un mondo migliore.
La salute è fottutamente più importante dei soldi, si governa nell'interesse dei cittadini, difendiamo i derelitti dai potenti, giustizia.....
E' bello che ogni tanto non rimangano parole vuote.
Il governo aveva prima tentato una mediazione sul prezzo con l'azienda produttrice ma visto l'impossibilità ha deciso di produrre autonomamente il farmaco contravvenendo alla normativa sui brevetti (in realtà ha utilizzato un'eccezione normativa).
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Personalmente ho il massimo rispetto per i governanti che preferiscono aiutare i propri cittadini piuttosto che caldeggiare gli interessi di una qualunque multinazionale.
Sono veramente felice che sia successo e, a costo di passare per ingenuo, credo che questo sia un passo verso un mondo migliore.
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E' bello che ogni tanto non rimangano parole vuote.
- cimmeno
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non sono favorevole, all'iniziativa del governo brasiliano. e ti spiego perchè.
le aziende fingono di avere un qualche tipo di etica.ma sono delle entità pensate per fare soldi. un'azienda farmaceutica, con la nostra salute, ci si sciaqua la minchia. se dalla nostra salute non cava dei soldi, possiamo tranquillamente passare dal ferramenta onde comprare una pala, all'uopo di scavarci la fossa.
l'unica cosa buona di dette società è il fatto che , siccome guadagnano soldi dalla cura di alcune malattie , investono cifre spropositate nella ricerca di principi attivi che possano avere effetti medicamentosi per le suddette malattie. in questo modo ottengono risultati migliori ed in tempo minore rispetto ai centri di ricerca finanziati dagli stati nazionali.
il problema della cura per l'aids è : l'80 % dei sieropositivi vive in africa, continente che certo non brilla per risorse finanziarie. solo pochi sieropositivi vivono in paesi ricchi, mentre oltre il 90 % si divide tra asia sudamerica, est europa e sudamerica.
se i diversi stati si mettono a fare come lo stato brasiliano, le aziende ( che , come ho detto,badano al portafogli e niente altro) smettono di investire risorse nella ricerca di vaccini per l'aids e le dirottano verso malattie come cardiopatie ed alzeimer, che offrono guadagni più lauti.
quindi per offrire una cura oggi , si pregiudica la possibilità che in futuro le aziende farmaceutiche investano soldi in malattie che normalmente colpiscono i poveri.
quindi, paradossalmente, per fare un bel gesto lula ha danneggiato proprio le persone che voleva favorire.
le aziende fingono di avere un qualche tipo di etica.ma sono delle entità pensate per fare soldi. un'azienda farmaceutica, con la nostra salute, ci si sciaqua la minchia. se dalla nostra salute non cava dei soldi, possiamo tranquillamente passare dal ferramenta onde comprare una pala, all'uopo di scavarci la fossa.
l'unica cosa buona di dette società è il fatto che , siccome guadagnano soldi dalla cura di alcune malattie , investono cifre spropositate nella ricerca di principi attivi che possano avere effetti medicamentosi per le suddette malattie. in questo modo ottengono risultati migliori ed in tempo minore rispetto ai centri di ricerca finanziati dagli stati nazionali.
il problema della cura per l'aids è : l'80 % dei sieropositivi vive in africa, continente che certo non brilla per risorse finanziarie. solo pochi sieropositivi vivono in paesi ricchi, mentre oltre il 90 % si divide tra asia sudamerica, est europa e sudamerica.
se i diversi stati si mettono a fare come lo stato brasiliano, le aziende ( che , come ho detto,badano al portafogli e niente altro) smettono di investire risorse nella ricerca di vaccini per l'aids e le dirottano verso malattie come cardiopatie ed alzeimer, che offrono guadagni più lauti.
quindi per offrire una cura oggi , si pregiudica la possibilità che in futuro le aziende farmaceutiche investano soldi in malattie che normalmente colpiscono i poveri.
quindi, paradossalmente, per fare un bel gesto lula ha danneggiato proprio le persone che voleva favorire.
cimmeno, secondo me nei casi di malattie che colpiscono le persone non abbienti gli investimenti per la ricerca dovrebbero partire dallo stato. Poi mi sembra assurdo parlare di brevetti quando c'è in mezzo la vita di milioni di personecimmeno ha scritto:non sono favorevole, all'iniziativa del governo brasiliano. e ti spiego perchè.
le aziende fingono di avere un qualche tipo di etica.ma sono delle entità pensate per fare soldi. un'azienda farmaceutica, con la nostra salute, ci si sciaqua la minchia. se dalla nostra salute non cava dei soldi, possiamo tranquillamente passare dal ferramenta onde comprare una pala, all'uopo di scavarci la fossa.
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se i diversi stati si mettono a fare come lo stato brasiliano, le aziende ( che , come ho detto,badano al portafogli e niente altro) smettono di investire risorse nella ricerca di vaccini per l'aids e le dirottano verso malattie come cardiopatie ed alzeimer, che offrono guadagni più lauti.
quindi per offrire una cura oggi , si pregiudica la possibilità che in futuro le aziende farmaceutiche investano soldi in malattie che normalmente colpiscono i poveri.
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lo stato brasiliano ha investito soldi in questa ricerca? no. il principio attivo è stato sviluppato dalla abbott, con i soldi della abbott. quindi lula si appresta a curare i sieropositivi brasiliani con i soldi degli investitori della abbott.Nova ha scritto: cimmeno, secondo me nei casi di malattie che colpiscono le persone non abbienti gli investimenti per la ricerca dovrebbero partire dallo stato.
alla abbott, interessa questo. in futuro altre aziende investiranno meno soldi nella ricerca sull'aids nel timore di vedere il proprio capitale
volatilizzato .la questione è tutta qui.
citando una mia frase già citata...Poi mi sembra assurdo parlare di brevetti quando c'è in mezzo la vita di milioni di persone
"cazzo volete farci, è la globalizzazione"
è nella mia signature da un pezzocimmeno ha scritto: citando una mia frase già citata...
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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- bellavista
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Cimme è una gran cazzata quello che hai scritto, economicamente parlando ovviamente. 
Per le industrie la ricerca è un investimento. Trovare la cura per una malattia è il risultato di questo investimento. Monetizzare questa scoperta è quello che fa l'azienda.
Se uno stato decide di fottersene dei brevetti (in questo caso per salvare la vita ai suoi cittadini, ma non andiamo sull'etico ok?) il discorso è lo stesso dei paesi del far est che decidono di fottersene dei marchi e non fare nessun controllo in modo che le loro fabbriche possano sfornare vestiti di prada e borse di gucci.
In questo caso una azienda cosa va? Semplicemente prende atto che tale paese attua questa pratica, certamente gucci non smette di produrre borse o di far pensare ai suoi stilisti nuovi modelli.
Mi sono discostato dall'argomento medicina per non farlo sembrare un discorso etico.
Ora torniamo al topic: se un paese povero decide di fottersene dei brevetti per curare la sua gente, l'industria farmaceutica prende atto della cosa, punto. Continua la sua ricerca come sempre, e nella prossima trattativa cercherà di accordarsi sui prezzi, sapendo che non ha il coltello dalla parte del manico.
Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis

Per le industrie la ricerca è un investimento. Trovare la cura per una malattia è il risultato di questo investimento. Monetizzare questa scoperta è quello che fa l'azienda.
Se uno stato decide di fottersene dei brevetti (in questo caso per salvare la vita ai suoi cittadini, ma non andiamo sull'etico ok?) il discorso è lo stesso dei paesi del far est che decidono di fottersene dei marchi e non fare nessun controllo in modo che le loro fabbriche possano sfornare vestiti di prada e borse di gucci.
In questo caso una azienda cosa va? Semplicemente prende atto che tale paese attua questa pratica, certamente gucci non smette di produrre borse o di far pensare ai suoi stilisti nuovi modelli.
Mi sono discostato dall'argomento medicina per non farlo sembrare un discorso etico.

Ora torniamo al topic: se un paese povero decide di fottersene dei brevetti per curare la sua gente, l'industria farmaceutica prende atto della cosa, punto. Continua la sua ricerca come sempre, e nella prossima trattativa cercherà di accordarsi sui prezzi, sapendo che non ha il coltello dalla parte del manico.
Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
o di adidasbellavista ha scritto: Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis


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si, ma sempre per scherzarebellavista ha scritto:sai che sei un gran rompiballe squirt?Squirto ha scritto:o di adidasbellavista ha scritto: Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis![]()
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lo soSquirto ha scritto:si, ma sempre per scherzarebellavista ha scritto:sai che sei un gran rompiballe squirt?Squirto ha scritto:o di adidasbellavista ha scritto: Nel mentre di queste logiche di mercato, magari qualche milione di brasiliani non moriranno d'adis![]()
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accetto ogni criticabellavista ha scritto:Cimme è una gran cazzata quello che hai scritto, economicamente parlando ovviamente.
appunto. il 90 % dei malati di aids vive in paesi che economicamente non hanno gli occhi per piangere. se i paesi dell'africa centrale facessero come il brasile , abbott si ritroverebbe con almeno il 40 -50 % dei sieropositivi mondiali che si curano gratis con un suo principio attivo. se altre patologie offrono un possibile guadagno più elevato , dirigeranno i propri sforzi verso patologie che colpiscono soggetti più ricchi, e che più facilmente pagheranno.Per le industrie la ricerca è un investimento. Trovare la cura per una malattia è il risultato di questo investimento. Monetizzare questa scoperta è quello che fa l'azienda.
o dirige l'investimento verso alzheimer , parkinson, diabete .le aziende hanno il coltello dalla parte dle manico, poichè nessuno le obbliga a fare ricerca su determinate malattie.Ora torniamo al topic: se un paese povero decide di fottersene dei brevetti per curare la sua gente, l'industria farmaceutica prende atto della cosa, punto. Continua la sua ricerca come sempre, e nella prossima trattativa cercherà di accordarsi sui prezzi, sapendo che non ha il coltello dalla parte del manico.
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