Drogato_ di_porno ha scritto:
alla fine è lui lo zimbello della vicenda, per me e non solo, credo..
per tanti altri (compreso chi ha redatto il regolamento) no, questo è il guaio. regolamento di cui se ne infischia anche il presidente della figc. In Italia vige la deregulation nel senso del fottersene delle reole
Sono ben consapevole che qui in Italia le regole sono un optional, ma chi ha giocato, anche a bassi livelli, a calcio o in qualsiasi altro sport, sa bene che può capitare di sparare qualche parola di troppo senza pensare che si sta violando questo articolo o quell'altro comma, nel bel mezzo della trance agonistica....
Poi ora si stanno già creando i partiti pro-Sarri e pro-Mancini, sai che novità.
Malagò.
La lite tra Sarri e Mancini fa discutere anche gli addetti ai lavori. Tra i primi a intervenire il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Sarri si è scusato, ma non capisco e non posso condividere la sua spiegazione sulle frasi pronunciate in campo. In virtù del ruolo che ricopre, lui sa che non è possibile circoscrivere al campo ciò che accade sul terreno di gioco. Spero comunque che lui e Mancini si possano presto dare la mano. Non conosco personalmente Sarri - ha aggiunto -- mi piace moltissimo come allenatore, il suo Napoli è la vera novità tecnica del campionato insieme a Sassuolo ed Empoli. Ma non è possibile condividere la sua giustificazione sulle frasi pronunciate in campo".
Ulivieri....che riporta anche un aneddoto..
Il presidente dell'Assoallenatori è meno duro con il tecnico del Napoli: "E' stato uno scazzo tra due allenatori, non gradevole, anche brutto. Alla fine del quale, però, Sarri ha chiesto scusa subito, direttamente a Mancini e pubblicamente. Comunque Sarri non è razzista, credo in questo di dover smentire Mancini, che non lo conosce. Poi l'allenatore del Napoli è stato assalito con domande, anche insistenti, e anche questa è stata una brutta scena. Comunque Sarri ha chiesto scusa ed ha riconosciuto il suo errore. Mancini ha raccontato una cosa, ma io non posso dire: ha fatto bene o male. Come faccio ad entrare nell'animo di uno che si è sentito offeso, e la gravità dell'offesa suscita poi la reazione, ma la sensazione della gravità è personale, come si fa a dire Mancini ha fatto bene o ha sbagliato a dirlo? Se in quel momento per lui l'offesa è stata grave, ha risposto in quel modo. A me è capitato, ed io ho risposto in altri modi. Ho ricevuto lo stesso tipo di offesa e ho risposto: 'Portami tua moglie e poi lo domandi a lei....', Allora questo diventa maschilismo e non va bene neanche, ma oggi non si sa più cosa dire".
L'Arcigay..
Anche a Napoli c'è chi si schiera contro Maurizio Sarri. È il presidente dell'Arcigay del capoluogo campano ad attaccare il tecnico partenopeo: "Basta omertà! - scrive in una nota Antonello Sannino - Bisogna che la gente sappia, soprattutto se certe offese partono da chi ricopre un ruolo di responsabilità pubblica. L'esperienza inglese ha sicuramente contribuito a rendere più forte e decisa la reazione giustissima di Mancini. Arrivano sanzioni e squalifiche se vi è un coro razzista, ma nessun provvedimento viene preso se arriva un insulto omofobo. Sarri, come ogni persona che è nel suo ruolo pubblico, prima ancora che sportivo, ha una responsabilità enorme nei confronti di quei ragazzi e di quelle ragazze vittime quotidiane di bullismo".
Marrazzo, non quello che andava a trans, portavoce "Gay center"...
Anche il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, interviene sul tema: "Sarri ci ricasca. Dopo due anni torna agli insulti omofobi, questa volta contro il tecnico dell'Inter Mancini, apostrofato come 'frocio, finocchio' al termine della partita di Coppa Italia. Come napoletano e tifoso del Napoli mi vergogno per le parole di Sarri, per cui chiediamo una sanzione esemplare - afferma Marrazzo -. Chiediamo ad Aurelio De Laurentis e a Tavecchio di incontrarci, ci piacerebbe che il calcio lanciasse una grande campagna contro l'omofobia, uno sport così popolare non può permettersi messaggi di violenza".
...insomma, siamo alle solite.

#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.