Nova ha scritto:
E comunque ha ragione arma, è impossibile vivere con una persona senza fare dei sacrifici. Anche una cosa banale, la scelta del film da vedere al cinema, se sei da solo è una scelta per il tuo piacere, in coppia ogni tanto ti devi sacrificare e andare a vedere un film che magari da solo non andresti a verdere. E' un solo esempio, ovviamente poi nella vita ci sono cose ben più importanti..
oppure ognuno va con amici a vedere il film che gli interessa... (tanto son cose che non capitano spesso, no? perchè se capitano troppo spesso, comincia a essere pesante)
non potrei mai stare insieme a una che mi vuol portare a vedere tutti i film di Cristian de Sica...
Beh, dunque, ognuno sempre per se. Dal sesso al cinema, alle ferie. Questo non è un rapporto, è, al limite, il condividere un'abitazione.
Though I walk through the valley of death I shall fear no evil, because I am the meanest motherfucker in the valley
Nova ha scritto:
E comunque ha ragione arma, è impossibile vivere con una persona senza fare dei sacrifici. Anche una cosa banale, la scelta del film da vedere al cinema, se sei da solo è una scelta per il tuo piacere, in coppia ogni tanto ti devi sacrificare e andare a vedere un film che magari da solo non andresti a verdere. E' un solo esempio, ovviamente poi nella vita ci sono cose ben più importanti..
oppure ognuno va con amici a vedere il film che gli interessa... (tanto son cose che non capitano spesso, no? perchè se capitano troppo spesso, comincia a essere pesante)
non potrei mai stare insieme a una che mi vuol portare a vedere tutti i film di Cristian de Sica...
Beh, dunque, ognuno sempre per se. Dal sesso al cinema, alle ferie. Questo non è un rapporto, è, al limite, il condividere un'abitazione.
arma, ma leggi prima di scrivere? ho scritto nel caso che cio' non capiti troppo spesso...perchè se si fa sempre cosi', vuol dire che c'è qualche problema.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Il problema è quel tuo "troppo spesso". quando da occasionale diventa pesante ? Che diventi un problema dover vedere "troppo spesso" un film che non piace, mah, lo trovo un po' ridicolo.
Though I walk through the valley of death I shall fear no evil, because I am the meanest motherfucker in the valley
bah, io ti dico come la vedo io. capita che a volte ognuno vada per i cazzi suoi (sia a vedere film, che concerti, etc...). e per me è normalissimo. d'altronde, ho gusti musicali del tutto personali, e non vedo perchè ogni cosa che va a me debba sorbirla anche lei (e certe cose ti giuro che per chi non è appassionato sono davvero pesanti). cosi' viceversa.
detto questo, ribadisco che non potrei mai stare con una persona che insiste per farmi vedere Massimo Boldi o i concerti di Renato Zero...
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
è il difficile e delicato compromesso tra il voler condividere tutto a tutti i costi e vivere determinati spazi o ambiti in modo assolutamente autonomo e indipendente....
E' quasi banale sostenere che è necessario avere spazi propri..anche se io all'uomo che amo dico spesso ridendo " io sono l'aria che respiri e se non ci sono io devi... non respirare"
azz... speriamo per lui che sia aria buona, almeno, e che non puzzi...
(banalità per banalità , senza spazi propri non è vita di coppia, è inferno )
You are what you is (Frank Zappa)
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"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
secondo me tutta questa possessività e bisogno di condividere tutto per forza è sintomo di insicurezza e di scarsa autonomia...
ovv. ogniuno la vita la vive come cazzaccio vuole ci mancherebbe peró io ho una concezione molto più pura ed estrema del sentimento ....
deve essere fine a se stesso e totalmente indipendente dal contesto sociale...
misurare l'intensità dell'amore in ore passate assieme o in numero di attività condivise è un pó grottesco no???
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Squirto va bene che ogniuno deve avere i spazi propri, non è questo il discorso.
Il problema è rinunciare a qualcosa, non a tutto.
E' ovvio che la tua ragazza non soffrirà se tu vai a vedere un film da solo. Peró se tu sei un appassionato, e vorresti andarci tutte le sere perchè ti piace tantissimo, lei invece sta male se non passa con te almeno tre sere su sette che fai? Rinunci a una parte del tuo piacere per una cosa, che pur piacevole lo stesso, non ti appaga come ti appagerebbe il cinema.
In sostanza si direbbe che se tu vuoi uno e la tua compagna cinque per andare avanti bisogna arrivare a tre. E' una rinuncia per entrambi.
uindi inevitabilmente un rapporto comporta delle rinuncie. A meno che i tuoi desideri non corrispondano esattamente in tutto e per tutto a quelli della tua donna. Impossibile in un periodo di tempo più lungo di un mese. A meno che non sei un miracolato
Nova ha scritto:La mia visione è quella:
mi va benissimo il modo di vivere il sesso e l'amore di balkan, anzi, un po' l'invidio. Indubbiamente rinunciando la sessualità al di fuori della coppia si perdono molti momenti piacevoli (questo vale per entrambi), peró il tabù di tradimento puó essere molto forte nella maggioranza delle persone quindi spesso è inevitabile un decisione drastica: per non far soffrire l'altro, e quindi per non mettere in crisi il rapporto, si rinuncia al sesso con gli altri.
Personalmente non mi pesa molto rinunciarci, il sesso senza unione più profonda è solo un piacere. Se posso rinunciare a mangiare chili di torte per rimanere in linea così posso rinunciare a qualche orgasmo più intenso, senza considerare che la felicità della persona che amo è ben più importante della linea .
Peró chi riesce veramente vivere una sessualità aperta senza sentirsi ferito direi che sta più che bene. Che problema c'è? Peró ci vuole una grande dose di sicurezza e indipendenza per poterlo fare. Personalmente riconosco le mie debolezze e so che mi sarebbe difficile reggere una continua "concorrenza" delle altre donne, anzi, impossibile.
Peró quello che mi da veramente schifo è l'inganno, non sopporto la gente che sceglie la strada più semplice, quella di ingannare l'altro. Questa è l'unica cosa che non accetto come comportamento.
mi fa piacere leggere certe cose. quando scrivi seriamente invece di fare il canto alla littizzetto non sei male sai?
"Vanity...is definitively my favourite sin" (J. Milton)
La geografia di SZ: http://www.superzeta.it/gallery/image_page.php?id=2561
____________
skype: arme19
SuSEr ha scritto:Presuppone amore=sacrificarsi.... decisamente non ce la vedo questa equivalenza.
Sacrificarsi per costruire una cosa comune. Altrimenti non capisco neppure il significato di "coppia". Ognuno fa ció che vuole, alla prima difficoltà , tutti a casa. Credo che la differenza sia tutta qua: all'importanza, diversa, che si da ad alcune cose. Vi è chi giudica improponibili alcuni, piccoli, sacrifici e chi no.
Personalmente quando sono innamorato e corrisposto non sento la necessità di scappatelle o cose del genere, proprio non provo nessun interesse per "il resto del mondo". Probabilmente è una mia "patologia".
Percui nessun sacrificio sotto questo punto di vista.
Suser, non mi sembri un quarantenne con vent'anni di matrimonio alle spalle
Decisamente no e mai lo diventeró mai per il semplice fatto che per avere vent'anni di matrimonio alle spalle a quarant'anni di età avrei dovuto sposarmi a venti
Scherzi a parte non credo ai sacrifici, se decido di far qualcosa insieme alla ragazza che amo lo faccio perchè lo trovo piacevole la cosa o la sua presenza. Altrimenti non lo faccio. Ovviamente in questo modo mi tocca spesso PAGARE per fare sesso ed essere semi-single perenne ma per ora mi va bene così.
Già che ci sono sottolineo il fatto che spesso sul forum sono usciti discorsi del tipo: alla fine non si tromba mai gratis perchè è necessario portare la donna fuori a mangiare, al cinema, a teatro....... Per me questi discorsi non hanno molto senso visto che fuori a cena ci vado volentieri sia per la cena in sè che per la compagnia. Per fare un esempio se la compagnia si rivela non corrispondente alle mie (giuste o sbagliate) aspettative mi dedico al cibo e una volta finito non esito un secondo a riaccompagnare la mia commensale a casa senza più risentirla per altri appuntamenti.
Nova ha scritto:Squirto va bene che ogniuno deve avere i spazi propri, non è questo il discorso.
Il problema è rinunciare a qualcosa, non a tutto.
E' ovvio che la tua ragazza non soffrirà se tu vai a vedere un film da solo. Peró se tu sei un appassionato, e vorresti andarci tutte le sere perchè ti piace tantissimo, lei invece sta male se non passa con te almeno tre sere su sette che fai? Rinunci a una parte del tuo piacere per una cosa, che pur piacevole lo stesso, non ti appaga come ti appagerebbe il cinema.
In sostanza si direbbe che se tu vuoi uno e la tua compagna cinque per andare avanti bisogna arrivare a tre. E' una rinuncia per entrambi.
uindi inevitabilmente un rapporto comporta delle rinuncie. A meno che i tuoi desideri non corrispondano esattamente in tutto e per tutto a quelli della tua donna. Impossibile in un periodo di tempo più lungo di un mese. A meno che non sei un miracolato
si rinuncia a qualcosa con gli amici, con se stessi, e dunque anche con la compagna. ma "volere uno, volere cinque, e quindi arrivare a tre" mi fa rabbrividire. se la mia compagna volesse ogni santo giorno fare assolutamente qualcosa che non sopporto, e per lungo tempo... non sarebbe la mia compagna.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)