Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
- fammi compagnia per un whisky, dai
- un altro, ruffy? sarà il sesto?
- quante cazzo di volte ti ho detto di non chiamarmi ruffy? e poi, sei, sette, che importa? oggi c'è comunque da festeggiare
- già, ho sentito che è passato HB, e pure Mongo. ok, andiamo col whisky
- eh! non so, mi sembra, non voglio dirlo, però ho una sensazione...
- dici che il posto gli manca?
- bah, non è quello di prima, lo vedi, troppa luce, poco fumo, puzza di lucido per mobili, però almeno è riaperto
- beh, occorreva dargli una pulita o no?
- sì, certo, ma il suo fascino stava pure nelle macchie di sangue e whisky, come la camicia di Tom Traubert, però leccate da Speranzini
- comunque ne vedo tanti, di aspiranti Speranzini, Ru
- ah, non so, non ci sono più gli Speranzini di una volta, e neanche i tappeti
- mi hanno detto che è passata anche Lilith
- non qui, non qui, almeno non ancora. E' passata nell'altro locale. Un istante, un battito d'ali, quanto basta
- basta?
- no no, ovvio, si fa per dire, non basta mai, non può bastare
- ok, Ru, andiamo con l'ottavo
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
omaggio ad HB e Mr. Viz (ovviamente Ortolani c'era)
a proposito, Mr. Viz, ma è questo il modo di festeggiare la prima notte di nozze???
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
... Tunz tunz.
Armeggio nelle tasche.
Un mazzo di chiavi.
Lo scontrino della Coop.
Un accendino.
Lui è uno stramaledetto accendino cilindrico.
Scintilla.
Non dire bestiate, mi hai chiesto tu di poter venire, stasera.
Sì, ma c'è un odore che non mi piace... cenere, paglia bagnata, trielina... sa 'l cazzo.
Eh, è un bel po' di tempo che non ci viene nessuno.
Da quando se ne sono andati i tossici, no?
Che tossici e tossici? Sono queste le fregnacce che vi contate su la sera, al Bar Sport e al Cinque Stelle,
quando vi siete rotti le balle della figa, del calcio e della politica?
Dai, lo sanno tutti che qui c'era una comune di sciroccati che si fumavano l'erba gatta e bevevano la grappa di patate fermentate.
EightyFour dice che lui c'è stato: erano tutti Emo, affilavano i dischi di Tom Waits, poi si tagliavano e cominciavano a girare su se stessi,
trentatré volte al minuto, finché non gli venivano i balordoni e vedevano Tom e la sua valigia rosa confetto.
Dice che li chiamavano Waits Watchers, per quello.
Che marea di cazzate...
Non c'è da stupirsi che, grandi e grossi e tanti quanti siete, non riuscite a combinare nulla di buono nemmeno per sbaglio.
Dimmelo tu, allora, quello che sai... quello che credi di sapere. Tanto se ne sono andati tutti, i fattoni.
Non esserne così sicuro.
Come? Non si sono crepati tutti di droga, cirrosi e disperazione?
Non tutti... Hai presente la vecchia Lithy?
Chi? La strega indiana?
Quella che tira su quattro sghei lavorando dal maniscalco, e tira su un carro con una mano e pianta la ruota nell'asse con l'altra?
Lei. E, non ci crederai, ma era una gran figa.
Be', è sciroccata, ma in fondo è una tosta.
All'ultima fiera, che tutti erano già sbronzi sotto i tavoli, lei si alza,
grida che il servizio fa schifo e le bottiglie non arrivano abbastanza in fretta,
prende una damigiana da sotto il bancone e se la scarica direttamente in gola.
Me l'hanno raccontato, io avevo la scimmia da un botto, ormai.
Poi s'è scoperto che non era whisky, naturalmente, ma lei niente: non ha fatto una piega
e il giorno dopo era lì ad alzare e abbassare carri come niente fosse.
Non hai capito un cazzo: ho detto figa nel senso di figa.
Sai quella cosa che le donne hanno in mezzo alle gambe e che non ti fanno vedere se domenica hai dimenticato di lavarti?
Era un gioiellino prima che gli altri decidessero di levare le tende.
Non ci credo: la vecchia squaw masticatabacco...
Non è indiana. Per quel che ne so, potrebbe venire dall'altra parte del fiume, del mare, del mondo, o del sistema solare, ma non è indiana.
Va be', comunque se ne sono andati. A parte lei.
Non saprei... la vedi quella stanza al primo piano? Quella sbarrata, con le assi inchiodate sulle finestre?
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
A proposito, Ru, ma che c'è in quella stanza chiusa a chiave?
Non l'ho mai saputo, in verità.
Potremmo provere ad aprirla. La porta è vecchia e marcia, una spallata e viene giù .
Quella l'hanno chiusa Hb e Mongo. Sicuro di voler sapere cosa hanno lasciato lì dentro quei due?
Pensi a carichi di cargo battenti bandiera liberiana, o giù di lì?
Macché! Pensassi questo, l'avrei già aperta.
E allora cosa?
Non so, ma quelli trafficavano con Canella, che faceva su e giù da New Orleans, e con Lilith. Ti basta come nome Lilith?
Uh, Ru, mi hai quasi convinto. E chi è quel tizio strano mezzo ubriaco che pontifica in fondo alla sala?
Eh, quello è Blif.
Perbacco se è strano!
Puoi dirlo, puoi dirlo. Pensa che manco fuma. E non beve.
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Mah, poi dite che il topic della fidanzata tata e'strampalato.
Qui in realta' si parla poco di bacco, tabacco e cellulite, di che cosa si disquisisce invece non l'ho ancora capito
Siete sicuri di voler sapere che cosa c'è in quella stanza?
La parola Dunwich non vi dice nulla, vero?
Eppure, specialmente in certe notti, quando i caprimulghi cantano come fanno a volte, nel loro strano modo angosciante,
c'è chi dice di aver sentito dei rumori provenire da quella stanza vuota e chiusa e abbandonata e inutilizzata da sempre:
dei colpi come di zoccoli, e degli sciaguattii o sciabordii, come di acqua in movimento.
Per non parlare di quel leggero lezzo ultraterreno, diverso da quello di qualsiasi creatura terrestre, per quanto abominevole.
Dicevano che i "fattoni", come li chiamate, tenessero un tesoro in quella stanza, ma nessuno mai ha avuto il coraggio di cercarlo, quel tesoro.
In fondo, tutti hanno sempre temuto che fosse vera l'altra storia, quella che raccontava lo stregone negro venuto dal sud:
che lì dentro abitasse, o abiti, una creatura impresentabile.
Forse lo stesso Bhar-Damoth, il Capro Nero dai Diecimila Cazzabubboli.
Ma di questo non so quasi nulla: era stato il vecchio Doc Canella a occuparsene,
quando c'era stato bisogno di risolvere la faccenda e mettere tutto a tacere.
Volete sfondare la porta?
Fate pure, ma copritevi bene. E ditemelo prima, così mi metto a distanza di sicurezza: giù ad Arkham, o a Boston forse basterà.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)