[O.T.] The next U.S.A. President
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Perchè trovi così fastidiosa la guerra in Iraq e non altre che si sono susseguite in questi anni. (balcani, Libia, Afganistan, ecc.).
Ne consideri alcune giuste e altre sbagliate o tutte giuste e solo quella in Iraq sbagliata?
P.s. La guerra in Iraq ha sicuramente creato un vuoto che ha favotiro la nascita ed espansione dell'Isis (coinciso però con il disimpegno nell'area degli USA) ma credere che senza quella guerra il mondo oggi sarebbe migliore (terroristicamente parlando) è un luogo comune.
Credo che il danno maggiore lo stia facendo la Rete. Che l'Isis si espanda o meno ci sarà sempre il fanatismo che si alimenterà della propaganda a basso costo accessibile a tutti. o credi che il manipolo di esaltati che hanno colpito in Bangladesh abbia radici così lontane nel tempo?
Imho 15 anni fà avrebbero detto di essere di Al Quaeda.
Ne consideri alcune giuste e altre sbagliate o tutte giuste e solo quella in Iraq sbagliata?
P.s. La guerra in Iraq ha sicuramente creato un vuoto che ha favotiro la nascita ed espansione dell'Isis (coinciso però con il disimpegno nell'area degli USA) ma credere che senza quella guerra il mondo oggi sarebbe migliore (terroristicamente parlando) è un luogo comune.
Credo che il danno maggiore lo stia facendo la Rete. Che l'Isis si espanda o meno ci sarà sempre il fanatismo che si alimenterà della propaganda a basso costo accessibile a tutti. o credi che il manipolo di esaltati che hanno colpito in Bangladesh abbia radici così lontane nel tempo?
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Basso costo uno stracazzo di minchia. La propaganda ISIS è tutto fuorché a basso costo. Non basta una pagina di FB per ottenere un proselitismo simile. Se la propaganda ISIS ha potuto affermarsi è perché ha potuto sfruttare un know-how (scienziati, militari, intelligence) di uno stato fortemente strutturato come quello iraqueno. Abbattere uno stato fortemente strutturato come quello ha creato il disastro. Questo articolo spiega bene la differenza tra Al Qaeda e ISIS, come tra Iraq e Afghanistan:Che l'Isis si espanda o meno ci sarà sempre il fanatismo che si alimenterà della propaganda a basso costo accessibile a tutti.
Quindi la risposta è sì, senza l'attacco all'Iraq non avremmo eliminato il terrorismo ma non gli avremmo facilitato questo salto di qualità. Al Qaeda era una RETE, l'ISIS è un ex-stato (l'Iraq di Saddam).Negli Anni 90 Baghdad e Mosul erano metropoli con tecnologie e apparati molto più avanzati che la Kabul ostaggio dei talebani.
Così la saldatura tra intelligence e scienziati del regime iracheno e i terroristi dei rami di al Qaeda nel Paese, soprattutto nel triangolo sunnita che è un vivaio dell'Isis, ha ora dato vita a un mostro ancora peggiore di al Qaeda.
http://www.lettera43.it/politica/iraq-i ... 252505.htm
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Si è un ex stato, ma laggiù.
Nel resto del mondo gli attentati ploriferano per l'espansione della rete internet, e della relativa, facile propaganda.
Questo sarebbe successo anche senza la guerra in Iraq. Isis o non Isis. Ovvio che più sembri forte e più fai presa e che quindi aver favorito il vuoto di potere in quell'area ha facilitato il compito ma forse bastava che Obama non si disimpegnasse troppo in fretta per il solo fatto di voler sembrare il bravo presidente che si meritava il nobel per la pace.
Imho è stata sbagliata la guerra in Iraq (ma allora ancora di più quella in Libia) ma anche il successivo ritiro anticipato.
Nel resto del mondo gli attentati ploriferano per l'espansione della rete internet, e della relativa, facile propaganda.
Questo sarebbe successo anche senza la guerra in Iraq. Isis o non Isis. Ovvio che più sembri forte e più fai presa e che quindi aver favorito il vuoto di potere in quell'area ha facilitato il compito ma forse bastava che Obama non si disimpegnasse troppo in fretta per il solo fatto di voler sembrare il bravo presidente che si meritava il nobel per la pace.
Imho è stata sbagliata la guerra in Iraq (ma allora ancora di più quella in Libia) ma anche il successivo ritiro anticipato.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Se Hilarious occupasse tuttora quel posto di Segretario di Stato, credo che le consequenze dell'uso di quel server privato sarebbero diverse.D.A.Siqueiros ha scritto:Grazie Len, sei hai tempo e voglia continua pure coi tuoi interventi "sul campo", li reputo molto interessanti.
E devo dire (forse sarà una mia distrazione) che non ho letto nulla di simile sulla stampa italiana.
Ha lasciato al momento giusto (Bengazi, server) e sapeva che ci lascaiava qualche penna se restava.
E' una gatta con 50 vite.
Mentendo al FBI e' un crimine in se stesso, e non ha mai detto la verita su questo affare.
Ha agito contro l'interesse del governo e del posto importante che occupava.
Il fatto che e' canditada democratica per la presidenza, e gia appoggiata da Obama, FBI e ministro della giustizia non potvano fare altro che l'assolvere.
Il fatto che fino ad oggi non ha detto una parola ti dice molto, spera che la bufera passa e che tutti si dimenticano di questo triste "episodio"
Ne il partito democratico e ne Bernie Sanders l'hanno mai criticata per lo scandalo del server. Come dice Trump, Hilarious e' protetta dall'establishment democratico.
Hilarious preferisce attaccare Trump per i casino che lui chiuse e porto' in fallimento in Atlantic City.
Spero che la gente si ricordera che non e' una persona affidabile. Non da mai interviste, fa sempre comizi davanti a un teleprompter.
Non dice mai quello che pensa dalla sua testa fracida senza che qualcuno glielo scrive per lei.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Io voglio vedere i dibattiti trump - clinton.
Ricordiamoci che donald ha spazzato via il povero jeb bush, che non era esattamente l'ultimo arrivato. .
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Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Beh, veramente si 

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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Rand Al'Thor ha scritto:Beh, veramente si
Jeb era l'ultimo arrivato?
Con la famiglia bush alle spalle, con il partito repubblicano che lo considerava giá il candiato per le presidenziali?

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Re: [O.T.] The next U.S.A. President
se non ci arrivi è semplicemente perchè Sanders, che aveva attaccato la Clinton in precedenza duramente, è solo perchè ha deciso di scegliere il male minore. A Sanders è chiaro da tutto quello che ha detto che a lui la Clinton piace proprio poco. Ma che in confronto a un pericolossimo pazzo idiota come Trump darà sostegno alla Clinton.Len801 ha scritto:Per mostrarti fino a che punto i democratici sono delle vere pecorelle a riguardo di Hilarious.Rand Al'Thor ha scritto: Ma infatti la Clinton non mi piace.
Però va riconosciuto che il disastro libico è anche dovuto a Francia e GB che se ne sono lavati le mani il giorno dopo che Gheddafi è stato trucidato. E daesh è nato dalle politiche di Bush (che ora Trump contesta, dicendo di essere stato contrario all'invasione in Iraq sin dall'inizio; ovviamente dice tutto e il contrario di tutto e non è molto credibile).
In sintesi hai ragione, Trump non è racchiudibile entro schemi classici. Proprio per questo mi fa paura.
Mentre la Clinton sarà soltanto l'ennesimo presidente mediocre.
Sanders e' stato intervistato poco fa dall raete CNN, e gli e' stato chiesto cosa ne pensa sul rappiorto del FBI e che raccomandano di non accusare Hilarious per l'uso del server privato.
Nulla, proprio nulla. Non ha detto un cazzo. E ha subito cambiato discorso.
Sanders si aspetta qualche offerta di posto importante nell'amminstrazione futura di Hilarious?
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Si, avevano deciso tutto l'establishment del GOP e la sua famiglia; lui doveva andare fuori a fare bella figura, il che non gli è riuscito.bellavista ha scritto:Rand Al'Thor ha scritto:Beh, veramente si
Jeb era l'ultimo arrivato?
Con la famiglia bush alle spalle, con il partito repubblicano che lo considerava giá il candiato per le presidenziali?
Quindi proprio l'ultimo arrivato.
Uno tra i primi a uscire dalla corsa tra l'altro.
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Jeb Bush era considerato una mezza calzetta dai suoi stessi finanziatori e sostenitori. Hanno pensato (o meglio sperato) che bastassero il nome e i soldi. In realtà Jeb usa toni moderati, è incapace di fare rissa e usare i social (dove eccelle Trump), sui media appare impacciato. Non è un urlatore. Trump conosce molto meglio i meccanismi della comunicazione.
http://www.quotidiano.net/primarie-usa-bush-1.1851758
http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/201 ... -dinastia/
http://www.ilpost.it/2016/02/21/jeb-bus ... lettorale/
http://www.quotidiano.net/primarie-usa-bush-1.1851758
http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/201 ... -dinastia/
http://www.ilpost.it/2016/02/21/jeb-bus ... lettorale/
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"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Che cosa e' successo oggi?
Un paio di cose.
Bernie Sanders che ha leccato il grande culone di Hilarious (si e' calato i pantaloni e Hilarious l'ha inculato ben bene), e l'ha dichiarata la vincitrice.
Strupido illuso se crede che Hilarious gli dara qualche posto interessante nella sua amministrazione...
E poi quell vecchia rimbambita di Ruth Ginsburgh (83 anni) (membro della corte suprema americana) che si mette a criticare Donald Trump
e lo dichiara un "faker" (falso). Mai nella storia americano uno della Corte Suprema si e' messo a fare la politica e fare tali commenti
di un candidato alla presidenza. Vergognoso...
Immgina se qualcuno della corte suprema avrebbe fatto delle critiche personali su Obama o Hilarious?
Un paio di cose.
Bernie Sanders che ha leccato il grande culone di Hilarious (si e' calato i pantaloni e Hilarious l'ha inculato ben bene), e l'ha dichiarata la vincitrice.
Strupido illuso se crede che Hilarious gli dara qualche posto interessante nella sua amministrazione...
E poi quell vecchia rimbambita di Ruth Ginsburgh (83 anni) (membro della corte suprema americana) che si mette a criticare Donald Trump
e lo dichiara un "faker" (falso). Mai nella storia americano uno della Corte Suprema si e' messo a fare la politica e fare tali commenti
di un candidato alla presidenza. Vergognoso...
Immgina se qualcuno della corte suprema avrebbe fatto delle critiche personali su Obama o Hilarious?
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
A parte i conservatori nel 2000 quando elessero Bush presidenteLen801 ha scritto:Mai nella storia americano uno della Corte Suprema si e' messo a fare la politica [...]

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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Una possibile spiegazione del perché Sanders abbia dato l'endorsment proprio ora.
P.S. ma non c'è nessuno che possa dire alla Clinton di non fare si con la testa tutto il tempo? Sembra un tic
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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
Anche qui, non sono l'unico a pensarla cosìRand Al'Thor ha scritto:A parte i conservatori nel 2000 quando elessero Bush presidenteLen801 ha scritto:Mai nella storia americano uno della Corte Suprema si e' messo a fare la politica [...]

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Re: [O.T.] The next U.S.A. President
http://www.nytimes.com/roomfordebate/20 ... is-at-risk
Normalmente i giudici della Corte Suprema dovrebbero astenersi dal commentare su politici di parte. Ma questi non sono tempi normali. La domanda è se un giudice della Corte suprema - in questo caso, la seconda donna della corta, un'icona dei diritti civili e una pioniera del femminismo -- abbia l'obbligo di rimanere in silenzio quando il paese è a rischio di essere comandato da un un uomo che ha ripetutamente dimonstrato di essere un sessista e un razzista demagogo. La risposta deve essere no.
La recente critica del giudice Ruth Bader Ginsburg di Donald Trump ha attratto fischi da entrambe le parti. La Ginsburg è stata messa alla gogna per aver detto pubblicamente quello che molti altri americani pensano, inclusi probabilmente alcuni suoi colleghi della Corte Suprema.
Eppure capisco la preoccupazione sul fatto che la Ginsburg renda pubblico il suo punto di vista. La percezione è importante per la legittimità della Corte Suprema -- ecco il motivo per cui i giudici vestono quegli stupidi accappatoi neri, siedono in alto su uno scranno e fanno alzare tutti in piedi quando entrano nell'aula di tribunale. Far passare l'idea che loro siano al di sopra della mischia politica è parte della stessa borsa dei trucchi.
È significativo che la Ginsburg abbia scelto di parlare adesso. È stata membro della corte durante le campagne presidenziali di molti repubblicani conservatori, inclusi George W. Bush, John McCain e Mitt Romney. Non li ha mai criticati. Ma c'è, come persino molti repubblicani hanno riconosciuto, qualcosa di diverso in The Donald.
Non è solo la misoginia di Trump.
Non è solo che abbia descritto gli immigrati messicani come stupratori e proposto di vietare ai musulmani di entrare negli Stati Uniti.
Non è solo che abbia messo in dubbio che giudici messicani-americani e musulmani americani possano essere in grado di essere giusti con lui.
Non è solo la sua frase, quando un dimostrante afroamericano venne buttato fuori da uno dei suoi comizi: "Vedete ai vecchi tempi questo non sarebbe successo perchè si usava trattarli molto molto duramente".
Non è solo che Trump sia stato riluttante nel rinnegare l'appoggio del suprematista bianco David Duke (massimo rappresentate del Ku Klux Klan) o che abbia trovato da dire cose carine a proposito di Saddam Hussein, Vladimir Putin o Kim Jong Un.
È anche il fatto che Trump non abbia regole di principio o coerenti ideologie al di fuori di "credete in me e fate quello che dico" e faccia presa sull'etnocentrismo radicale tra la gente bianca. Questo è il segno distintivo di un fascista.
Quando despoti sono saliti al potere in altri regimi, uno si chiede se i giudici avrebbero dovuto rispondere. Avrebbero dovuto aderire a un codice di silenzio mentre il loro paese diventava un inferno? Non per la famigerata Ginsburg. Lei capisce che se Trump vince, la norma di legge è a rischio.
Nel parlare, Ginsburg ha rifiutato di elevare l'apparenza di giustizia sulla giustizia stessa. Le "chattering classes" di Washington potrebbero non apprezzare la violazione del protocollo, ma la storia -- rimanendo gli Stati Uniti una democrazia - sarà un giudice più gentile.
Normalmente i giudici della Corte Suprema dovrebbero astenersi dal commentare su politici di parte. Ma questi non sono tempi normali. La domanda è se un giudice della Corte suprema - in questo caso, la seconda donna della corta, un'icona dei diritti civili e una pioniera del femminismo -- abbia l'obbligo di rimanere in silenzio quando il paese è a rischio di essere comandato da un un uomo che ha ripetutamente dimonstrato di essere un sessista e un razzista demagogo. La risposta deve essere no.
La recente critica del giudice Ruth Bader Ginsburg di Donald Trump ha attratto fischi da entrambe le parti. La Ginsburg è stata messa alla gogna per aver detto pubblicamente quello che molti altri americani pensano, inclusi probabilmente alcuni suoi colleghi della Corte Suprema.
Eppure capisco la preoccupazione sul fatto che la Ginsburg renda pubblico il suo punto di vista. La percezione è importante per la legittimità della Corte Suprema -- ecco il motivo per cui i giudici vestono quegli stupidi accappatoi neri, siedono in alto su uno scranno e fanno alzare tutti in piedi quando entrano nell'aula di tribunale. Far passare l'idea che loro siano al di sopra della mischia politica è parte della stessa borsa dei trucchi.
È significativo che la Ginsburg abbia scelto di parlare adesso. È stata membro della corte durante le campagne presidenziali di molti repubblicani conservatori, inclusi George W. Bush, John McCain e Mitt Romney. Non li ha mai criticati. Ma c'è, come persino molti repubblicani hanno riconosciuto, qualcosa di diverso in The Donald.
Non è solo la misoginia di Trump.
Non è solo che abbia descritto gli immigrati messicani come stupratori e proposto di vietare ai musulmani di entrare negli Stati Uniti.
Non è solo che abbia messo in dubbio che giudici messicani-americani e musulmani americani possano essere in grado di essere giusti con lui.
Non è solo la sua frase, quando un dimostrante afroamericano venne buttato fuori da uno dei suoi comizi: "Vedete ai vecchi tempi questo non sarebbe successo perchè si usava trattarli molto molto duramente".
Non è solo che Trump sia stato riluttante nel rinnegare l'appoggio del suprematista bianco David Duke (massimo rappresentate del Ku Klux Klan) o che abbia trovato da dire cose carine a proposito di Saddam Hussein, Vladimir Putin o Kim Jong Un.
È anche il fatto che Trump non abbia regole di principio o coerenti ideologie al di fuori di "credete in me e fate quello che dico" e faccia presa sull'etnocentrismo radicale tra la gente bianca. Questo è il segno distintivo di un fascista.
Quando despoti sono saliti al potere in altri regimi, uno si chiede se i giudici avrebbero dovuto rispondere. Avrebbero dovuto aderire a un codice di silenzio mentre il loro paese diventava un inferno? Non per la famigerata Ginsburg. Lei capisce che se Trump vince, la norma di legge è a rischio.
Nel parlare, Ginsburg ha rifiutato di elevare l'apparenza di giustizia sulla giustizia stessa. Le "chattering classes" di Washington potrebbero non apprezzare la violazione del protocollo, ma la storia -- rimanendo gli Stati Uniti una democrazia - sarà un giudice più gentile.