Rivista ieri notte la finale della Ferrari. A mente fredda, il rimpianto è ancora più forte. Quel finale, è stato pesantissimo.
Esaltante il duo del beach Lupo-Niccolai. Dopo il primo set, pensavo fossero alle corde. Invece, anche se han dovuto sputare l'anima, ce l'han fatta. Il duo brasiliano sarà galvanizzato dall'aria di casa e dal pubblico. Ma ieri contro gli olandesi, alla fine erano cotti. Hanno inanellato cappellate a sfalcio, per voler risolvere di forza una partita ingarbugliatissima. Non fosse che gli Olandesi non ne avevano più, avrebbero fatto una pessima fine.
Serata di suicidi. Quello dell'Australia del basket femminile poteva anche starci. Per come è maturato, no (almeno tre falli su cambage per l'azione del riaggancio in extremis, non son stati fischiati. Ma gli arbitri avevano deciso di lasciar giocare gli ultimi secondi da entrambe le parti senza intervenire, cosa che ho sempre trovato discutibilissima). Le Aussies si son autoliquidate lasciando che le serbe rimangiassero il break a fine secondo periodo.E riportarsi in scia quei pescicani, è una cosa che si paga.
Non riesco ancora a credere invece a quello delle brasiliane nel volley. Non erano a postissimo come ricezione, ma le cinesi erano in netta difficoltà. Invece, le asiatiche sono andate in progressione. Le padrone di casa sono andate in confusione e non ci han capito più niente.
Ricordo ancora l'imbarazzo di Paolo Rosi a Mosca, quando Kozackiewitcz fece il gesto dell'ombrello agli spettatori surri. Il giorno dopo, negli articoli di giornale, tutti parlavano di "Koza il napoletano".
