Lei è Yulia Timoshenko, bel pezzo di premier ucraino e appena incoronata da Forbes come terza donna piຠpotente sulla faccia della terra. Lui è Mikhail Saakashvili, presidente della Georgia e secondo alcuni noto puttaniere. Le loro controfigure saranno protagoniste di un filmetto hard sceneggiato nientemeno che da Alexei Mitrofanov, vice del Partito liberaldemocratico russo (i nazionalisti di Zirinovski). Questo scrive il Moscow Times, raccontando di come i rapporti tra Mosca, Kiev e Tibilisi potrebbe ulteriormente deteriorarsi, sul piano morale.
Ci sarebbe da ridere, se le cose non fossero in realtà serie.
Timoshenko, intervistata da Kommersant si sofferma sul presente e sul futuro dell'Ucraina e sulle relazioni non proprio idilliache con la Russia. Sono tempi duri a Kiev. Il presidente Victor Yushchenko, che ha fatto della famosa rivoluzione arancione un businnes da milioni di dollari, si trova di fronte a notevoli difficoltà e le promesse di traghettare la nazione nei paese dei balocchi (o Unione Europea che dir si voglia) paiono finite nel vuoto.
In Georgia le cose, checchè se ne dica, non vanno certo meglio.
E alla fine sono i poveri cittadini a farne le spese. Si consoleranno con una pellicola di alta qualità¡
