(OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu?

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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#286 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Questo maiale è di origine tedesca e ugonotta
Nigel Farage says ambitious promises made by Brexit campaigners were ‘mildly irresponsible’
Leave campaign promises came under scrutiny as soon as the UK voted for Brexit including its message that £350 million of EU funding a week would be spent on the NHS


http://www.independent.co.uk/news/uk/po ... 04081.html
Farage was born in Downe, England, as the son of Barbara (née Stevens) and Guy Justus Oscar Farage.[14][15][16] The Farage name comes from a distant Huguenot ancestor.[17] One of his great-grandfathers was born to German parents who migrated to London in the 19th century
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manigliasferica
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#287 Messaggio da manigliasferica »

Brexit, un taglio alla lingua: "Con il Regno Unito fuori, l’Unione europea non parlerà più inglese"
La commissione per gli Affari costituzionali a Bruxelles: "Ogni Paese ha un idioma ufficiale, l'Irlanda il gaelico"

http://www.repubblica.it/esteri/2016/10 ... 150675134/

ja ja, oui oui, si si... :roll:

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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#288 Messaggio da SoTTO di nove »

Come no, un italiano e un tedesco quando chiaccherano insieme chissà in che lingua parlano dato che la quasi totalità dei burocrati conosce al massimo la propria lingua e l'inglese.
è l'ennesimo dispettuccio da chi si sente offeso dalla scelta della GB.
P.s. Intanto le previsioni sul Pil del Regno Unito sono state corrette al rialzo (a differenza dell'Italia che le corregge sempre al ribasso), e proprio l'altro giorno la Toyota ha annunciato che produrranno a Southampton.
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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#289 Messaggio da Drogato_ di_porno »

SoTTO di nove ha scritto:l'altro giorno la Toyota ha annunciato che produrranno a Southampton.
La Nissan. E questo anche grazie al fatto che la May ha dovuto promettere dei sussidi (per smentire che UK non sia più un luogo produttivo) altrimenti via da UK: https://www.ft.com/content/d61cc686-4b4 ... 6a687f5991

Per ora comunque siamo solo alle minacce su hard o soft brexit (fare come la Svizzera o la Norvegia, cioè fare accordi bilaterali o pagare senza fiatare e avere voce in capitolo, uscita dall'unione doganale ecc.).

La May ha sparato grosso dicendo che vuole mettere una tassa al 10% per gli stranieri http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 134496.htm

Ma sono le stesse banche inglesi per bocca del capo dell'ABI inglese (Anthony Browne, direttore della British Bankers' Association Bba) che minacciano di lasciare Londra e trasferirsi sul continente

http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... 134491.htm

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/bre ... 22360.html

il giochetto delle minacce serve a tutti in funzione elettorale (politica interna). Nella realtà nè GB né UE vogliono il Brexit. La May ha fatto campagna contro Brexit (favorevole al Remain). In particolare le istituzioni finanziare britanniche sono le vere avversarie della Brexit: infatti l'unico surplus nelle partite correnti è proprio quello dei servizi finanziari. In caso di Hard Brexit, fine del passporting finanziario, e addio a quel surplus.

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Gli inglesi vorrebbero mantenere tutti i privilegi attuali senza la rottura di cazzo degli immigrati (tema che ha fatto vincere il Leave al referendum). ovviamente l'UE non può lasciargli la botte piene e moglie ubriaca. Ecco perché così difficile trovare la quadra.

Questo succede quando per giochetti politici da 4 soldi si lascia al popolo la libertà di decidere su questioni simili. Dopo è difficile mettere una pezza ai disastri dell'idiozia.

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altro articolo interessante: http://www.bloomberg.com/news/articles/ ... ook-brexit
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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#290 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Dato che il male è nato lì, anche gli anticorpi si trovano lì.
Non basta un voto al referendum per lasciare l’Unione europea, la democrazia rappresentativa faticosamente costruita al prezzo di tanti sacrifici si sta rivelando più solida delle ondate di populismo irresponsabile che la colpiscono. Il governo inglese non può decidere da solo di attivare l’articolo 50 del trattato che regola il rapporto con l’Unione e avviare il negoziato per il distacco, deve passare dal Parlamento. Lo ha stabilito ieri la High Court inglese, sopra la quale c’è soltanto la Corte suprema, alla quale il governo ha già fatto ricorso (ci sarebbe anche la Court of Appeal, ma il caso finirà direttamente alla Supreme Court).

La conseguenza più immediata è che sembra ormai impossibile che il premier Theresa May possa attivare l’articolo 50 a marzo 2017, ma le implicazioni sono molto più profonde: la decisione della High Court ha ridimensionato il voto del 23 giugno a quello che era in origine, un referendum consultivo ma non vincolante. Perché la sovranità è una cosa seria e le regole che si sono stratificate nei secoli l’hanno affidata al popolo ma perché la eserciti rispettando forme e limiti che esso stesso si è dato per evitare abusi, così da scongiurare la degenerazione del voto nella dittatura della maggioranza o nel plebiscito.

La sentenza della High Court è un’utile lettura anche per quegli irresponsabili profeti della sovranità che evocano strappi, rotture drastiche con l’Unione o con qualunque altra forma di collaborazione sovranazionale in nome di una restituzione di potere al popolo di cui, abusivamente, si professano unici difensori. Il verdetto, esito del ricorso promosso dall’operatrice finanziaria Gina Miller, stabilisce alcuni punti fermi che dovrebbero essere ben presenti a tutti nei dibattiti intorno all’euro e all’Unione perché non si applicano soltanto alla Gran Bretagna.

Primo: in Gran Bretagna il Parlamento è sovrano e può “fare e disfare” le leggi. Anni di lotte e gloriose rivoluzioni hanno stabilito che “la Corona, cioè il governo di oggi, non può scavalcare la legislazione del Parlamento usando le proprie prerogative”. Il potere legislativo e il potere esecutivo sono separati. Certo, il governo può condurre la politica estera e firmare trattati, ma soltanto finché non hanno ripercussioni interne. Visto che attivare l’articolo 50 porta a disapplicare 40 anni di legislazione europea e di leggi nazionali che l’hanno attuata, molti diritti garantiti da questa infrastruttura normativa andrebbero persi. E questo può deciderlo soltanto il potere legislativo, non quello esecutivo.

L’argomento del governo, che quando il Parlamento ha approvato l’ingresso nella Comunità europea nel 1972 ha implicitamente anche autorizzato il governo a usare l’articolo 50 per uscirne, non può essere accolto, dice la High Court. “Non c’è nulla nel testo dello European Communities Act del 1972 che sostenga” questa tesi che, comunque, è contraria “ai principi fondamentali della sovranità del Parlamento”.

Ci sono molte implicazioni di questa decisione (vedremo se sarà confermata dalla Corte suprema). La Brexit non è più certa. Il dibattito si riapre e si sposta là dove avrebbe sempre dovuto rimanere, in Parlamento. La nostra Costituzione, saggiamente, vieta i referendum sui trattati internazionali la cui ratifica è affidata all’approfondimento e alla valutazione ponderata che solo il dibattito parlamentare può garantire, libero dalla trappola binaria della scelta tra Sì e No. Se una maggioranza di parlamentari decidesse di opporsi all’uscita dall’Unione, questo non solo sarebbe pienamente lecito, ma anche nello spirito della Costituzione. Se poi si andasse alle elezioni e vincesse le elezioni un partito – o gli stessi conservatori o i laburisti – con una linea anti-Brexit, anche in questo caso la Gran Bretagna potrebbe rimanere nell’Unione senza tradire la propria storia e la propria Costituzione che valgono molto di più di un voto non vincolante basato su informazioni in gran parte false e su argomenti assai poco pertinenti (immigrati, delocalizzazioni industriali ecc.). Se invece i politici inglesi opteranno per la Brexit, dovranno farlo assumendosene pienamente la responsabilità, davanti agli elettori e alla Storia, senza potersi più presentare come meri esecutori di una volontà sacra e inviolabile espressa una volta per tutte nelle urne del 23 giugno. La scelta è tutta loro.

Nella guerra tra democrazia e populismo, la prima ha segnato un punto. Non decisivo. Ma importante. Ne tengano conto anche tutti quei capi di governo o membri di Parlamenti che stanno cercando di usare la scorciatoia referendaria per giustificare decisioni che non hanno il coraggio di prendere in autonomia, dalla politica commerciale (vedi caso Vallonia) alla gestione dell’immigrazione (Ungheria) o dei rapporti internazionali (l’Olanda sul trattato con l’Ucraina).
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#291 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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GeishaBalls
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#292 Messaggio da GeishaBalls »

E la sterlina recupera.

Ora vorrei capire se i brexiters credono che i mercati finanziari siano cattivi, e quando si deprimono per Brexit (o vedremo per Trump, o temo anche per il referendum italiano), sia un bene per il cittadino comune.

Dico meglio, s la sterlina va ai minimi da 15 anni post brexit, è un buon segno per il cittadino?

Se la borsa USA perde per la vittoria di Trump, sarebbe buon segno. Se la borsa italiana perdesse una quota significativo per effetto del voto al referendum, sarebbe da dire peggio per loro che hanno i soldi, meglio per i cittadini poveri?

C'è qualcuno che la vede così nel forum?

Mi interesserebbe che mi spiegasse

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australiano
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#293 Messaggio da australiano »

però non capisco perchè tu dica "il brexit"

secondo me è più giusto LA brexit :P

la gran bretagna è femminile
l'uscita è femminile
quindi l'unione di due femmine secondo me da luogo a un'altra femmina! :DDD

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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#294 Messaggio da SoTTO di nove »

Sul breve periodo i mercati seguono certe dinamiche. Tra 5 anni può darsi che la sterlina schizzi in alto con la brexit o continui a calare, nessuno lo sa. Come nessuno sa quale dei due presidenti americani sarebbe meglio per le borse. Dipende dagli evanti. Le borse semplicemente scommettono e tendono ad andare sul "sicuro".

P.s. Continuate a ridurre il voto sulla brexit ad un mero discorso economico, molti hanno votato per altri motivi.
A molti non frega niente se la sterlina si deprezza un po', se rimane così o tornerà a salire. Molti hanno votato per la Brexit perchè si sentono inglesi, pazienza se un po' più poveri (forse un po' più poveri).

P.p.s. Se avesse vinto il remain tutti a esaltare il risultato della consultazione popolare, ha vinto la brexit tutti che si complimetano con chi cerca di fare il contrario di quello che vuole (giustamente o meno non lo sanno di certo i mercati) la gente.
Troppo facile fare i democratici a piacimento.

Questo è anche il motivo per cui spero che vinca Trump, per ridere in faccia a chi pensa che il proprio pensiero sia quello giusto, sempre e comunque.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#295 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Io più che complimentarmi con chi vuole capovolgere il voto popolare mi diverto a prenderli per il culo. E' divertente osservare come i politici siano costretti a fare i salti mortali per inculare i sostenitori del "Leave" cercando contemporaneamente di salvare le apparenze. roba da "preparate i popcorn".

Che la GB abbia guadagnato dall'ingresso nella comunità europea (1972) è un dato di fatto, non un'opinione. Si comprende l'imbarazzo dei politici, che lo sanno, nel dover evitare l'uscita facendo finta di rispettare il voto popolare. E' una pièce teatrale e come tale divertente per definizione.

Naturalmente fa suonare l'ennesimo campanello di allarme sui pericoli del populismo e la necessità di impedire (come accade in Italia) che la gente si esprima su tali questioni. una delle poche cose buone dell'Italia.

Epperò siccome la rappresentanza parlamentare su base elettorale è nata proprio lì erano stati previsti anche gli anticorpi per arginare il dilagare del populismo. come ha testimoniato l'intervento della High Court. La Rivoluzione Parlamentare inglese, cominciata nel 1640 e conclusasi con la Glorious Revolution del 1688-1689, ha uno scatto di orgoglio e si rifiuta di cedere il passo dopo 400 anni al primo coglione che passa :DDD
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#296 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:Io più che complimentarmi con chi vuole capovolgere il voto popolare mi diverto a prenderli per il culo. E' divertente osservare come i politici siano costretti a fare i salti mortali per inculare i sostenitori del "Leave" cercando contemporaneamente di salvare le apparenze. roba da "preparate i popcorn".

Che la GB abbia guadagnato dall'ingresso nella comunità europea (1972) è un dato di fatto, non un'opinione. Si comprende l'imbarazzo dei politici, che lo sanno, nel dover evitare l'uscita facendo finta di rispettare il voto popolare. E' una pièce teatrale e come tale divertente per definizione.

Naturalmente fa suonare l'ennesimo campanello di allarme sui pericoli del populismo e la necessità di impedire (come accade in Italia) che la gente si esprima su tali questioni. una delle poche cose buone dell'Italia.

Epperò siccome la rappresentanza parlamentare su base elettorale è nata proprio lì erano stati previsti anche gli anticorpi per arginare il dilagare del populismo. come ha testimoniato l'intervento della High Court. La Rivoluzione Parlamentare inglese, cominciata nel 1640 e conclusasi con la Glorious Revolution del 1688-1689, ha uno scatto di orgoglio e si rifiuta di cedere il passo dopo 400 anni al primo coglione che passa :DDD
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#297 Messaggio da Drogato_ di_porno »

dostum ha scritto:Staisereno Drugat KRUKKA PIG fa secca la UE entro sei mesi
dos non fare anche tu come monti draghi e renzi che dicono "l'anno prossimo ci sarà la ripresa" :lol:
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#298 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
dostum ha scritto:Staisereno Drugat KRUKKA PIG fa secca la UE entro sei mesi
dos non fare anche tu come monti draghi e renzi che dicono "l'anno prossimo ci sarà la ripresa" :lol:
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#299 Messaggio da SoTTO di nove »

Drogato_ di_porno ha scritto: Che la GB abbia guadagnato dall'ingresso nella comunità europea (1972) è un dato di fatto, non un'opinione. Si comprende l'imbarazzo dei politici, che lo sanno, nel dover evitare l'uscita facendo finta di rispettare il voto popolare.
Sticazzi no?
Il voto è politico non economico. Nessuno pensa che gli inglesi faranno la fame uscendo dalla Ue.
è probabile che molti che hanno votato per la Brexit ne siano consapevoli.
Non vogliono stare nella Ue, in primis perchè non volgiono "contaminazioni", che sia un vantaggio o meno economicamente è secondario. Sono i sostenitori del remain che la buttano sul piano economico, la Ue lo mette sul piano economico (perchè "rischia" più della stessa GB), pure te la metti sempre e solo sul piano economico.

P.s. Non siamo nel 1972, i vantaggi dallo stare nella Ue non sono così sicuri come ti appaiono specialmente per nazioni che forse si possono permettere di uscirne. (non come l'Italia).
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

#300 Messaggio da Drogato_ di_porno »

No Sotto, non riesci a capire quello che voglio dire.

Che il popolo abbia votato perché teme gli immigrati (su cui si basava il 90% della campagna elettorale) lo so anch'io, non c'è bisogno che me lo ricordi.

Delle ragioni di chi ha votato "Leave" non me ne frega un cazzo. Io sto parlando esclusivamente di chi governa. E a chi governa il piano economico interessa eccome. interessa quanto quello politico.

Perché i governanti inglesi lo sanno bene che ad uscire dall'UE ci perdono (piano economico) ma ovviamente devono anche tener conto dell'opinione pubblica (piano politico). Ecco perché stanno facendo di tutto per non uscire facendo però finta di farlo.

Questo ha generato il paradosso per cui dopo la vittoria del Brexit tutti i politici che la sostenevano invece di raccogliere i frutti della vittoria sono scomparsi scaricando la patata bollente ad una premier da sempre schierata per il Remain.

E' un bel paradosso. Vince il Leave e governa una Remain. Dove sono finiti tutti?

a proposito di "piano economico", Farage il giorno dopo è andato in tv a dire che era una panzana quella per cui con la vittoria del Brexit avevano 350 milioni di sterline da dare alla Sanità (umorismo British di un discendete ugonotto). E i banchieri inglesi (piano economico)? Le istituzioni finanziarie inglesi (piano economico)? Tutte schierate contro il Brexit. La High Court interviene e la sterlina sale (piano economico). ma tanto, come dici tu, questi sono dettagli che al popolo non interessano. al popolo interessano gli immigrati.
Non siamo nel 1972
Certo, nel 1972 UK aveva le pezze al culo. Nel 2016 stanno molto meglio anche (non solo ovviamente) grazie a 44 anni di rapporti economici con l'UE.
i vantaggi dallo stare nella Ue non sono così sicuri
I vantaggi dello UK sono sicurissimi. Certificati dai numeri. Lo dimostra la riluttanza ad uscire e la richiesta di mantenere tutti i privilegi economici salvo stoppare i migranti (botte piena e moglie ubriaca). Cioè, vogliono che merci e capitali continuino a circolare come prima (botte piena, piano economico) tranne gli immigrati (piano politico, moglie ubriaca) :) L'UE gli ha risposto "un po' troppo comodo neh"
come ti appaiono specialmente per nazioni che forse si possono permettere di uscirne
Come sarebbe "forse"? Non ha vinto il Brexit? usciranno certamente :DDD
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