ha ragione pan, pochissime le "contee" rimastegli fedeli (come a Hillary)pan ha scritto:Alle regionali ottenne una vittoria in percentuale schiacciante passando da 24 a 30 consiglieri con il 36% di votanti. Al momento è al 52% scarso col 75% di votanti, quindi i compagni tornati al voto in larga maggioranza hanno votato NO. Questi sono numeri, non opinioni, e se vuoi ci ritorniamo con calma dopo il 4 giugno se veramente lo spaccone domani si toglie dalle palle.GeishaBalls ha scritto:In Emilia il Sì è in vantaggio (anche in Toscana). I compagni ci rimarranno male senza più Renzi, ma sono abituati a perderepan ha scritto:Fino a un certo punto, sotto, in Emilia Romagna alle regionali votò il 36% e mandò un segnale di avvertimento, ora ha votato il 75%. Quelli son compagni che esigono la scomparsa di Renzi.
Oltre 19 milioni di elettori hanno detto 'No' alla riforma costituzionale e al governo Renzi. Il rifiuto più grande è arrivato da Nord. In particolare dal Nord-Est e dalla Lombardia che detengono lo scettro dell'affluenza, rispettivamente 76,6% e 74,2%. Ma scorrendo la mappa elettorale verso Sud si scopre che quasi tutto il Paese ha voltato le spalle a Renzi.
Un unica grande banda rossa che dice 'No' da Est a Ovest a in tutte le regioni del Nord. In Veneto il 'No' alla riforma si è imposto con il 61,94% dei voti mentre in Lombardia con il 55,5%. Ma è al Sud che il divario fra i due risultati si allarga. In Sicilia il 'Sì' si è fermato al 28,4% e in Sardegna al 27,7%.
L'unica fascia che ha dato luce verde alla riforma è il feudo toscano del presidente del Consiglio. A eccezione di Grosseto, Livorno, Lucca e Massa Carrara, la Toscana si è schierata a favore della riforma, in particolare Firenze (58% di Sì), Siena (57%) e Prato (56%). Pro-riforma anche la rossa Emilia-Romagna, soprattutto a Reggio Emilia, Bologna e Modena.
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