Hamas ha infettato con virus e preso il controllo di decine di cellulari dei soldati israeliani. Le trappole consistevano in finti account di belle ragazze sui social network. I militari venivano convinti a scaricare applicazioni come Wowo Messenger, SR Chat e YeeCall Pro per poter chattare e scambiarsi foto. Ma in realtà nei loro telefonini venivano installati programmi che permettevano agli islamisti di ascoltare le telefonate, scattare foto, accedere ai numeri di telefono e indirizzi e-mail.
L’operazione di hackeraggio è stata scoperta dopo un’indagine dell’esercito israeliano durata un anno, nome in codice “Hunter’s Network”. La rete di spionaggio era “una seria minaccia”. Secondo gli inquirenti, una volta preso il controllo del cellulare, “in nemico si trovava dove si trovava il telefono” e poteva compromettere anche importanti operazioni militari.
I soldati “non sono stati sottoposti a provvedimenti disciplinari” perché “sono caduti in una trappola” e non sono considerati responsabili. Hamas era riuscita a infiltrarsi in 3000 account di Facebook dei militari. L’indagine ha anche messo in luce la pericolosità dell’uso dei social. Nuovi istruzioni sono state date per limitare l’accesso agli account e ai gruppi “solo a persone conosciute di persona”.
