alternativeone ha scritto:Perdonami Sal ma io non parlavo del caso specifico ma del concetto di fiducia in generale: se io ripongo la mia fiducia in te e tu la tradisci io sono un coglione ma tu sei uno stronzo ed un vigliacco, questo su tutti i piani della vita.
Tradire viene dal verbo latino
tradere, che ha come primo significato dare, consegnare,
mettere in mano, da cui tradizione, traduzione. L'atto stesso del dare a qualcuno un segreto o un video è già tradire qualcosa a qualcuno.
40 anni fa, in una revisione del gesto di Giuda, due teologi canadesi sostenevano, con argomentazioni e prove considerevoli, che l'Iscariota fosse in buona fede nel consegnare Gesù al Sinedrio, pensando che la sua potenza divina avrebbe finalmente trionfato, come predicevano le Scritture. In tal caso il suicidio sarebbe stato frutto della delusione del risultato opposto. Avesse aspettato tre giorni era tutto 0K. Ma l'interpretazione prevalente fu quella della malafede, per cui si considera il tradimento con accezione negativa e lo si applica a chi riceve una consegna precisa e condizionata e poi la disapplica scientemente per trarne un vantaggio. Ma in quel caso la consegna non nasce come libera scelta, ma a sua volta è dettata da altre necessità, quale può essere, ad esempio, un ordine militare o un dato sensibile in ordine alla salute, casi in cui la segretezza è una precondizione.
Quando invece consegniamo liberamente qualcosa a qualcuno, perdiamo nel momento stesso ogni potere di controllo sulla cosa consegnata come in una donazione o in un'eredità.
Ultima considerazione : nel caso del tradimento di coppia, non si tratta forse che chi tradisce riconsegna l'altro a se stesso?