Francamente lo storico dei post mi sfuggiva.bellavista ha scritto:il fatto è che non è possibile in ogni post rispiegare tutto da capo ogni volta, bisognerebbe:
-leggere quello che ha scritto prima l'interlocutore nei post precedenti
-avere dei punti fissi su cui non si discute ogni volta
l'esempio delle case è appunto questo: ho 10 case popolari, 5 le do ad immigrati, matematicamente gli italiani ne avranno 5 in meno.
questo lo spieghi una volta, poi si può discutere se è giusto o sbagliato, chi fa le assegnazioni ecc. ma non si può ogni volta contraddire il dato di fatto
quindi facendo la lista pro e contro, l'immigrazione accentua il problema abitativo già esistente.
Io credo che l'immigrazione incontrollata sia un problema, seppur di complessa lettura e soluzione e che vede gran parte (non tutti) gli immigrati vittime e non certamente carnefici. Poi nel calderone di chi viene con i barconi o con altri mezzi c'è ovviamente di tutto e di più (nel bene e nel male).
Tuttavia credo fortemente nella solidarietà e nella necessità ove possibile di supportare non solo in maniera istituzionale e "formale" (concretamente, non a chiacchiere) chi ha bisogno e chi viene da situazioni di guerra. Qui si aprirebbe un discorso complesso circa lo status di rifiugiato e procedure burocratiche di riconoscimento (magari ne parleremo a parte).
Senza vanterie ma per cercare di far capire cosa intendo. Da più di 2 anni ospito a casa mia e a mie spese un ragazzo afghano di 19 anni che frequenta la scuola alberghiera e che se tutto va bene il prossimo anno prenderà il diploma (intanto già lavora come cameriere facendo le stagioni). L'ho conosciuto per motivi di lavoro e ormai è diventato uno di famiglia. Ebbene l'immigrazione incontrollata penalizza anche lui, che in Italia è venuto per fuggire dai talebani e ha dovuto lasciare un paese dove mai più potrà (ne vorrà) tornare. Per ragazzi come lui spazio deve per forza esserci.
Questo è punto di discussione molto interessante.bellavista ha scritto: secondo punto, ci sono vari tipi di immigrazione, certo e anche qui potresti leggere quello che ho già scritto.
io sono favorevole all'immigraziome qualificata, quella che entra con visto di lavoro, quella a cui puntano tutti i paesi del mondo con un governo non di dementi.
il fatto è che in italia è molto piú facile entrare su un barcone che entrare con un visto di lavoro.
avete una legislazione e una prassi che è tecnicamente criminogena
In Italia entrare regolarmente è quasi impossibile (decreto flussi e robbe varie), mentre entrarci illegalmente è fin troppo facile. Questo è un paradosso innegabile e oggettivo che appunto penalizza chi nel nostro paese verrebbe con voglia di fare.
Anche io credo nelle potenzialità insite in percorsi migratori qualificati e controllati, così come credo sia giusto come Unione Europea farsi carico di chi davvero fugge da guerra o altre situazioni gravi. Unirei insomma immigrazione qualificata con immigrazione solidale, mix non certamente facile da attuare.