OSCAR VENEZIA ha scritto:Mah.
Innanzitutto bisogna capire che significa vivere in un posto isolato.
A Roma o Milano è pieno di polizia di telecamere ecc, ci sono posti nel mondo dove una casa è a 20 km dalla casa più vicina (non dal posto di polizia) e comunque ci sono situazioni in cui non puoi chiamare la polizia.
Che cazzo fai se ti vengono a rompere i coglioni ? E che fai se anche la casa piu' vicina è a 500 m ?
Non puoi ragionare in termini di " chiamo la polizia".
Perchè non dovresti sparargli addosso e dovresti farti ammazzare ?
Si certo, capisco, ragionamento facile, ma anche abbastanza giusto da una sua logica, visto a priori, sempre sostenuto anche io
poi ti capita per davvero (pagina 3926 de "i cazzi dei forumisti" )
e con il senno di poi capisci che è tutta una cazzata, capisci che per una situazione possibile in cui hai un effetto positivo, ce ne sono infinite in cui la situazione poteva finire in merda, senza dilungarsi, se riesci a difenderti intimorendo l'aggressore aprendo un buco sul soffitto bene, se magari prendi paura e riesci a difenderti neutralizzando l'aggressore, bene ma non benissimo, poi si aprono di quei casini legali che fidati, possono far male anche quelli
in tutte gli altri casi la situazione va in vacca, sopratutto se non sei solo in casa ecc...
OSCAR VENEZIA ha scritto:
Vabbè bisogna saperle usare, ma saperle usare non significa avere una preparazione militare. I rapinatori mica hanno fatto l'accademia.
E' probabilmente più difficile guidare una macchina dignitosamente che sparare con un minimo di cognizione di causa.
una preparazione al momento che stai vivendo devi averla, devi aver ben chiaro cosa sta succedendo
il rapinatore sa esattamente cosa sta succedendo è lui che provoca tutta l'escalation di fatti che starà per verificarsi, l'aggredito come nel tuo esempio è uno che a casa si sta facendo i fatti propri, magari dormendo, deve capire e agire senza un minimo di preparazione a quel momento, ripeto se una cosa può andare bene, centomila possono andare male
le armi poi non sono così facili da usare e soprattutto non lo sono per tutti, sparare non è così facile come sembra, prendere il bersaglio è difficile
quando via al poligono e spari con una pistola, la prima cosa che ti dicono se vuoi prendere il bersaglio è che non devi "strappare" con il dito sul grilletto, tiri il grilletto troppo forte la canna si impenna e il colpo finisce alto, infatti ti spiegano che devi tirare in modo progressivo il grilletto in modo di mantenere allineate le tacche di mira e il colpo deve partirti quasi di sorpresa, quindi se stai mirando al ginocchio di un ladro e "strappi" visto che con il cazzo riesci a mantenere il controllo facile che gli apri un buco in pancia
poi alcune sono pericolose, il bro ha un fucile Zastava, ex ordinanza demilitarizzato
demilitarizzandolo hanno bloccato il selettore di selettore di fuoco dove c'è anche la sicura, bloccandolo su colpo singolo e di fatto lasciando l'arma senza sicura, quindi pensa la pericolosità che può avere un simile marchingegno che spara colpi cal 7.62 che passano i muri
OSCAR VENEZIA ha scritto:
Poi c'è tutto un altro discorso. Le armi non sono oggetti completamente asettici hanno un loro fascino diciamo tecnico/sportivo e questo spiega anche perchè molti amano sparare.
Ovvio devi stare attento, non dovrebbero essere vendute ad alcolizzati, depressi, pregiudicati per risse , rapine, ecc
su questo sono d'accordo, l'ho scritto prima
ben vengano le armi se sono ad uso caccia, sport o gioco, anche a me piace andare a sforellare cartelli al poligono
anzi nemmeno farei restrizioni su fucili auto-semiauto, e munizionamenti così ben descritti da kneissl su fucili che si possono usare al poligono