Tra i sondaggisti il nuovo soggetto di sinistra non è stato ancora ufficialmente testato. «Finora abbiamo raccolto la somma delle varie sigle, da Mdp a Sinistra italiana e sono intorno al 6,5%», spiega Fabrizio Masia di Emg. «A nostro avviso il potenziale è tra il 9 e il 10%, ma non è un risultato scontato. Molto dipenderà dal tipo di campagna che avremo e dall’appello del Pd al voto utile». Concorda il presidente di Ixè Roberto Weber: «Per noi si collocano tra il 6 e il 10%. Circa la metà dei voti arriveranno dalla ex sinistra radicale, altrettanti da elettori delusi dal Pd». Secondo Weber, «la figura di Grasso non ha un potenziale elettorale in sé. Per la sinistra è indispensabile la figura di un federatore che trasmetta simbolicamente l’idea di unità». Diverso il tema dei collegi delle regioni rosse. Secondo Masia e Weber la divisione tra Pd e sinistra potrebbe far perdere ai dem tra 20 e 30 collegi. «Quelli dove il vantaggio Pd è meno sensibile», dice Masia. Weber annota che, «come è avvenuto in Sicilia con i voti al candidato grillino Cancelleri superiori a quelli della lista, il voto in uscita dal Pd si sta orientando più verso il M5S che verso la sinistra. I grillini vengono percepiti dagli elettori dem delusi come un più solido argine contro Berlusconi. Un argomento destinato a pesare soprattutto in Emilia e Toscana».
“Ha comprato voti, 25 euro ciascuno”. Nei guai un altro neodeputato siciliano
Indagato il ras delle preferenze Edy Tamajo, che sosteneva Micari. L’inchiesta è destinata ad allargarsi: “Forse altri politici nella rete”
I prezzi sono calati: 25 euro a voto. Dimezzati, rispetto ai livelli del 2008, quando la corruzione elettorale si pagava con 50 euro. In ogni caso, a meno di una settimana dalle regionali di domenica scorsa, sono due i parlamentari siciliani non ancora insediati e già indagati. Prima il messinese Cateno De Luca, che aderisce al centrodestra, in appoggio al neopresidente Nello Musumeci. Adesso il più votato tra i candidati palermitani del centrosinistra: Edmondo Tamajo, detto Edy, 41 anni e 13.984 preferenze, prese per la maggior parte nel capoluogo dell’Isola, 8038. Tamajo, del Patto dei democratici per le riforme-Sicilia futura, lista nata sotto l’egida dell’ex ministro Totò Cardinale, in appoggio al candidato presidente Fabrizio Micari, è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale: avrebbe cioè comprato una parte dei tantissimi consensi ottenuti sei giorni fa. A un prezzo che appunto, per effetto della crisi, sarebbe drasticamente calato: una manciata di euro per ciascuna preferenza, secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, che ha già sentito elettori comprati e disposti a confermare le accuse.
Drogato_ di_porno ha scritto:25 euro al posto di 50 per colpa della crisi
Certamente. Con il calo dei votanti Mercato vorrebbe che il prezzo del voto di scambio cash si alzasse. C'è miseria nell'aria (cit. bw)
Ultima modifica di pan il 13/11/2017, 3:24, modificato 3 volte in totale.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Drogato_ di_porno ha scritto:Comincia il mercato delle percentuali
quello vale 10,2 quell'altro 10,3
Grasso nei sondaggi vale fino al 10 per cento.
Qui casca a fagiuolo un inciso di Civati di qualche settimana fa : mi sono rotto i cognomi.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Drogato_ di_porno ha scritto:Comincia il mercato delle percentuali
quello vale 10,2 quell'altro 10,3
Grasso nei sondaggi vale fino al 10 per cento.
Tra i sondaggisti il nuovo soggetto di sinistra non è stato ancora ufficialmente testato. «Finora abbiamo raccolto la somma delle varie sigle, da Mdp a Sinistra italiana e sono intorno al 6,5%», spiega Fabrizio Masia di Emg. «A nostro avviso il potenziale è tra il 9 e il 10%, ma non è un risultato scontato. Molto dipenderà dal tipo di campagna che avremo e dall’appello del Pd al voto utile». Concorda il presidente di Ixè Roberto Weber: «Per noi si collocano tra il 6 e il 10%. Circa la metà dei voti arriveranno dalla ex sinistra radicale, altrettanti da elettori delusi dal Pd». Secondo Weber, «la figura di Grasso non ha un potenziale elettorale in sé. Per la sinistra è indispensabile la figura di un federatore che trasmetta simbolicamente l’idea di unità». Diverso il tema dei collegi delle regioni rosse. Secondo Masia e Weber la divisione tra Pd e sinistra potrebbe far perdere ai dem tra 20 e 30 collegi. «Quelli dove il vantaggio Pd è meno sensibile», dice Masia. Weber annota che, «come è avvenuto in Sicilia con i voti al candidato grillino Cancelleri superiori a quelli della lista, il voto in uscita dal Pd si sta orientando più verso il M5S che verso la sinistra. I grillini vengono percepiti dagli elettori dem delusi come un più solido argine contro Berlusconi. Un argomento destinato a pesare soprattutto in Emilia e Toscana».
Mi ricorda i tempi in cui Fini e Bossi non volevo ri-allearsi con Berlusconi, nel 2008. Poi...
Renzi sembra il Weinstein politico del momento. Si sapeva da tempo che era un cazzaro e un pericoloso, ma nessuno si scostava da lui. Adesso che è praticamente in ginocchio, tutti gli pisciano addosso.
L'europa frigna ma diventerà spietata solo se al prossimo giro proveranno a formare un governo o il centrodestra o i 5 stelle.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
SoTTO di nove ha scritto:L'europa frigna ma diventerà spietata solo se al prossimo giro proveranno a formare un governo o il centrodestra o i 5 stelle.
All’europa Un governo di destra va bene, benissimo, se governa. A luglio 2011 Berlusconi prometteva riforme delle pensioni a Bruxelles e smentiva a Roma. Ma chi se ne ricorda?