(O.T.) La mia idea di paternità

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Blif
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Re: La mia idea di paternità

#136 Messaggio da Blif »

BARNEY ha scritto:
Super Zeta ha scritto:Sta stronzata tu me la chiami fare un figlio?
Sborro, me ne sbatto i coglioni per vent'anni poi se è un figo è merito mio, se è un coglione lo lascio al padre finto.
Fossi in tuo figlio al sentire una storia simile ti darei tanti di quei cartoni che se ti svegli dal coma non ti ricordi nemmeno della mia esistenza.

E manca l'OT
Lo stavo scrivendo io, in modo più soft.

Aggiungo che questa “idea” presuppone la complicità di una donna che dovrebbe :

-mentire a suo marito, facendogli credere che è il figlio nato con lui (e non con un altro);

- mentire a suo figlio, tacendigli la verità.

Credo che chi elabori un progetto del genere non abbia la benché minima idea della psicologia femminile.
Giusto, una donna mentirebbe anche a chi le propone l'affare, facendo un figlio con una terza persona.
E' una questione di equità. :)
Ultima modifica di Blif il 28/12/2017, 19:16, modificato 1 volta in totale.
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julius
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#137 Messaggio da julius »

Bella se hai 158 complimenti , sfiori la quarta deviazione standard sopra alla media... praticamente stai nel 99,5 percentile :alien:

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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#138 Messaggio da Blif »

C'è una bella discussione qui (il blog è in generale tutto bello).

http://slatestarcodex.com/2017/09/27/ag ... q-worries/


Tra l'altro, deve esserci anche un thread che discute la superiorità sperimentale del QI ebraico.
Ecco, credo sia questo. In particolare, parla della Budapest fra le due guerre, quando i nazisti spedirono gli ebrei ungheresi
(Teller e Von Neumann in testa) negli Stati Uniti a preparare la bomba atomica con cui gli avrebbero fatto la festa. :DDD

http://slatestarcodex.com/2017/05/26/th ... r-project/
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#139 Messaggio da Blif »

Barabino ha scritto:io tipo 25 anni fa (1991?) avevo fatto i test del librino BUR DI Eysenck

Immagine
L'Eysenck è un grande classico.
Devo averlo su in montagna, mi pare di averlo fatto quand'ero alle medie (anzi, forse, una volta alle elementari e una alle medie).
Non ricordo il risultato esatto, ma prediceva che avrei potuto guadagnarmi da vivere giocando.
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#140 Messaggio da balkan wolf »

Esatto Julius anche sopra parlavamo di intelligenze al plurale... Davvero non ricordo i dettagli é passato tanto tempo dal periodo dei test selvaggi... Anche all'epoca ero critico e Anzi anteponevo la creatività all'intelletto ( vedi Dionisio di Nietzsche )... Nel dubbio prendevo sopra il 120 per non sembrare babbo

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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#141 Messaggio da bellavista »

julius ha scritto:Bella se hai 158 complimenti , sfiori la quarta deviazione standard sopra alla media... praticamente stai nel 99,5 percentile :alien:
In genere si indica il contrario e cioè che sei nell 1%.
comunque come dicevo è come nascere alto 2.10 o con un cazzo di 30cm. non hai particolari meriti è solo fortuna.
poi dipende da te come usarlo, col cazzo di 30 cm puoi farci i milioni come Rocco oppure farci l'elicottero negli spogliatoi quando vai a giocare a calcetto... non è la stessa cosa :)
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#142 Messaggio da julius »

bellavista ha scritto:
julius ha scritto:Bella se hai 158 complimenti , sfiori la quarta deviazione standard sopra alla media... praticamente stai nel 99,5 percentile :alien:
In genere si indica il contrario e cioè che sei nell 1%.
comunque come dicevo è come nascere alto 2.10 o con un cazzo di 30cm. non hai particolari meriti è solo fortuna.
poi dipende da te come usarlo, col cazzo di 30 cm puoi farci i milioni come Rocco oppure farci l'elicottero negli spogliatoi quando vai a giocare a calcetto... non è la stessa cosa :)

scusa non si indica il punto in cui se guardi dietro ti lasci tutti gli altri stronzi ? :-D
anche nella 25a ora lo citano in quel modo , e all'universita' mi ricordo che era cosi'....

comunque sia sono completamente d'accordo con te

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julius
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#143 Messaggio da julius »

balkan wolf ha scritto:Esatto Julius anche sopra parlavamo di intelligenze al plurale... Davvero non ricordo i dettagli é passato tanto tempo dal periodo dei test selvaggi... Anche all'epoca ero critico e Anzi anteponevo la creatività all'intelletto ( vedi Dionisio di Nietzsche )... Nel dubbio prendevo sopra il 120 per non sembrare babbo

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un altro bias piuttosto diffuso e' quello che separa nettamente le varianti affettive , e che porta a valutare l'intelligenza come qualcosa di 'freddo' ... della serie piu' l'individuo e' freddo piu' prende decisioni giuste , vari studi dimostrano come nel quotidiano non sia proprio cosi' ...

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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#144 Messaggio da Satana in autobus »

La discussione sul Qi è interessante e per tentare di restare in topic sarebbe interessante capire quanto l'educazione possa incidere sull'intelligenza dei figli. Bellavista nella sua provocazione diceva: "se a 18 il figlio è un idiota, non lo riconosco, se è uno in gamba lo metto sotto la mia ala protettrice".

Quanto e quale intelligenza di un figlio è trasmessa, veicolata dal genitore attraverso un modello da imitare, dei ragionamenti che gli sono spiegati oppure da capacità di comportamento da replicare in società? E quanto è già innato in ognuno di noi?
Che tipo di intelligenza preferireste trasmettere a vostro/a figlio/a se poteste incidere in questa sfera?
I'll be your mirror, reflect what you are.

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Blif
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#145 Messaggio da Blif »

Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci.
Ci si forma su scarti di saggezza.
(U. Eco, Il pendolo di Foucault)
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#146 Messaggio da julius »

Satana in autobus ha scritto:La discussione sul Qi è interessante e per tentare di restare in topic sarebbe interessante capire quanto l'educazione possa incidere sull'intelligenza dei figli. Bellavista nella sua provocazione diceva: "se a 18 il figlio è un idiota, non lo riconosco, se è uno in gamba lo metto sotto la mia ala protettrice".

Quanto e quale intelligenza di un figlio è trasmessa, veicolata dal genitore attraverso un modello da imitare, dei ragionamenti che gli sono spiegati oppure da capacità di comportamento da replicare in società? E quanto è già innato in ognuno di noi?
Che tipo di intelligenza preferireste trasmettere a vostro/a figlio/a se poteste incidere in questa sfera?

Premesso che ogni individuo e' diverso dall'altro , la componente ereditaria nel quoziente intellettivo e' presente , come lo e' in quasi qualsiasi altro aspetto , ma e' altrettanto importante che un figlio cresca in un ambiente sicuro e che segua uno sviluppo che ne potenzi e ne stimoli le capacita' ( cosa che , se appunto entrambi i genitori sono intelligenti , avviene con molta probabilita' e si crea cosi' un circolo virtuoso )

la componente culturale e' molto importante , 100 anni fa il q.i lo valutavano con prove di linguaggio , quando si resero conto che era troppo legato alla scolarizzazione presero piede altri test , cosiddetti 'culture free' , come le matrici di Raven , che in teoria dovrebbero essere affrontate con lo stesso assetto da un italiano e da un aborigeno... cosa che poi nella pratica non si verifica e infatti i test vengono standardizzati di paese in paese e addirittura da campione a campione ...

io personalmente la vedo come bellavista , preferirei avere un figlio con un temperamento attivo e una certa intraprendenza , in modo che utilizzi il suo q.i , che sia 100 , 120 o 150 in maniera produttiva ...

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Salieri D'Amato
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#147 Messaggio da Salieri D'Amato »

balkan wolf ha scritto: X barabba

Provocatore si bimbominkia no... Al massimo vekkiominkia
Facciamo giovanilminkia e non se ne parli più! :-D



Sul discorso che si stava facendo, questi vari test sono, da quanto ho capito, sempre standardizzati, quindi per forza di cose tarati su certe tipologie di persone, quindi per fasce culturali, fasce di età, fasce sociali, ecc., quindi il loro valore è comunque relativo. Pensavo ci fosse un test valido in assoluto, ma evidentemente al momento non esiste.

A mio avviso capacità logica (quella dei test) e intelligenza non vanno proprio a braccetto, così come vi sono più tipi di intelligenza, c'è quella analitica che denota pure capacità di apprendimento, c'è quella pratica e c'è quella creativa e raramente si ritrovano nello stesso individuo. Quanti geni in uno o più campi erano personaggi incapaci di risolvere un minimo problema quotidiano?

Inoltre l'intelligenza è una delle tante qualità che mixate compongono la personalità dell'individuo, sicuramente una delle più importanti, ma da sola non è poi così caratterizzante.
Ad esempio, si parlava di successo, un intelligente indolente e ozioso non avrà mai successo, mentre l'intelligenza su un individuo volitivo, ambizioso e tenace sarà la chiave che gli apre le porte; se poi questo è pure affascinante (di aspetto e di eloquio) e magari pure senza scrupoli, diventa un "superuomo"

L'intelligenza e le qualità peculiari un individuo le ha dalla nascita, nel DNA. Sono in parte frutto dei geni ereditari e in parte dovuti al caso o a qualcosa di cui ancora non siamo a conoscenza.
L'educazione e la famiglia possono solo (si fa per dire) darti gli strumenti per far emergere e applicare nel modo migliore le tuè qualità, magari affinando le qualità morali ed etiche.
Un lavoro difficile da svolgere e non sempre viene fatto e fatto bene.
Comunque se non c'è il materiale grezzo, tutta la cura e la migliore educazione del mondo non serviranno a niente, come si suol dire "non si cava il sangue da una rapa".


Stiamo virando su temi già trattati più volte sul topic della fidanzatata, ma quello è un thread di nicchia, quì la discussione è più ampia. :-D
La via più breve tra due cuori è il pene

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#148 Messaggio da balkan wolf »

Banalizzando molto intelligenza innata cultura acquista... Dove però la cultura potenzia l'intelligenza e l'intelligenza velocizza l'apprendimento culturale

Nel mio piccolo mi sono sempre reputato più intelligente della media non certo per i test del cazzo ma proprio perché Nello studio ero più veloce ad assimilare... Gli altri studiavano e a me bastava leggere

Non concordo ovviamente con la posizione del bella per cui le qualità sarebbero tali solo se al servizio del capitale
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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#149 Messaggio da pan »

Blif ha scritto:Dove capire sta per includere in sé
Ah! La magnificenza sontuosa e iperreale della lingua latina!
Per la gioia di bw aggiungiamo pure il predatorio greifen tra le traduzioni possibili.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Re: (O.T.) La mia idea di paternità

#150 Messaggio da pan »

balkan wolf ha scritto:Non concordo ovviamente con la posizione del bella per cui le qualità sarebbero tali solo se al servizio del capitale
Quell'altro nazi atipico che non nomini mai (tale Heidegger Martin) diceva che la riduzione al pensiero unico calcolante è l'essenza della peste della modernità. Potremmo dire che tutta la sua immensa e complessa filosofia sia tesa alla salvaguardia di tutte quelle altre modalità di pensiero che non siano quella del calcolo.

Ma bellavista non possiamo redimerlo, anche Zarathustra getterebbe la spugna dopo averlo incontrato su a Sils Maria... :no:
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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