[O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
anche Pinelli glielo poteva pur fare un servizietto a quegli sbirri
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sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] DELITTI
Ahahahah garga
Direi battuta del giorno... Forse della settimana
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Alan Moore the killing joke
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Re: [O.T.] DELITTI
https://www.ilgiorno.it/como/cronaca/ca ... -1.3793351
Imbottito di cocaina l'ha colpito così forte da spezzare il coltello, poi è fuggito in un motel con due prostitute. I carabinieri l'hanno trovato con i vestiti ancora insanguinati
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Re: [O.T.] DELITTI
A Terzigno una donna è stata uccisa con un colpo di pistola dopo aver accompagnato la figlia a scuola
https://www.huffingtonpost.it/2018/03/1 ... t-homepage
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Re: [O.T.] DELITTI
Baalkaan se si ammazzano fra loro vabbene?
Omicidio nigeriano: la fidanzata aveva tentato di costituirsi un alibi
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BRINDISI - Mariat Okoro, la 23enne nigeriana, in custodia cautelare nella sezione femminile del carcere di Borgo San Nicola a Lecce per l'omicidio del fidanzato e connazionale Callistus Imoyera avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 marzo in un appartamento di via Bastioni Carlo V a Brindisi dopo una lite, si presume per ragioni di gelosia, avrebbe tentato di fabbricarsi un alibi con l'aiuto di un'amica che con lei era ospite qualche tempo fa di una struttura di accoglienza a Serino, nell'Avellinese.
Lo ha scoperto la polizia, dopo aver interrogato la conoscente di Mariat Okoro, tutt'ora residente a Serino. L'accertamento è stato svolto dalla Squadra Mobile di Avellino su richiesta di quella di Brindisi, che sta completando le indagini sul delitto. L'amica della giovane nigeriana indagata per l'omicidio di Callistus Imoyera è stata denunciata dagli investigatori per falso e trugffa nei confronti dell'associazione che gestisce il centro di accoglienza nell'Avellinese, perchè aveva apposto la firma falsa di Mariat Okoro nel registro delle presenze, nel tentativo di dimostrare che la sera dei fatti la donna era a Serino e non a Brindisi.
In verità, un tentativo di depistaggio piuttosto debole e improvvisato, che però di fatto ha procurato guai all'amica. La Okoro ha rilasciato dichiarazioni molto confuse al giudice delle indagini preliminari di Brindisi che si occupa del caso, Stefania De Angelis, oltre che agli investigatori e al pm. C'è stata l'ammissione della lite, ma a quanto pare quasi nulla sulle dinamiche del mortale ferimento e nulla sull'arma utilizzata per colpire Callistus Imoyera al torace.
Ad incrinare precipitosamente, sino alla lite fatale, il rapporto tra i due giovani immigrati nigeriani, pare abbiano influito alcuni messaggi inviati sul telefono mobile della vittima da qualcuno. Mariat Okoro, difesa dall'avvocato Luigi D'Arpe, avrebbe ammesso l'aggressione al fidanzato, ma il contesto, il momente e le modalità del ferimento mortale non sono ancora del tutto chiariti. Il tentativo della costituzione di un alibi invece, sia pure nell'ingenuità della sua attuazione, lascia ritenere che subito dopo il fatto la ragazza intendesse sottrarsi alle indagini.
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Omicidio nigeriano: la fidanzata aveva tentato di costituirsi un alibi
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BRINDISI - Mariat Okoro, la 23enne nigeriana, in custodia cautelare nella sezione femminile del carcere di Borgo San Nicola a Lecce per l'omicidio del fidanzato e connazionale Callistus Imoyera avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 marzo in un appartamento di via Bastioni Carlo V a Brindisi dopo una lite, si presume per ragioni di gelosia, avrebbe tentato di fabbricarsi un alibi con l'aiuto di un'amica che con lei era ospite qualche tempo fa di una struttura di accoglienza a Serino, nell'Avellinese.
Lo ha scoperto la polizia, dopo aver interrogato la conoscente di Mariat Okoro, tutt'ora residente a Serino. L'accertamento è stato svolto dalla Squadra Mobile di Avellino su richiesta di quella di Brindisi, che sta completando le indagini sul delitto. L'amica della giovane nigeriana indagata per l'omicidio di Callistus Imoyera è stata denunciata dagli investigatori per falso e trugffa nei confronti dell'associazione che gestisce il centro di accoglienza nell'Avellinese, perchè aveva apposto la firma falsa di Mariat Okoro nel registro delle presenze, nel tentativo di dimostrare che la sera dei fatti la donna era a Serino e non a Brindisi.
In verità, un tentativo di depistaggio piuttosto debole e improvvisato, che però di fatto ha procurato guai all'amica. La Okoro ha rilasciato dichiarazioni molto confuse al giudice delle indagini preliminari di Brindisi che si occupa del caso, Stefania De Angelis, oltre che agli investigatori e al pm. C'è stata l'ammissione della lite, ma a quanto pare quasi nulla sulle dinamiche del mortale ferimento e nulla sull'arma utilizzata per colpire Callistus Imoyera al torace.
Ad incrinare precipitosamente, sino alla lite fatale, il rapporto tra i due giovani immigrati nigeriani, pare abbiano influito alcuni messaggi inviati sul telefono mobile della vittima da qualcuno. Mariat Okoro, difesa dall'avvocato Luigi D'Arpe, avrebbe ammesso l'aggressione al fidanzato, ma il contesto, il momente e le modalità del ferimento mortale non sono ancora del tutto chiariti. Il tentativo della costituzione di un alibi invece, sia pure nell'ingenuità della sua attuazione, lascia ritenere che subito dopo il fatto la ragazza intendesse sottrarsi alle indagini.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Re: [O.T.] DELITTI
Lo dicevano che i videogiochi fanno male
Una ragazza di 13 anni nel Mississippi è morta dopo essere stata uccisa dal fratello di 9 anni per un videogioco, riferisce la polizia. È accaduto sabato pomeriggio: il bimbo ha afferrato una pistola e l’ha rivolta verso la sorella «colpevole», stando alla ricostruzione, di non aver mollato la console. Le avrebbe quindi sparato da dietro e la pallottola le è entrata nel cervello.
Ieri lo sceriffo Cecil Cantrell, della contea di Monroe, ha fatto sapere che la ragazza era morta in ospedale a Memphis per la ferita alla testa. Non è ancora chiaro come e perché il ragazzo avesse una pistola, né quali saranno ora le conseguenze per lui.
«Ha solo nove anni - ha detto alla Clarion Ledger lo sceriffo della contea di Monroe, Cecil Cantrell - presumo che abbia visto questo nei videogiochi o in tv, non so se sapesse esattamente cosa stesse facendo, so soltanto che è una tragedia».
Al momento dell’incidente la madre era in un’altra stanza, che dava da mangiare agli altri bambini. La polizia sta ancora indagando sulle circostanze della sparatoria, compreso il modo in cui l’arma - una pistola calibro 25 - è stata maneggiata. «Non abbiamo mai avuto a che fare con un bambino che spara a un altro bambino all’età di 9 anni», ha detto ancora lo sceriffo Cantrell.
Una ragazza di 13 anni nel Mississippi è morta dopo essere stata uccisa dal fratello di 9 anni per un videogioco, riferisce la polizia. È accaduto sabato pomeriggio: il bimbo ha afferrato una pistola e l’ha rivolta verso la sorella «colpevole», stando alla ricostruzione, di non aver mollato la console. Le avrebbe quindi sparato da dietro e la pallottola le è entrata nel cervello.
Ieri lo sceriffo Cecil Cantrell, della contea di Monroe, ha fatto sapere che la ragazza era morta in ospedale a Memphis per la ferita alla testa. Non è ancora chiaro come e perché il ragazzo avesse una pistola, né quali saranno ora le conseguenze per lui.
«Ha solo nove anni - ha detto alla Clarion Ledger lo sceriffo della contea di Monroe, Cecil Cantrell - presumo che abbia visto questo nei videogiochi o in tv, non so se sapesse esattamente cosa stesse facendo, so soltanto che è una tragedia».
Al momento dell’incidente la madre era in un’altra stanza, che dava da mangiare agli altri bambini. La polizia sta ancora indagando sulle circostanze della sparatoria, compreso il modo in cui l’arma - una pistola calibro 25 - è stata maneggiata. «Non abbiamo mai avuto a che fare con un bambino che spara a un altro bambino all’età di 9 anni», ha detto ancora lo sceriffo Cantrell.
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Re: [O.T.] DELITTI
Cristo se Io faccio una cazzata i media fanno il jackpot... Videogiocatore... Pornografo... Drogato e nazista... Fortuna che non ascolto più il metal!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: [O.T.] DELITTI
balkan wolf ha scritto:Cristo se Io faccio una cazzata i media fanno il jackpot... Videogiocatore... Pornografo... Drogato e nazista... Fortuna che non ascolto più il metal!
cmq IMHO cera un altro che poteva diventare il Tedbundi italico
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Re: [O.T.] DELITTI
DOS il mio modello é il mitico Brevik... Solo che essendo megalomane vorrei battere il suo punteggio... E non é proprio facilissimo
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Re: [O.T.] DELITTI
Baalkaan tu ti butteresti via così?Io ti vedo più in una missione alla 007balkan wolf ha scritto:DOS il mio modello é il mitico Brevik... Solo che essendo megalomane vorrei battere il suo punteggio... E non é proprio facilissimo
Cè un supercriminale pazzo multimiliardario e megalomane che vuole far scoppiare la Terza Guerra Mondiale tra USA e Russia "Così la SPECTRE dominerà sulle rovine"
Tu lo elimini
Ultima modifica di dostum il 20/03/2018, 1:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] DELITTI
Se mi bombo la metà delle Bond girl di un film medio ci sto
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Re: [O.T.] DELITTI
balkan wolf ha scritto:Cristo se Io faccio una cazzata i media fanno il jackpot... Videogiocatore... Pornografo... Drogato e nazista... Fortuna che non ascolto più il metal!
Cazzo, sei davvero una brutta persona
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
- ramarro verde
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Re: [O.T.] DELITTI
Rimango sempre più spesso basito nel vedere quante volte, chi uccide una donna, sia il compagno o l'ex compagno.
Praticamente sempre.
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- balkan wolf
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Re: [O.T.] DELITTI
Possesso o più genericamente dinamiche di potere mal gestite
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Re: [O.T.] DELITTI
Cazzo ma so stronzi a non rinnovargli il contratto
Mame Fily Sall, senegalese di 22 anni, è stato espulso dall’Italia e rimandato in Senegal dopo che la polizia si è recata a casa sua a Torrebelvicino (Vi). Il ragazzo aveva attirato l’attenzione della Digos cercando armi e sostanze chimiche. A quanto pare Sall si era radicalizzato e avvicinato all‘Isis, coltivando un odio sempre più profondo per il mondo occidentale. Come scrive Valentino Gonzato sul Giornale di Vicenza a pagina 12, il giovane senegalese è un ex calciatore della Primavera dell’Hellas Verona.
Secondo la questura si tratta di un “lupo solitario”, non legato ad altre cellule terroristiche. Dopo che l’Hellas Verona ha deciso di non rinnovargli il contratto, il ragazzo si è trovato senza lavoro ed ha iniziato a «nutrire un forte risentimento verso il mondo occidentale», come spiega il vice questore e dirigente della Digos Nevio Di Vincenzo. Lo scorso 13 febbraio il giovane era stato denunciato dai carabinieri perché girava per Schio con un coltello.
Mame Fily Sall, senegalese di 22 anni, è stato espulso dall’Italia e rimandato in Senegal dopo che la polizia si è recata a casa sua a Torrebelvicino (Vi). Il ragazzo aveva attirato l’attenzione della Digos cercando armi e sostanze chimiche. A quanto pare Sall si era radicalizzato e avvicinato all‘Isis, coltivando un odio sempre più profondo per il mondo occidentale. Come scrive Valentino Gonzato sul Giornale di Vicenza a pagina 12, il giovane senegalese è un ex calciatore della Primavera dell’Hellas Verona.
Secondo la questura si tratta di un “lupo solitario”, non legato ad altre cellule terroristiche. Dopo che l’Hellas Verona ha deciso di non rinnovargli il contratto, il ragazzo si è trovato senza lavoro ed ha iniziato a «nutrire un forte risentimento verso il mondo occidentale», come spiega il vice questore e dirigente della Digos Nevio Di Vincenzo. Lo scorso 13 febbraio il giovane era stato denunciato dai carabinieri perché girava per Schio con un coltello.
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