Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
antonello da messina, pazzesco.
grazie a chi lo ha postato.
quanto a dostum ringrazio dell'esegesi critica che mi ha fatto molto ridere.
però a questo punto vorrei conoscerlo di persona: chi può essere così tanto ossessionato dalla "panzerkulona"?
mi viene in mente solo questo:
grazie a chi lo ha postato.
quanto a dostum ringrazio dell'esegesi critica che mi ha fatto molto ridere.
però a questo punto vorrei conoscerlo di persona: chi può essere così tanto ossessionato dalla "panzerkulona"?
mi viene in mente solo questo:
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
- pan
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Re: Emozione in un dipinto
E ancora il titolo, nel quale si cela la radice fascioleghista del nordest con ascendenze asburgiche, riprecipitando l'opera nell'attualità più sconvolgente. La trovata di Duchamp (L.H.O.O.Q.), appare in questa luce poco più di che un fenomeno da baraccone.Salieri D'Amato ha scritto:Ma tu Geisha non hai fatto caso ad un particolare fondamentale, che rende effettivamente l'opera unica nel panorama dostumiano.
La Merkel non è in abiti discinti ne impegnata in atti sessuali espliciti e lascivi! Sebbene dall'espressione ritratta si colga un potenziale ammiccamento sessuale non si può non notare questa inversione.
Plauso quindi a dostum che nell'omaggio a Leonardo ha avuto profondo rispetto dell'opera originale e della sua valenza semantica.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
- pan
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Re: Emozione in un dipinto
Tutti siamo ossessionati, più o meno inconsciamente, dalla panzerkulona. C'è una storia lunghissima a mostrarne i motivi. Per quanto riguarda noi italiani, non ci tranquillizza abbastanza la consapevolezza di essere dei furbi che fingono di credere ai loro miti -da Benito a Matteo- per poi abbatterli alla prima occasione, diversamente da loro che ci credono veramente, sicché noi restiamo uomini, cattivi certamente, ma pur sempre uomini, mentre nei tedeschi cova sempre la belva.marziano ha scritto:chi può essere così tanto ossessionato dalla "panzerkulona"?
La missione di dostum è di ricordarci ognora questa verità.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Re: Emozione in un dipinto
A questo punto, direi che abbiamo toccato il capolavoro estremo: ogni ulteriore opera sarebbe un regresso e una delusione.
E' tempo che l'Autore appena al chiodo il pennellone e si dedichi a seguire i lavori in corso per la linea C della mètro,
e gli sviluppi del caso Daniels-Trump.
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Re: Emozione in un dipinto
Giusto, giustissimo, è giunto il tempo degli UmarellensBlif ha scritto:A questo punto, direi che abbiamo toccato il capolavoro estremo: ogni ulteriore opera sarebbe un regresso e una delusione.
E' tempo che l'Autore appena al chiodo il pennellone e si dedichi a seguire i lavori in corso per la linea C della mètro,
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Re: Emozione in un dipinto
come si chiama quella tecnica in cui si proiettano sul muro dei contorni che una volta riempiti di nero danno vita a un ritratto in bianco e nero che è una specie di "negativo" del ritratto originale..
l'ultima volta che l'ho utilizzata è stato 25 anni fa all'oratorio e non riesco a trovarla
grazie
edit: veniva fuori una cosa tipo questa mi pare..
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Re: Emozione in un dipinto
__________
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
Re: Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
Giocondo
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Re: Emozione in un dipinto
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Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: “se ti pungessi annegherei”. La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede “Perché?”. Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde “È la mia natura” ( favola)
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Re: Emozione in un dipinto
bizzarro paese
tenuto assieme con lo sputo
eppur capace di avanzar pretese
tra una furbata o un piagnisteo (ad ogni colpo di starnuto);
e Cavour facea trombetta.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Emozione in un dipinto
FINALMENTE SAPPIAMO DI CHI E’ LA PATONZA PIU’ FAMOSA DEL MONDO! - LA DONNA CHE SI E' MOSTRATA A GUSTAVE COURBET, PER IL FAMOSO QUADRO “L’ORIGINE DEL MONDO”, SI CHIAMAVA CONSTANCE QUÉNIAUX ED ERA UNA EX BALLERINA DI 34 ANNI - ERA IL 1866 E L'OPERA DIEDE TANTO SCANDALO CHE DA NESSUNA PARTE VENNE ANNOTATA L'IDENTITÀ DELLA SIGNORA...
Nicoletta Orlandi Posti per “Libero Quotidiano”
Nicoletta Orlandi Posti per “Libero Quotidiano”
[Scopri]Spoiler
Constance Quéniaux aveva 34 anni quando Gustave Courbet la ritrasse adagiata lascivamente su un letto parzialmente ricoperta da un lenzuolo bianco. Non dipinse il suo viso: la ballerina del Teatro dell' Opera di Parigi, che già da sei anni non danzava più, è immortalata dalle cosce che, divaricandosi delicatamente, consentono la visione della vulva e del seno. Era il 1866 e l' opera fece talmente tanto scandalo che da nessuna parte venne annotata l' identità della signora lasciando nel mistero - e in balìa di mille ipotesi - la modella de L' Origine del Mondo.
Ora quei pochi e intimi dettagli hanno anche un volto: quello di Constance, l' amante del diplomatico turco-egiziano Khalil Bey, uno tra i personaggi più esuberanti della Parigi della metà dell' 800 con fama di tombeur de femmes. È stato lui il primo proprietario del dipinto ed è probabile che abbia anche commissionato a Courbet il ritratto realizzato in quella prospettiva così audace.
Il merito della definitiva attribuzione del corpo alla ballerina Quéniaux è di Claude Schopp. Lo storico francese ha annunciato ieri di aver trovato la chiave per risolvere il caso in una lettera che Alexandre Dumas figlio inviò a George Sand nel giugno del 1871 in cui si parlava proprio di Courbet.
Nella trascrizione del manoscritto conservato nella Bibliothèque nationale de France si leggeva la frase: «on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l' interview de Mlle Queniault \ de l' Opéra» («Uno non dipinge col suo pennello la più delicata e sonora intervista della signorina Quéniaux dell' Opéra»). Schopp, resosi conto che la parola "intervista" nel contesto non aveva senso, ha voluto controllare il manoscritto, e si è accorto che Dumas non aveva scritto «interview», bensì «intérieur»: la frase così riletta diverrebbe una chiara allusione ai genitali della ballerina, ed è dunque possibile ipotizzare che sia stata lei a posare per il grande pittore.
Ora quei pochi e intimi dettagli hanno anche un volto: quello di Constance, l' amante del diplomatico turco-egiziano Khalil Bey, uno tra i personaggi più esuberanti della Parigi della metà dell' 800 con fama di tombeur de femmes. È stato lui il primo proprietario del dipinto ed è probabile che abbia anche commissionato a Courbet il ritratto realizzato in quella prospettiva così audace.
Il merito della definitiva attribuzione del corpo alla ballerina Quéniaux è di Claude Schopp. Lo storico francese ha annunciato ieri di aver trovato la chiave per risolvere il caso in una lettera che Alexandre Dumas figlio inviò a George Sand nel giugno del 1871 in cui si parlava proprio di Courbet.
Nella trascrizione del manoscritto conservato nella Bibliothèque nationale de France si leggeva la frase: «on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l' interview de Mlle Queniault \ de l' Opéra» («Uno non dipinge col suo pennello la più delicata e sonora intervista della signorina Quéniaux dell' Opéra»). Schopp, resosi conto che la parola "intervista" nel contesto non aveva senso, ha voluto controllare il manoscritto, e si è accorto che Dumas non aveva scritto «interview», bensì «intérieur»: la frase così riletta diverrebbe una chiara allusione ai genitali della ballerina, ed è dunque possibile ipotizzare che sia stata lei a posare per il grande pittore.
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Re: Emozione in un dipinto
La scala infinita per il Paradiso: la splendida opera di David McCracken
L'artista neozelandese David McCracken ha creato a Sydney la scala che porta al Paradiso: tutti i dettagli dell'incredibile installazione.
Il gioco di prospettive creato è incredibile: David McCracken, un artista neozelandese, ha realizzato una scala che porta al Paradiso nella metropoli di Sydney in Australia. L'opera ha lasciato tutto il mondo a bocca aperta, creando un impatto visivo suggestivo in ogni momento della giornata. La scultura è stata creata in occasione dell'evento Sculpture by the Sea, organizzato presso Bondi Beach, la spiaggia australiana più famosa del mondo, e la sua realizzazione è stata davvero particolare.
Un trompe l'oeil unico al mondo.
Da qualunque prospettiva si guardi e in qualsiasi ora della giornata, la scala sembra sempre che salga verso l'infinito. L'opera creata da McCracken è un capolavoro della prospettiva e degli effetti visivi: l'artista ha iniziato a creare gradini larghi dal basso, per salire sempre di più e creare mano a mano dei gradini più piccoli. L'effetto finale sembra proprio che tenda all'infinito: per questo motivo viene definita anche come la scala del Paradiso. Il suo nome è Diminish and Ascend ed è interamente costruita in alluminio. L'obiettivo dell'artista è quello di prendere oggetti di utilizzo quotidiano e di trasformarli, fino a renderli qualcosa di memorabile, proprio come ha fatto nel caso della scala di Bondi Beach. Anche quando il cielo è nuvoloso, il trompe l'oeil è sempre unico e decisamente d'impatto. Da quando è stata creata, i visitatori hanno realizzato un'infinità di foto che la ritraggono da ogni prospettiva: un'opera di questo tipo è un vero divertimento anche per i fotografi meno esperti!
David McCracken è solito usare questo approccio nelle sue creazioni: nato nel 1963 a Auckland, l'artista ha dichiarato di voler trasformare gli oggetti più semplici in qualcosa di grandioso e memorabile. La sua passione per la scultura è iniziata in giovane età con alcune opere realizzate utilizzando come materiale principale il legno. In seguito si è dedicato alle arti performative, come la recitazione, prima di arrivare a capire che l'acciaio aveva enormi potenzialità. La sua prima mostra personale è stata realizzata nel 2000 e da allora ha proseguito con numerose creazioni, tra cui la meravigliosa Diminish and Ascend. Al momento vive ancora a Auckland, anche se nel corso della sua gioventù ha viaggiato per diverso tempo.
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Re: Emozione in un dipinto
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Re: Emozione in un dipinto
La Jokonda ovvero vi faccio un kulo kosì.............
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