
Secondo me l'atto di nomina rimane politicamente di responsabilità del presidente del consiglio designato, ma il PdR ha un vasto potere di moral suasion (bruttissima espressione, lo so).
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Che i tassi di rifinanziamento del debito pubblico aumentino non è cosa buona, ma sullo spread (generalmente inteso come confronto con i tassi dei BTP e dei bund tedeschi) come unico campanello d'allarme della finanza italiana e diretta conseguenza delle politiche di governo ci andrei più cauto. Tra l'altro al momento credo oscilli intorno ai 150 punti. Ricordo che con l'europeista governo Monti si era abbondantemente superato quota 500, e non fu un picco isolato.GeishaBalls ha scritto:Dobbiamo prendere in prestito 400 miliardi all’anno e non solo per restituire i debiti precedenti ma anche per il disavanzo.
Puoi sbattere i pugni dicendo che fare altri debiti ci consentirà di non essere servi, meglio barbari che servi, poi come convinci gli investitori a prestare i soldi all’Italia?
PS 100 punti in più di spread sarebbero 4 miliardi annui buttati. Stanno già buttando soldi solo con le dichiarazioni Facebook, e ancora aspetto la mia flat tax
Sbagliavi!Rand Al'Thor ha scritto:Salieri D'Amato ha scritto: Ricordo che con l'europeista governo Monti si era abbondantemente superato quota 500, e non fu un picco isolato./quote]
Ti credevo più inteligente.
Non mi ricordo perfettamente il percorso, ma:SoTTO di nove ha scritto: Insediatosi il governo Monti tutti si aspettavano che si allentasse la presa della speculazione invece continuò.
Di solito sono più attento a questi dettagliGargarozzo ha scritto:viene da arrendersi alla raffinata (ovviamente voluta) autoironia di dare del poco "inteligente" sotto ad un quote sbagliato
Te lo spiego con più parole.Salieri D'Amato ha scritto:Che i tassi di rifinanziamento del debito pubblico aumentino non è cosa buona, ma sullo spread (generalmente inteso come confronto con i tassi dei BTP e dei bund tedeschi) come unico campanello d'allarme della finanza italiana e diretta conseguenza delle politiche di governo ci andrei più cauto. Tra l'altro al momento credo oscilli intorno ai 150 punti. Ricordo che con l'europeista governo Monti si era abbondantemente superato quota 500, e non fu un picco isolato.GeishaBalls ha scritto:Dobbiamo prendere in prestito 400 miliardi all’anno e non solo per restituire i debiti precedenti ma anche per il disavanzo.
Puoi sbattere i pugni dicendo che fare altri debiti ci consentirà di non essere servi, meglio barbari che servi, poi come convinci gli investitori a prestare i soldi all’Italia?
PS 100 punti in più di spread sarebbero 4 miliardi annui buttati. Stanno già buttando soldi solo con le dichiarazioni Facebook, e ancora aspetto la mia flat tax
Quindi aspetta tranquillamente il varo della flat tax prima di preoccuparti.
Ahhhh, solo per questo?Rand Al'Thor ha scritto:Non mi ricordo perfettamente il percorso, ma:SoTTO di nove ha scritto: Insediatosi il governo Monti tutti si aspettavano che si allentasse la presa della speculazione invece continuò.
1) Collegare Monti allo spread a 500 pt è, come minimo, intellettualmente disonesto. Come minimo.
2) Dopo la fine del 2011 lo spread cominciò a scendere, lentamente, ma ha continuato a farlo fino al 2014 quando si assestò tra i 100 e 150.
Spread ed UE sono cose separate fino a prova contraria, e la prova contraria è questa: in presenza dello stesso programma e degli stessi soggetti in maggioranza, se dalla Commissione e da Francia e Germania fossero arrivati messaggi del tipo "rispettiamo la sovranità italiana, qualunque programma scelto va bene" i tassi di interesse non sarebbe aumentati.
Io non lo credo, le dichiarazioni di facciata vanno a farsi benedire se ai mercati si presenta un programma che prevede più o meno 100 miliardi di entrate in meno all'anno.
Merda, che casino che fate (che facciamo, mi ci metto anche io). Ripartiamo dai fondamentaliSoTTO di nove ha scritto:Quando un governo non piace va bene fare le puttane di bruxelles. In Europa sanno di poter contare su di loro.
Niente di nuovo.
@Rand. L'altra volta lo spread salì alle stelle per la speculazione favorita, in piena crisi Lheman Brothers, dalla debolezza di Berlusconi. (e i famosi risolini di Sarkozy/Merkel invece di essere condannati venivano usati per auto impiccarci).
Insediatosi il governo Monti tutti si aspettavano che si allentasse la presa della speculazione invece continuò.
Solo allora la BCE si mosse con il varo del Q.E. (perchè il default dell'Italia avrebbe minato l'intera ue) che lo fece in un attimo scendere di parecchi punti.
Ora vogliono evitare un governo che non va nella loro direzione? Sono disposti per questo a far andare l'italia in default?
Io credo di no. Certo che se ci facciamo la guerra da soli crederanno che un semplice rialzo dello sperad sia sufficiente per bloccare la nostra sovranità.
Infatti da “contenuto non disponibile”Salieri D'Amato ha scritto:Ahhhh, solo per questo?Rand Al'Thor ha scritto:Non mi ricordo perfettamente il percorso, ma:SoTTO di nove ha scritto: Insediatosi il governo Monti tutti si aspettavano che si allentasse la presa della speculazione invece continuò.
1) Collegare Monti allo spread a 500 pt è, come minimo, intellettualmente disonesto. Come minimo.
2) Dopo la fine del 2011 lo spread cominciò a scendere, lentamente, ma ha continuato a farlo fino al 2014 quando si assestò tra i 100 e 150.
Spread ed UE sono cose separate fino a prova contraria, e la prova contraria è questa: in presenza dello stesso programma e degli stessi soggetti in maggioranza, se dalla Commissione e da Francia e Germania fossero arrivati messaggi del tipo "rispettiamo la sovranità italiana, qualunque programma scelto va bene" i tassi di interesse non sarebbe aumentati.
Io non lo credo, le dichiarazioni di facciata vanno a farsi benedire se ai mercati si presenta un programma che prevede più o meno 100 miliardi di entrate in meno all'anno.
Durante il governo Monti lo spread fu sempre altissimo, mediamente tra i 300 e i 500 punti. Ma come detto da Sotto, è causato da molti fattori, congiunture economiche sfavorevoli, attacco a mercati, crisi politiche e qualsiasi altro fattore che influenzi. Anzi, teoricamente potrebbe essere frutto di una scelta consapevole di governo: voglio finanziare infrastrutture o rilanciare l'economia con delle agevolazioni, quindi chiederò più credito concedendo tassi appetibili; in questo modo aumento nel breve termine sia il debito pubblico che lo spread, ma perchè spero in una positiva ricaduta nel medio-lungo termine.
Questo, tanto per dire che citare Monti era solo per fare un esempio per dimostrare l'infondatezza di certi messaggi (su molte misure ero pure d'accordo), e che la disonestà intellettuale è di chi dice che un futuro governo gialloverde ci porterà inevitavilmente ad un impoverimento e all'aumento del debito pubblico, portando a pretesto l'aumento dello spread. Spread che in caso di un nuovo governo, di cui non si sa bene la linea politica, appare normale che salga, ma di cui gli effetti nel breve termine non dovremmo risentirne.
Quì qualcuno lo spiega un po'meglio di come saprei fare io
https://www.milanofinanza.it/news/unicr ... 0900469820
La verità è che uno (Monti) la crisi del debito l'ha ereditata, crisi che aveva avuto fattori esterni (la Grecia) ed interni (l'incapacità del governo Berlusconi di affrontare la situazione).Salieri D'Amato ha scritto: Durante il governo Monti lo spread fu sempre altissimo, mediamente tra i 300 e i 500 punti. […]la disonestà intellettuale è di chi dice che un futuro governo gialloverde ci porterà inevitavilmente ad un impoverimento e all'aumento del debito pubblico, portando a pretesto l'aumento dello spread.