nico ha scritto:SuSEr ha scritto:
E' cosa buona e giusta? A volte è cosa bella e necessaria.
Cosa? Prostituirsi o andare a puttane?
Ho fatto un paio di domandine semplici e dirette, basta rispondere chiaramente.
P.S.: discorso che ovviamente vale per tutti, non per SuSEr in particolare.
La risposta è SI
Collettivo Inglese delle Prostitute e il Collettivo Internazionale delle Prostitute vi invitano a una Conferenza Internazionale sulla prostituzione
Sabato 4 Dicembre 9.30 –18
Chiesa di St Mary, Somers Town, Eversholt St. London NW1, Regno Unito
(Angolo di Aldenham St. & Eversholt St. Stazioni della Metropolitana Mornington Crescent & Euston) Completamente accessibile alle sedie a rotelle. Snack.
Nà‰ DONNE CATTIVE, Nà‰ BAMBINE/I CATTIVE/I,
SOLO CATTIVE LEGGI
Una risposta alla revisione del governo delle leggi sulla prostituzione, la prima in cinquant'anni.
Per quelle/i preoccupate per la sicurezza e le condizioni di vita delle lavoratrici del sesso, e di tutte le donne e i bambine/i, e quelle/i pronte a imparare dall'esperienza di altri paesi dove la prostituzione è stata legalizzata o decriminalizzata.
Le oratrici comprendono:
*Catherine Healy, Collettivo Neo-zelandese delle Prostitute
*Abhijit Dasgupta, ex-coordinatrice del programma anti-traffico sessuale Action Aid International
*Terri Dowty, Azione per i Diritti dei Bambini
*Adelina Duenas, Associazione dei Lavoratori Uniti
*Pauline Campbell, madre di Sarah Campbell, morta nella prigione di Styal
*Nushra Mapstone, Associazione Britannica degli Assistenti Sociali
*Cari Mitchell, Collettivo Inglese delle Prostitute
*Reverendo Paul Nicolson
*Rachel West, Collettivo USPROStitutes
*Presiede: Nina Lopez, Collettivo Internazionale delle Prostitute
Contattare: Crossroads Women’s Centre PO Box 287 London NW6 5QU
Tel: +44 (0)20 7482 2496 minicom/voce Fax: +44 (0)20 7209 4761
E-mail:
ecp@allwomencount.net
Sito web:
www.prostitutescollective.net
La maggior parte della gente è convinta che le lavoratrici del sesso non devono venire criminalizzate e non pensa che pagare per il sesso sia un reato. La povertà e i debiti, fattori fondamentali che spingono le donne alla prostituzione, sono problemi cruciali per milioni di noi. Ma i tagli ai nostri sussidi e ai servizi per la sopravvivenza, oltre alla disuguaglianza di paga, continuano, accanto ai miliardi spesi senza controllo nei bilanci militari.
Il documento consultivo del governo sembra avere come bersaglio gli uomini ("la domanda"), piuttosto che le donne e i bambini ("l'offerta"), facendo appello all’ostilità di molte donne per l'industria del sesso.
Ma dato l'approccio punitivo adottato dal governo britannico, che segue la strada segnata dal governo degli Stati Uniti nel suo attacco alle libertà civili e nelle questioni di giustizia penale, le donne e i giovani possono aspettarsi il peggio:
* più Ordini contro i Comportamenti Anti-Sociali che porteranno un maggior numero di noi in prigione;
* più deportazioni con la scusa di attaccare il traffico sessuale;
* condanne alla prigione più pesanti per le donne che lavorano in casa;
* campi di addestramento para-militari, con uno sbocco finale nell'esercito, per bambini "traviati" da sei anni in su.
In altre parole, criminalizzazione o militarizzazione per la maggior parte di noi!
àˆ il momento di opporci unite/i alla divisione tra quelle/i di noi definite "cattive" e quelle/i definite "rispettabili". Non ci sono donne cattive o bambini cattivi, solo cattive leggi!