Salieri D'Amato ha scritto:Concordo abbastanza con Nick. Da erede del PC, l'evoluzione del PD ha cercato sempre più di ampliare la propria base di votanti, trasformandosi in un partito non più identitario e settoriale ma "generalista", in modo da prendere voti e rappresentanza da tutte le componenti sociali.
La fortuna che avevano avuto nel corso evolutivo era che, a prescindere dalle politiche attuate, lo zoccolo duro del comunismo e di una certa fascia di popolazione, continuava a votarli, sia che fossero contenti che scontenti ... il pensiero era che gli "altri" fossero comunque peggio o il nemico. Renzi è stato solo la parte finale di questo processo, togliendo anche l'ultima patina di politica di sinistra, per cui ormai anche questo zoccolo duro ha in buona parte voltato le spalle al partito e si è guardata intorno.
Il problema di reimpostare la propria politica, rifacendosi a certi principi e cercando di favorire determinate fasce di popolazione mi appare non solo molto difficoltosa, ma quasi improponibile. E questo perchè i vecchi politici, chiamiamoli sinistorsi, più che riposizionati si sono in pratica estinti, tra morti, abbandoni, esili volontari e defenestrazioni, ormai gli attuali politici del PD non hanno niente a che vedere con la Sinistra italiana, sono perlopiù giovani (anche meno giovani ma sempre con la stessa mentalità) rampanti, che nella politica vedono un business e senza un ancoraggio concreto ai principi fondanti dei vecchi partiti. Quindi pretendere che gente che, semplificando il concetto, non ha niente o poco a che vedere con il comunismo e la sinistra, si riposizioni su politiche che a quello si rifacciano, sia pure in chiave moderna ed attuale, mi appare moooolto difficile.
concordo pienamente, essendo io un potenziale votante.
ciononostante non ho MAI votato PD in vita mia. una volta PDS e me ne pentii amaramente
o non ho votato o ho votato le altre creature più o meno proponibili a sinistra del PD.
ma l'analisi socio-antropologica di salieri a mio avviso è corretta.
da frequentatore di altre zecche/ex zecche confermo il senso di impotenza e mancata rappresentazione forte a livello istituzionale delle proprie identità, storia, scelte.
chi, come me, che s'attacca a PAP, chi non vota chi si è buttato nelle stelle e s'è fatto malissimo.
nammerda