[O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomiche.
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- Gargarozzo
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[O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomiche.
Le pene di un coglione
O tu che vivi nello scroto
emerito coglione del cazzo
conosci solo un solo moto
lo sballonzolare nel sollazzo
quando il membro tuo padrone
entra nel culo di qualche ricchione.
Capita a volte che da un culo mal nettato
escano spruzzi che non hai meritato
e sostanza bruna di bassa estrazione
caschi perfino su di te, caro coglione.
Chi è attaccato al cazzo e alle palle
non ama questi miserie da porcili o da stalle
e mentre il coglione al cazzo deve attaccarsi
la merda s'incrosta e sarà dura a scrostarsi.
Quando il bidet sarà nella sua fase centrale
e verranno grattati i resti del sesso anale
il coglione frignerà di non avere un compagno
e si sentirà solo come il ranocchio nello stagno:
"come disse la sibilla di Busalla,
quanto è solo il coglione di un mono-palla!"
O tu che vivi nello scroto
emerito coglione del cazzo
conosci solo un solo moto
lo sballonzolare nel sollazzo
quando il membro tuo padrone
entra nel culo di qualche ricchione.
Capita a volte che da un culo mal nettato
escano spruzzi che non hai meritato
e sostanza bruna di bassa estrazione
caschi perfino su di te, caro coglione.
Chi è attaccato al cazzo e alle palle
non ama questi miserie da porcili o da stalle
e mentre il coglione al cazzo deve attaccarsi
la merda s'incrosta e sarà dura a scrostarsi.
Quando il bidet sarà nella sua fase centrale
e verranno grattati i resti del sesso anale
il coglione frignerà di non avere un compagno
e si sentirà solo come il ranocchio nello stagno:
"come disse la sibilla di Busalla,
quanto è solo il coglione di un mono-palla!"
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Shopping di una battona
Isotta mentre era al Conad a comprare mele o dentifricio
dimenticava per qualche ora i pensieri e gli obblighi del meretricio,
sebbene qualche volta incrociasse lo sguardo impaurito
di qualche cliente vicino alla donna di cui era marito.
Isotta non rideva neanche più, ormai ogni cliente
gli suscitava la pena che provava per altra gente.
Anche i più danarosi, che quasi sempre erano i più avari
vivevano la farsa di una vita traboccante di cazzi amari
come la sua bocca quando offriva multipli pompini
a comitive di amici durante rave o festini.
Pagava la spesa dimenticando del tutto
che provenissero dalle mani di un uomo brutto
e mentre, prima di pranzo, leggeva Garcia Lorca
non ricordava neppure che gli duoleva la sorca.
Poi la sveglia, una telefonata
un cliente porcello gli proponeva una lesbicata
con la figlia dell'amante, già ben avviata
a fare una vita impulsiva ed avventata.
Isotta non amava certe situazioni
e per evitarle alzava il prezzo
il mondo è pieno di rompicoglioni
e ne capita sempre uno un po' grezzo
che non ha nessun interesse a capire
che i soldi che la battona potrà percepire
non alleggeriscono il carico di stronzate
che ogni cliente le porta a vagonate.
Tra le cose che Isotta ha perso, c'è anche il nome
un tempo aveva un nome maschile, mi chiederete come:
era anatomicamente un maschio, e veniva su questo forum
poi quando un certo governo raggiunse il quorum
per la disperazione cambiò di sesso e si diede alla strada
divenendo una cavalla come al palio di contrada
capì le pene delle donne con cui una volta andava
quando era un cliente e dalla bocca gli scappava la bava
per ogni ragazzina porcellina con il culo di fuori
e vivi nel pericolo, e se non stai attenta muori
di violenza o di malattia, di depressione o di solitudine
perché ti trovi sempre tra il martello e l'incudine
e non sai dove termina il vero ed inizia la menzogna
perché hai dimenticato da tanto tempo che cos'è la vergogna
sai solo che guadagni più di una volta e che hai momenti di serenità
quando vai a far la spesa e ti perdi in amenità
sai che ora il tuo nome è Isotta
ma che sei sempre stato un figlio di mignotta.
Isotta mentre era al Conad a comprare mele o dentifricio
dimenticava per qualche ora i pensieri e gli obblighi del meretricio,
sebbene qualche volta incrociasse lo sguardo impaurito
di qualche cliente vicino alla donna di cui era marito.
Isotta non rideva neanche più, ormai ogni cliente
gli suscitava la pena che provava per altra gente.
Anche i più danarosi, che quasi sempre erano i più avari
vivevano la farsa di una vita traboccante di cazzi amari
come la sua bocca quando offriva multipli pompini
a comitive di amici durante rave o festini.
Pagava la spesa dimenticando del tutto
che provenissero dalle mani di un uomo brutto
e mentre, prima di pranzo, leggeva Garcia Lorca
non ricordava neppure che gli duoleva la sorca.
Poi la sveglia, una telefonata
un cliente porcello gli proponeva una lesbicata
con la figlia dell'amante, già ben avviata
a fare una vita impulsiva ed avventata.
Isotta non amava certe situazioni
e per evitarle alzava il prezzo
il mondo è pieno di rompicoglioni
e ne capita sempre uno un po' grezzo
che non ha nessun interesse a capire
che i soldi che la battona potrà percepire
non alleggeriscono il carico di stronzate
che ogni cliente le porta a vagonate.
Tra le cose che Isotta ha perso, c'è anche il nome
un tempo aveva un nome maschile, mi chiederete come:
era anatomicamente un maschio, e veniva su questo forum
poi quando un certo governo raggiunse il quorum
per la disperazione cambiò di sesso e si diede alla strada
divenendo una cavalla come al palio di contrada
capì le pene delle donne con cui una volta andava
quando era un cliente e dalla bocca gli scappava la bava
per ogni ragazzina porcellina con il culo di fuori
e vivi nel pericolo, e se non stai attenta muori
di violenza o di malattia, di depressione o di solitudine
perché ti trovi sempre tra il martello e l'incudine
e non sai dove termina il vero ed inizia la menzogna
perché hai dimenticato da tanto tempo che cos'è la vergogna
sai solo che guadagni più di una volta e che hai momenti di serenità
quando vai a far la spesa e ti perdi in amenità
sai che ora il tuo nome è Isotta
ma che sei sempre stato un figlio di mignotta.
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sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
ma allora aveva ragione balkan...lui diceva isotta fosse un nome da mignotta, io molto più da contadinotta...
comunque dovresti dare una qualche metrica alle tue rime..non tanto per una questione di stile quanto per la leggibilità..
magari anche solo un uso sapiente della spaziatura
immagina la divin commedia senza le terzine...
comunque dovresti dare una qualche metrica alle tue rime..non tanto per una questione di stile quanto per la leggibilità..
magari anche solo un uso sapiente della spaziatura
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"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
- Gargarozzo
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
beh in realtà no, non ho doveri. Mi piace molto di più così, ed in effetti il bello di essere fuori da accademie è proprio il non dover stare a quelle regole che, in linea di massimo, trovo arbitrarie.
Però grazie del consiglio...
Però grazie del consiglio...
non paragoniamo la merda con la cioccolata; Dante era un genio, io un cazzeggiatore (e seguo l'ispirazione del momento, quindi scrivo di getto e in 2 minuti).}}Tristan ha scritto: immagina la divin commedia senza le terzine...
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
non ti davo del dante dicevo solo che anche Dante tutto d'un fiato diventa illegibile
..ma se dividessi in terzine\quartine o quel che più ti piace (basta uno spazio tra le righe) senza dovere nemmeno seguire le rime
sarebbe molto più fruibile..solo questo
non intendevo imbavagliarti era solo una osservazione
..ma se dividessi in terzine\quartine o quel che più ti piace (basta uno spazio tra le righe) senza dovere nemmeno seguire le rime
sarebbe molto più fruibile..solo questo
non intendevo imbavagliarti era solo una osservazione
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
sì sì tranquillo, sono io che in una lunga lista di cose della vita devo rispettare una certa "disciplina" o un metro o un bontòn o consuetudini varie,
mentre nella poesia e nella musica sfogo proprio il mio lato più indisciplinato
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- Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Ma anche poeti eccelsi non sempre seguono una metrica, spesso scrivono in versi sciolti o addirittura liberi.
Queste simpatiche poesiole potevano essere tranquilamente messe nei numerosissimi topic politici, sembrando elegie al contrario di tanti personaggi in auge.
Ad occhio e croce però qualcosina più di 2 minuti ci vogliono per scriverle.
Queste simpatiche poesiole potevano essere tranquilamente messe nei numerosissimi topic politici, sembrando elegie al contrario di tanti personaggi in auge.
Ad occhio e croce però qualcosina più di 2 minuti ci vogliono per scriverle.
La via più breve tra due cuori è il pene
- Gargarozzo
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
non ho cronometrato, però era per dire che scrivo praticamente di getto; diciamo che rallento solo quando non mi viene una rima, a volte invece prima mi viene la rima e dopo cerco la frase ideale per riempire la riga. Quando invece mi blocco perché voglio a tutti i costi fare una rima senza cambiare la parola (cosa che capita 2-3 volte in una poesia), mi avvalgo di questo sito: https://rima-con.it/
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- Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Azz.... pure il sito delle rime! Poeta amatoriale ma professionale.
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Dante nel girone dei sodomiti, mentre si china a raccogliere un fiorino, viene inchiappettato da un'anima dannata: " Oh grullo io son Dante!!" e l'anima " Oh grullo tu, qui dante o prendente son la stessa cosa!"
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
- pan
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
SESTINA
Di una notte piena di bugia
salverò la cornice d'allegria:
tu sulla porta, bella figa in nero,
e la fine, ad essere sincero:
guidavo felice come un pazzo
col tuo viso a due dita dal mio cazzo.
Anno Domini 2001
Di una notte piena di bugia
salverò la cornice d'allegria:
tu sulla porta, bella figa in nero,
e la fine, ad essere sincero:
guidavo felice come un pazzo
col tuo viso a due dita dal mio cazzo.
Anno Domini 2001
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
- Gargarozzo
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
m'inchino, maestro
(ma col culo contro il muro)
alla perizia e all'estro
al metro così bello e sicuro
all'eleganza non priva di sarcasmo
nel poetare di fregna e di orgasmo.
Specifico che il culo contro la parete
non ce l'ho per lei, i cui gusti son risaputi
ma per chi fa come il vescovo e l'arciprete:
alla bisogna è delizia anche un culo del Gibuti.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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- pan
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Troppo buono.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: [O.T.] Poesiole salaci, sarcastiche, beffarde e anatomic
Coprofilia e rock'n'rolls
Ascoltando per sbaglio le canzoni di Vasco Rossi
dal sedere mi è spesso uscita la tipica sinossi
a cui il deretano è deputato a rilasciare
"grazie!" grida il corpo, ed è il suo bene stare
se poi ti capita una donna dai gusti particolari
(nella vita qualcosa di nuovo spesso lo impari)
succede che provi cose invero un po' strambe
mentre la ospiti ignuda tra le tue gambe:
dal cul mi esce una copiosa cagata
dal buon Vasco davvero ben ispirata
e mentre la biscia marrone si srotola liberamente
la dirigo verso la fregna spalancata e accogliente
perché la fantasiosa donna che oggi ho trovato
dopo tre bicchieri di vino mi ha rivelato:
"so che la cosa può generare sdegno
ma amo sulla fregna un particol disegno:
quello che un intestino che vuol sfogarsi
può sfoderare. Quanto mi piace poter amarsi
con la propria materia più discriminata
quella che a insulto è spesso degradata
ma che a me piace per la consistenza peculiare
e di cui persino il puzzo mi fa eccitare!"
Chi sono dunque io per applicare giudizio
a chi così ben conosce il proprio principale orifizio?
Ringrazio la perversione innocua della coprofilia
che mi infonde persino per Vasco sincera simpatia
d'altronde non c'è cosa più rilassante
che liberarsi il ventre di un carico assai pesante
se poi la creatività giunge a livelli così insperati
si può unire un sollievo ad altri più apprezzati.
Ascoltando per sbaglio le canzoni di Vasco Rossi
dal sedere mi è spesso uscita la tipica sinossi
a cui il deretano è deputato a rilasciare
"grazie!" grida il corpo, ed è il suo bene stare
se poi ti capita una donna dai gusti particolari
(nella vita qualcosa di nuovo spesso lo impari)
succede che provi cose invero un po' strambe
mentre la ospiti ignuda tra le tue gambe:
dal cul mi esce una copiosa cagata
dal buon Vasco davvero ben ispirata
e mentre la biscia marrone si srotola liberamente
la dirigo verso la fregna spalancata e accogliente
perché la fantasiosa donna che oggi ho trovato
dopo tre bicchieri di vino mi ha rivelato:
"so che la cosa può generare sdegno
ma amo sulla fregna un particol disegno:
quello che un intestino che vuol sfogarsi
può sfoderare. Quanto mi piace poter amarsi
con la propria materia più discriminata
quella che a insulto è spesso degradata
ma che a me piace per la consistenza peculiare
e di cui persino il puzzo mi fa eccitare!"
Chi sono dunque io per applicare giudizio
a chi così ben conosce il proprio principale orifizio?
Ringrazio la perversione innocua della coprofilia
che mi infonde persino per Vasco sincera simpatia
d'altronde non c'è cosa più rilassante
che liberarsi il ventre di un carico assai pesante
se poi la creatività giunge a livelli così insperati
si può unire un sollievo ad altri più apprezzati.
Amicus Plato,
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