[O.T.] ISLAM
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Re: [O.T.] ISLAM
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Ultima modifica di dostum il 24/07/2018, 3:56, modificato 1 volta in totale.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Re: [O.T.] ISLAM
ANSA) - TORONTO, 24 LUG - Sarebbe stato identificato come Faisal Hussain, 29 anni, il presunto responsabile della sparatoria avvenuta ieri nel quartiere greco di Toronto, in Canada, in cui sono morti una bambina di 10 anni e una ragazza di 18, oltre allo stesso attentatore. Lo ha fatto sapere, in serata, il corpo speciale della polizia dell'Ontario senza precisare quale sia stato il movente dell'aggressione. L'uomo ha sparato con una pistola contro diversi passanti e avventori di bar e ristoranti della città canadese, particolarmente affollati di domenica sera, uccidendo le due vittime e ferendo altre 13 persone. Tre mesi fa, sempre a Toronto, un uomo alla guida di un furgone aveva investito e ucciso 10 persone in un attacco apparentemente diretto contro un gruppo di donne
l'astuto Trudeau si è fatto spedire i cosidetti caschi bianchi siriani ausiliari di Al Nusra al soldo del Qatar
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- pan
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Re: [O.T.] ISLAM
Il quadro tracciato da nik non si discosta di molto da ciò che vi trovai nel lontanissimo 1995.
In tre riuscimmo pure a visitare la città santa di Qom, cosa che tutti ritenevano cosa impossibile per dei non islamici.
In tre riuscimmo pure a visitare la città santa di Qom, cosa che tutti ritenevano cosa impossibile per dei non islamici.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: [O.T.] ISLAM
il Canada aveva chiesto al governo Saudita il rilascio/intervento per gli attivisti per i diritti umani etc che si trovano nelle carceri del regno.
Immediatamente la risposta Saudita è stata quella di dire al Canada:
"fatevi gli affari vostri"
dare 24 ore all'ambasciatore canadese per lasciare il paese, congelare tutti i rapporti, gli affari e i voli per il Canada.
I paesi dell'area si sono già schierati dalla parte Saudita.
Immediatamente la risposta Saudita è stata quella di dire al Canada:
"fatevi gli affari vostri"
dare 24 ore all'ambasciatore canadese per lasciare il paese, congelare tutti i rapporti, gli affari e i voli per il Canada.
I paesi dell'area si sono già schierati dalla parte Saudita.
Re: [O.T.] ISLAM
premessa 1 : sarei un buonista, mondialista, amico dei negri, idiota del plancton, nemico del mio paese e tutto quello che volete pensare ma è una associazione che mi è venuta naturale
premessa 2 :ho preso il primo video trovato e, anche se uno è un bombardamento e l'altro un "incidente", non ne sto facendo una polemica politica o buoni e cattivi etc
date queste premesse e sapendo che allah u akbar è associato ANCHE,se non soprattutto, agli attentati non trovate che la disperazione sia alquanto simile in ogi angolo del mondo?
so che è na cazzata da bambini, eppure io li trovo identici NELLE REAZIONI.
trova le differenze:
tutto ciò perchè ormai anche l'empatia sembra subordinata a dover dimostrare qualcosa
premessa 2 :ho preso il primo video trovato e, anche se uno è un bombardamento e l'altro un "incidente", non ne sto facendo una polemica politica o buoni e cattivi etc
date queste premesse e sapendo che allah u akbar è associato ANCHE,se non soprattutto, agli attentati non trovate che la disperazione sia alquanto simile in ogi angolo del mondo?
so che è na cazzata da bambini, eppure io li trovo identici NELLE REAZIONI.
trova le differenze:
tutto ciò perchè ormai anche l'empatia sembra subordinata a dover dimostrare qualcosa
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] ISLAM
"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] ISLAM
https://www.huffingtonpost.it/2018/10/2 ... t-homepage
trattasi veramente di disturbata mentale..... l'alternativa mi sa che era il suicidio
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Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- Gargarozzo
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Re: [O.T.] ISLAM
la canzone per cui tutti la ricordiamo:cicciuzzo ha scritto:https://www.huffingtonpost.it/2018/10/2 ... t-homepage
trattasi veramente di disturbata mentale..... l'alternativa mi sa che era il suicidio
è una delle canzoni più sofferte degli ultimi anni 40 anni.
Lei è un'artista, con tutti gli squilibri emozionali che questo significa: l'emozione nell'artista è come la magia dell'apprendista stregone, una risorsa creativa, una fonte visionaria, ma anche un potere incontrollabile. Questo solo in pochissimi non condiziona negativamente la vita.
Spero che questa sua scelta sia ciò di cui ha bisogno. Dal di fuori è facile giudicare, ma in realtà non sappiamo mai nè cosa muove l'interiorità di qualcuno, abbiamo troppa fretta di giudicare esteriormente, superficialmente.
P.s.: conosco uomini e donne musulmani sia sciiti che sunniti che vivono la propria fede con serenità.
Ed anche il contrario, questo fa parte della natura dell'uomo.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] ISLAM
Finisce tutto sempre a puttane
ci sarà nuovo 11 Settembre per vendicare l'affronto?
Afghanistan, molestie e abusi: lo scandalo travolge il calcio femminile
Accuse di violenze sessuali sui vertici della Federazione afghana e il vice allenatore . La denuncia delle atlete. Il presidente Ashraf Ghani: «choc nazionale»
Afghanistan, molestie e abusi: lo scandalo travolge il calcio femminile
Un orrendo scandalo sessuale sta travolgendo l’intero mondo dello sport femminile afghano. E’ cominciato tutto durante un ritiro della nazionale di calcio in Giordania dove le giocatrici erano andate per allenarsi tutte assieme, afghane che vivono in patria ed emigrate. Le «straniere» hanno notato qualcosa che non andava negli atteggiamenti degli accompagnatori (maschi) delle compagne. I due rappresentanti della Federazione afghana, il «responsabile del calcio femminile» e il «vice allenatore», allungavano le mani, minacciavano, comandavano e soprattutto si chiudevano nelle camere d’albergo con le ragazze. Le giocatrici che vivono a Kabul hanno impiegato quasi sei mesi a confidarsi con le compagne. Non si trattava di un episodio, ma di un sistema. Ne è emerso un quadro spaventoso di abusi, ricatti, stupri che continuerebbe da anni.
Nella capitale afghana, l’ufficio del presidente federale, dotato di tutti i comfort, letto compreso, ha serrature a riconoscimento palmare. Una giocatrice che entra non può più uscirne senza l’aiuto del presidente. Trasferte, raduni, allenamenti, persino la firma di un contratto improvvisamente si poteva trasformare in violenza sessuale.
La nazionale di calcio di Kabul era un simbolo di progresso. Per di più, tra i più semplici da capire: nel Paese diventato famoso perché bastonava le donne senza burqa, le rinchiudeva in casa, vietava loro scuole e ospedali, le calciatrici erano messe in mostra come un altro modo possibile d’essere afghane, ragazze che avevano cura di sé prima che degli altri, mangiavano meglio degli altri e anche guadagnavano qualcosina, tutto perché giocavano a calcio. Evviva, a Kabul è arrivata la parità. Una bella foto e la modernità era servita.
Non era vero, ovviamente. Non bastano una ventina di giovani donne per concludere che l’Afghanistan ha cambiato pelle. Faceva comodo a tutti pensarlo, però. Il rischio era che quella donne fossero solo figurine da mostrare alla federazione internazionale per incassare il contributo in denaro sonante e spartirselo tra dirigenti maschi.
Zitte zitte, però, qualche partita, quelle ragazze, sono anche riuscite a vincerla passando dal 128° al 116° posto nella classifica Fifa del calcio internazionale femminile. Non molto considerate che le rivali sono tutte originarie di Paesi infelici per lo sport rosa quanto l’Afghanistan. Ma abbastanza per smuoverle qualcosa dentro, per dar loro un pizzico di autostima in più, un coraggio inaspettato che ora stanno dimostrando.
Le giocatrici che vivono all’estero hanno prima tentato di denunciare i loro sospetti lungo la linea di comando della Federazione afghana. Risultato? Nove giocatrici sono state escluse dalla squadra con l’accusa di essere lesbiche e alle altre è stato proposto un nuovo accordo per giocare gratis e senza possibilità di ricevere sponsorizzazioni. Era in sostanza la fine della nazionale donne afghana. Quelle che sarebbero state convocate dopo sarebbero davvero state solo figurine acchiappa soldi. Le calciatrici però non si sono arrese e hanno continuato la loro partita più importante. Hanno trovato il coraggio di denunciare, di affrontare lo stigma sociale e le ritorsioni dei potenti funzionari sportivi che in alcuni casi sono anche a capo di milizie armate. Le ragazze ne hanno comunque parlato a The Guardian. Invece di farsi silenziare dalla paura ne hanno parlato alla Fifa che ora sta indagando. Il principe giordano Ali Al Hussein (che aveva ospitato gli allenamenti della nazionale afghana) ha ritwittato la loro versione della storia. A Kabul il presidente Ashraf Ghani ha parlato di «profondo choc nazionale». La procura generale ha annunciato una sua propria indagine. La Bbc ha raccolto le confidenze di altre atlete e ha scoperto che la piaga delle molestie non sarebbe limitata al solo calcio, ma coinvolgerebbe anche altri sport. Qualcosa, insomma, si muove. Lentamente, ma si muove. Mostra l’abisso che l’Afghanistan deve risalire, ma se tutto fosse rimasto coperto da segreto e paura, sarebbe stato peggio.
Forse, la nazionale femminile di Kabul sta diventando davvero un motore di un cambiamento. Di maschi violenti è pieno l’Afghanistan, come tutto il mondo, ma di donne capaci di giocare su una pista per elicotteri, battere una squadra di soldati, resistere ai sassi che tirano da bordo campo, ai vicini di casa che accoltellano i fratelli e le insultano per strada, ce ne sono poche. E le calciatrici di Kabul avevano già mostrato quella resistenza. I funzionari federali che le avrebbero molestate, le avevano sottovalutate. Ora bisogna solo vedere come andrà a finire. Se per una volta, una storia afghana avrà un finale diverso dal solito. Se vinceranno la giustizia e il rispetto o come sempre l’omertà e la prepotenza.
ci sarà nuovo 11 Settembre per vendicare l'affronto?
Afghanistan, molestie e abusi: lo scandalo travolge il calcio femminile
Accuse di violenze sessuali sui vertici della Federazione afghana e il vice allenatore . La denuncia delle atlete. Il presidente Ashraf Ghani: «choc nazionale»
Afghanistan, molestie e abusi: lo scandalo travolge il calcio femminile
Un orrendo scandalo sessuale sta travolgendo l’intero mondo dello sport femminile afghano. E’ cominciato tutto durante un ritiro della nazionale di calcio in Giordania dove le giocatrici erano andate per allenarsi tutte assieme, afghane che vivono in patria ed emigrate. Le «straniere» hanno notato qualcosa che non andava negli atteggiamenti degli accompagnatori (maschi) delle compagne. I due rappresentanti della Federazione afghana, il «responsabile del calcio femminile» e il «vice allenatore», allungavano le mani, minacciavano, comandavano e soprattutto si chiudevano nelle camere d’albergo con le ragazze. Le giocatrici che vivono a Kabul hanno impiegato quasi sei mesi a confidarsi con le compagne. Non si trattava di un episodio, ma di un sistema. Ne è emerso un quadro spaventoso di abusi, ricatti, stupri che continuerebbe da anni.
Nella capitale afghana, l’ufficio del presidente federale, dotato di tutti i comfort, letto compreso, ha serrature a riconoscimento palmare. Una giocatrice che entra non può più uscirne senza l’aiuto del presidente. Trasferte, raduni, allenamenti, persino la firma di un contratto improvvisamente si poteva trasformare in violenza sessuale.
La nazionale di calcio di Kabul era un simbolo di progresso. Per di più, tra i più semplici da capire: nel Paese diventato famoso perché bastonava le donne senza burqa, le rinchiudeva in casa, vietava loro scuole e ospedali, le calciatrici erano messe in mostra come un altro modo possibile d’essere afghane, ragazze che avevano cura di sé prima che degli altri, mangiavano meglio degli altri e anche guadagnavano qualcosina, tutto perché giocavano a calcio. Evviva, a Kabul è arrivata la parità. Una bella foto e la modernità era servita.
Non era vero, ovviamente. Non bastano una ventina di giovani donne per concludere che l’Afghanistan ha cambiato pelle. Faceva comodo a tutti pensarlo, però. Il rischio era che quella donne fossero solo figurine da mostrare alla federazione internazionale per incassare il contributo in denaro sonante e spartirselo tra dirigenti maschi.
Zitte zitte, però, qualche partita, quelle ragazze, sono anche riuscite a vincerla passando dal 128° al 116° posto nella classifica Fifa del calcio internazionale femminile. Non molto considerate che le rivali sono tutte originarie di Paesi infelici per lo sport rosa quanto l’Afghanistan. Ma abbastanza per smuoverle qualcosa dentro, per dar loro un pizzico di autostima in più, un coraggio inaspettato che ora stanno dimostrando.
Le giocatrici che vivono all’estero hanno prima tentato di denunciare i loro sospetti lungo la linea di comando della Federazione afghana. Risultato? Nove giocatrici sono state escluse dalla squadra con l’accusa di essere lesbiche e alle altre è stato proposto un nuovo accordo per giocare gratis e senza possibilità di ricevere sponsorizzazioni. Era in sostanza la fine della nazionale donne afghana. Quelle che sarebbero state convocate dopo sarebbero davvero state solo figurine acchiappa soldi. Le calciatrici però non si sono arrese e hanno continuato la loro partita più importante. Hanno trovato il coraggio di denunciare, di affrontare lo stigma sociale e le ritorsioni dei potenti funzionari sportivi che in alcuni casi sono anche a capo di milizie armate. Le ragazze ne hanno comunque parlato a The Guardian. Invece di farsi silenziare dalla paura ne hanno parlato alla Fifa che ora sta indagando. Il principe giordano Ali Al Hussein (che aveva ospitato gli allenamenti della nazionale afghana) ha ritwittato la loro versione della storia. A Kabul il presidente Ashraf Ghani ha parlato di «profondo choc nazionale». La procura generale ha annunciato una sua propria indagine. La Bbc ha raccolto le confidenze di altre atlete e ha scoperto che la piaga delle molestie non sarebbe limitata al solo calcio, ma coinvolgerebbe anche altri sport. Qualcosa, insomma, si muove. Lentamente, ma si muove. Mostra l’abisso che l’Afghanistan deve risalire, ma se tutto fosse rimasto coperto da segreto e paura, sarebbe stato peggio.
Forse, la nazionale femminile di Kabul sta diventando davvero un motore di un cambiamento. Di maschi violenti è pieno l’Afghanistan, come tutto il mondo, ma di donne capaci di giocare su una pista per elicotteri, battere una squadra di soldati, resistere ai sassi che tirano da bordo campo, ai vicini di casa che accoltellano i fratelli e le insultano per strada, ce ne sono poche. E le calciatrici di Kabul avevano già mostrato quella resistenza. I funzionari federali che le avrebbero molestate, le avevano sottovalutate. Ora bisogna solo vedere come andrà a finire. Se per una volta, una storia afghana avrà un finale diverso dal solito. Se vinceranno la giustizia e il rispetto o come sempre l’omertà e la prepotenza.
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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- GiarneseUmnberto
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- Località: Antartide
Re: [O.T.] ISLAM
volevano togliere il crocifisso dalla scuola elementare del mio nipote inoltre volevano cancellare le canzoncine di Natale,a quel punto sono stato chiamato dal mio nipote,ho lasciato il posto di lavoro e mi sono fatto sostituire da mio cognato Albesilio nonostante non avesse molta esperienza nel mio casmpo,sono andato di corsa e incazzato alla scuola elementare,ho parlato con il preside e dopo un incontro a quattrocchi,durato 1 ora e mezza ho convinto il preside a non scassare i coglioni e ritornare sui suoi passi. Le canzoni di Natale che erano state eliminate sono rientrate nella routine,i genitori mussulmani che avevano chiesto la cancellazione di 3 canzoni e il crocifisso sono state cacciate dall'atrio della scuola,ho dato una mano al bidello perchè il padre di una tizia con il burka creava problemi e ci è stato un piccolo parapiglia quando il musulmano ha iniziato a inveire contro il bidello dicendo che questa era casa sua e bisognava togliere il crocifisso. A quel punto ho spintonato il mussulmano e accompagnato alla porta dell'istituto con l'aiuto delle forze dell'ordine da me chiamate sul posto per evitare che il presunto mussulmano si facesse autoesplodere o nel caso un attentato.
Felice di aver aiuto il mio nipote a passare un Natale in allegria e in assoluta cristianità nonostante non me ne fotti una emerita cippa della morale cattolica,anzi sono un fervido sostenitore di chi dice che il vaticano debba essere cacciato a calci dal suolo Italico.Nonostante questo mi girano i cosiddetti quando qualcuno di altre parti viene in casa mia e dice devi togliere il crocifisso o non devi cantare la canzoncina,su queste cose non posso lasciar correre e sono felice che anche altri genitori incazzati abbiano preso seriamente la questione e menato le mani quando ci si è ritrovati il mussulmano che faceva storie davanti ai bambini.
Felice di aver aiuto il mio nipote a passare un Natale in allegria e in assoluta cristianità nonostante non me ne fotti una emerita cippa della morale cattolica,anzi sono un fervido sostenitore di chi dice che il vaticano debba essere cacciato a calci dal suolo Italico.Nonostante questo mi girano i cosiddetti quando qualcuno di altre parti viene in casa mia e dice devi togliere il crocifisso o non devi cantare la canzoncina,su queste cose non posso lasciar correre e sono felice che anche altri genitori incazzati abbiano preso seriamente la questione e menato le mani quando ci si è ritrovati il mussulmano che faceva storie davanti ai bambini.
Re: [O.T.] ISLAM
Ah ecco é qui che hai dato il meglio di te a livello creativo.... Si, uno dei tuoi migliori post..... Grazie!
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
- gi.kappa.
- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 10/05/2013, 14:23
- Località: Dal sontuoso attico di Nuova York
Re: [O.T.] ISLAM
Certo che a Macron 'na botta dietro l'altra
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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Re: [O.T.] ISLAM
Ma Albesilio con la sua scarsa esperienza come se l'è cavata? Non riesci a farlo iscrivere al forum?GiarneseUmnberto ha scritto:volevano togliere il crocifisso dalla scuola elementare del mio nipote inoltre volevano cancellare le canzoncine di Natale,a quel punto sono stato chiamato dal mio nipote,ho lasciato il posto di lavoro e mi sono fatto sostituire da mio cognato Albesilio nonostante non avesse molta esperienza nel mio casmpo,sono andato di corsa e incazzato alla scuola elementare,ho parlato con il preside e dopo un incontro a quattrocchi,durato 1 ora e mezza ho convinto il preside a non scassare i coglioni e ritornare sui suoi passi. Le canzoni di Natale che erano state eliminate sono rientrate nella routine,i genitori mussulmani che avevano chiesto la cancellazione di 3 canzoni e il crocifisso sono state cacciate dall'atrio della scuola,ho dato una mano al bidello perchè il padre di una tizia con il burka creava problemi e ci è stato un piccolo parapiglia quando il musulmano ha iniziato a inveire contro il bidello dicendo che questa era casa sua e bisognava togliere il crocifisso. A quel punto ho spintonato il mussulmano e accompagnato alla porta dell'istituto con l'aiuto delle forze dell'ordine da me chiamate sul posto per evitare che il presunto mussulmano si facesse autoesplodere o nel caso un attentato.
Felice di aver aiuto il mio nipote a passare un Natale in allegria e in assoluta cristianità nonostante non me ne fotti una emerita cippa della morale cattolica,anzi sono un fervido sostenitore di chi dice che il vaticano debba essere cacciato a calci dal suolo Italico.Nonostante questo mi girano i cosiddetti quando qualcuno di altre parti viene in casa mia e dice devi togliere il crocifisso o non devi cantare la canzoncina,su queste cose non posso lasciar correre e sono felice che anche altri genitori incazzati abbiano preso seriamente la questione e menato le mani quando ci si è ritrovati il mussulmano che faceva storie davanti ai bambini.
Re: [O.T.] ISLAM
Una bella storia di Natale