-ogni forma di boicottaggio al mercato delle droghe si è rivelato inutile
-chiunque vuole farne uso ne fa uso
-il proibizionismo quindi arricchi la criminalità organizzata e non impednisce In Alcun Modo l'utilizzo di droghe da parte di chiunque
In questa discussione voglio evitare la discussione se le droghe facciano bene o male, così come puó far bene o male il caffè, le sigarette o lo zucchero.
Ma partendo dal presupposti precedenti, soprattutto da quello che: chi vuole farne uso ne fa uso. La politica più pragmatica è quella di una liberalizzazione.
Partendo da questo presupposto (e solo da questo, niente discorsi sul bene o il male quindi) qual'è il miglior modo per gestire questa liberalizzazione?
Quali sono le esperienze storiche al riguardo?
La vendita in farmacia? La vendita di apposite "drogherie"? L'apertura di locali per il consumo?
Consideriamo inoltre l'infinito numero di droghe: cocaina, eroina, lsd, anfetamine, oppio, marijuana ecc. E qual'è il miglior modo di distribuirle evitando introiti per la criminalità organizzata.
Uno dei modi più semplici sarebbe utilizzare le farmacie per le droghe più pesanti ed aprire l'equivalente coffee shop olandesi per quelle leggere.
Ditemi la vostra idea sull'argomento: riduzione del danno
