Il marito crede (a torto) che la moglie è l'eroina mascherata
di un porno "casereccio". Lei non lo è ma fa una finta confessione
Storia di sesso, bugie e videotape nella provincia di Reggio Emilia
La donna mente al partner: "Ho girato il video hard perchè sono
stata sequestrata". E i carabinieri la denunciano per simulazione
Correggio
REGGIO EMILIA - Ha simulato un sequestro con stupro per convincere il marito che non era una pornoattrice (e in effetti non lo è), ma si è guadagnata una denuncia dei carabinieri per simulazione e calunnia. La vicenda si è svolta a Correggio, nel Reggiano, dove un uomo si era a tutti costi convinto che quella pornostar con il volto mascherato, impegnata in performance erotiche con tre uomini in un film amatoriale noleggiato in videoteca, fosse la propria giovane consorte.
Lei, casalinga poco più che ventenne, ha negato ripetutamente e con tutte le proprie forze poi, visto che il coniuge non si convinceva, ha "ammesso" (mentendo) di essere la protagonista di quelle scene hard. Ma di essere stata costretta con la forza a girare il filmato. A quel punto, per rendere più "vera" la falsa confessione si è recata dai carabinieri, presentando una denuncia per sequestro di persona e violenza sessuale.
I militari hanno acquisito il video e lo hanno visionato, ma hanno capito subito che parecchie cose non quadravano. Intanto erano evidenti le differenze fisiche tra la protagonista del film e la casalinga, poi quelle scene non erano certamente frutto di una costrizione. Inoltre la sequenza in cui si consumava l'orgia immortalata in videocassetta era ambientata in un cascinale, mentre la finta vittima aveva dichiarato che si era svolta in aperta campagna.
A questo punto i carabinieri hanno convocato in caserma la donna, che alla fine ha ammesso di essersi inventata tutto immaginando che le indagini avrebbero portato all'identificazione della vera attrice. Unica circostanza che avrebbe convinto il marito, accecato dalla gelosia, della sua estraneità al video.
La giovane è stata denunciata per simulazione, ma anche per calunnia: presentando la denuncia, non aveva esitato a tirare in ballo un conoscente, indicandolo come il principale autore dell'inesistente sequestro e dell'altrettanto falso stupro.
(18 novembre 2005)




