Forse questa è la sezione più corretta per postare la notizia al link qui sopra: trovo assolutamente sproporzionata la sanzione per quest' povero maratoneta, reo di aver dato una palpata goliardica alla cronista sportiva..
Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Infatti io che ho sempre proposto bellezze alternative (pur piacendomi anche quelle canoniche, ormai mi conosceteGargarozzo ha scritto: ↑03/09/2020, 11:39
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Toccata e fuga degna di BachMoai Nero ha scritto: ↑03/09/2020, 13:22https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 246207.htm
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Gargarozzo ha scritto: ↑03/09/2020, 13:26Toccata e fuga degna di BachMoai Nero ha scritto: ↑03/09/2020, 13:22https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 246207.htm
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Io la trovo una trovata semplicemente velleitaria e trovo piú discutibile l'eccesso di reazioni e di polemiche, sembra proprio che si debba a tutti i costi farsi decidere da altri quali sono gli argomenti di cui parlare fino allo sfinimento anche quando mi sembrano a tutti gli effetti cose di importanza ridicola.markome ha scritto: ↑03/09/2020, 13:24Infatti io che ho sempre proposto bellezze alternative (pur piacendomi anche quelle canoniche, ormai mi conosceteGargarozzo ha scritto: ↑03/09/2020, 11:39
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) non mi sono trattenuto dal dire "Mamma che cesso- Fa senso" Beh quella non mi piace proprio. Poi il discorso sociologico è un'altra cosa, ma penso più ad un fenomeno di convebienza da parte di chi impone queste trovate (non credo alla loro sincerità)
Non ci trovo scandalo, siamo diventati dallo scandalo facile su cose che ci toccano solo perifericamente e perché ci lasciano coinvolgere.
L'unico spunto degno di nota mi pare quello che porta a mettere in discussione la percezione, ma se questo non è possibile per me è piuttosto sterile tutto sto polverone che, evidentemente era stato previsto.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Anche perché abbiamo sdoganato le modelle curvy non capisco perché non si possa fare altrettanto con questa armena
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
come hai ragione! Ai bei vecchi tempi si poteva toccare il culo alle tipe quanto si voleva e quelle dovevano stare mute!Moai Nero ha scritto: ↑03/09/2020, 13:22https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 246207.htm
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ma infatti...come ho già detto, una modella nn deve essere x forza bella di faccia....ma deve necessariamente avere il fisico giusto...quindi x me è molto più credibile una modella magra ma brutta che una cicciona spacciata x modella di prim ordine quando sappiamo benissimo che le modelle vere e proprie che sfilano nn sono e saranno mai più di una taglia 42...
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Ovviamente era per provocare a mia volta, le miss sono categoria a parte. Rifatte o no, l'intento era far vedere che il modello ideale di riferimento armeno è lo stesso nostro; che abbia trasformato l'eventuale canappia in un nasino dai tratti regolari ne è ulteriore riprova.gaston ha scritto: ↑03/09/2020, 12:43Salieri ,ti posso chiamare Sal ? ciò che dici è corretto ,posso solo aggiungere riguardo la prima foto che hai postato che la miss ha il naso rifatto, cosa comune in Armenia poiché tra le armene e gli armeni ovviamente è piuttosto diffusa come dire ..la canappia!
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Devo dissentire.walter84 ha scritto: ↑03/09/2020, 13:49Ma infatti...come ho già detto, una modella nn deve essere x forza bella di faccia....ma deve necessariamente avere il fisico giusto...quindi x me è molto più credibile una modella magra ma brutta che una cicciona spacciata x modella di prim ordine quando sappiamo benissimo che le modelle vere e proprie che sfilano nn sono e saranno mai più di una taglia 42...
Le modelle cosidette curvy intanto sono fumo negli occhi, perchè sono taglie 44, altro che ciccione!
A mio avviso invece, se devo pubblicizzare un prodotto per taglie forti o altro, è giusto che la modella che me lo indossa o lo utilizza debba essere fisicamente rispondente al'utenza di destinazione. Per i prodotti che puntano sull'attrattiva e la cura del corpo o del look, come appunto anche gli abiti, sulla bellezza non farei eccezione, è la bellezza di chi lo rappresenta che fa vendere un certo tipo prodotto, la cui pubblicità è immaginifica e deve essere rappresentata da modelli in grado di farti sognare. E' marketing naturalmente, ma è improntato sullo studio della realtà, delle aspettative dei potenziali clienti.
Se vendo un panno per lavare i pavimenti, punterò su chi voglio, anche sulla vecchietta obesa, perchè è un altro tipo di prodotto, ma se devo pubblicizzare un abito di alta moda o un profumo, è chiaro che devo puntare ad un modello piacente, che attiri sguardi e attenzioni, prodotto top per il top della bellezza e del fascino. Se voglio vendere un profumo maschile, debbo puntare all'uomo fascinoso, che per il cliente rappresenta l'esempio con cui confrontarsi, il miraggio da raggiungere utilizzando lo stesso prodotto; ovviamente il modello sarà facilmente un aitante giovane adone dal fisico scolpito e non potrò essere io, persona normalissima in cui si affacciano i segni del tempo e con pancia ormai prominente. E non possono presentarmi come l'uomo vissuto che ha una propria bellezza intrinseca meravigliosa, perchè sarei il primo a riderci su; il modello non è una persona a 360°, soggetto a infinite valutazioni, ma una rappresentazione di un valore meramente estetico, funzionale per il ruolo che riveste, punto.
Quindi mi appare chiaro che questa sia solo una provocazione, ma come dice Blif, la stessa provocazione ripetuta nel tempo diventa stucchevole, non è più originale e scade.
Come elogio alla diversità, invece, mi era piaciuta molto la pubblicità della Desigual, con quella modella che aveva una strana e irregolare pigmentazione della pelle, ma conservando dei bellissimi tratti.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Armeno tu, nell'universoGargarozzo ha scritto: ↑03/09/2020, 11:39Caspita, entri in questo topic e trovi sempre commenti imprevedibili
Per quanto mi riguarda, stabilito che (mediamente, che' non tutti abbiamo gli stessi gusti) la tizia è lontana anni luce dai canoni estetici nostrani, sarei curioso di sapere se per un armeno medio è percepita come una bella donna oppure anche per un armeno medio è una provocazione.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
A livello di gusti un pò strani, concordoSalieri D'Amato ha scritto: ↑03/09/2020, 14:41
Come elogio alla diversità, invece, mi era piaciuta molto la pubblicità della Desigual, con quella modella che aveva una strana e irregolare pigmentazione della pelle, ma conservando dei bellissimi tratti.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Sal...
..io mi riferivo alle modelle che sfilano in passerella x le case di moda più famose..... lì di ragazze curvy nn ne trovi 1....mentre di ragazze magre ma nn belle di faccia quante ne vuoi...
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Comunque l'Armenia sta dietro l'angolo eh (è più lontana la Russia)...davvero credete che per i loro canoni una così possa essere considerata bella?
Gli unici popoli che possono avere canoni un po' diversi sono gli indigeni con pochi contatti col mondo esterno. Tipo quelle pratiche per allungare il collo di una donna a mo' di giraffa o le più estreme sono quelle donne di certe tribù africane che si allargano a dismisura le labbra o i lobi delle orecchie.
Gli unici popoli che possono avere canoni un po' diversi sono gli indigeni con pochi contatti col mondo esterno. Tipo quelle pratiche per allungare il collo di una donna a mo' di giraffa o le più estreme sono quelle donne di certe tribù africane che si allargano a dismisura le labbra o i lobi delle orecchie.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Infatti, francamente non capisco tutto questo clamore. Evidentemente chi critica la scelta di questa ragazza è fermo alle modelle che sfilavano negli anni '90. Nelle passerelle dell'alta moda non è per niente raro e nemmeno strano trovare modelle che potremmo definire "bruttine" di viso e magari si scopre che le più belle sono dei transessuali. Chissà cosa scriveranno i teorici delle ricerca dello scandalo a tutti i costi quando scopriranno che sfilano anche ragazze down. I tempi, per fortuna, sono cambiati e l'alta moda come sempre li anticipa.

