il motivo per cui Renzi faceva il garantista a maggio è molto semplice: voleva tenere sulle spine gli alleati per incassare le presidenze delle commissioni: altro che garantismo e "carte incomplete"
una volta incassate le nomine via libera contro Salvini. Il "garantismo" era il solito ricatto agli alleati.
Ma l’obiettivo del leader di Italia Viva era portare innanzitutto Luigi Marattin e Raffaella Paita alla presidenza delle commissioni Finanze e Trasporti della Camera. Due commissioni strategiche, soprattutto la prima dove passano tutti i provvedimenti economici e si giocheranno molte delle misure legate al discostamento di bilancio di 25 miliardi e tutto quello che a cascata arriverà dall’Europa del Recovery Fund. Anche la commissione trasporti è nevralgica, visto che molte delle decisioni sulle infrastrutture arrivano sul tavolo del presidente. I renziani negano ovviamente che il sì all’autorizzazione a procedere sia legato a queste due presidenze, ma piuttosto esprimono grande soddisfazione per un altro fatto accaduto ieri in Parlamento: nella risoluzione di maggioranza sul Piano nazionale per le riforme, approvato con una robusta maggioranza di 170 voti, c’è scritto nero su bianco «l’impegno» del governo a utilizzare «gli strumenti già resi disponibili dall’Ue». In altre parole, non solo il Recovery Fund, ma anche il fondo Sure, le risorse della Bei e proprio il Mes, la bestia nera dei 5 Stelle.
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
il motivo per cui Renzi faceva il garantista a maggio è molto semplice: voleva tenere sulle spine gli alleati per incassare le presidenze delle commissioni: altro che garantismo e "carte incomplete"
una volta incassate le nomine via libera contro Salvini. Il "garantismo" era il solito ricatto agli alleati.
Ma l’obiettivo del leader di Italia Viva era portare innanzitutto Luigi Marattin e Raffaella Paita alla presidenza delle commissioni Finanze e Trasporti della Camera. Due commissioni strategiche, soprattutto la prima dove passano tutti i provvedimenti economici e si giocheranno molte delle misure legate al discostamento di bilancio di 25 miliardi e tutto quello che a cascata arriverà dall’Europa del Recovery Fund. Anche la commissione trasporti è nevralgica, visto che molte delle decisioni sulle infrastrutture arrivano sul tavolo del presidente. I renziani negano ovviamente che il sì all’autorizzazione a procedere sia legato a queste due presidenze, ma piuttosto esprimono grande soddisfazione per un altro fatto accaduto ieri in Parlamento: nella risoluzione di maggioranza sul Piano nazionale per le riforme, approvato con una robusta maggioranza di 170 voti, c’è scritto nero su bianco «l’impegno» del governo a utilizzare «gli strumenti già resi disponibili dall’Ue». In altre parole, non solo il Recovery Fund, ma anche il fondo Sure, le risorse della Bei e proprio il Mes, la bestia nera dei 5 Stelle.
Non solo. C'era in ballo l'accordo sulle regionali: "Non rompi il cazzo in Toscana, vi do una mano in Puglia" (accordo pre-covid).
Ripeto, in Lega molti brindano, c'è in ballo il Governo di unità nazionale
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
renzi non si è affatto mangiato la parola ma, nella giunta a procedere di maggio, i 3 senatori di italia viva (peraltro non determinanti) si sono astenuti dal voto perchè l''istruttoria della giunta fu incompleta: nonostante avessero chiesto più volte di avere più informazioni che, entro la data della votazione, non furono fornite. (consultare gli atti per averne conferma).
Il motivo per cui a maggio si astennero è che dalle carte in loro possesso non sembrava "emergere l'esclusiva riferibilità all'ex Ministro dell'Interno dei fatti contestati». A detta loro non era chiaro se fosse responsabile solo Salvini o l'intero governo Conte 1: https://www.ilsole24ore.com/art/open-ar ... ga-ADqNmET
Quindi se in base alle carte la responsabilità era dell' INTERO GOVERNO E NON DEL SOLO SALVINI perchè mai hanno votato l'autorizzazione a procedere?
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
credo che le tue premesse non siano corrette quindi non capisco il tuo aut aut ...
comunque il senato non doveva decidere se la responsabilità per quei 200 donne, uomini e bambini presi in ostaggio fosse sola di salvini o anche dei suoi compagni di avventura nel governo gialloverde, da conte a toninelli.
io penso che i 5stelle furono corresponsabili. ma è solo un mio parere.
proprio ora mi è capitata sotto mano questa dichiarazione di renzi e che sembrerebbe rispondere al tuo interrogativo:
"Chi dice che dovevamo salvare Salvini in nome del GARANTISMO non si rende conto che il garantismo non significa evitare i processi, ma significa seguire le regole: in caso di reato ministeriale bisogna seguire l’articolo 96 della Costituzione, non le proprie impressioni.
E, come ho detto in Aula, se domani fosse richiesta l’autorizzazione a procedere per lo stesso reato contro l’altro ex ministro interessato, Toninelli, non avrei dubbi a votare nello stesso identico modo. Noi abbiamo studiato le carte, fino in fondo, per bene. Non si va per simpatia, su queste cose: si studia. I populisti pensano che sia tutto un tweet: si, no, certo. Le persone serie invece approfondiscono: per salvare Salvini avremmo dovuto dire che tenere 200 persone ostaggio in mezzo al mare era una scelta che rispondeva a un interesse costituzionalmente tutelato. Secondo me, invece, Salvini lo faceva per strumentalizzare il tema immigrazione, per esigenze di visibilità personali e di partito. Perché, se blocchi un barcone per qualche giorno, non stai diminuendo il numero degli sbarchi, stai solo aumentando il numero dei tuoi followers."
io penso che i 5stelle furono corresponsabili. ma è solo un mio parere.
Se la decisione era collegiale cade l'accusa di averlo fatto per proprio tornaconto e non come azione di governo. e non vai a processo per quello.
A Salvini gli si contesta un uso privato di quella scelta. Se era collegiale cade il motivo per mandarlo a processo.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
Renzi: "Se politici come influencer facciamo governare Ferragni"
"Oggi la più grande fonte di legittimazione in politica è dominata dagli influencer ma se i politici emulano gli influencer allora facciamo governare loro. Una classe politica che cerca l'algoritmo vincente per decidere... preferisce essere governato da Chiara Ferragni che almeno sa come funziona". Lo dice Matteo Renzi chiudendo la scuola politica di Iv a Castrocaro.
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)