Senza Pudore

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dostum
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Senza Pudore

#1 Messaggio da dostum »

La vita di Helen Walsh è stata scandagliata dalla stampa inglese nei particolari. Si sa che è nata a Warrington (Liverpool) 27 anni fa da padre inglese e madre malese, che ha preso il primo Ecstasy a 13 anni, prima di aver dato il primo bacio.

Che a 16 è scappata di casa e a Barcellona ha lavorato nel quartiere a luci rosse organizzando appuntamenti sexy per travestiti e prostitute. Che l’anno dopo è tornata a Liverpool, si è iscritta all’università  e si è laureata in sociologia con una tesi sulle devianze sessuali.

Infine, che è riuscita a uscire da una crisi depressiva scrivendo il primo romanzo sul tavolo della cucina di sua madre.

Una vita spericolata che somiglia molto a quella di Millie, la protagonista di Senza pudore (in originale Brass, puttana), l’anno scorso caso letterario che ha scioccato critica e pubblico in Inghilterra.

Perchè Millie, diciannovenne "dagli occhioni liquidi da pazza" definita dalla critica "un’antieroina del ventunesimo secolo", di giorno è svogliata studentessa universitaria, di notte inquieta cacciatrice che si aggira per le strade di Liverpool in preda a una "voglia di depravazione assoluta, di umiliare e di essere infangata" attraverso esperienze estreme: dal sesso a pagamento con prostitute bambine o drogate al whisky a fiumi, fino a "paste" e cocaina consumate nel frastuono di discoteche alla moda.

Senza pudore è un romanzo a due voci, quella cinica e disperata di Millie alternata a quella di Jamie, il suo migliore amico in procinto di sposarsi e mettere la testa a posto.

E attraverso Millie Walsh racconta una generazione perduta, che deve toccare il fondo prima di risalire. Da Liverpool, dove ancora vive e si occupa del recupero sociale di ragazzi a rischio, Helen racconta come è nato il romanzo: "Millie è l’esorcismo dei miei demoni. E possiede parecchie sfumature della mia vita, per esempio non ama le mezze misure, passa dall’euforia alla depressione. Mi è dispiaciuto finire di scrivere Senza pudore perchè avevo sofferto tanto per Millie. Mi addolorava svegliarmi al mattino senza di lei. Ho ancora la tentazione di andarla a cercare per Liverpool. Mi aspetto quasi di vederla uscire barcollando da un bar".

Il suo è il ritratto realistico di una generazione?

"Sì, noi siamo la generazione che più di ogni altra ama prendere rischi. Siamo cresciuti in una società  tormentata dall’Aids e dalla guerra. Il nostro subconscio ci dice che un giorno viviamo e quello successivo possiamo morire, e ci incoraggia a prendere rischi con il sesso e le droghe.

Lei è stata paragonata a un Irvine Welsh al femminile...

Ho letto Welsh quando portavo ancora le trecce e l’apparecchio per i denti. àˆ molto lusinghiero essere paragonati al padre del realismo moderno. Ha spianato il cammino a molti scrittori che, come me, parlano di sballi chimici e di autodistruzione.

La stampa inglese sembra più interessata alla sua vita sessuale che al libro.

àˆ perchè molti giornalisti inglesi sono repressi e sessualmente frustrati.

La giovanissima figlia di un professore universitario e una prostituta adolescente che fanno sesso orale su una lapide. Cosà­ inizia "Senza pudore". Millie, di giorno annoiata studentessa della middle class, di notte inquieta predatrice che si aggira per le strade di Liverpool a caccia di ragazzine, prostitute e uomini poco raccomandabili. Due voci si alternano in questa discesa agli inferi. La prima, lirica appassionata coinvolgente, è quella di Millie, l’altra, sanguigna e piena di buon senso, è di Jamie, suo grande amico e compagno di bagordi. Il loro rapporto entra in crisi quando lui decide di sposarsi e lei compie un viaggio interiore nel corso del quale farà  i conti con i propri desideri.


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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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