[OT] Le Avventure di Nik, il Distruttore
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
[OT] Le Avventure di Nik, il Distruttore
Nik era steso sul letto. Gli occhi sbarrati sul soffitto della sua cameretta di un bianco abbagliante. Malgrado la penombra.
Non posso farci niente... sono come un drogato... Amo La fica! Le donne!! Il mondo!!!
E le ottime cose di pessimo gusto, per dirla con Gozzano. Quello era Nik. Il Nik interiore... ragazzone con la testa di un ottantenne che ha visto tutto vissuto tutto e pensato tutto quello che non aveva visto o vissuto... un incessante ping-pong di neuroni da una parete all'altra del cranio che prima o poi gli avrebbero aperto un buco in testa.
Fanculo il soffitto... esco. Oggi ho voglia di mangiare vita. Quella vera.
Piu` che magiarla Nik era solito sbranarla come una leonessa stacca pezzi di Gnu e si ritrova la bocca bagnata di sangue caldo. Il centro commerciale era pieno di ragazzine e ragazzini di una periferia proletaria... anonima insulsa stupida... il plancton di cui lasciava altri cibarsi... il cibo di Nik doveva avere un suo gusto forte... maturo. Ma non aveva bisogno di cercarlo... poteva trovarlo riflesso nella vetrina di un negozio qualunque. Nel reef metropolitano in cui Nik sapeva nuotare.
- Non credo che quella borsetta le possa stare bene...
- Come dice, prego?
- Dico la borsetta di Prada che sta guardando... non fa per lei...
- Senta... non credo ci conosciamo...
- Nik... mi chiamo Nik...
- Non mi interessa come si chiama...
- Non le piace quell'altra?
- Quale?
- Quella di cuoio chiaro... senza griffe... morbida e elegante... le assomiglia
- Lo dice a tutte quelle che incontra?
- Lo dico qui e ora... a chi altre dovrei dirlo?
- Se non lo sa lei...
- Se non lo sai tu...
- Come vuoi... se non lo sai tu.
- Tu, Nik.
- Nik.
- Un caffe'?
- Preferisco una cioccolata...
- Anch'io.
La tecnica base di Nik era semplice e diretta. Diceva quello che gli veniva in mente in ogni occasione in ogni momento. La occasione e il momento erano sempre una bella donna in un momento in cui nessun altro avrebbe considerato conveniente rivolgersi la parola. Quella tecnica spiazzava. Come una specie di sfida per la preda... sembrava dire "Sai guardare negli occhi il tuo predatore?" e le prede non si sottraevano al gioco. E il gioco iniziava.
- Sei uno stronzetto...
- Sei una troietta...
- Oggi si... con te si... non mi e` mai successo...
- A me tutte le volte...
- Lo sapevo che non dovevo fidarmi
- Non avresti potuto farci niente
- Come riesci a essere cosi` sicuro di te?
- Non so... so solo che sono l'unica persona di cui posso fidarmi
- Ah ah... un bastardo solipsista?
- Solipsista? Non so nemmeno cosa vuol dire.
- Allora solo bastardo?
- Puo` darsi... ma non voglio fare male... voglio dare piacere... quando ci riesco
- Andiamo da te...
- Non ho un posto dove portarti...
- Non hai un nido dove porti le tue passerine?
- Nido? Passerine? Mi sembravi avere un'aria piu` intellettuale...
- Già ... questo è lo sbaglio della mia vita... andiamo da me... Taxiiiii!
Il sesso non era mai soddisfacente. Il vuoto dentro rimaneva sempre... uno, due, tre amplessi non riuscivano a saziarlo. Svuotavano di gameti lo scroto. Non la mente di voglia di cacciare di nuovo.
Nik come uno squalo. Come un perfetto predatore. Tagliato per fendere gli oceani alla ricerca di fica. Capace di sentirne l'odore a distanza di miglia. Spazzino degli oceani abituato a divorare qualunque cosa senza esserne mai sazio.
Sono le dodici e un quarto. Mi sono fatto una sega questa mattina e una sveltina con una conosciuta per strada. Ho fame di nuovo e non soltanto di cibo... sono malato non posso farci niente. Rientro a casa... leggero` il forum per un po'... poi usciro` di nuovo. Al Club?
- Scusa, sai se il 36 è passato?
- Non ancora... lo sto aspettando anch'io...
- Grazie... deve essere il mio giorno fortunato... tu credi nel destino?
- Nel destino?
- Nel caso. Nel fatto che due si incontrano su un autobus per un viaggio che dura tutta la vita
- Non so... dovrebbe capitarmi
- O forse dovresti accorgertene quando ti capita... hai begl'occhi
- Grazie... anche tu
-------------------------
Come promesso nel topic "Calendari 2006" ecco il topic sulle Avventure di Nik il Distruttore... a episodi. Questo è il primo della serie (a parte l'episodio zero). Tutti possono contribuire. Il personaggio da costruire è un predatore di femmine che non possono resistere alla sua innocente tecnica predatoria. Lo stile è naif... dolce e crudele nello stesso tempo. Atroce e puro come uno squalo.
Le ambientazioni possono essere qualunque. Dal minimalismo realista, alla fantasy, alla ambientazione storica.
L'episiodio zero (l'episodio pilota) ha avuto la luce qui: viewtopic.php?t=14964
Naturalmente Pierpiero o Squirto potrebbero costruire storie per immagini... o Matt regalarci il fumetto.
Insomma chi cazzo è Supersex in confronto di Nik il Distruttore?
Non posso farci niente... sono come un drogato... Amo La fica! Le donne!! Il mondo!!!
E le ottime cose di pessimo gusto, per dirla con Gozzano. Quello era Nik. Il Nik interiore... ragazzone con la testa di un ottantenne che ha visto tutto vissuto tutto e pensato tutto quello che non aveva visto o vissuto... un incessante ping-pong di neuroni da una parete all'altra del cranio che prima o poi gli avrebbero aperto un buco in testa.
Fanculo il soffitto... esco. Oggi ho voglia di mangiare vita. Quella vera.
Piu` che magiarla Nik era solito sbranarla come una leonessa stacca pezzi di Gnu e si ritrova la bocca bagnata di sangue caldo. Il centro commerciale era pieno di ragazzine e ragazzini di una periferia proletaria... anonima insulsa stupida... il plancton di cui lasciava altri cibarsi... il cibo di Nik doveva avere un suo gusto forte... maturo. Ma non aveva bisogno di cercarlo... poteva trovarlo riflesso nella vetrina di un negozio qualunque. Nel reef metropolitano in cui Nik sapeva nuotare.
- Non credo che quella borsetta le possa stare bene...
- Come dice, prego?
- Dico la borsetta di Prada che sta guardando... non fa per lei...
- Senta... non credo ci conosciamo...
- Nik... mi chiamo Nik...
- Non mi interessa come si chiama...
- Non le piace quell'altra?
- Quale?
- Quella di cuoio chiaro... senza griffe... morbida e elegante... le assomiglia
- Lo dice a tutte quelle che incontra?
- Lo dico qui e ora... a chi altre dovrei dirlo?
- Se non lo sa lei...
- Se non lo sai tu...
- Come vuoi... se non lo sai tu.
- Tu, Nik.
- Nik.
- Un caffe'?
- Preferisco una cioccolata...
- Anch'io.
La tecnica base di Nik era semplice e diretta. Diceva quello che gli veniva in mente in ogni occasione in ogni momento. La occasione e il momento erano sempre una bella donna in un momento in cui nessun altro avrebbe considerato conveniente rivolgersi la parola. Quella tecnica spiazzava. Come una specie di sfida per la preda... sembrava dire "Sai guardare negli occhi il tuo predatore?" e le prede non si sottraevano al gioco. E il gioco iniziava.
- Sei uno stronzetto...
- Sei una troietta...
- Oggi si... con te si... non mi e` mai successo...
- A me tutte le volte...
- Lo sapevo che non dovevo fidarmi
- Non avresti potuto farci niente
- Come riesci a essere cosi` sicuro di te?
- Non so... so solo che sono l'unica persona di cui posso fidarmi
- Ah ah... un bastardo solipsista?
- Solipsista? Non so nemmeno cosa vuol dire.
- Allora solo bastardo?
- Puo` darsi... ma non voglio fare male... voglio dare piacere... quando ci riesco
- Andiamo da te...
- Non ho un posto dove portarti...
- Non hai un nido dove porti le tue passerine?
- Nido? Passerine? Mi sembravi avere un'aria piu` intellettuale...
- Già ... questo è lo sbaglio della mia vita... andiamo da me... Taxiiiii!
Il sesso non era mai soddisfacente. Il vuoto dentro rimaneva sempre... uno, due, tre amplessi non riuscivano a saziarlo. Svuotavano di gameti lo scroto. Non la mente di voglia di cacciare di nuovo.
Nik come uno squalo. Come un perfetto predatore. Tagliato per fendere gli oceani alla ricerca di fica. Capace di sentirne l'odore a distanza di miglia. Spazzino degli oceani abituato a divorare qualunque cosa senza esserne mai sazio.
Sono le dodici e un quarto. Mi sono fatto una sega questa mattina e una sveltina con una conosciuta per strada. Ho fame di nuovo e non soltanto di cibo... sono malato non posso farci niente. Rientro a casa... leggero` il forum per un po'... poi usciro` di nuovo. Al Club?
- Scusa, sai se il 36 è passato?
- Non ancora... lo sto aspettando anch'io...
- Grazie... deve essere il mio giorno fortunato... tu credi nel destino?
- Nel destino?
- Nel caso. Nel fatto che due si incontrano su un autobus per un viaggio che dura tutta la vita
- Non so... dovrebbe capitarmi
- O forse dovresti accorgertene quando ti capita... hai begl'occhi
- Grazie... anche tu
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Come promesso nel topic "Calendari 2006" ecco il topic sulle Avventure di Nik il Distruttore... a episodi. Questo è il primo della serie (a parte l'episodio zero). Tutti possono contribuire. Il personaggio da costruire è un predatore di femmine che non possono resistere alla sua innocente tecnica predatoria. Lo stile è naif... dolce e crudele nello stesso tempo. Atroce e puro come uno squalo.
Le ambientazioni possono essere qualunque. Dal minimalismo realista, alla fantasy, alla ambientazione storica.
L'episiodio zero (l'episodio pilota) ha avuto la luce qui: viewtopic.php?t=14964
Naturalmente Pierpiero o Squirto potrebbero costruire storie per immagini... o Matt regalarci il fumetto.
Insomma chi cazzo è Supersex in confronto di Nik il Distruttore?
Ich bin ein Berliner. JFK
ehm.....io posso partecipare?
il mio ego (smisurato) ringrazia...
ma non sono molto convinto su certi aspetti (altir invece li hai centrati in pieno...)
il mio ego (smisurato) ringrazia...
ma non sono molto convinto su certi aspetti (altir invece li hai centrati in pieno...)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
- donegal
- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 03/07/2002, 2:00
- Località: Torino, neh !
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Re: [OT] Le Avventure di Nik, il Distruttore
Berlino ha scritto:
Piu` che magiarla Nik era solito sbranarla come una leonessa stacca pezzi di Gnu e si ritrova la bocca bagnata di sangue caldo
Complimenti Berlino, forumista dell'anno.
questo passaggio mi ricorda tanto quel post di Suser di qualche giorno fa, dove c'era la gazzella con il maldipancia

Una gazzella moribonda di cui si stava nutrendo un leone pensava: "Ma perchè proprio io! Ma perchè proprio oggi che ho il mal di pancia e non ero in forma! Ma perchè proprio io che sono una gazzella perbene....
E visto che siamo in clima di amarcord, pure l'esilarante intervento di Balkan sulla tigre che si magna il macaco...
viewtopic.php?t=13211&start=15
Scusa se ho svaccato il topic, ma consideralo come un omaggio

Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
cmq rileggendo berlino ha dipinto esattamente quello che vorrei essere.....
ma che forse non saró mai....
ma che forse non saró mai....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Il forumista fancazzista...Pimpipessa ha scritto:Berlino complimenti!
che lavoro fai??

viewtopic.php?t=11432&postdays=0&postor ... &start=135
Ich bin ein Berliner. JFK
- pierpierotwo
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Re: [OT] Le Avventure di Nik, il Distruttore
Berlino ha scritto:Nik era steso sul letto. ........................
..............................................
.......................................
..............................................
.............................
...Insomma chi cazzo è Supersex in confronto di Nik il Distruttore?

[color=red] un buongiorno a voi..e un buongiorno a me..[/color]
[b:50d3dd4a94]L'incubo [/b:50d3dd4a94]
Era l'alba di un giorno qualunque, a Buenos Aires. Il profumo di "churros" spandeva nell'aria un aroma dolciastro. L'odore acre della pastella fritta ricoperta di zucchero avvolgeva, in un morbido abbraccio, edifici e persone.
Nik camminava smarrito, per le strade del [i:50d3dd4a94]barrio Once[/i:50d3dd4a94], era esausto. Dopo una notte al [i:50d3dd4a94]Casablanca[/i:50d3dd4a94] cercando di sedurre le volteggianti [i:50d3dd4a94]tangueras[/i:50d3dd4a94], non aveva concluso nulla. Ogni volta che abbozzava un sorriso verso una preda, si ergeva, come un'aquila, dietro le sue spalle, LUI, il [i:50d3dd4a94]macho porteà±o[/i:50d3dd4a94]: guardingo, pronto a fiutare il pericolo e difendere il suo territorio.
Era arrivato in quella città da due giorni e nessuna donna era caduta ai suoi piedi, ancora poche ore e sarebbe stato colto da una profonda crisi d'identità .
Nik vagava per le strade, tutte uguali, chiedendosi come mai era approdato in un luogo tanto ostile alla sua indole, quando improvvisamente, l'ancestrale profumo dei "churros" esaurì ogni suo desiderio.
- [i:50d3dd4a94]Mmm... Ho fame. Fame, fame di fica![/i:50d3dd4a94] - Sussurrò fra sé e sé, mentre gli occhi si iniettavano di una luce diabolica.
- [i:50d3dd4a94]Pss, pss... Uè... che... Estoy hablando con vos! Acercate por favor[/i:50d3dd4a94]. - Una voce femminile, appena udibile, usciva da chissà dove. - Ehi [i:50d3dd4a94]morocho[/i:50d3dd4a94]... Nessuno ti ha detto che le donne argentine ce l'hanno d'oro?
Nik si gira di scatto, per capire da dove viene la voce e mentre si gira, vacilla, il piede poggia su una mattonella malferma e cade al suolo, in un tonfo sordo.
- Ma porc...
- Ahahahah... [i:50d3dd4a94]pobrecito[/i:50d3dd4a94]... Ti sei fatto male?
- No, niente di grave... ma dove sei che non ti vedo?
- Un'altra cosa che non sai, è che i marciapiedi di questa città , sono eternamente rotti. E' una questione d'identità . E' come quando fai un nodo al fazzoletto per ricordarti qualcosa. Ecco, i marciapiedi stanno lì, per ricordarti che questa città non cambierà mai.
Nik per la prima volta in vita sua, si sente spiazzato. Due giorni senza aver sedotto una donna, solo, parlando con una voce ignota, in una città lontana da casa, all'alba di un giorno qualunque.
- Ehi, ma dove sei? Non ti vedo.
- Sono qui.
- Dove?
- Qui... avvicinati, non vedi la luce?
- Vedo solo una vetrina piena di falli di pasta...
- Ahahahahah... quelli sono i "churros"! Si mangiano con la cioccolata calda, vuoti o ripieni di "dulce de leche", ricoperti di zucchero o di cioccolato. Non sono cazzi!
- Mi dici dove sei che non ti vedo?
- Guarda in alto, quelle sono le mie... ehm... gambe!
Nik alza gli occhi e vede, nella penombra, appollaiate su una scala di legno due chiappe tonde, prominenti e invitanti.
- Cosa fai lì?
- Sto tuffando i "churros" nell'olio bollente. Li friggo seguendo un'antica usanza spagnola, che vuole un tuffo nell'olio da almeno un metro di altezza, per garantire la migliore doratura.
- Ah... bello. E questi cazz... "churros", sono buoni?
- Ottimi!
- Mi spieghi la storia delle donne dalla fica d'oro?
- [i:50d3dd4a94]Es muy simple[/i:50d3dd4a94]... per conquistare una donna argentina, per convincerla a "cojer"... scopare, - [i:50d3dd4a94]hay que hablar mucho, para convencerla[/i:50d3dd4a94] - bisogna parlare molto per convincerla. Interi pomeriggi seduti al bar, [i:50d3dd4a94]tomando café[/i:50d3dd4a94], prima di andare in un [i:50d3dd4a94]hotel alojamiento[/i:50d3dd4a94], hotel a ore; per questo motivo si dice che hanno la fica d'oro, perché non la danno! Tu parli molto?
- No, beh... preferisco andar subito al sodo. La mia tecnica dura poche battute, rapida ed efficace.
- Ah... malissimo! Qui non hai speranze allora!
A quelle parole il povero Nik si sente mancare e colto da un senso di vertigine esistenziale, stremato dal digiuno e risucchiato dal vuoto allo stomaco, si accascia a terra sulle ginocchia, prende la testa fra le mani e esplode in un pianto inconsolabile invocando le buone cose di sempre:
- Mamma... voglio la pasta... Mammaaaaaa... Aiutooooo!!! Aiutoooo!!! Aiutoooooooooo!!!
Era l'alba di un giorno qualunque, a Buenos Aires. Il profumo di "churros" spandeva nell'aria un aroma dolciastro. L'odore acre della pastella fritta ricoperta di zucchero avvolgeva, in un morbido abbraccio, edifici e persone.
Nik camminava smarrito, per le strade del [i:50d3dd4a94]barrio Once[/i:50d3dd4a94], era esausto. Dopo una notte al [i:50d3dd4a94]Casablanca[/i:50d3dd4a94] cercando di sedurre le volteggianti [i:50d3dd4a94]tangueras[/i:50d3dd4a94], non aveva concluso nulla. Ogni volta che abbozzava un sorriso verso una preda, si ergeva, come un'aquila, dietro le sue spalle, LUI, il [i:50d3dd4a94]macho porteà±o[/i:50d3dd4a94]: guardingo, pronto a fiutare il pericolo e difendere il suo territorio.
Era arrivato in quella città da due giorni e nessuna donna era caduta ai suoi piedi, ancora poche ore e sarebbe stato colto da una profonda crisi d'identità .
Nik vagava per le strade, tutte uguali, chiedendosi come mai era approdato in un luogo tanto ostile alla sua indole, quando improvvisamente, l'ancestrale profumo dei "churros" esaurì ogni suo desiderio.
- [i:50d3dd4a94]Mmm... Ho fame. Fame, fame di fica![/i:50d3dd4a94] - Sussurrò fra sé e sé, mentre gli occhi si iniettavano di una luce diabolica.
- [i:50d3dd4a94]Pss, pss... Uè... che... Estoy hablando con vos! Acercate por favor[/i:50d3dd4a94]. - Una voce femminile, appena udibile, usciva da chissà dove. - Ehi [i:50d3dd4a94]morocho[/i:50d3dd4a94]... Nessuno ti ha detto che le donne argentine ce l'hanno d'oro?
Nik si gira di scatto, per capire da dove viene la voce e mentre si gira, vacilla, il piede poggia su una mattonella malferma e cade al suolo, in un tonfo sordo.
- Ma porc...
- Ahahahah... [i:50d3dd4a94]pobrecito[/i:50d3dd4a94]... Ti sei fatto male?
- No, niente di grave... ma dove sei che non ti vedo?
- Un'altra cosa che non sai, è che i marciapiedi di questa città , sono eternamente rotti. E' una questione d'identità . E' come quando fai un nodo al fazzoletto per ricordarti qualcosa. Ecco, i marciapiedi stanno lì, per ricordarti che questa città non cambierà mai.
Nik per la prima volta in vita sua, si sente spiazzato. Due giorni senza aver sedotto una donna, solo, parlando con una voce ignota, in una città lontana da casa, all'alba di un giorno qualunque.
- Ehi, ma dove sei? Non ti vedo.
- Sono qui.
- Dove?
- Qui... avvicinati, non vedi la luce?
- Vedo solo una vetrina piena di falli di pasta...
- Ahahahahah... quelli sono i "churros"! Si mangiano con la cioccolata calda, vuoti o ripieni di "dulce de leche", ricoperti di zucchero o di cioccolato. Non sono cazzi!
- Mi dici dove sei che non ti vedo?
- Guarda in alto, quelle sono le mie... ehm... gambe!
Nik alza gli occhi e vede, nella penombra, appollaiate su una scala di legno due chiappe tonde, prominenti e invitanti.
- Cosa fai lì?
- Sto tuffando i "churros" nell'olio bollente. Li friggo seguendo un'antica usanza spagnola, che vuole un tuffo nell'olio da almeno un metro di altezza, per garantire la migliore doratura.
- Ah... bello. E questi cazz... "churros", sono buoni?
- Ottimi!
- Mi spieghi la storia delle donne dalla fica d'oro?
- [i:50d3dd4a94]Es muy simple[/i:50d3dd4a94]... per conquistare una donna argentina, per convincerla a "cojer"... scopare, - [i:50d3dd4a94]hay que hablar mucho, para convencerla[/i:50d3dd4a94] - bisogna parlare molto per convincerla. Interi pomeriggi seduti al bar, [i:50d3dd4a94]tomando café[/i:50d3dd4a94], prima di andare in un [i:50d3dd4a94]hotel alojamiento[/i:50d3dd4a94], hotel a ore; per questo motivo si dice che hanno la fica d'oro, perché non la danno! Tu parli molto?
- No, beh... preferisco andar subito al sodo. La mia tecnica dura poche battute, rapida ed efficace.
- Ah... malissimo! Qui non hai speranze allora!
A quelle parole il povero Nik si sente mancare e colto da un senso di vertigine esistenziale, stremato dal digiuno e risucchiato dal vuoto allo stomaco, si accascia a terra sulle ginocchia, prende la testa fra le mani e esplode in un pianto inconsolabile invocando le buone cose di sempre:
- Mamma... voglio la pasta... Mammaaaaaa... Aiutooooo!!! Aiutoooo!!! Aiutoooooooooo!!!
mi fa paicere che sei tornata a scrivere..
e il racconto è esilarante..(peró ip sono tutto il contrario..
:D:D:D:D:D:D:D:D)

e il racconto è esilarante..(peró ip sono tutto il contrario..

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
[quote:60064008ae="cytherea"][b:60064008ae]L'incubo [/b:60064008ae]
Era l'alba di un giorno qualunque, a Buenos Aires. Il profumo di "churros" spandeva nell'aria un aroma dolciastro. L'odore acre della pastella fritta ricoperta di zucchero avvolgeva, in un morbido abbraccio, edifici e persone.
Nik camminava smarrito, per le strade del [i:60064008ae]barrio Once[/i:60064008ae], era esausto. Dopo una notte al [i:60064008ae]Casablanca[/i:60064008ae] cercando di sedurre le volteggianti [i:60064008ae]tangueras[/i:60064008ae], non aveva concluso nulla. Ogni volta che abbozzava un sorriso verso una preda, si ergeva, come un'aquila, dietro le sue spalle, LUI, il [i:60064008ae]macho porteà±o[/i:60064008ae]: guardingo, pronto a fiutare il pericolo e difendere il suo territorio.
Era arrivato in quella città da due giorni e nessuna donna era caduta ai suoi piedi, ancora poche ore e sarebbe stato colto da una profonda crisi d'identità .
Nik vagava per le strade, tutte uguali, chiedendosi come mai era approdato in un luogo tanto ostile alla sua indole, quando improvvisamente, l'ancestrale profumo dei "churros" esaurì ogni suo desiderio.
- [i:60064008ae]Mmm... Ho fame. Fame, fame di fica![/i:60064008ae] - Sussurrò fra sé e sé, mentre gli occhi si iniettavano di una luce diabolica.
- [i:60064008ae]Pss, pss... Uè... che... Estoy hablando con vos! Acercate por favor[/i:60064008ae]. - Una voce femminile, appena udibile, usciva da chissà dove. - Ehi [i:60064008ae]morocho[/i:60064008ae]... Nessuno ti ha detto che le donne argentine ce l'hanno d'oro?
Nik si gira di scatto, per capire da dove viene la voce e mentre si gira, vacilla, il piede poggia su una mattonella malferma e cade al suolo, in un tonfo sordo.
- Ma porc...
- Ahahahah... [i:60064008ae]pobrecito[/i:60064008ae]... Ti sei fatto male?
- No, niente di grave... ma dove sei che non ti vedo?
- Un'altra cosa che non sai, è che i marciapiedi di questa città , sono eternamente rotti. E' una questione d'identità . E' come quando fai un nodo al fazzoletto per ricordarti qualcosa. Ecco, i marciapiedi stanno lì, per ricordarti che questa città non cambierà mai.
Nik per la prima volta in vita sua, si sente spiazzato. Due giorni senza aver sedotto una donna, solo, parlando con una voce ignota, in una città lontana da casa, all'alba di un giorno qualunque.
- Ehi, ma dove sei? Non ti vedo.
- Sono qui.
- Dove?
- Qui... avvicinati, non vedi la luce?
- Vedo solo una vetrina piena di falli di pasta...
- Ahahahahah... quelli sono i "churros"! Si mangiano con la cioccolata calda, vuoti o ripieni di "dulce de leche", ricoperti di zucchero o di cioccolato. Non sono cazzi!
- Mi dici dove sei che non ti vedo?
- Guarda in alto, quelle sono le mie... ehm... gambe!
Nik alza gli occhi e vede, nella penombra, appollaiate su una scala di legno due chiappe tonde, prominenti e invitanti.
- Cosa fai lì?
- Sto tuffando i "churros" nell'olio bollente. Li friggo seguendo un'antica usanza spagnola, che vuole un tuffo nell'olio da almeno un metro di altezza, per garantire la migliore doratura.
- Ah... bello. E questi cazz... "churros", sono buoni?
- Ottimi!
- Mi spieghi la storia delle donne dalla fica d'oro?
- [i:60064008ae]Es muy simple[/i:60064008ae]... per conquistare una donna argentina, per convincerla a "cojer"... scopare, - [i:60064008ae]hay que hablar mucho, para convencerla[/i:60064008ae] - bisogna parlare molto per convincerla. Interi pomeriggi seduti al bar, [i:60064008ae]tomando café[/i:60064008ae], prima di andare in un [i:60064008ae]hotel alojamiento[/i:60064008ae], hotel a ore; per questo motivo si dice che hanno la fica d'oro, perché non la danno! Tu parli molto?
- No, beh... preferisco andar subito al sodo. La mia tecnica dura poche battute, rapida ed efficace.
- Ah... malissimo! Qui non hai speranze allora!
A quelle parole il povero Nik si sente mancare e colto da un senso di vertigine esistenziale, stremato dal digiuno e risucchiato dal vuoto allo stomaco, si accascia a terra sulle ginocchia, prende la testa fra le mani e esplode in un pianto inconsolabile invocando le buone cose di sempre:
- Mamma... voglio la pasta... Mammaaaaaa... Aiutooooo!!! Aiutoooo!!! Aiutoooooooooo!!![/quote:60064008ae]
dimmi che non è solo una parentesi....
a presto p.
Era l'alba di un giorno qualunque, a Buenos Aires. Il profumo di "churros" spandeva nell'aria un aroma dolciastro. L'odore acre della pastella fritta ricoperta di zucchero avvolgeva, in un morbido abbraccio, edifici e persone.
Nik camminava smarrito, per le strade del [i:60064008ae]barrio Once[/i:60064008ae], era esausto. Dopo una notte al [i:60064008ae]Casablanca[/i:60064008ae] cercando di sedurre le volteggianti [i:60064008ae]tangueras[/i:60064008ae], non aveva concluso nulla. Ogni volta che abbozzava un sorriso verso una preda, si ergeva, come un'aquila, dietro le sue spalle, LUI, il [i:60064008ae]macho porteà±o[/i:60064008ae]: guardingo, pronto a fiutare il pericolo e difendere il suo territorio.
Era arrivato in quella città da due giorni e nessuna donna era caduta ai suoi piedi, ancora poche ore e sarebbe stato colto da una profonda crisi d'identità .
Nik vagava per le strade, tutte uguali, chiedendosi come mai era approdato in un luogo tanto ostile alla sua indole, quando improvvisamente, l'ancestrale profumo dei "churros" esaurì ogni suo desiderio.
- [i:60064008ae]Mmm... Ho fame. Fame, fame di fica![/i:60064008ae] - Sussurrò fra sé e sé, mentre gli occhi si iniettavano di una luce diabolica.
- [i:60064008ae]Pss, pss... Uè... che... Estoy hablando con vos! Acercate por favor[/i:60064008ae]. - Una voce femminile, appena udibile, usciva da chissà dove. - Ehi [i:60064008ae]morocho[/i:60064008ae]... Nessuno ti ha detto che le donne argentine ce l'hanno d'oro?
Nik si gira di scatto, per capire da dove viene la voce e mentre si gira, vacilla, il piede poggia su una mattonella malferma e cade al suolo, in un tonfo sordo.
- Ma porc...
- Ahahahah... [i:60064008ae]pobrecito[/i:60064008ae]... Ti sei fatto male?
- No, niente di grave... ma dove sei che non ti vedo?
- Un'altra cosa che non sai, è che i marciapiedi di questa città , sono eternamente rotti. E' una questione d'identità . E' come quando fai un nodo al fazzoletto per ricordarti qualcosa. Ecco, i marciapiedi stanno lì, per ricordarti che questa città non cambierà mai.
Nik per la prima volta in vita sua, si sente spiazzato. Due giorni senza aver sedotto una donna, solo, parlando con una voce ignota, in una città lontana da casa, all'alba di un giorno qualunque.
- Ehi, ma dove sei? Non ti vedo.
- Sono qui.
- Dove?
- Qui... avvicinati, non vedi la luce?
- Vedo solo una vetrina piena di falli di pasta...
- Ahahahahah... quelli sono i "churros"! Si mangiano con la cioccolata calda, vuoti o ripieni di "dulce de leche", ricoperti di zucchero o di cioccolato. Non sono cazzi!
- Mi dici dove sei che non ti vedo?
- Guarda in alto, quelle sono le mie... ehm... gambe!
Nik alza gli occhi e vede, nella penombra, appollaiate su una scala di legno due chiappe tonde, prominenti e invitanti.
- Cosa fai lì?
- Sto tuffando i "churros" nell'olio bollente. Li friggo seguendo un'antica usanza spagnola, che vuole un tuffo nell'olio da almeno un metro di altezza, per garantire la migliore doratura.
- Ah... bello. E questi cazz... "churros", sono buoni?
- Ottimi!
- Mi spieghi la storia delle donne dalla fica d'oro?
- [i:60064008ae]Es muy simple[/i:60064008ae]... per conquistare una donna argentina, per convincerla a "cojer"... scopare, - [i:60064008ae]hay que hablar mucho, para convencerla[/i:60064008ae] - bisogna parlare molto per convincerla. Interi pomeriggi seduti al bar, [i:60064008ae]tomando café[/i:60064008ae], prima di andare in un [i:60064008ae]hotel alojamiento[/i:60064008ae], hotel a ore; per questo motivo si dice che hanno la fica d'oro, perché non la danno! Tu parli molto?
- No, beh... preferisco andar subito al sodo. La mia tecnica dura poche battute, rapida ed efficace.
- Ah... malissimo! Qui non hai speranze allora!
A quelle parole il povero Nik si sente mancare e colto da un senso di vertigine esistenziale, stremato dal digiuno e risucchiato dal vuoto allo stomaco, si accascia a terra sulle ginocchia, prende la testa fra le mani e esplode in un pianto inconsolabile invocando le buone cose di sempre:
- Mamma... voglio la pasta... Mammaaaaaa... Aiutooooo!!! Aiutoooo!!! Aiutoooooooooo!!![/quote:60064008ae]
dimmi che non è solo una parentesi....
a presto p.
Nik lanció il cappello sull'attaccapanni come faceva di solito entrando. Centrandolo al primo colpo.
- Nik, 002 ti sta aspettando
- Grazie Moneypenny... smalto indovinato...
- Entra... adulatore
- Dopo ceniamo insieme?
- Scordatelo... si scopa e basta.

La scivania di 002 sembrava avere gli stessi anni di 002. Noce scurito dal tempo e dalla polvere di vecchi faldoni depositata ovunque come sul fondo di una clessidra.
- Accomodati Nik. L'Iran di Ahmadinejad ha un piano di costruzione della bomba molto piu` avanzato di quello che si legge sul Times.
- Lo supponevo. Esattamente in quale stadio sono?
- Hanno una produzione di uranio arricchito da riempire il Tigri e l'Eufrate. Sono allo stadio N.
- Lo stadio N?
- La riduzione del nucleo in una testata. Nel giro di sei mesi avranno un missile balistico.
- Oh! Interessante...
- Il tuo compito e` sedurre Samira Zarrin. La madre della bomba.
- Cosa ha di speciale?
- Ha studiato a Mosca e poi al MIT. Bella quanto scaltra.
- Quanto bella?
- Inimmaginabile. Ha sedotto e eliminato alcune spie del KGB e della CIA.
- In che modo?
- La sua specialità ... avvolge le gambe attorno alla testa delle sue vittime
- Ma questo non puó essere sufficiente...
- Si, se si fa infilare il naso nel buco che ha in mezzo alle gambe...
- Ah... capisco. Nessuno dei nostri ragazzi è riuscito a farle il trattamento?
- Nik... come al solito. Quando falliscono tocca a noi fare il lavoro sporco.
- Amo i lavori sporchi... Quando si parte?

Il volo per Teheran stava rullando sulla pista avvolto nella più classica delle nebbie inglesi. Come prima di ogni decollo Nik si addormentó. Un sonno di undici ore filate.
- Caffe'?
- Uh? Eh? Ah si grazie, Linda... che ore sono?
- Quasi le quattro del pomeriggio. Tra poco atterreremo.
- Mmmhhh... non c'e` tempo immagino?
- No, questa volta no...
- Peccato... stavo facendo un sogno...
- Credo di sapere...
- No Linda ti sbagli... questo era peggio
- Missione difficile?
- Routine. Cosa sai di Samira?
- Gran fica. Gambe lunghe e naso sottile. Uccide.
- Anche io.
- Tu lo fai per mestiere...
- E lei?
- Per piacere.
- Devo farmela...
- Mettimi una mano sotto la gonna Nik...
- Con piacere.

Teheran, Hall dell'Hotel Esteghlal. Ore 12:39 Zulu Bravo.
- Nik hai un aspetto tremendo...
- Due giorni di corsa su un pick-up... vorrei vedere te Zohrah
- Per me sei tremendamente sexy
- Solo tu puoi trovare eccitante la puzza di deserto.
- Ci sono nata...
- Sei sempre stata una bimba strana... come hai fatto a diventare agente di sua Maestà ?
- Padre iraniano e madre britannica... odiavo mio padre.
- Capisco. Servono Martini in questo Hotel?
- Naturalmente... a cosa servono i guardiani della rivoluzione?
- L'aria di Teheran non ti ha rovinato
- Questo smog di idrocarburi? Lo adoro...
- Io no... hai l'aria condizionata in camera tua?
- Certo!
- Vorrei respirarne un po'
- Sali in camera mia allora
- Devi dirmi tutto su Samira...
- Dopo Nik... dopo... ho voglia di bere... da te.

Con la barba lunga di tre giorni Nik seguiva in un aula dell'università di Fisica a Teheran la lezione della Professoressa Samira Zarrin.
- ... e infine come ha dimostrato il capitalista cristiano Feynmann il campo gravitazionale quantistico puó sostituire l'equazione del campo gravitazionale relativistico del giudeo tedesco Einstein
- Ehm... mi scusi dottoressa Zarrin... nell'ultima equazione in basso sulla lavagna...
- Si?
- Non compare la costante di Mach
- Ah si naturalmente... bene per oggi è tutto. Alla prossima settimana.
.......................................................................
- Ha fatto lei l'osservazione sulla costante di Mach?
- Ehm... si
- Lei non è uno studente del mio corso
- Ehm... no
- La costante di Mach... non esiste
- Lo so... ma sapevo che in questo modo mi avrebbe notato...
- Dove ha imparato a parlare così bene l'arabo?
- In Cina
- In Cina? Sorprendente...
- Non conosce la Cina...
- Lei?
- Si direi molto bene... deve sapere che...
- (lo interrompe) E' forse una spia?
- Puó darsi...
- Ha l'aria da bimbo smarrito
- Di una spia smarrita...
- E se le proponessi di mangiare insieme?
- Come si fa a dire di no a una amantide?
- Come fai a sapere che ti mangeró?
- Intuito
- Vedremo...

--- To be continued...
Questo mi ha preso la mano... e` scritto in automatico... nemmeno io sapevo dove sarei andato a parare quando l'ho iniziato. E' naturalmente impubblicabile... tranne qui. Grazie a tutti e due i miei lettori se avranno la pazienza di leggerlo.
- Nik, 002 ti sta aspettando
- Grazie Moneypenny... smalto indovinato...
- Entra... adulatore
- Dopo ceniamo insieme?
- Scordatelo... si scopa e basta.

La scivania di 002 sembrava avere gli stessi anni di 002. Noce scurito dal tempo e dalla polvere di vecchi faldoni depositata ovunque come sul fondo di una clessidra.
- Accomodati Nik. L'Iran di Ahmadinejad ha un piano di costruzione della bomba molto piu` avanzato di quello che si legge sul Times.
- Lo supponevo. Esattamente in quale stadio sono?
- Hanno una produzione di uranio arricchito da riempire il Tigri e l'Eufrate. Sono allo stadio N.
- Lo stadio N?
- La riduzione del nucleo in una testata. Nel giro di sei mesi avranno un missile balistico.
- Oh! Interessante...
- Il tuo compito e` sedurre Samira Zarrin. La madre della bomba.
- Cosa ha di speciale?
- Ha studiato a Mosca e poi al MIT. Bella quanto scaltra.
- Quanto bella?
- Inimmaginabile. Ha sedotto e eliminato alcune spie del KGB e della CIA.
- In che modo?
- La sua specialità ... avvolge le gambe attorno alla testa delle sue vittime
- Ma questo non puó essere sufficiente...
- Si, se si fa infilare il naso nel buco che ha in mezzo alle gambe...
- Ah... capisco. Nessuno dei nostri ragazzi è riuscito a farle il trattamento?
- Nik... come al solito. Quando falliscono tocca a noi fare il lavoro sporco.
- Amo i lavori sporchi... Quando si parte?

Il volo per Teheran stava rullando sulla pista avvolto nella più classica delle nebbie inglesi. Come prima di ogni decollo Nik si addormentó. Un sonno di undici ore filate.
- Caffe'?
- Uh? Eh? Ah si grazie, Linda... che ore sono?
- Quasi le quattro del pomeriggio. Tra poco atterreremo.
- Mmmhhh... non c'e` tempo immagino?
- No, questa volta no...
- Peccato... stavo facendo un sogno...
- Credo di sapere...
- No Linda ti sbagli... questo era peggio
- Missione difficile?
- Routine. Cosa sai di Samira?
- Gran fica. Gambe lunghe e naso sottile. Uccide.
- Anche io.
- Tu lo fai per mestiere...
- E lei?
- Per piacere.
- Devo farmela...
- Mettimi una mano sotto la gonna Nik...
- Con piacere.

Teheran, Hall dell'Hotel Esteghlal. Ore 12:39 Zulu Bravo.
- Nik hai un aspetto tremendo...
- Due giorni di corsa su un pick-up... vorrei vedere te Zohrah
- Per me sei tremendamente sexy
- Solo tu puoi trovare eccitante la puzza di deserto.
- Ci sono nata...
- Sei sempre stata una bimba strana... come hai fatto a diventare agente di sua Maestà ?
- Padre iraniano e madre britannica... odiavo mio padre.
- Capisco. Servono Martini in questo Hotel?
- Naturalmente... a cosa servono i guardiani della rivoluzione?
- L'aria di Teheran non ti ha rovinato
- Questo smog di idrocarburi? Lo adoro...
- Io no... hai l'aria condizionata in camera tua?
- Certo!
- Vorrei respirarne un po'
- Sali in camera mia allora
- Devi dirmi tutto su Samira...
- Dopo Nik... dopo... ho voglia di bere... da te.

Con la barba lunga di tre giorni Nik seguiva in un aula dell'università di Fisica a Teheran la lezione della Professoressa Samira Zarrin.
- ... e infine come ha dimostrato il capitalista cristiano Feynmann il campo gravitazionale quantistico puó sostituire l'equazione del campo gravitazionale relativistico del giudeo tedesco Einstein
- Ehm... mi scusi dottoressa Zarrin... nell'ultima equazione in basso sulla lavagna...
- Si?
- Non compare la costante di Mach
- Ah si naturalmente... bene per oggi è tutto. Alla prossima settimana.
.......................................................................
- Ha fatto lei l'osservazione sulla costante di Mach?
- Ehm... si
- Lei non è uno studente del mio corso
- Ehm... no
- La costante di Mach... non esiste
- Lo so... ma sapevo che in questo modo mi avrebbe notato...
- Dove ha imparato a parlare così bene l'arabo?
- In Cina
- In Cina? Sorprendente...
- Non conosce la Cina...
- Lei?
- Si direi molto bene... deve sapere che...
- (lo interrompe) E' forse una spia?
- Puó darsi...
- Ha l'aria da bimbo smarrito
- Di una spia smarrita...
- E se le proponessi di mangiare insieme?
- Come si fa a dire di no a una amantide?
- Come fai a sapere che ti mangeró?
- Intuito
- Vedremo...

--- To be continued...
Questo mi ha preso la mano... e` scritto in automatico... nemmeno io sapevo dove sarei andato a parare quando l'ho iniziato. E' naturalmente impubblicabile... tranne qui. Grazie a tutti e due i miei lettori se avranno la pazienza di leggerlo.
Ich bin ein Berliner. JFK