Milano, 25 gen . (Adnkronos) - Boom di 'sesso dopato' tra i giovani italiani. Spesso hanno appena vent'anni, sono sani e sanno di esserlo. Ma vivono i rapporti intimi come una gara. E cosi' vanno dall'andrologo, o navigano in Internet, alla ricerca di un farmaco per stupire la partner con super-performance da manuale. A lanciare l'allarme, oggi a Milano in occasione di un'incontro promosso da Pfizer, sono gli esperti della Societa' italiana di andrologia (Sia). ''Da un'indagine condotta distribuendo questionari a circa mille specialisti della penisola - ha riferito Bruno Giammusso, segretario Sia e responsabile del Servizio di Andrologia chirurgica dell'universita' di Catania - risulta che le cosiddette 'richieste atipiche', quelle cioe' di chi vuole una pillola anti-impotenza pur non avendone bisogno, riguardano quasi il 10% degli uomini visitati dall'andrologo''.
Le caratteristiche dei non malati che pretendono 'l'aiutino' sono sempre le stesse, tanto che i medici sono riusciti a tracciarne un identikit: ''Sono giovani dai 20 ai 35 anni - spiega Giammusso all'ADNKRONOS SALUTE - Abitano indifferentemente al Nord, al Centro o al Sud della penisola, arrivano nei nostri studi sempre da soli, senza una partner, e fanno richieste molto precise: sanno benissimo di non avere alcun disturbo, ma inseguono la super-prestazione e chiedono un farmaco''. Ma il vero problema e' un altro. ''Questi giovani - aggiunge il socio Sia - cercano di reperire i medicinali che vogliono per vie alternative, vendita online o consigli di figure 'parallele' ai veri esperti''. Cosi' facendo ''sfuggono al medico'', lasciando immaginare un 'sottobosco' di richieste che non arriva all'andrologo e un fenomeno dai numeri assai piu' grandi di quanto non si riesca ora a calcolare.
Sotto accusa ''molti dei modelli pubblicizzati dai media'', prosegue Giammusso. Che punta il dito contro ''alcuni prototipi maschili raccontati dal cinema'' e contro ''certi articoli che insegnano 'come farla sognare in 10 mosse'''. Risultato: ''Molti giovani, circa 100 l'anno per ogni centro andrologico, chiedono farmaci allo specialista sulla base di preconcetti distorti di sessualita', vista come un'esibizione di virilita' o addirittura come un'attivita' agonistica''. In altre parole ''credono al mito di una sessualita' perfetta che si misura in centimetri, numero e durata dei rapporti'', incalza l'esperto Sia.
Un esercito di ventenni e trentenni che ''pretendono da noi la garanzia di una super-prestazione'' e che rischiano la psiche e la salute. ''Il primo pericolo - dice Giammusso - e' che dilaghi una cultura malata del sesso e che intere generazioni crescano con un senso di inadeguatezza in grado di trasformare persone sane in potenziali malati''. Piu' che gli effetti collaterali dei farmaci anti-impotenza, ''casi rarissimi in giovane eta', la minaccia e' che si scateni una sorta di dipendenza da farmaco: una 'sessualita' dopata', l'idea che senza la pillola non si possano avere rapporti soddisfacenti''. E spesso 'complici' dell'equivoco sono anche le donne: ''Molte volte sono cause inconsapevoli della richiesta di farmaci, perche' viste dal giovane partner come giudici esigenti''.
