OT - Gang bang all'Oasi francescana
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Allusioni, volgarità , corteggiamenti nelle carte sul frate di Cosenza accusato di aver stuprato una suora
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Padre Fedele Bisceglia (Cufari)
COSENZA - La prima volta, «mi fece entrare nella sua stanza con la forza. Erano poche ore prima che padre Fedele partisse per l’Africa». La seconda, «il giorno successivo al suo rientro». La terza, «ricordo che era il giorno prima del suo onomastico». La quarta «era il compleanno di mia madre». Per un paio di volte i violentatori «pagarono dei soldi», 160 mila e 100 mila euro.
àˆ come se lei, la suora che ha fatto arrestare il frate francescano, si ostinasse a ricordare solo i contorni della sua angoscia. Come se i dettagli di quei giorni avessero preso il sopravvento per scacciare via le cose importanti, le violenze subite. Dalle 75 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare contro padre Fedele Bisceglia quasi la vedi, la suora. Minuta e spaventata. E la vedi mentre racconta la sua tragedia ai magistrati.
Il giorno della seconda violenza «nella stanza erano in tre». La suora fu picchiata e sulla violenza fu girato un video, scattate foto. Del terzo episodio la donna ricorda: «Padre Fedele mi legó i polsi alla sponda di ferro del letto con dei lacci emostatici perchè così non mi sarebbero rimasti i segni. Sono stata bendata. Non ho visto la persona che mi ha violentata». Poi l’ultima offesa: «àˆ stato sul lettino ginecologico dello studio medico».
â– La scheda: il «monaco ultrà » â– Foto â– Video
La suora si è confidata con la madre superiora quasi per caso. «Ho partecipato a degli esercizi spirituali e il padre che li conduceva ci ha proposto una riflessione su come liberarci delle nostre ferite. Ci ha detto di scriverle su dei foglietti e bruciarle in un braciere». La suora decide che quello è l’attimo da cogliere. Con i suoi fogliettini fra le mani scrive parole che fino a quel momento non aveva saputo dire. àˆ la storia nera dei suoi giorni all’Oasi francescana di padre Fedele. Scrive di essere stata violentata dal missionario e da altri, di aver provato vergogna e paura, di essere stata minacciata. Poi brucia tutto. L’esercizio spirituale è perfetto. Mentre la sua «ferita» brucia lei si alza e va a parlare con la madre superiora. Racconterà poi al pm che «una delle volte c’era con uno sconosciuto. Mi fecero prendere una pastiglia e a quel punto io non potei più fare resistenza. Mi legarono al letto».
LE DONNE E LE PASSIONI - Stefano Dodaro, capo della squadra mobile di Cosenza, capisce dalle intercettazioni che, nella migliore delle ipotesi, padre Fedele non si comporta come ci si aspetterebbe da un francescano.
Il missionario dei diseredati, l’uomo che ha costruito la sua immagine a metà strada fra la dedizione per il prossimo e quella per il calcio, ha sempre avuto una passione inconfessata, le donne. Dagli atti risulta che abbia costretto almeno una decina di loro a soddisfare le sue manie sessuali. E pare che in tanti sapessero. Non soltanto della sua passione nuda e cruda ma del fatto che non tutte le sue avventure sessuali fossero consenzienti o, quantomeno, che fossero «estorte» in cambio di favori. Virginia (romena), Anna (bulgara), Cristina (russa) rivelano di aver dovuto cedere alle avances del francescano in cambio del permesso di soggiorno. Cosmina, anche lei rumena, racconta: «Siamo entrati in una stanza e padre Fedele ha subito chiuso a chiave la porta. Si è tolto il saio. Si è avvicinato a me, mi ha detto che avevo un bel seno e me lo ha toccato con entrambe le mani. Io mi sono ritratta e lui mi ha detto che mi avrebbe potuto aiutare a restare in Italia facendomi avere i documenti. Io gli ho risposto che non volevo assolutamente alcun rapporto sessuale ed a quel punto lui, alzó la voce rosso dalla rabbia, "sei una p...., non lo sai che tutte le donne dell’Oasi sono state con me, sei arrivata tu e fai la preziosa"».
LE MINACCE E LA MAFIA - Dopo aver firmato la denuncia, il 24 ottobre, la suora si rifugia a casa di amici, a Roma. Ha paura che padre Fedele la faccia cercare per chissà quale ritorsione. Del resto era stato proprio lui a dirle che «se parli sei finita. Guarda che io conosco giornalisti, magistrati, poliziotti, carabinieri, la tua parola contro la mia non varrebbe niente». E se questo non le fosse bastato che ricordasse anche un’altra cosa, «sono un amico del mafioso Carmelo De Pasquale». Così aveva pensato di tenerla in scacco. Inutilmente. E quattro giorni dopo la prima deposizione a verbale, sul cellulare di lei è comparso un messaggino chiaro: «Ritira la denuncia, siamo sempre più vicini». Anche altre delle donne che hanno avuto rapporti sessuali con il frate descrivono i suoi modi spicci per convincerle a non parlare: «Qui conto solo io», oppure «non dirai niente sennó ti caccio via dal centro». Le cacciava anche se per caso si rifiutavano di accontentarlo nelle sue richieste sessuali. Ma la suora che ha denunciato il fatto, più delle altre, è stata a un passo dalla tragedia. «Il 29 giugno, prima di partire per Roma, il monaco e il segretario hanno tentato di farmi ingoiare una pillola il cui effetto avrebbe dovuto essere quello di spingermi a buttarmi dall’ultimo piano dell’Oasi». Non l’ha fatto e chissà adesso quante volte ha ripensato a momenti duri come quello e alla sua voglia di farla finita. Raccontano le consorelle: «Ebbe un profondo cambiamento comportamentale. Era nervosa, irascibile, piangeva e diceva spesso "voi non capite"». Adesso tutte capiscono. La suora vuole dimenticare quella che loro definivano «la strana paura di ritrovarsi da sola con padre Fedele».
Giusi Fasano
Carlo Macrì
25 gennaio 2006
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Padre Fedele Bisceglia (Cufari)
COSENZA - La prima volta, «mi fece entrare nella sua stanza con la forza. Erano poche ore prima che padre Fedele partisse per l’Africa». La seconda, «il giorno successivo al suo rientro». La terza, «ricordo che era il giorno prima del suo onomastico». La quarta «era il compleanno di mia madre». Per un paio di volte i violentatori «pagarono dei soldi», 160 mila e 100 mila euro.
àˆ come se lei, la suora che ha fatto arrestare il frate francescano, si ostinasse a ricordare solo i contorni della sua angoscia. Come se i dettagli di quei giorni avessero preso il sopravvento per scacciare via le cose importanti, le violenze subite. Dalle 75 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare contro padre Fedele Bisceglia quasi la vedi, la suora. Minuta e spaventata. E la vedi mentre racconta la sua tragedia ai magistrati.
Il giorno della seconda violenza «nella stanza erano in tre». La suora fu picchiata e sulla violenza fu girato un video, scattate foto. Del terzo episodio la donna ricorda: «Padre Fedele mi legó i polsi alla sponda di ferro del letto con dei lacci emostatici perchè così non mi sarebbero rimasti i segni. Sono stata bendata. Non ho visto la persona che mi ha violentata». Poi l’ultima offesa: «àˆ stato sul lettino ginecologico dello studio medico».
â– La scheda: il «monaco ultrà » â– Foto â– Video
La suora si è confidata con la madre superiora quasi per caso. «Ho partecipato a degli esercizi spirituali e il padre che li conduceva ci ha proposto una riflessione su come liberarci delle nostre ferite. Ci ha detto di scriverle su dei foglietti e bruciarle in un braciere». La suora decide che quello è l’attimo da cogliere. Con i suoi fogliettini fra le mani scrive parole che fino a quel momento non aveva saputo dire. àˆ la storia nera dei suoi giorni all’Oasi francescana di padre Fedele. Scrive di essere stata violentata dal missionario e da altri, di aver provato vergogna e paura, di essere stata minacciata. Poi brucia tutto. L’esercizio spirituale è perfetto. Mentre la sua «ferita» brucia lei si alza e va a parlare con la madre superiora. Racconterà poi al pm che «una delle volte c’era con uno sconosciuto. Mi fecero prendere una pastiglia e a quel punto io non potei più fare resistenza. Mi legarono al letto».
LE DONNE E LE PASSIONI - Stefano Dodaro, capo della squadra mobile di Cosenza, capisce dalle intercettazioni che, nella migliore delle ipotesi, padre Fedele non si comporta come ci si aspetterebbe da un francescano.
Il missionario dei diseredati, l’uomo che ha costruito la sua immagine a metà strada fra la dedizione per il prossimo e quella per il calcio, ha sempre avuto una passione inconfessata, le donne. Dagli atti risulta che abbia costretto almeno una decina di loro a soddisfare le sue manie sessuali. E pare che in tanti sapessero. Non soltanto della sua passione nuda e cruda ma del fatto che non tutte le sue avventure sessuali fossero consenzienti o, quantomeno, che fossero «estorte» in cambio di favori. Virginia (romena), Anna (bulgara), Cristina (russa) rivelano di aver dovuto cedere alle avances del francescano in cambio del permesso di soggiorno. Cosmina, anche lei rumena, racconta: «Siamo entrati in una stanza e padre Fedele ha subito chiuso a chiave la porta. Si è tolto il saio. Si è avvicinato a me, mi ha detto che avevo un bel seno e me lo ha toccato con entrambe le mani. Io mi sono ritratta e lui mi ha detto che mi avrebbe potuto aiutare a restare in Italia facendomi avere i documenti. Io gli ho risposto che non volevo assolutamente alcun rapporto sessuale ed a quel punto lui, alzó la voce rosso dalla rabbia, "sei una p...., non lo sai che tutte le donne dell’Oasi sono state con me, sei arrivata tu e fai la preziosa"».
LE MINACCE E LA MAFIA - Dopo aver firmato la denuncia, il 24 ottobre, la suora si rifugia a casa di amici, a Roma. Ha paura che padre Fedele la faccia cercare per chissà quale ritorsione. Del resto era stato proprio lui a dirle che «se parli sei finita. Guarda che io conosco giornalisti, magistrati, poliziotti, carabinieri, la tua parola contro la mia non varrebbe niente». E se questo non le fosse bastato che ricordasse anche un’altra cosa, «sono un amico del mafioso Carmelo De Pasquale». Così aveva pensato di tenerla in scacco. Inutilmente. E quattro giorni dopo la prima deposizione a verbale, sul cellulare di lei è comparso un messaggino chiaro: «Ritira la denuncia, siamo sempre più vicini». Anche altre delle donne che hanno avuto rapporti sessuali con il frate descrivono i suoi modi spicci per convincerle a non parlare: «Qui conto solo io», oppure «non dirai niente sennó ti caccio via dal centro». Le cacciava anche se per caso si rifiutavano di accontentarlo nelle sue richieste sessuali. Ma la suora che ha denunciato il fatto, più delle altre, è stata a un passo dalla tragedia. «Il 29 giugno, prima di partire per Roma, il monaco e il segretario hanno tentato di farmi ingoiare una pillola il cui effetto avrebbe dovuto essere quello di spingermi a buttarmi dall’ultimo piano dell’Oasi». Non l’ha fatto e chissà adesso quante volte ha ripensato a momenti duri come quello e alla sua voglia di farla finita. Raccontano le consorelle: «Ebbe un profondo cambiamento comportamentale. Era nervosa, irascibile, piangeva e diceva spesso "voi non capite"». Adesso tutte capiscono. La suora vuole dimenticare quella che loro definivano «la strana paura di ritrovarsi da sola con padre Fedele».
Giusi Fasano
Carlo Macrì
25 gennaio 2006
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
IMHO è peggio questo:
Dagli atti del processo le accuse rivolte dal Pm Carolina Elia (Procura di Lecce) a Don Cesare Lodeserto, direttore del Cpt Regina pacis di San Foca (Lecce)
"Pur avendo l'obbligo giuridico di impedire che gli operatori del Centro, direttamente sottoposti al suo potere disciplinare, usassero violenza nei confronti degli stranieri trattenuti, trovandosi in più occasioni ad assistervi, e comunque avendo la consapevolezza che ció stesse accadendo, non impediva a G. Lodeserto, Vieru, Dokaj, Gozlugol, Mara, Sen di colpire con calci, pugni, spintoni, schiaffi ed altro i cittadini stranieri fuggitivi.
Abusava personalemente dei mezzi di correzione ai danni di Soiuden Montassar, Jdidi Feker, Yakoubi Ridha, Camisa Amid, Deli Mohamed, Lesmi Habib, Salem Mohamed, Benshine Mohamed, e in particolare unitamente a Vieru, G. Lodeserto, al carabiniere Alberga e ad altri carabinieri (allo stato non identificati), afferrava Souiden per i capelli e lo sbatteva ripetutamente con violenza sul muro, facendogli sbattere prima la nuca e poi la faccia in prossimità dello spigolo della porta, così gli cagionava un trauma cranico commotivo con vasta ferita all'arcata sopraccigliare sinistra; poi armatosi di un manganello in dotazione ai carabinieri in servizio, colpiva nuovamente Souiden sul volto, causandogli la rottura di due denti ed una ferita sotto al mento.
Unitamente ad alcuni carabinieri (allo stato non identificati) percuoteva Jdidi, Yakoubi, Camisa cagionando loro lesioni personali.
Sputava sul viso Salem.
Colpiva con le mani sul volto Deli e Lesmi (quest'ultimo vistosamente sanguinante al viso) dopo che gli stessi erano stati rintracciati e ricondotti al centro in manette.
Colpiva con uno schiaffo sul viso Benshine e strattonava Louro afferandolo per il cappuccio e spingendolo contro il muro, così unendosi al pestaggio, con conseguenze lesive, compiuto ai loro danni dai carabinieri D'Ambrosio e Ottomano
Dagli atti del processo le accuse rivolte dal Pm Carolina Elia (Procura di Lecce) a Don Cesare Lodeserto, direttore del Cpt Regina pacis di San Foca (Lecce)
"Pur avendo l'obbligo giuridico di impedire che gli operatori del Centro, direttamente sottoposti al suo potere disciplinare, usassero violenza nei confronti degli stranieri trattenuti, trovandosi in più occasioni ad assistervi, e comunque avendo la consapevolezza che ció stesse accadendo, non impediva a G. Lodeserto, Vieru, Dokaj, Gozlugol, Mara, Sen di colpire con calci, pugni, spintoni, schiaffi ed altro i cittadini stranieri fuggitivi.
Abusava personalemente dei mezzi di correzione ai danni di Soiuden Montassar, Jdidi Feker, Yakoubi Ridha, Camisa Amid, Deli Mohamed, Lesmi Habib, Salem Mohamed, Benshine Mohamed, e in particolare unitamente a Vieru, G. Lodeserto, al carabiniere Alberga e ad altri carabinieri (allo stato non identificati), afferrava Souiden per i capelli e lo sbatteva ripetutamente con violenza sul muro, facendogli sbattere prima la nuca e poi la faccia in prossimità dello spigolo della porta, così gli cagionava un trauma cranico commotivo con vasta ferita all'arcata sopraccigliare sinistra; poi armatosi di un manganello in dotazione ai carabinieri in servizio, colpiva nuovamente Souiden sul volto, causandogli la rottura di due denti ed una ferita sotto al mento.
Unitamente ad alcuni carabinieri (allo stato non identificati) percuoteva Jdidi, Yakoubi, Camisa cagionando loro lesioni personali.
Sputava sul viso Salem.
Colpiva con le mani sul volto Deli e Lesmi (quest'ultimo vistosamente sanguinante al viso) dopo che gli stessi erano stati rintracciati e ricondotti al centro in manette.
Colpiva con uno schiaffo sul viso Benshine e strattonava Louro afferandolo per il cappuccio e spingendolo contro il muro, così unendosi al pestaggio, con conseguenze lesive, compiuto ai loro danni dai carabinieri D'Ambrosio e Ottomano
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
E' vero, non si puó neanche scherzare con Donegal...Ortheus ha scritto:(Come vincono il Premio di Forumista dell'Anno,diventano immediatamente serissimi!!!)
Donegal, vorrei ricordarti che sto' Topic l'ha aperto Romeo...
Scusa, non ravvisi la situazione di gang-bang?? Oh scusa, mio perfezionista.
E se la suora rifiutava cosa le succedeva? La licenziavano??
A me pare una che ha cambiato idea.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)
E' veramente penoso :)
Come sono andate veramente le cose lo possiamo solo presumere, si vedrà più in la, speriamo. Sicuramente nulla di divertente.
Peró in effetti come la mette romeo fa un po' ridere
Suore e preti che fanno le gang bang non è nemmeno tanto un OT 
Se sapessi che nei conventi si vive così mi ci sarei chiusa dentro a 18 anni

Peró in effetti come la mette romeo fa un po' ridere


Se sapessi che nei conventi si vive così mi ci sarei chiusa dentro a 18 anni


miticagessy ha scritto:Non lo so, guardo pochissima tv, e quel poco che guardo è qualcosa di molto più interessante di Limitibreglia ha scritto:Ma Luana Borgia è quella che ha parteciapato come valletta pure ai programmi di Limiti???![]()
Majestic, serve del sale per condirle?breglia ha scritto:P.S. Miticagessy, Majestic si mangerà le mani per non aver fatto in tempo a correggerti...
Era talmente grossa che se ne sarebbe accorto anche UVZ.

"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
cito da un blog:Nova ha scritto:Come sono andate veramente le cose lo possiamo solo presumere, si vedrà più in la, speriamo. Sicuramente nulla di divertente.
Peró in effetti come la mette romeo fa un po' ridereSuore e preti che fanno le gang bang non è nemmeno tanto un OT
Se sapessi che nei conventi si vive così mi ci sarei chiusa dentro a 18 anni![]()
"Cristo è amore, e talvolta violenza di gruppo"
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Non c'è nulla di peggio della violenza fatta perchè si hanno giustificazioni morali...Squirto ha scritto:cito da un blog:Nova ha scritto:Come sono andate veramente le cose lo possiamo solo presumere, si vedrà più in la, speriamo. Sicuramente nulla di divertente.
Peró in effetti come la mette romeo fa un po' ridereSuore e preti che fanno le gang bang non è nemmeno tanto un OT
Se sapessi che nei conventi si vive così mi ci sarei chiusa dentro a 18 anni![]()
"Cristo è amore, e talvolta violenza di gruppo"
Vili, solo vili bacchettoni. Io li manderei tutti all'inferno ad arrostire ben bene.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)
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- camminatore
- Impulsi superiori
- Messaggi: 2251
- Iscritto il: 08/09/2001, 2:00
- pierpierotwo
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1237
- Iscritto il: 21/08/2005, 11:50
- Località: + o - Varese
Fossi in te Nik, visto quello che succede (che racconti), me ne andrei in Cina... In fondo sei anche tu del giro...nik978 ha scritto:anedotto:
all'uscita della notizia un mio collega mi chiama:VIENI VIENI..AVEVI RAGIONE. NE HAN BECCATO UN ALTRO!
premessa:questo collega, ora padre di famiglia integerrimo, è un ex ultras del genoa di quelli tosti ma tosti ma tosti.
in questi ultimi mesi tutti i suoi compagni di avventure coetanei stan finendo al gabbio x vari motivi (tentaviid i amzzare la moglie girando x genova con 2 pitole cariche e colluttazione con 2 poliziotti mandati all'ospedale, altra colluttazione con 4 carabinieri feriti da parter di uno che anni fa buttó la moglie dal balcone, spaccio..ecc..)
questo frate pur essendo di cosenza, lo conosceva!
fecero dele belle mangiate assieme in concomitanza di cosenza genoa.::D
quindi prima o poi in laera finirà pur eil mio collega..stan cadendo 1 ad uno.:.D
ma si palra di una pornostar "redenta" da questo frate...chi è??



Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)
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Secondo te "bacchettoni" è un termine moralistico?? E' come dire che morale è un termine moralistico...SuSEr ha scritto:Ti quoterei alla grande se la seconda frase non fosse l'esatto contrario della primaRomeo ha scritto: Non c'è nulla di peggio della violenza fatta perchè si hanno giustificazioni morali...
Vili, solo vili bacchettoni. Io li manderei tutti all'inferno ad arrostire ben bene.
Non ci siamo.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)
E' veramente penoso :)