OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑20/05/2021, 14:30
Blif ha scritto: ↑20/05/2021, 13:35
Se guardi la storia con gli occhi del Novecento, fai la politica estera italiana.
Quest’ultima affermazione e’ concettualmente diversa da quelle sopra menzionate.
Sopra sembra che la storia lontana risulti sistematicamente illuminante e quella recente sempre oscura, che gia’ mi sembra molto discutibile.
Nessun elenco minuzioso di fatti aggiunge pregnanza di significato a quello che affermi.
Il fatto poi che la storia recente possa risultare divisiva non si risolve ignorandola. E’ un mettere la testa sotto la sabbia, non affrontare le questioni, aggirarle con l’ipocrisia,sono scelte che mettono fuori dalla storia e infatti questo e’ quello che accade. Con le dovute differenze e’ quello che succede anche con lo studio della geografia a scuola.
Non mi segui.
Ho fatto esempi (se ne possono fare altri) che mostrano come le dinamiche geopolitiche di oggi siano più simili a quelle di secoli precedenti che a quelle del Novecento.
Impostare una trasmissione storica in gran parte sul Novecento significa presentare un mondo che è più morto e lontano, e nascondere mondi più vivi e vicini.
Cianbellano mi aveva convincentemente risposto ai tempi del mio primo sfogo: non ci sono filmati da proiettare su questi mondi,
per cui tanto vale fare trasmissioni su figure minori ed eventi di cronaca dei tempi di nonna Speranza e zia Fiorella, che mi pare ieri che andavamo a trovarle.
Quando un ministro degli Esteri ragiona in termini di Africa povera e colonizzata, Stati Uniti portatori di democrazia e libertà, Turchia sulla via della modernità,
Russia ideologicamente ostile al nostro modo di vivere e altre amenità del genere (Scozia fedele alla Regina, Germania ossessionata dal passato nazista,
Giappone pacifista per costituzione, devo andare avanti?), forse ha approfondito troppo il Novecento e dimenticato il grosso della storia.
Come i monarchici francesi che a fine Ottocento si dividevano ancora in legittimisti e orleanisti.