per esempio l'ex moglie di Ross in FRIENDSBarabino ha scritto:in effetti spiega perché alcune donne restano FULMINATE SULLA STRADA DI LESBO, anche nella mezza età

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per esempio l'ex moglie di Ross in FRIENDSBarabino ha scritto:in effetti spiega perché alcune donne restano FULMINATE SULLA STRADA DI LESBO, anche nella mezza età
Scusate l'intromissione, ma "Tutto quello che fai per un'altra persona in fondo lo fai per te stesso" è la frase più freudiana mai apparsa in questo forum.
LO SGUARDO DELL'ALTROOSCAR VENEZIA ha scritto: ↑30/05/2021, 9:55Qualificato con sabato libero sono dizioni anni 60/70 del 900.
Il tuo lavoro da immobiliarista e’ gia’ adatto ad un maschio alfa ( a patto che mammina te lo lasci fare ovvio altrimenti niente maschio alfa)
E sono sicuro che lo zio Oscar non ha letto nemmeno un rigo di freud
Prendo spunto dal finale che condivido in pieno in quanto le connessioni nervose dell'area perineale in genere sono talmente complesse da non consentire schematizzazioni compartimentali rigide, per dire che negli anni 90 di cominciò a parlare di orgasmo pelvico, come fenomeno inclusivo delle rigide distinzioni precedenti. In ogni caso, per la questione del V dito in area anale, possiamo anche pensare che il prof Rifelli, che era medico, non ritenne necessaria la sua amputazione in quel determinato contesto.OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑30/05/2021, 9:55Vorrei tornare alla masturbazione femminile e segnatamente alla posizione del cowboy di Pan.
Ok a primo dito sulla clitoride e secondo in fregna ma dissento sull’utilità pratica del terzo dito in culo.
Mentre clitoride e vulva si nutrono di reciproche influenze e la masturbazione dell’uno interessa l’altro e i due organi sono complementari dal punto di vista del piacere , non posso aggiungere anche il culo o altro ancora.
Il nostro sistema nervoso seleziona la fonte che gli da piu’ piacere escludendo il resto non essendo in grado di gestire plurime fonti di godimento.
Esempio calzante , con tutti i limiti delle analogie, e’ quando una di fa montare da due uomini, il piacere è per lo piu’ psicologico in quanto l’apparato vestibolo sensoriale non riesce a fare la sommatoria dei singoli piaceri.
Forse è così, ma il Maestro di Vienna è comunque nel suo Inconscio.