[O.T.] Testi delle vostre canzoni preferite!
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- Federico Botticelli
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Parlavamo dell'amore in un altro topic.
Faccio miei alcuni versi di questa canzone per definirlo.
E ti vengo a cercare
Franco Battiato
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perchè ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sè.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perchè mi piace ció che pensi e che dici
perchè in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà .
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà .
E ti vengo a cercare
perchè sto bene con te
perchè ho bisogno della tua presenza.
Faccio miei alcuni versi di questa canzone per definirlo.
E ti vengo a cercare
Franco Battiato
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perchè ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sè.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perchè mi piace ció che pensi e che dici
perchè in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà .
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà .
E ti vengo a cercare
perchè sto bene con te
perchè ho bisogno della tua presenza.
- Federico Botticelli
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Questa è la prova che esiste una connessione profonda tra tutte le arti.
La contaminazione tra pittura macchiaiola e musica.
Giubbe Rosse
Franco Battiato
Abito in una casa di collina
e useró la macchina tre volte al mese
con 2000 lire di benzina
scendo giù in paese.
Quante lucertole attraversano la strada
vanno veloci ed io più piano ad evitarle.
Quanti giardini di aranci e limoni
balconi traboccanti di gerani
per Pasqua oppure quando ci si sposa
usiamo per lavarci
petali di rose
e le lucertole attraversano la strada
com'è diverso e uguale
il loro mondo dal mio.
Vivere più a sud
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.
Passare dal mercato del pesce
prendere i collari in farmacia per i cani
e ritirare i vetri cattedrale del gazebo.
Il fuoco incandescente del vulcano
allontanó il potere delle Giubbe Rosse
e come sembra tutto disumano
e certi capi allora e oggi
e certe masse
quanti fantasmi ci attraversano la strada.
Ritornare a sud
per seguire il mio destino
la prossima tappa
del mio cammino in me
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.
La contaminazione tra pittura macchiaiola e musica.
Giubbe Rosse
Franco Battiato
Abito in una casa di collina
e useró la macchina tre volte al mese
con 2000 lire di benzina
scendo giù in paese.
Quante lucertole attraversano la strada
vanno veloci ed io più piano ad evitarle.
Quanti giardini di aranci e limoni
balconi traboccanti di gerani
per Pasqua oppure quando ci si sposa
usiamo per lavarci
petali di rose
e le lucertole attraversano la strada
com'è diverso e uguale
il loro mondo dal mio.
Vivere più a sud
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.
Passare dal mercato del pesce
prendere i collari in farmacia per i cani
e ritirare i vetri cattedrale del gazebo.
Il fuoco incandescente del vulcano
allontanó il potere delle Giubbe Rosse
e come sembra tutto disumano
e certi capi allora e oggi
e certe masse
quanti fantasmi ci attraversano la strada.
Ritornare a sud
per seguire il mio destino
la prossima tappa
del mio cammino in me
per trovare la mia stella
e i cieli e i mari
prima dov'ero.
- Federico Botticelli
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Una risposta alla domanda: chi siamo?
Mesopotamia
Franco Battiato
Lo sai che più si invecchia
più affiorano ricordi lontanissimi
come se fosse ieri
mi vedo a volte in braccio a mia madre
e sento ancora i teneri commenti di mio padre
i pranzi, le domeniche dai nonni
le voglie e le esplosioni irrazionali
i primi passi, gioie e dispiaceri.
La prima goccia bianca che spavento
e che piacere strano
e un innamoramento senza senso
per legge naturale a quell'età
i primi accordi su di un organo da chiesa in sacrestia
ed un dogmatico rispetto
verso le istituzioni.
Che cosa resterà di me? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che ho avuto in questa vita?
Mi piacciono le scelte radicali
la morte consapevole che si autoimpose Socrate
e la scomparsa misteriosa e unica di Majorana
la vita cinica ed interessante di Landolfi
opposto ma vicino a un monaco birmano
o la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli.
Anch'io a guardarmi bene vivo da millenni
e vengo dritto dalla civiltà più alta dei Sumeri
dall'arte cuneiforme degli Scribi
e dormo spesso dentro un sacco a pelo
perchè non voglio perdere i contatti con la terra.
La valle tra i due fiumi della Mesopotamia
che vide alle sue rive Isacco di Ninive.
Che cosa resterà di noi? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che abbiamo in questa vita?
Mesopotamia
Franco Battiato
Lo sai che più si invecchia
più affiorano ricordi lontanissimi
come se fosse ieri
mi vedo a volte in braccio a mia madre
e sento ancora i teneri commenti di mio padre
i pranzi, le domeniche dai nonni
le voglie e le esplosioni irrazionali
i primi passi, gioie e dispiaceri.
La prima goccia bianca che spavento
e che piacere strano
e un innamoramento senza senso
per legge naturale a quell'età
i primi accordi su di un organo da chiesa in sacrestia
ed un dogmatico rispetto
verso le istituzioni.
Che cosa resterà di me? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che ho avuto in questa vita?
Mi piacciono le scelte radicali
la morte consapevole che si autoimpose Socrate
e la scomparsa misteriosa e unica di Majorana
la vita cinica ed interessante di Landolfi
opposto ma vicino a un monaco birmano
o la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli.
Anch'io a guardarmi bene vivo da millenni
e vengo dritto dalla civiltà più alta dei Sumeri
dall'arte cuneiforme degli Scribi
e dormo spesso dentro un sacco a pelo
perchè non voglio perdere i contatti con la terra.
La valle tra i due fiumi della Mesopotamia
che vide alle sue rive Isacco di Ninive.
Che cosa resterà di noi? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che abbiamo in questa vita?
- Federico Botticelli
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Concedetemi di condividere una mia canzone con voi.
Purtroppo non sentirete la musica, peró mi andava di scriverlo insieme agli altri testi, perchè rappresenta qualcosa per me.
Letti d’ottone
di FBZ
Letti d’ottone, tavolini e tappeti persiani
storie calde, mai sentite, non ancora vissute
Sete cinesi sopra cianfrusaglie
tra le trame delle maglie
la confusione è in fondo un ordine
di una volontà al margine
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza
Scorrono giorni simili a donne in confessione
che ti leggono sul fondo del caffè la professione
perchè la polvere è solo uno stato della mente
di tutta quella gente che si diverte, si diverte quando mente
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza
C’è il richiamo al dovere
la sostanza del potere
cresci, sposa e partorisci
e un fiume resta in piena
C’è il richiamo al dovere
la sostanza del potere
cresci, sposa e partorisci
il resto è pura scena
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza.
Purtroppo non sentirete la musica, peró mi andava di scriverlo insieme agli altri testi, perchè rappresenta qualcosa per me.
Letti d’ottone
di FBZ
Letti d’ottone, tavolini e tappeti persiani
storie calde, mai sentite, non ancora vissute
Sete cinesi sopra cianfrusaglie
tra le trame delle maglie
la confusione è in fondo un ordine
di una volontà al margine
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza
Scorrono giorni simili a donne in confessione
che ti leggono sul fondo del caffè la professione
perchè la polvere è solo uno stato della mente
di tutta quella gente che si diverte, si diverte quando mente
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza
C’è il richiamo al dovere
la sostanza del potere
cresci, sposa e partorisci
e un fiume resta in piena
C’è il richiamo al dovere
la sostanza del potere
cresci, sposa e partorisci
il resto è pura scena
Si puó crescere sui libri o nella realtà
ma le pagine non accettano domande
solo le risposte che una pazza ci regalerà
in quel negozio lassù nella piazza.
Ultima modifica di Federico Botticelli il 22/02/2006, 14:27, modificato 1 volta in totale.
- Federico Botticelli
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Questa canzone per me è il metronomo del tempo che passa e non torna più.
Quante Volte
Claudio Baglioni
Me ne vado nella notte logorando strade
han lavato il cielo ed ora è ad asciugar sui muri
come quando i miei si vomitavano parole
ed allora mi mandavano a giocare fuori
tu non ci sei
tu non sei più con me
il mio amico sta dicendo che mi vuole bene
ha bevuto troppo e non ricorda più il nome
le finestre occhi spenti stanno già sognando
mulinelli di cartacce e le panchine vuote
non avrei voluto essere il primo della classe
non avrei voluto mai portare i primi occhiali
ho paura di specchiarmi dentro una vetrina
e scoprirmi a ridere di me e dei miei pensieri
sotto il tacco il tacco delle scarpe mezzo
consumato
un giornale spiegazzato pieno di pedate
grande prima eccezionale per il film dell'anno
avventura sesso e una valanga di risate...
quante volte ti ho pensato
sulla sedia di cucina
quante volte ti ho incontrato
nelle cicche che spegnevo
quante volte ti ho aspettato
quante volte ti ho inseguito
quante volte ho chiesto te...
e come gridavo sul cavallo del barbiere
il mio amico si è fermato e sta scalciando un sasso
lui non ha una donna perchè ha l'alito cattivo
soffre un po' di tenerezza e parla con se stesso
guardo le mie dita gialle sono tanto stanco
di sputare i mozziconi di tutta una vita
giro salto e ballo come un orso ammaestrato
come vorrei fare a pezzi quella luna idiota
quante volte ti ho pregato
mentre mi graffiavi il cuore
quante volte ti ho guardato
mentre mi cavavi gli occhi
quante volte ti ho cercato
quante volte ti ho trovato
quante ho perso te...
Quante Volte
Claudio Baglioni
Me ne vado nella notte logorando strade
han lavato il cielo ed ora è ad asciugar sui muri
come quando i miei si vomitavano parole
ed allora mi mandavano a giocare fuori
tu non ci sei
tu non sei più con me
il mio amico sta dicendo che mi vuole bene
ha bevuto troppo e non ricorda più il nome
le finestre occhi spenti stanno già sognando
mulinelli di cartacce e le panchine vuote
non avrei voluto essere il primo della classe
non avrei voluto mai portare i primi occhiali
ho paura di specchiarmi dentro una vetrina
e scoprirmi a ridere di me e dei miei pensieri
sotto il tacco il tacco delle scarpe mezzo
consumato
un giornale spiegazzato pieno di pedate
grande prima eccezionale per il film dell'anno
avventura sesso e una valanga di risate...
quante volte ti ho pensato
sulla sedia di cucina
quante volte ti ho incontrato
nelle cicche che spegnevo
quante volte ti ho aspettato
quante volte ti ho inseguito
quante volte ho chiesto te...
e come gridavo sul cavallo del barbiere
il mio amico si è fermato e sta scalciando un sasso
lui non ha una donna perchè ha l'alito cattivo
soffre un po' di tenerezza e parla con se stesso
guardo le mie dita gialle sono tanto stanco
di sputare i mozziconi di tutta una vita
giro salto e ballo come un orso ammaestrato
come vorrei fare a pezzi quella luna idiota
quante volte ti ho pregato
mentre mi graffiavi il cuore
quante volte ti ho guardato
mentre mi cavavi gli occhi
quante volte ti ho cercato
quante volte ti ho trovato
quante ho perso te...
- Federico Botticelli
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Con questo brano trovo ristoro alla mia naturale malinconia, grazie all'effetto amplificante che mi provoca.
Mai più come te
Claudio Baglioni
Basta un niente un nome una calligrafia
perchè ogni cuore ha una memoria tutta sua
si vede sempre dove strappi via una pagina
come ti fissa una fotografia di ieri
la stagione delle piogge arriva qua
alla stazione della mia malinconia
e scende il tiepido acquazzone di una lacrima
sull'ultima tua voce che ho in segreteria
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai
che amo come te
chiudo gli occhi e faccio buio dentro me
e la mia mente è come il treno delle sei
con cui ritorna a casa la tua cara immagine
in un silenzio che non puoi far stare zitto
non è tanto questa fine tra noi due
ma quanto quelle sue rovine dietro me
e accanto ai passi con cui pesto ombre di nuvole
quando esco a buttar via gli avanzi di poesie
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
sempre più di te
quanto fu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai
che amo come te
e com'è sempre tardi per amare
e l'amore è la pena da scontare
per non volere stare soli
e meglio è amare e perdere
che vincere e non amare mai
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
e sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai ma
mai più come te
e com'è sempre tardi per amare
e l'amore è la pena da scontare
per non volere stare soli
e meglio è amare e perdere
che vincere e non amore mai
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
e sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai ma
mai più come te
Mai più come te
Claudio Baglioni
Basta un niente un nome una calligrafia
perchè ogni cuore ha una memoria tutta sua
si vede sempre dove strappi via una pagina
come ti fissa una fotografia di ieri
la stagione delle piogge arriva qua
alla stazione della mia malinconia
e scende il tiepido acquazzone di una lacrima
sull'ultima tua voce che ho in segreteria
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai
che amo come te
chiudo gli occhi e faccio buio dentro me
e la mia mente è come il treno delle sei
con cui ritorna a casa la tua cara immagine
in un silenzio che non puoi far stare zitto
non è tanto questa fine tra noi due
ma quanto quelle sue rovine dietro me
e accanto ai passi con cui pesto ombre di nuvole
quando esco a buttar via gli avanzi di poesie
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
sempre più di te
quanto fu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai
che amo come te
e com'è sempre tardi per amare
e l'amore è la pena da scontare
per non volere stare soli
e meglio è amare e perdere
che vincere e non amare mai
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
e sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai ma
mai più come te
e com'è sempre tardi per amare
e l'amore è la pena da scontare
per non volere stare soli
e meglio è amare e perdere
che vincere e non amore mai
mai più come te
nessun'altra mai
perchè dopo te
io sì che m'innamorai
e sempre più di te
quanto tu non sai
e anche senza te
c'è qui la tua assenza ormai ma
mai più come te
- Federico Botticelli
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Omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile su questo paese.
Vedrai vedrai
Luigi Tenco
Quando la sera
tu ritorni a casa
non ho neanche voglia di parlare
tu non guardarmi
con quella tenerezza
come fossi un bambino
che rimane deluso
Si lo so
che questa
non è certo la vita
che hai sognato un giorno per noi
Vedrai vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
Vedrai vedrai
che non sei finito sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà
Preferirei sapere che piangi
che mi rimproveri d'averti delusa
e non vederti sempre così dolce
accettare da me
tutto quello che viene
Mi fa disperare
il pensiero di te
e di me che non so darti di più
Vedrai vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
Vedrai vedrai
che non sei finito sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà .
Vedrai vedrai
Luigi Tenco
Quando la sera
tu ritorni a casa
non ho neanche voglia di parlare
tu non guardarmi
con quella tenerezza
come fossi un bambino
che rimane deluso
Si lo so
che questa
non è certo la vita
che hai sognato un giorno per noi
Vedrai vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
Vedrai vedrai
che non sei finito sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà
Preferirei sapere che piangi
che mi rimproveri d'averti delusa
e non vederti sempre così dolce
accettare da me
tutto quello che viene
Mi fa disperare
il pensiero di te
e di me che non so darti di più
Vedrai vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
Vedrai vedrai
che non sei finito sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà .
C r a v a t t a r oFederico Botticelli ha scritto:Una risposta alla domanda: chi siamo?
Mesopotamia
Franco Battiato
Lo sai che più si invecchia
più affiorano ricordi lontanissimi
come se fosse ieri
mi vedo a volte in braccio a mia madre
e sento ancora i teneri commenti di mio padre
i pranzi, le domeniche dai nonni
le voglie e le esplosioni irrazionali
i primi passi, gioie e dispiaceri.
La prima goccia bianca che spavento
e che piacere strano
e un innamoramento senza senso
per legge naturale a quell'età
i primi accordi su di un organo da chiesa in sacrestia
ed un dogmatico rispetto
verso le istituzioni.
Che cosa resterà di me? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che ho avuto in questa vita?
Mi piacciono le scelte radicali
la morte consapevole che si autoimpose Socrate
e la scomparsa misteriosa e unica di Majorana
la vita cinica ed interessante di Landolfi
opposto ma vicino a un monaco birmano
o la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli.
Anch'io a guardarmi bene vivo da millenni
e vengo dritto dalla civiltà più alta dei Sumeri
dall'arte cuneiforme degli Scribi
e dormo spesso dentro un sacco a pelo
perchè non voglio perdere i contatti con la terra.
La valle tra i due fiumi della Mesopotamia
che vide alle sue rive Isacco di Ninive.
Che cosa resterà di noi? Del transito terrestre?
Di tutte le impressioni che abbiamo in questa vita?

Io e te abbiamo un conto in sospeso su FB.
Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo
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- Federico Botticelli
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Ultima modifica di fiatAGRI il 24/02/2006, 10:21, modificato 1 volta in totale.
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- Contatta:




NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI - ANTONELLO VENDITTI
Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
e un pianoforte sulla spalla,
come i pini di Roma la vita non li spezza,
questa notte è ancora nostra,
come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati.
Le bombe delle sei non fanno male,
è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore.
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza,
tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto,
stasera al solito posto, la luna sembra strana
sarà che non ti vedo da una settimana.
Maturità t'avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno
è fitto il tuo mistero,
e il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani,
non fermare ti prego le mie mani
sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese
quando ti vuoi confessare.
Notte prima degli esami, notte di polizia,
certo qualcuno te lo sei portato via,
notte di mamme e di papà col biberon in mano,
notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra,
notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni,
notte di sogni di coppe e di campioni,
notte di lacrime e preghiere,
la matematica non sarà mai il mio mestiere,
e gli aerei volano alto tra N.York e Mosca,
ma questa notte è ancora nostra,
Claudia non tremare, non ti posso far male, se l'amore è amore.
Si accendono le luci qui sul palco
ma quanti amici intorno che mi viene voglia di cantare,
forse cambiarti, certo un po' diversi
ma con la voglia ancora di cambiare,
se l'amore è amore - se l'amore è amore - se l'amore è amore -
se l'amore è amore - se l'amore è amore ...





Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
METALLICA - THE UNFORGIVEN 2
Lay beside me, tell me what they've done
Speak the words I want to hear, to make my demons run
The door is locked now, but it's open if you're true
If you can understand the me, than I can understand the you.
Lay beside me, under wicked sky
Through black of day, dark of night, we share this pair of lives
The door cracks open, but there's no sun shining through
Black heart scarring darker still, but there's no sun shining through
No, there's no sun shining through
No, there's no sun shining
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
Sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too?
Come lay beside me, this won't hurt I swear
She loves me not, she loves me still, but she'll never love again
She lay beside me, but she'll be there when I'm gone
Black heart scarring darker still, yes she'll be there when I'm gone
Yes, she'll be there when I'm gone
Dead sure she'll be there!
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
Sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too?
Lay beside me, tell me what I've done
The door is closed, so are your eyes
But now I see the sun, now I see the sun
Yes now I see it!
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
So sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits,
The one who waits for you
Oh what I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
(So I dub thee unforgiven)
Oh, what I've felt
Oh, what I've known!
I take this key (never free)
And I bury it (never me) in you
Because you're unforgiven too
Never free
Never me
'Cause you're unforgiven too!
Lay beside me, tell me what they've done
Speak the words I want to hear, to make my demons run
The door is locked now, but it's open if you're true
If you can understand the me, than I can understand the you.
Lay beside me, under wicked sky
Through black of day, dark of night, we share this pair of lives
The door cracks open, but there's no sun shining through
Black heart scarring darker still, but there's no sun shining through
No, there's no sun shining through
No, there's no sun shining
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
Sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too?
Come lay beside me, this won't hurt I swear
She loves me not, she loves me still, but she'll never love again
She lay beside me, but she'll be there when I'm gone
Black heart scarring darker still, yes she'll be there when I'm gone
Yes, she'll be there when I'm gone
Dead sure she'll be there!
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
Sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits for you
Or are you unforgiven too?
Lay beside me, tell me what I've done
The door is closed, so are your eyes
But now I see the sun, now I see the sun
Yes now I see it!
What I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
What I've felt, what I've known
So sick and tired, I stand alone
Could you be there?, 'cause I'm the one who waits,
The one who waits for you
Oh what I've felt, what I've known
Turn the pages, turn the stone
Behind the door, should I open it for you?
(So I dub thee unforgiven)
Oh, what I've felt
Oh, what I've known!
I take this key (never free)
And I bury it (never me) in you
Because you're unforgiven too
Never free
Never me
'Cause you're unforgiven too!
- pierpierotwo
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Già postato da me il testo di questa canzone (ma chiederti di utilizzare la funzione cerca per questo toipic lo trovo crudele), insieme a quello di 'Un giorno dopo l'altro'.Federico Botticelli ha scritto:Omaggio a un uomo che ha lasciato un segno indelebile su questo paese.
Vedrai vedrai
Luigi Tenco

Finalmente un forumista che condivide con me la passione per Battiato...

"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)