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fiatAGRI
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#76 Messaggio da fiatAGRI »

Squirto ha scritto:
Helmut ha scritto:
Berry ha scritto:
Helmut ha scritto: ...nel 1920 la "spagnola" (in questo caso non si tratta del delizioso massaggio che tutti vorremmo da una quinta misura :D ) epidemia di banale influenza ha fatto piu' vittime della Grande Guerra, poteva essere debellata con gli antibiotici...

...era tutto fumo negli occhi per i coglioni...mein fritz Dummkopf...!!! :D
Ohibo'... Helmut, certamente saprai che gli antibiotici sono completamente inutili contro i virus influenzali... :wink:

Come si curano le infezioni alle vie respiratorie???

Oddio, fanno benissimo anche impacchi di camomilla calda sul petto e tazze di latte bollente, miele e salvia...!!! :wink:
magari con una preghiera passa tutto :lol:

GOOOOOOOOOOOOLLLLLLLL!!!!!!!!


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fritz
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#77 Messaggio da fritz »

Helmut ha scritto:Le migliori condizioni di vita e di igiene dipendono anche dalla produzione industriale a basso costo del sapone, dalla costruzione di acquedotti e dei bagni nelle case...tutte meraviglie del mondo occidentale-capitalista...

...nel 1920 la "spagnola" (in questo caso non si tratta del delizioso massaggio che tutti vorremmo da una quinta misura :D ) epidemia di banale influenza ha fatto piu' vittime della Grande Guerra, poteva essere debellata con gli antibiotici...

...era tutto fumo negli occhi per i coglioni...mein fritz Dummkopf...!!! :D

certo, gli acquedotti non li hanno inventati gli antichi romani....
la discussione non è sulla civiltà  occidentale ma sulla tua coglionaggine :wink:
se mi spieghi come un antibiotico debella un virus ti propongo per il Nobel!

fritz
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#78 Messaggio da fritz »

certo che è carina questa svaccata sugli antibiotici! :lol:
chi vuole parlare di antistaminici? :o
in realtà  il mio argomento preferito sono i cardiotonici! :DDD
comunque cari forumisti fascisti, per voi tonnellate di emetici, gratis! :evil:
voi siete morti, io sono vivo
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Helmut
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#79 Messaggio da Helmut »

fritz ha scritto:certo, gli acquedotti non li hanno inventati gli antichi romani....
la discussione non è sulla civiltà  occidentale ma sulla tua coglionaggine :wink:
se mi spieghi come un antibiotico debella un virus ti propongo per il Nobel!
...il punto non e' questo, caro fritz...la produzione a basso costo su scala industriale di beni e servizi accessibili a tutti e' dovuta allo sviluppo capitalistico...

...abbondanza di tutto...compresa la coglionaggine...ma la tua non e' dovuta al capitalismo...te l'ha fornita direttamente Madre Natura!!! :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD
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#80 Messaggio da fritz »

inutile discutere, non sai distinguere tra capitalismo, progresso, evoluzione, crescita sostenibile o selvaggia, consumismo becero, fascismi vari....ma non ti preoccupare, un giorno la mamma te lo spiegherà  :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD
:bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh:
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#81 Messaggio da Helmut »

fritz ha scritto:inutile discutere, non sai distinguere tra capitalismo, progresso, evoluzione, crescita sostenibile o selvaggia, consumismo becero, fascismi vari....ma non ti preoccupare, un giorno la mamma te lo spiegherà  :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD :DDD
:bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh: :bleh:

Lo ha gia' fatto... :wink:
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Husker_Du
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#82 Messaggio da Husker_Du »

Squirto ha scritto:Sir Alexander Fleming non lavorava per lucrare, era mosso dall'interesse verso la scoperta di nuove cure. non basta la pietà , quando la gente sta male.
Mah....questa mi sembra un tantino azzardata a meno che tu non abbia lavorato a stretto contatto con Fleming per almeno un paio d'anni.... :)

Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro e' molte volte sottile.. 8)

Comunque il discorso di helmut non fa una grinza: la scoperta fine a se stessa non ha alcuna rilevanza se non e' possibile sfruttarla dal punto di vista economico..... :)
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se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Berry
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#83 Messaggio da Berry »

Husker_Du ha scritto:
Squirto ha scritto:Sir Alexander Fleming non lavorava per lucrare, era mosso dall'interesse verso la scoperta di nuove cure. non basta la pietà , quando la gente sta male.
Mah....questa mi sembra un tantino azzardata a meno che tu non abbia lavorato a stretto contatto con Fleming per almeno un paio d'anni.... :)

Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro e' molte volte sottile.. 8)

Comunque il discorso di helmut non fa una grinza: la scoperta fine a se stessa non ha alcuna rilevanza se non e' possibile sfruttarla dal punto di vista economico..... :)
Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte, anche perche' nella ricerca non c'e' "copyright"... quello che si scopre va a disposizione di tutta la comunita' scientifica.
Poi ovviamente ci sono alcuni settori, ad esempio quello farmaceutico, in cui un privato (l'azienda) investe milioni in determinati progetti che hanno come scopo la produzione di risultati sfruttabili economicamente, quindi e' un altro discorso.

La scoperta scientifica fine a se stessa non ha alcuna rilevanza in quanto tale, ma quali sono le scoperte di questo tipo?
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perchè provi un senso di benessere quando gli sei vicino - Bukowski

La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre - Einstein

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#84 Messaggio da Helmut »

Berry ha scritto:Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte

Lo svedese Alfred Nobel ha fatto tanti e tanti soldi con la nitroglicerina (dinamite), che per la gioia di aver permesso agli uomini di scavare le viscere delle terra senza fatica e per il rimorso di avergli altresi' permesso di massacrarsi a vicenda con altrettanta facilita', ha inventato un premio internazionale, da consegnarsi annualmente a probi uomini e donne...

(vinto anche da un buffone nostrano dal cognome brevissimo...!!! :DDD )
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#85 Messaggio da Berry »

Helmut ha scritto:
Berry ha scritto:Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte

Lo svedese Alfred Nobel ha fatto tanti e tanti soldi con la nitroglicerina (dinamite), che per la gioia di aver permesso agli uomini di scavare le viscere delle terra senza fatica e per il rimorso di avergli altresi' permesso di massacrarsi a vicenda con altrettanta facilita', ha inventato un premio internazionale, da consegnarsi annualmente a probi uomini e donne...

(vinto anche da un buffone nostrano dal cognome brevissimo...!!! :DDD )
Certo, ma non solo Nobel ha fatto i soldi... molti altri (anche se quelli forse erano altri tempi)! ma ti assicuro che nessuno intraprende la carriera da ricercatore per fare i soldi... capita a uno su un milione.
Di sicuro non si puo' accostare la ricerca al guadagno.

Quanto al buffone... faccio finta di non aver letto, vah... :wink:
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Helmut
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#86 Messaggio da Helmut »

Berry ha scritto:Certo, ma non solo Nobel ha fatto i soldi... molti altri (anche se quelli forse erano altri tempi)! ma ti assicuro che nessuno intraprende la carriera da ricercatore per fare i soldi... capita a uno su un milione.
Di sicuro non si puo' accostare la ricerca al guadagno.

Quanto al buffone... faccio finta di non aver letto, vah... :wink:

In Italia sicuro...ma negli USA un ricercatore di successo e' destinato a nuotare nei soldi...e prestigio sociale...invece da noi le Universita' pagano i ricercatori 800 euro al mese e i tromboni docenti universitari inamovibili e sostanzialemente delle teste di minchia 7500 euro/mese...

...se penso che Diliberto e' docente universitario non so se uccidermi dal ridere o uccidermi e basta...

Quanto al buffone...a me fa ridere solo a vederlo, quando parla poi...!!! :DDD
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#87 Messaggio da brainsex »

Helmut scrive
...se penso che Diliberto e' docente universitario non so se uccidermi dal ridere o uccidermi e basta...

fai tu...l'importante e' il risultato :D

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#88 Messaggio da Husker_Du »

Berry ha scritto:
Husker_Du ha scritto:
Squirto ha scritto:Sir Alexander Fleming non lavorava per lucrare, era mosso dall'interesse verso la scoperta di nuove cure. non basta la pietà , quando la gente sta male.
Mah....questa mi sembra un tantino azzardata a meno che tu non abbia lavorato a stretto contatto con Fleming per almeno un paio d'anni.... :)

Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro e' molte volte sottile.. 8)

Comunque il discorso di helmut non fa una grinza: la scoperta fine a se stessa non ha alcuna rilevanza se non e' possibile sfruttarla dal punto di vista economico..... :)
Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte, anche perche' nella ricerca non c'e' "copyright"... quello che si scopre va a disposizione di tutta la comunita' scientifica.
Poi ovviamente ci sono alcuni settori, ad esempio quello farmaceutico, in cui un privato (l'azienda) investe milioni in determinati progetti che hanno come scopo la produzione di risultati sfruttabili economicamente, quindi e' un altro discorso.

La scoperta scientifica fine a se stessa non ha alcuna rilevanza in quanto tale, ma quali sono le scoperte di questo tipo?
Cara Berry, e' vero che un ricercatore non inizia a fare il mestiere per i soldi (altrimenti andrebbe a fare il trader nella city di london).

Tuttavia il ricercatore non fa il riceractore solo per il piacere di farlo. Obiettivo del fare ricerca e' fornire un qualche contributo alla letteratura scientifica.
Per fare cio' occorre pubblicare i risultati delle proprie ricerche su riviste internazionali.
Pubblicare i propri risultati si riviste importanti ha un effetto positivo sul proprio reddito: piu' pubblicazioni rilevanti si hanno maggiori sono le possibilita' di andare in buone universita' o centri di ricerca ed ottenere un salario piu' elevato.

Ora che tu ci creda o no, ogni ricercatore lavora per cercare di pubblicare le proprie ricerche su riviste importanti per migliorare la propria carriera....quindi implicatamente la ricerca e' uno strumento per migliorare la proria posizione sociale.....
Ti diro' di piu': anche se tu non sei interassto come ricaercatore a pubblicare le tue ricerche, non puoi non farlo, perche' una volta entrato nel sistema devi attenerti a certe regole di comportamento...

Faccio presente che il caso italiano non fa testo, visto che un ricercatore italiano guadagna in media 1.500 euro al mese, mentre un ricercatore in una universita' americana che non sia tra le prime 20 guadagna come minimo 80.000 dollari l'anno: per fare esattamente lo stesso lavoro.

Per quanto riguarda la tua ultima domanda: esistono una marea di articoli scientifici che non hanno alcuna rilevanza (se non a livello accademico) semplicemente perche' non sfruttabili a livello economico.
As es., scoprire che dal piombo e' possibile ricavare i diamanti attraverso un complesso processo chimico, puo' essere interessante dal punto di vista di un chimico accademico, ma li si ferma.....visto che non e' possibile sfruttare materialmente la scoperta...costerebbe troppo realizzare il processo di trasformazione e quindi non lo si fa....tale scoperta risulta fine a se stessa.
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#89 Messaggio da Squirto »

Husker_Du ha scritto:
Berry ha scritto:
Husker_Du ha scritto:
Squirto ha scritto:Sir Alexander Fleming non lavorava per lucrare, era mosso dall'interesse verso la scoperta di nuove cure. non basta la pietà , quando la gente sta male.
Mah....questa mi sembra un tantino azzardata a meno che tu non abbia lavorato a stretto contatto con Fleming per almeno un paio d'anni.... :)

Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro e' molte volte sottile.. 8)

Comunque il discorso di helmut non fa una grinza: la scoperta fine a se stessa non ha alcuna rilevanza se non e' possibile sfruttarla dal punto di vista economico..... :)
Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte, anche perche' nella ricerca non c'e' "copyright"... quello che si scopre va a disposizione di tutta la comunita' scientifica.
Poi ovviamente ci sono alcuni settori, ad esempio quello farmaceutico, in cui un privato (l'azienda) investe milioni in determinati progetti che hanno come scopo la produzione di risultati sfruttabili economicamente, quindi e' un altro discorso.

La scoperta scientifica fine a se stessa non ha alcuna rilevanza in quanto tale, ma quali sono le scoperte di questo tipo?
Cara Berry, e' vero che un ricercatore non inizia a fare il mestiere per i soldi (altrimenti andrebbe a fare il trader nella city di london).

Tuttavia il ricercatore non fa il riceractore solo per il piacere di farlo. Obiettivo del fare ricerca e' fornire un qualche contributo alla letteratura scientifica.
Per fare cio' occorre pubblicare i risultati delle proprie ricerche su riviste internazionali.
Pubblicare i propri risultati si riviste importanti ha un effetto positivo sul proprio reddito: piu' pubblicazioni rilevanti si hanno maggiori sono le possibilita' di andare in buone universita' o centri di ricerca ed ottenere un salario piu' elevato.

Ora che tu ci creda o no, ogni ricercatore lavora per cercare di pubblicare le proprie ricerche su riviste importanti per migliorare la propria carriera....quindi implicatamente la ricerca e' uno strumento per migliorare la proria posizione sociale.....
Ti diro' di piu': anche se tu non sei interassto come ricaercatore a pubblicare le tue ricerche, non puoi non farlo, perche' una volta entrato nel sistema devi attenerti a certe regole di comportamento...

Faccio presente che il caso italiano non fa testo, visto che un ricercatore italiano guadagna in media 1.500 euro al mese, mentre un ricercatore in una universita' americana che non sia tra le prime 20 guadagna come minimo 80.000 dollari l'anno: per fare esattamente lo stesso lavoro.

Per quanto riguarda la tua ultima domanda: esistono una marea di articoli scientifici che non hanno alcuna rilevanza (se non a livello accademico) semplicemente perche' non sfruttabili a livello economico.
As es., scoprire che dal piombo e' possibile ricavare i diamanti attraverso un complesso processo chimico, puo' essere interessante dal punto di vista di un chimico accademico, ma li si ferma.....visto che non e' possibile sfruttare materialmente la scoperta...costerebbe troppo realizzare il processo di trasformazione e quindi non lo si fa....tale scoperta risulta fine a se stessa.
tutto questo è vero solo in parte.

ancor di più il discorso crolla in italia dove se si intraprende la carriera universitaria, si sceglie veramente un destino tremendo

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#90 Messaggio da Berry »

Husker_Du ha scritto: Cara Berry, e' vero che un ricercatore non inizia a fare il mestiere per i soldi (altrimenti andrebbe a fare il trader nella city di london).

Tuttavia il ricercatore non fa il riceractore solo per il piacere di farlo. Obiettivo del fare ricerca e' fornire un qualche contributo alla letteratura scientifica.
Per fare cio' occorre pubblicare i risultati delle proprie ricerche su riviste internazionali.
Pubblicare i propri risultati si riviste importanti ha un effetto positivo sul proprio reddito: piu' pubblicazioni rilevanti si hanno maggiori sono le possibilita' di andare in buone universita' o centri di ricerca ed ottenere un salario piu' elevato.

Ora che tu ci creda o no, ogni ricercatore lavora per cercare di pubblicare le proprie ricerche su riviste importanti per migliorare la propria carriera....quindi implicatamente la ricerca e' uno strumento per migliorare la proria posizione sociale.....
Ti diro' di piu': anche se tu non sei interassto come ricaercatore a pubblicare le tue ricerche, non puoi non farlo, perche' una volta entrato nel sistema devi attenerti a certe regole di comportamento...

Faccio presente che il caso italiano non fa testo, visto che un ricercatore italiano guadagna in media 1.500 euro al mese, mentre un ricercatore in una universita' americana che non sia tra le prime 20 guadagna come minimo 80.000 dollari l'anno: per fare esattamente lo stesso lavoro.

Per quanto riguarda la tua ultima domanda: esistono una marea di articoli scientifici che non hanno alcuna rilevanza (se non a livello accademico) semplicemente perche' non sfruttabili a livello economico.
As es., scoprire che dal piombo e' possibile ricavare i diamanti attraverso un complesso processo chimico, puo' essere interessante dal punto di vista di un chimico accademico, ma li si ferma.....visto che non e' possibile sfruttare materialmente la scoperta...costerebbe troppo realizzare il processo di trasformazione e quindi non lo si fa....tale scoperta risulta fine a se stessa.
Husker, premetto una cosa. Io faccio ricerca, o meglio, sto facendo in PhD, e sono emigrata all'estero per farlo. Evidentemente sono ancora nella fase "romantica", e credo che lo scopo, almeno nella ricerca, non siano sempre i soldi.

tu hai detto giustamente che il fine ultimo e' pubblicare, e tante pubblicazioni aiutano ad avanzare, ad acquistare "prestigio", il che si traduce in maggiori introiti (anche se secondo me il passaggio non e' cosi' immediato e ovvio)... quindi i soldi sono una conseguenza, non un fine a cui si tende.
scusa, forse sono io che semplicemente non capisco quello che vuoi dire, ma non vedo come il fatto che nella ricerca si possa fare carriera, cosi' come in altre professioni, faccia si che "Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro sia molte volte sottile." (anche se concordo pienamente se parliamo dei cosidetti "baroni"...)


sul tralasciare l'italia sono d'accordo con te... ormai e' un caso a parte

PS: scusa sai, ma come puoi immaginare questo tema mi sta particolarmente a cuore :wink:
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