L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
ho capito Giorgio, ma stavo pensando ai familiari o alle amiche.
una chiamata in due mesi no?
cmq Alexander tda ha scritto su Instagram e pare molto incazzato.
Conosco la ex migliore amica di Carol (Charlotte).
A detta sua tutti i suoi migliori amici e le sue migliori amiche le si erano allontanate dopo aver saputo della sua scelta di entrare nel porno.
La stessa ragazza con cui ho parlato mi ha detto che non avrebbe voluto che suo figlio (che ha più o meno l’età del figlio di Carol) frequentasse una che “per lavoro si fa pisciare nel culo” e che secondo lei si drogava perchè “altrimenti non c’è altra spiegazione per quello che faceva”.
Boh, non me la sento di giudicare, forse ha ragione giorgio quando parla del bigottismo sociale medio italiano, dall’altro lato peró penso che ognuno debba scegliere in base a ció che si sente.
Se la signorina in questione immaginasse cosa fanno alcuni diciotteni, cosa si fa' nei locali di scambisti e alle feste private, e/o nelle dark-room e saune gay, probabilmente si chiuderebbe con proprio figlio nella sua cameretta e non lo farebbe uscire mai piu.
a me capita che chi giudica e si scandalizza della sessualita'/scelte degli altri(come fanno con Carol mi pare di capire) ha volte nel privato fa assai peggio e senza limiti .a me capita di avere a che fare (purtroppo)con le peggio moraliste che lo diventano dopo la gravidanza, ma pochi mesi prima non avevano inibizioni su nulla.
se la gente imparasse a pensare alla sua vita invece che a quella degli altri! in Italia credo sia impossibile
Guarda il discorso è ampio, andiamo ad intaccare dei processi mentali contorti e le persone (sopratutto quelle relativamente fragili/ingenue/poco intelligenti) vengono condizionate da convenienze, convinzioni, fattori esterni ecc.
Scardinare questi assiomi è difficile sennon impossibile.
Conosco la ex migliore amica di Carol (Charlotte).
A detta sua tutti i suoi migliori amici e le sue migliori amiche le si erano allontanate dopo aver saputo della sua scelta di entrare nel porno.
La stessa ragazza con cui ho parlato mi ha detto che non avrebbe voluto che suo figlio (che ha più o meno l’età del figlio di Carol) frequentasse una che “per lavoro si fa pisciare nel culo” e che secondo lei si drogava perchè “altrimenti non c’è altra spiegazione per quello che faceva”.
Boh, non me la sento di giudicare, forse ha ragione giorgio quando parla del bigottismo sociale medio italiano, dall’altro lato peró penso che ognuno debba scegliere in base a ció che si sente.
Se la signorina in questione immaginasse cosa fanno alcuni diciotteni, cosa si fa' nei locali di scambisti e alle feste private, e/o nelle dark-room e saune gay, probabilmente si chiuderebbe con proprio figlio nella sua cameretta e non lo farebbe uscire mai piu.
a me capita che chi giudica e si scandalizza della sessualita'/scelte degli altri(come fanno con Carol mi pare di capire) ha volte nel privato fa assai peggio e senza limiti .a me capita di avere a che fare (purtroppo)con le peggio moraliste che lo diventano dopo la gravidanza, ma pochi mesi prima non avevano inibizioni su nulla.
se la gente imparasse a pensare alla sua vita invece che a quella degli altri! in Italia credo sia impossibile
Guarda il discorso è ampio, andiamo ad intaccare dei processi mentali contorti e le persone (sopratutto quelle relativamente fragili/ingenue/poco intelligenti) vengono condizionate da convenienze, convinzioni, fattori esterni ecc.
Scardinare questi assiomi è difficile sennon impossibile.
Processo mentale contorto condizionato sembrerebbe pure il tuo, che non giudichi ne prendi posizione, probabilmente per evitare le stimmati sociali dei tuoi gruppi di riferimento.
Come ha giustamente detto Giorgio, se ti consideravi una amica di Carol, potevi tranquillamente biasimarla, non approvare il suo ingresso nel porno, cercare di dissuaderla, ma non emarginarla, escluderla completamente dalla tua vita, offendendola e prendendola pure in giro con gli altri amici. Se eri un'amica dovevi conoscere e apprezzare l'intima essenza di Carol, condividere in parte i suoi sogni, i suoi gusti, essere solidale ...
Non ci vuole un genio o un fine psicologo per capire che questa era tutt'altro che una "vera" amica, ma solo una stronza, un'opportunista, una persona di scarso valore morale.
Ed io, da individuo libero ed autonomo sia come pensiero che nell'esprimerlo, lo avrei tranquillamente contestato alla presunta amica, altro che limitarmi ad ascoltare per poi riportarlo sommessamente, senza giudicare, in questo forum, come hai fatto tu!
Quelli come te Dante li chiamava ignavi.
E purtroppo siete la maggioranza.
Vedi, io ho fatto porno in italia per qualche hanno, mai avuto problemi di discriminazione o prese di posizioni similari alla tua amica, anzi.
Invece, le colleghe donne, di situazioni del cazzo ne hanno avute.
Per esempio, mai avuto problema con i genitori di fidanzate ed amici per il mio lavoro. Mentre tutte le donne li hanno praticamente avuti
Perche' e' il solito vecchio problema della societa' italiana.
Se sei un maschio con 100 donne, sei un figo. Se sei una donna con 5 amanti, sei una troia
Si parla tanto di parita' di sesso e gender, ma col cazzo che il discorso e' paritario. Bisognerebbe cominciare anche a supportare chi viene "discriminato".
Pensa se la tua amica avesse dei problemi a mandare il figlio a giocare con il figlio di una coppia gay, sarebbe sul corriere in prima pagina.
Per la coppia gay, a cui viene chiesto di allontanarsi da un qualunque luogo pubblico (il motivo e' irrilevante), la prima pagina del corriere. Per un'attrice porno invece, il titolo in prima pagina solo quando viene fatta a pezzi dal fidanzato, trovata morta o se ha succhiato il cazzo ad un politico.
Il fatto non e' che nelle periferie si vota a destra e in centro citta' a sinistra, il fatto e' che il povero tende ad avere meno pregiudizi verso i "diversi", il benestante invece si riempie la bocca di parolone, dice che c'e' discriminazione, si eleva sopra agli altri, ma e' il primo che seleziona gli altri in base ai suoi principi morali.
Ecco la superiorita' morale: il diverso e' un pericoloso degenerato, e' un coglione... ma io non discrimino nessuno, proteggo me e la mia famiglia (dal degenerato), presupponendo la mia propria superiorita' (culturale)... quando mi fa comodo. Se il degenerato se la prende con altri, prendo il telefonino e filmo, cosi' posto il video su FB e mi mettono tanti "like" oppure lo ignoro e passo oltre.
Non credo che ci sia nulla di peggio di una madre che decide chi puo' frequante il figlio infante, basandosi solamente sul pregiudizio (il fatto che la conosceva personalmente prima del porno e tutto andava bene e' perfino un'aggravante).
Se fosse stata veramente un'amica, non avrebbe mai potuto dire che "secondo lei si drogava". Sta solamente giustificando la sua scelta (di tagliare i porni) con motivazioni futili e ridicole. E' solo una brutta persona.
Le persone si giudicano eventualmente da come si comportano verso le altre persone, non dalle loro scelte.
[/quote]
Maestro, bisognerebbe sapere anche che tipo di ragazze erano quelle che tu frequentavi durante la tua carriera di attore hard.
Una ragazza che frequenta un pornoattore secondo me è già una dalle ampie visioni, aperta e libertina, oltre al fatto che deve essere una persona intelligente che non si lascia condizionare dal giudizio altrui.
Ció potrebbe essere derivato anche dall’educazione impartitagli dalla famiglia di origine.
Ergo, tu non hai mai avuto problemi perchè ti sei scelto le ragazze affini a te.
Ma non credo sia “mediamente” così per tutti.
Ho avuto diverse relazioni e fidati che uno che fa hard non sarebbe stato visto di buon occhio da 3/4 delle famiglie delle mie ex (poi oh, ci sta che mi sbagli, finchè non provi a dirglielo non sai mai la reazione, vado a “naso”).
Un po’ come quando portai a casa una mia ex totalmente tatuata, i miei ci misero tempo a digerire la cosa.
Te l’ho detto, viviamo in un mondo che ancora non si è liberato di pregiudizi e bigotterie, alcune cose pian piano stanno cambiando, confido nelle nuove generazioni anche se non credo in un cambiamento radicale.
Tatuaggi e colore della pelle sembrano (ripeto sembrano) essere diventati “normalmente accettati” ma non ne sarei così sicuro. Parlo pur sempre da un contesto di centro/Nord Italia, non so come funzionano le cose altrove.
Che poi ci sia più condanna sociale verso una donna che fa porno piuttosto che verso un uomo che fa le stesse cose beh questo è lapalissiano, credo che una che fa porno (a qualsiasi livello) sia una che se ne sbatte del giudizio altrui e che abbia valutato attentamente le conseguenze.
Credo…. Mettendo anche in conto di perdere qualche amiciZia o qualche familiare.
Sempre sbattendosene il cazzo, mi pare chiaro.
Se la signorina in questione immaginasse cosa fanno alcuni diciotteni, cosa si fa' nei locali di scambisti e alle feste private, e/o nelle dark-room e saune gay, probabilmente si chiuderebbe con proprio figlio nella sua cameretta e non lo farebbe uscire mai piu.
a me capita che chi giudica e si scandalizza della sessualita'/scelte degli altri(come fanno con Carol mi pare di capire) ha volte nel privato fa assai peggio e senza limiti .a me capita di avere a che fare (purtroppo)con le peggio moraliste che lo diventano dopo la gravidanza, ma pochi mesi prima non avevano inibizioni su nulla.
se la gente imparasse a pensare alla sua vita invece che a quella degli altri! in Italia credo sia impossibile
Guarda il discorso è ampio, andiamo ad intaccare dei processi mentali contorti e le persone (sopratutto quelle relativamente fragili/ingenue/poco intelligenti) vengono condizionate da convenienze, convinzioni, fattori esterni ecc.
Scardinare questi assiomi è difficile sennon impossibile.
Processo mentale contorto condizionato sembrerebbe pure il tuo, che non giudichi ne prendi posizione, probabilmente per evitare le stimmati sociali dei tuoi gruppi di riferimento.
Come ha giustamente detto Giorgio, se ti consideravi una amica di Carol, potevi tranquillamente biasimarla, non approvare il suo ingresso nel porno, cercare di dissuaderla, ma non emarginarla, escluderla completamente dalla tua vita, offendendola e prendendola pure in giro con gli altri amici. Se eri un'amica dovevi conoscere e apprezzare l'intima essenza di Carol, condividere in parte i suoi sogni, i suoi gusti, essere solidale ...
Non ci vuole un genio o un fine psicologo per capire che questa era tutt'altro che una "vera" amica, ma solo una stronza, un'opportunista, una persona di scarso valore morale.
Ed io, da individuo libero ed autonomo sia come pensiero che nell'esprimerlo, lo avrei tranquillamente contestato alla presunta amica, altro che limitarmi ad ascoltare per poi riportarlo sommessamente, senza giudicare, in questo forum, come hai fatto tu!
Quelli come te Dante li chiamava ignavi.
E purtroppo siete la maggioranza.
Prima di tutto io l’ho solo sentita tramite il messanger di Facebook, non è la mia amica del cuore anche perchè tra me e lei ci ballano 20 anni di differenza di età.
Secondo io non vado in giro a litigare con la gente a caso solo perchè la pensa in modo diverso dal mio su cose che tra l’altro includono rapporti con terze persone a me sconosciute.
Non ho approfondito il discorso della sua amicizia con Carol perchè la nostra conversazione era incentrata su altro, inizialmente anche a me fece una brutta impressione ma non me la sono sentita di prenderla per i capelli per una sua scelta (condivisibile o meno).
Terzo, tu ti ritieni completamente libero da ogni condizionamento sociale ma ti posso garantire anche senza conoscerti che non è così. Non lo è per nessuno.
Rocco Siffredi in una intervista ha raccontato come ha sempre mentito alla madre sul lavoro che facesse (o comunque, edulcorato la pillola) e Rocco è uno che stava in tv un giorno si e l’altro pure universalmente riconosciuto come l’attore porno italiano per antonomasia.
Ed io, da individuo libero ed autonomo sia come pensiero che nell'esprimerlo, lo avrei tranquillamente contestato alla presunta amica, altro che limitarmi ad ascoltare per poi riportarlo sommessamente, senza giudicare, in questo forum, come hai fatto tu!
Quelli come te Dante li chiamava ignavi.
E purtroppo siete la maggioranza.
A proposito di condizionamenti, ti dico solo che un collega un po’ di anni fa, venne pesantemente richiamato da un gruppo di dirigenti della società dove lavoro per aver postato dei commenti sboccati sotto alle foto della Leotta su Facebook.
Non credo ci fosse bisogno di litigare, ma se si parla di qualcosa o qualcuno, a mio avviso bisognerebbe esprimere liberamente la propria opinione. E comunque, senza bisogno di litigare, quì potevi esprimerti più liberamente, invece che dire che non vuoi giudicare e che ognuno è libero di pensarla come vuole (che è ovvio).
Sul condizionamento sociale in parte hai ragione, naturalmente anche io non ne sono esente. Ma esprimere una propria opinione sul comportamento di una persona verso un'altra non riguarda il condizionamento sociale, mentre potrebbe esserlo l'evitare di dire che fare porno è un lavoro come un altro.
Essere richiamati per un comportamento pubblico non consono o maleducato non mi sembra certo un condizionamento sociale.
Casomai il condizionamento è proprio quello che ti spinge a postare commenti sessisti o critici nei social verso la Leotta.
Non credo ci fosse bisogno di litigare, ma se si parla di qualcosa o qualcuno, a mio avviso bisognerebbe esprimere liberamente la propria opinione. E comunque, senza bisogno di litigare, quì potevi esprimerti più liberamente, invece che dire che non vuoi giudicare e che ognuno è libero di pensarla come vuole (che è ovvio).
Sul condizionamento sociale in parte hai ragione, naturalmente anche io non ne sono esente. Ma esprimere una propria opinione sul comportamento di una persona verso un'altra non riguarda il condizionamento sociale, mentre potrebbe esserlo l'evitare di dire che fare porno è un lavoro come un altro.
Essere richiamati per un comportamento pubblico non consono o maleducato non mi sembra certo un condizionamento sociale.
Casomai il condizionamento è proprio quello che ti spinge a postare commenti sessisti o critici nei social verso la Leotta.
Essere richiamati da un dirigente per un tuo comportamento sui social non esiste e sarebbe una cosa che farebbe intervenire i sindacati tempo zero a meno che la cosa non sia esplicitamente scritta nel tuo contratto di lavoro.
Nel mio contratto di lavoro c’è invece scritto che devo tenere un comportamento consono alla “morale comune” e devo agire “nel rispetto e con la diligenza del buon padre di famiglia” anche quando non sono in servizo.
Che sono entrambi concetti assolutamente legati all’andamento sociale medio.
Ergo, sono legati a doppio filo al condizionamento sociale.
Non credo ci fosse bisogno di litigare, ma se si parla di qualcosa o qualcuno, a mio avviso bisognerebbe esprimere liberamente la propria opinione. E comunque, senza bisogno di litigare, quì potevi esprimerti più liberamente, invece che dire che non vuoi giudicare e che ognuno è libero di pensarla come vuole (che è ovvio).
Sul condizionamento sociale in parte hai ragione, naturalmente anche io non ne sono esente. Ma esprimere una propria opinione sul comportamento di una persona verso un'altra non riguarda il condizionamento sociale, mentre potrebbe esserlo l'evitare di dire che fare porno è un lavoro come un altro.
Essere richiamati per un comportamento pubblico non consono o maleducato non mi sembra certo un condizionamento sociale.
Casomai il condizionamento è proprio quello che ti spinge a postare commenti sessisti o critici nei social verso la Leotta.
Essere richiamati da un dirigente per un tuo comportamento sui social non esiste e sarebbe una cosa che farebbe intervenire i sindacati tempo zero a meno che la cosa non sia esplicitamente scritta nel tuo contratto di lavoro.
Nel mio contratto di lavoro c’è invece scritto che devo tenere un comportamento consono alla “morale comune” e devo agire “nel rispetto e con la diligenza del buon padre di famiglia” anche quando non sono in servizo.
Che sono entrambi concetti assolutamente legati all’andamento sociale medio.
Ergo, sono legati a doppio filo al condizionamento sociale.
Hai le idee un po' confuse. Mischi condizionamento sociale con la morale comune con gli obblighi lavorativi.
Quello che hai detto sul tuo contratto significa solo che TU non potresti fare spettacolini porno, non che devi stigmatizzare chi lo fa.
E' simpatico che mi riporti le parole di un'altro, chiedendo poi che ti metta in ignore.
Provvedo subito, fai la stessa cosa e non ci pensiamo piu'
Cioè ignori uno uno perché non ha letto un articolo di otto anni fa scritto da un esperto di Opera lirica? quest'anno ci sono state le elezioni in Francia, ad Aprile le presidenziali e a Giugno quelle legislative: se smanetti cinque minuti su google ti trovi tutti i dati su chi è stato votato, quanto e dove. Non occorre fare i sociologi da strapazzo.
Hai le idee un po' confuse. Mischi condizionamento sociale con la morale comune con gli obblighi lavorativi.
Quello che hai detto sul tuo contratto significa solo che TU non potresti fare spettacolini porno, non che devi stigmatizzare chi lo fa.
Io che faccio gli spettacolini porno sarebbero da inserire nella categoria fantasy (chissà, potrei anche vendere bene )
Comunque io non stigmatizzo chi fa porno, ci mancherebbe.
Dico solo che nella maggior parte dei contratti di lavoro non si fa menzione alla “morale comune” o altro, mentre nel mio si.
E siccome lavoro per una società pubblica, ti fa capire quale sia la linea governativa.
Ora per piacere non venitemi fuori con la solfa dell’impiegato pubblico modello che poi in privato fa peggio di un puttaniere, perchè lo si sa, la società è fatta di persone e le persone non seguono le regole nemmeno se sono scritte su un contratto.
In 20 anni di lavoro ne ho viste di cotte e di crude, alcune punite con la massima severità, altre passate in sordina, vai a capire… comunque non era questo il punto.
Una domanda per Giorgio: hai mai pensato di girare delle scene con contenuti simili a quelle che già fai ma senza uomini? Per intenderci qualcosa di simibile a a everything butt che faceva kink.com?
)
