pan ha scritto: ↑19/08/2022, 5:51
cicciuzzo ha scritto: ↑18/08/2022, 20:05
Molto meglio la destra a sto giro, almeno è coerente
Letta chiede pronunciamenti a favore dell'occidente dopo le parole di Medveded e loro tacciono
Ma perché sanno che alla maggior parte degli Italia degli ucraini non gliene fotte un cazzo. E perché dovrebbero innimicarseli?
Questa cosa è molto confusa; in prima lettura l'ex presidente russo mette parecchio in difficoltà il centrodestra che fa di tutto per celare il filoputinismo di molti suoi elettori, e che peraltro per 2/3 faceva parte di quel governo idiota, come lo ha definito.
Lasciamo da parte putin per un attimo, prendiamo Orban.
Ha vinto le elezioni con larga maggioranza.
Quando si e' trattato di immigrazione, invece di prendere una decisione di governo, ha fatto un referendum. Voto il 44% della popolazione, il 98% voto No all'immigrazione.
Quando si e' trattato delle questioni riguardanti l'identita' di gender ecc, ha fatto un'altro referendum. Voto il 47% della popolazione, il 92-95% voto no.
I progressisti invece, quelli italiani sopratutto, cercano di imporre la propria idea indipendentemente da come il problema viene percepito dai propri cittadini.
Adesso, noi sentiamo i progressisti dare del dittatore ad Orban, ma lui non ha fatto altro che chiedere ai suoi cittadini di dargli un "indirizzo", che lui ha poi giustamente seguito.
Prendi adesso la cechia. Il governo attuale e' chiaramente progressista. Ma in tema di immigrazione, gender ed europa/euro, li potresti considerare dei conservatori. Il fatto e' che non lo sono, ma si rendono conto che il volere dei cittadini cozza con la loro ideologia in tema di immigrazione, per cui sono in stallo. Non pressano sull'argomento, sviano con l'europa e si va avanti comunque nella direzione progressista (in quella direzione che e' piu' condivisa).
Per putin e' una cosa piu' lunga e complessa, ma in tempi non sospetti non mi pare che Letta abbia rifiutato a priori di conversarci perche' "dittatore".
Medveded in realta' non ha torto, se il prossimo inverno sara' una catastrofe non e' colpa di putin, ma dell'idea europa che non ci si deve piu' fare affari per la guerra in ucraina, con il risultato di spostare la russia piu' verso la cina e l'india. Una russia spostata ad ovest, per l'europa e' un problema.
Si puo' ragionare con qualunque punto di vista in merito alla guerra in Ucraina, ma il fatto che la reazione europe sposta l'ago della bilancia a ovest non e' opinabile, come non e' opinabile che i cittadini europei se lo stanno prendendo nel culo, mentre quelli russi, dopo qualche mese di problemi molto complessi, stanno vivendo una crescita economia reale e sostanziale (anche grazie a scelte politiche-economiche molto piu' efficaci di quelle europee)
Per fermare la guerra bisogna fare un accordo con putin non con zelensky (o, per meglio dire, bisogna fare in modo che zelensky accetti che perdera'). Un europa piu' vicina a putin e' l'unico modo per trovare un accordo. Poi io capisco che il sentimento meno pragmatico e' di antipatia e odio verso la russia, ma le guerre non si fermano buttando benzina sul fuoco.
Vogliamo fermare la guerra o vogliamo che la russia perda?
La seconda ipotesi e' realizzabile solo tramite un'intervento della nato, con america, uk e francia in prima linea, il che significa una guerra mondiale e fine dei giochi (ammesso che cina non si schieri con la russia e allora vincono loro).
Una guerra mondiale per un pezzo di ucraina?
Non e' questione di essere filo o pro putin, la questione principale e' che e' meglio stare zitti che buttare benzina sul fuoco. Il Cdx ha ragione a stare zitto in merito.
Poi Sotto ha colto il punto: parliamo del nulla