Drogato_ di_porno ha scritto: ↑17/01/2023, 14:25
basterebbe fare uno studio statstico (o pubblicizzarlo se già esiste) e vedere numeri alla mano se i morti fra i calciatori sono in linea con quelli del resto della società. Altrimenti sono chiacchiere, anche se è comprensibile la paura di Dino Baggio.
Della SLA in effetti si era spesso parlato:
"Ciò che la nostra ricerca conferma - spiega Ettore Beghi - è che il rischio di Sla tra gli ex-calciatori è circa 2 volte superiore a quello della popolazione generale.
Analizzando la
Serie A, il rischio sale addirittura di
6 volte, ma la vera novità consiste nell'aver evidenziato che i calciatori si ammalano di Sla in età più giovane rispetto a chi non ha praticato il calcio. L'
insorgenza della malattia tra i calciatori si attesta sui
43,3 anni mentre quella della popolazione generale in Italia è di 65,2 anni".
"Dati che - commenta Elisabetta Pupillo - potrebbero non essere definitivi perché alcuni casi potrebbero essere sfuggiti alle inchieste giornalistiche e a quelle giuridiche, le fonti principali delle nostre informazioni".
https://www.ansa.it/canale_saluteebenes ... 05c81.html
Però:
Secondo il quotidiano britannico The Times sarebbe un mistero tutto italiano quello che lega troppo spesso la sorte dei calciatori professionisti con l’insorgenza della sclerosi laterale amiotrofica (Sla), o morbo di Lou Gehrig. A evidenziare come “i giocatori di calcio italiani colpiti dalla malattia neurologica letale, e poi morti, siano 41. Con una percentuale sette volte superiore a quella della popolazione generale”.
Il giornale inglese aggiunge che “diversamente, non è stato
finora riscontrato alcun legame evidente tra i calciatori spagnoli o francesi e la Sla”
http://www.assisla.it/il-legame-calciat ... -italiano/
Dei tumori, anche per ovvi motivi, qualcosa è saltato fuori di recente, mentre prima personalmente la cosa non ricordo se l'avessi mai incrociata:
«Sto rileggendo proprio in queste ore quello studio, primo e unico, che pubblicammo nel 2005 e confesso che avverto un certo disagio, anche perchè credo sia tempo di aggiornarlo - dice il dott. Vanacore - Nella nostra ricerca che si chiuse con il riscontro di 350 calciatori morti per diverse patologie, il dato epidemiologico più significativo che emerse già allora fu che dei 4,99 casi attesi di calciatori morti di tumore al pancreas ne trovammo 9. Il doppio, e lo stesso, ma con una percentuale non giudicabile come “significativa” quanto quella del pancreas, valeva per i casi di carcinoma al fegato, 4.8 attesi e 9 trovati e la leucemia, casi attesi 5,08, trovati 9».
https://www.avvenire.it/agora/pagine/la ... cio-malato
Campioni/bacini, giocoforza, non grandissimi e via dicendo (altre variabili "intervenienti? i.e. sono i troppi farmaci, lo stress fisico, o cosa?).
Che poi roba tipo diabete in teoria dovrebbe esser limitata dal lifestyle. Quindi sui morti complessivi....
Certo è che se un Brambati dica che:
Io, in una società di cui non faccio il nome, prendevo prima ella partita il Micoren come se fossero caramelle. All’epoca non era proibito, dopo qualche anno è diventato proibitissimo. Prendevo anche l’Anemina, una sostanza non dopante, ma ne avvertivo l’effetto. Non sentivo la fatica, avevo i battiti accelerati e una maggiore prontezza di riflessi”.
Da 'non proibito' a 'proibitissimo', 'come caramelle', be'...
Qualche dubbio sicuramente può venire.
Poi boh.