[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[Drogato_ di_porno]

dago la tocca piano

[}}Tristan]

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Uno degli approdi dei miei studi e’ stato che la contestazione sistematica a Berlusconi non originava dal suo conflitto di interesse ma dalla sostanziale intolleranza della sinistra italiana per gli avversari politici.
Ed infatti la faccenda si sta ripetendo pari pari con questa Giorgia Meloni che ha vinto le elezioni.
Oltretutto ha preso piede, Report ha fatto scuola, l’abitudine di citare parole chiave che servono ad impressionare gli astanti anche al di fuori di ogni ipotesi di reato: società e titolare di società sono già una condanna ad esempio.
Si noti che a sinistra sono come jene, maestri nell’arte di gettare fango, anche sulla propria madre se il partito lo chiede. Teoricamente bisognerebbe dotarsi di risorse materiali e professionali per ripagarli con la stessa moneta.La battaglia si gioca su questo campo. Se si tratta di gettare fango e fare dossieraggio la destra e’ indietro anni luce. Pero’ quando sei al governo le risorse a disposizione le hai.
Dovrebbero prendere di mira qualche esponente un Bersani , un Letta e scavare un po’ la merda esce subito e non mollare fino a che e’ completamente rovinato.
Avevo già previsto tutto. Alla presentazione del governo la Meloni porto’ la figlia piccola come se fosse una cerimonia festosa, possibile che non avesse intuito che era solo l’inizio di un massacro.
Basta osservarli. Tu puoi fare un discorso con chiunque , persino con un Nazista ( con Balkan si poteva parlare di tutto nonostante le sue idee) ma non con un pidiota. Non tollera nulla, non ti risponde mai nel merito ed appena si sente spalle al muro tenta in tutti i modi di squalificarti come persona.
Rifiuti umani

Ammesso e non concesso che tutto ciò che hai scritto sia vero.
Nemmeno una parola su quanto la nostra premio nobel abbia messo tutto in pubblica piazza, ci abbia scritto un libro, abbia redarguito chiunque trattasse l'argomento e giurato e spergiurato che nè la madre, nè lei nè la famiglia avessero rapporti con suo padre , delinquente conclamato e simil narcos? (senza che nessuno avesse ancora detto nulla)
Dici sia dossieraggio e non elementi già usciti da una inchiesta giornalistica spagnola ben prima che giorgina diventasse quel che è? (e ripresa da un giornale minore italiano).

Oscar tu parli di "studi" che ti hanno portato alle tue verità, non sono piddino, mai stato, ma se la sinistra non avesse messo in evidenza i rilievi giudiziari credo sarei andato a dargli fuoco direttamente a botteghe oscure (lo so, non è più le sede).
Se leggi, regole e ordine valgono un decimo di quanto a destra dicono B era incandidabile oltre a essere una stortura democratica abnorme, anche non fosse il delinquente che è.

Quei coglioni di sinistra dovevano semplicemente impedirgli di candidarsi nel '94 invece tronfi e sicuri di vincere hanno fatto gli sboroni di 'sta ceppa e se lo sono preso ar culo e con loro noi Italiani (linguaggio scientifico adattato a ciò di cui parlo)

Se lo stato italiano avesse avuto motivo di dirsi tale B sarebbe stato disinnescato in mille maniere democratiche ed i suoi soldi, potere e potere mediatico se li sarebbe dovuti ficcare in culo tempo 5 minuti.
La verità è che ha dimostrato quanto sia l'idea stessa di Stato, che la pratica, siano solo costrutti teorici siamo ancora in un villaggio primitivo dove il più forte vince e fa il cazzo che vuole a dispetto di qualunque contratto o accordo preventivo.
B ha solo tolto quel velo e fatto vedere che non si deve più nemmeno far finta non sia così, che non si deve più usare la clava per interposta persona, adesso i più forti fanno scendere in campo direttamente il proprio esercito personale, prendere e depredare alla luce del sole e ,però, continuare a millantare di essere ancora democrazia.
(e distrutto anche il più piccolo indizio ci possa essere nobiltà nella politica)

PS
Balkan non è nazista nemmeno per il cazzo, non so quante volte abbia detto che è per la società aperta e questo basta e avanza a dimostrarlo, anzi, col far finta di essere\fare il nazista, dimostra ancora di più i vantaggi di un modello che glielo permette anzichè finire da tempo morto in un fosso. Balkan è più un test al modello che una antitesi.

[Drogato_ di_porno]

al solito tutti vincono e nessuno perde

non c'è manco bisogno di aspettare i ballottaggi per sparare le ballotte

perchè dici così?
a me sembra chiarissimo chi ha vinto

pure la stampa che è dello stesso gruppo gedi come repubblica

[Drogato_ di_porno]

frizzante ed effervescente dibattito

[}}Tristan]

DA DESTRA E SINISTRA, TUTTI VOGLIONO I PARTITI FUORI DALLA RAI. MA SOLO A PAROLE - NEL 2006 CROSETTO DICEVA: “LA RAI NON È E NON DEVE DIVENTARE PROPRIETÀ PRIVATA DI UN GOVERNO, SE NO È REGIME” – ARIDATECE IL MANUALE CENCELLI: CI SONO STATE STAGIONI NELLE QUALI I PARTITI HANNO AVUTO L'INTELLIGENZA DI INDICARE I MIGLIORI PROFESSIONISTI PER PER LE DIREZIONI DI RETE E PER QUELLE DEI TG – DA UMBERTO ECO A FURIO COLOMBO, DA BIAGI A GUGLIELMI: QUANDO LA SPARTIZIONE ERA "UN FATTO VIRTUOSO"

Troviamone uno che non sia un figlio di puttana..

1. RAI REPLAY
Mattia Feltri per “La Stampa”

- In Rai serve un presidente indipendente da tutti i partiti (Massimo D'Alema, 2002);
- ci vuole una Rai più autonoma dai partiti (Piero Fassino, 2003);
- la Rai deve essere fuori dalle logiche di lottizzazione (Gianni Alemanno, 2006);
- la Rai non è e non deve diventare proprietà privata di un governo, se no è regime (Guido Crosetto, 2006);

- la Rai deve essere la casa di tutti e non di chi ha vinto le elezioni, la politica faccia un passo indietro (Dario Franceschini, 2006);
- bisogna eliminare la lottizzazione in Rai (Clemente Mastella, 2007);
- bisogna andare nella direzione della fuoriuscita dei partiti dalla Rai (Walter Veltroni, 2008);
- cambiamo le regole, basta con la Rai occupata dai politici (Antonio Di Pietro, 2008);
(...)
- evitiamo di mettere i partiti dentro la Rai (Matteo Renzi, 2015);
- per cambiare le cose in Rai bisogna cacciare i partiti (Luigi Di Maio, 2015);
- la politica resti fuori dalla Rai (Roberto Fico, 2018);
- per la Rai cerchiamo persone sganciate dalle logiche di partito (Matteo Salvini, 2018);
- questo è il momento giusto per riformare la Rai e sottrarla alle ingerenze della politica (Giuseppe Conte, 2021);
- abbiamo la sistematica occupazione della Rai (Giorgia Meloni, 2016). Che magnifica armonia!

Qui invece si stava meglio quando si stava meglio, come se ci sia lottizzazione migliore e peggiore...quando era comunque occupazione disonesta di posti di potere, quindi antidemocratica. a fare troppi distinguo si finisce a scegliere la merda che si ingoia..come questo fosse libertà

2. QUANDO SI "LOTTIZZAVA" PORTANDO SULLA TV PUBBLICA ECO, GUGLIELMI E BIAGI

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Estratto dell'articolo di Fabio Martini per “La Stampa”
Certo, da decenni la più grande emittente di emozioni nazional-popolari del Paese chiamata Rai alimenta gli appetiti della politica e tuttavia ci sono state stagioni nelle quali i partiti hanno avuto l'intelligenza di indicare alcuni tra i migliori professionisti su piazza. Per i ruoli da manager. Per le direzioni di Rete. Per quelle dei Tg.

Ma anche promuovendo giornalisti e personaggi dello spettacolo che sul campo avevano dimostrato le loro qualità.
(...)
Il 3 gennaio 1954, quando iniziarono le trasmissioni tv, la Rai era conservatrice e codina e tuttavia coltivava un'idea di grande azienda, tanto è vero che vi entrarono, attraverso il concorso, personalità antitetiche al clericalismo: personalità come Umberto Eco, Furio Colombo, Gianni Vattimo, Fabiano Fabiani.

Qualche anno dopo, era il 1961, il vecchio Pietro Nenni accostò Amintore Fanfani: «Avrei piacere che venisse in Rai Enzo Biagi…». Fanfani annui e per la prima volta si ruppe in Rai il "monocolore dc": quel Tg fu così innovativo e scapigliato che si arrivò a parlarne in Consiglio dei ministri. Durò poco, Biagi si dimise ma il dado era tratto. Sotto la direzione energica di Ettore Bernabei si susseguono gli esperimenti di grande tv, a cominciare da Tv 7 di Sergio Zavoli.

Ma la svolta che allarga ancora di più il campo matura nel 1975: viene approvata una riforma della Rai che fa passare il controllo dell'azienda dal governo al Parlamento, con l'istituzione della Commissione di vigilanza. Sembrava il viatico legislativo verso la più larga delle spartizioni e invece ebbe inizio un quindicennio di grande tv perché i principali partiti, Dc, Psi e Pci, è vero che lottizzarono, ma lo fecero, mandando i loro migliori professionisti.

Con programmi che hanno fatto epoca su tutte e tre le reti. Tocca anche al Pci giocare le sue carte e dal 1987 lo fa, contribuendo a produrre cultura nazional-popolare di alto livello. Col Tg3 guidato da Alessandro Curzi e con Rai3, dove un intellettuale «colto» anche di tv come Angelo Guglielmi incoraggiò la nascita di trasmissioni apripista come Samarcanda, Chi l'ha visto?, Telefono giallo di Corrado Augias. Ha spiegato anni dopo Enrico Menduni, allora nel Cda per il Pci: «Noi - e anche gli altri - allora sceglievamo i professionisti migliori perché tutti sapevano di dover agire in un ambiente competitivo. E la spartizione divenne, a suo modo, un fatto virtuoso».

Marco Follini, nella seconda metà degli anni Ottanta membro del Cda per la Dc, ricorda: «La lottizzazione era una scienza esatta ma la politica attraeva le energie migliori. La Piovra era una fiction anti-Dc o il massimo sforzo civico nel quale potevano riconoscersi gli elettori-spettatori dc più avvertiti?».



Negli anni della Seconda Repubblica e sino ai giorni nostri l'altalena tra lottizzazione "virtuosa" e "predatoria" ha seguito alti e bassi, ma da qualche giorno i rumors del toto-nomine sembrano indicare un paradosso: la difesa di alcune delle testate premiate dagli ascolti (Tg3 e Radio3 in primis) non sono opera della maggioranza ma del Pd, mentre il resto dell'azienda sembra prepararsi ad una lottizzazione con le parvenze dell'"occupazione". —

[Drogato_ di_porno]

[Gargarozzo]

Terzo polo - il terzo buco con la menta intorno (cit.)

[OSCAR VENEZIA]

Pazzesca la contestazione al ministro Roccella al salone del libro.
Pazzesca la difesa surreale della cessa Sclein e pure di Saviano ( parla di provocazione in perfetto stile comunista)
Vi piace parlare di fascismo, ecco dove sta il fascismo.
Cosa sarebbe successo a parti invertite ?
Brutta, antidemocratica e senza passaporto
P, S. Del libro in se di Roccella non me ne frega niente e non l’avrei mai letto

[giorgiograndi]

Metti al posto della bandiera LGB, quella dei radicali di sinistra

[Drogato_ di_porno]

che poi la Roccella ha un passato da femminista con i Radicali

se non la volevano tanto valeva non invitarla

mi ha fatto una certa impressione vedere Elly sbraitare con sguardo indemoniato davanti ad un invecchiato e ingobbito Occhetto, il quale è ormai totalmente allineato ai dem americani e ad ultima generazione

[Drogato_ di_porno]

consoliamoci coi ferragnez

[Floppy Disk]

se non la volevano tanto valeva non invitarla

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Ah, la famosa difesa della libertà di espressione sancita dalla Costituzione.

[cicciuzzo]

Che porcheria questa fatta alla roccella

[markome]

Avevo tanti motivi per non votare più il PD, ora il principale è che sono sempre stato antifascista.

[Drogato_ di_porno]

uno nessuno cento Elly

Durante l’intervista con Repubblica, lo staff della segretaria ha rifiutato alcuni argomenti: persino l’armocromista sembrava troppo audace. Il suo è un caso che sarebbe piaciuto a Marshall McLuhan

Ella, anzi Elly, a volte parla come Nichi Vendola, quello dell’omonima rubrica satirica “Nichi ma che stai a di’?”, ma poi sempre si comporta come Nicola Zingaretti ed Enrico Letta. Sicché ogni qual volta qualcuno come Enrico Borghi o Carlo Cottarelli ha lasciato il Pd accusandola di “eccessivo radicalismo” o addirittura di estremismo, siamo stati noi a essere avvolti da un estremo stupore. E infatti siamo convinti che ella, ovvero Elly, cioè Schlein, faccia politica travestita da paracadutista, ma che alla fine si lanci sempre dal pianterreno. Prendiamo spunto adesso dal lungo colloquio pubblicato ieri da Repubblica, bontà sua. Tra le domande alle quali sostanzialmente la segretaria del Pd non ha risposto, o quelle alle quali ha risposto con la voce di Letta o quelle che lei infine non ha voluto nemmeno che le venissero fatte, viene forse fuori il ritratto di una magnifica anguilla democristiana. Altro che partito nuovo e “scintilla della Rivoluzione d’ottobre”, come diceva il vecchio Bettini.