SoTTO di nove ha scritto: ↑12/07/2023, 20:59
Imho è più probabile che tra 50/100 anni, grazie al progresso scientifico, troveremo un modo per risolvere (o mitigare) il problema. Le soluzioni odierne gli faranno il solletico al cambiamento climatico. (impattando molto di più sulla tenuta sociale di una Ue che spinge per la decrescita felice)
A proposito delle tecnologie, voglio precisare alcune cose. Il grosso errore e limite delle strategie attuali è puntare in maniera massiva su auto elettriche, pannelli fotovoltaici ed eolico, Tra le varie soluzioni green, queste sono in realtà le meno green di tutte per i motivi di cui si è detto. Il ventaglio di tecnologie rinnovabili in realtà è molto ampio, e abbraccia tutti i settori della società. Tanto per dire: per la produzione di energia elettrica, abbiamo mini hydro, biomasse, geotermico ad alta e bassa entalpia - quest'ultimo lo puoi fare anche dove non hai una fonte buona come Larderello - , solare termodinamico, gli stessi rifiuti che tanto ammorbano città come Roma. Per quanto riguarda i trasporti, le auto elettriche hanno senso se usate in un contesto urbano - diminuiscono le emissioni di polveri, ossidi di azoto ecc., con meno malattie respiratorie - ma molto meno su tracciati extraurbani dove un buon Diesel Euro 6 o ancora oltre garantiscono bassi consumi, e si potrebbe continuare con il potenziare il trasporto su rotaia - su questo, va detto che la UE negli anni si è mossa bene. Senza poi considerare ciò che si potrebbe guadagnare diminuendo i consumi attraverso un ammodernamento di edifici ed impianti di riscaldamento/raffrescamento. Un tentativo in tal senso è stato fatto col Superbonus, ma sappiamo come è andata a finire. Ancora: se si è messa la parola fine sul nucleare di grossa taglia, si potrebbe investire sui Small Nuclear Reactors, aventi taglie dell'ordine di qulache decina di MW - hai voglia ad arrivarci con il fotovoltaico - e hanno, almeno sulla carta, molte meno emissioni di un impianto nucleare tradizionale. Senza poi considerare che si potrebbe investire sul nucleare al torio anziché all'uranio. L'India è molto ricca di questo metallo, e indovinate quale nazione sta stringendo i rapporti con Nuova Dheli?
Ancora, ma qui si va sul tecnico: rimodernare e rendere più fitta la rete elettrica di trasmissione e distribuzione permetterebbe, per una serie di motivi tecnici, una minor produzione di energia alla fonte e uno scambio più efficiente tra le varie nazioni, con un beneficio netto complessivo. Anche qui, riconosco un impegno UE in tal senso data la presenza di vari progetti a riguardo.
In ogni caso, una simile spinta verso l'uso estensivo di tecnologie falsamente green come FV ed eolico potrebbe in qualche misura dipendere dal lobbysmo delle realtà industriali cinesi oltre che dall'incompetenza propria dei tecnocrati di Bruxelles. Non parlo come marziano di condizionamento esplicito verso le istituzioni europee perché come ho argomentato prima questa non è l'unica strada su cui si sta puntando, ma la Cina è una realtà estremamente invadente e sta cercando di sottrarci alla dipendenza da russi e arabi per portarci sotto la loro dipendenza. Gli USA possono resistere a questo condizionamento perché sono energeticamente autonomi. Per noi è molto più difficile.