Charlotte Angie: una brutta storia

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australiano
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#331 Messaggio da australiano »

Ludwig ha scritto:
13/06/2023, 20:45
Io non sono mai stato in galera. Ma ho la sensibilità necessaria per immaginare cosa possa significare fare anche un mese completamente privato della libertà. Prova ad immaginare cosa possa voler dire un anno e poi due e poi 10. Che senso ha tutta una vita? 30 anni mi sembrano una punizione assolutamente adeguata. Purché siano fatti veramente
ripeto perchè evidentemente non mi son spiegato

l'ergastolo esiste. c'è. è lì. non lo hanno abolito.

tu dai 30 anni a questo delitto.

cosa devo fare per beccarmi l'ergastolo allora?
devo stuprare 10 suore incinta e poi bruciarle e sciogliere i loro cadaveri nell'acido dopo averci defecato sopra?

manigliasferica
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#332 Messaggio da manigliasferica »

https://www.ilmessaggero.it/schede/caro ... 17858.html

Carol Maltesi, ​ecco perché i giudici hanno negato l'ergastolo al killer: «Lei disinibita, lui la massacrò perché si sentì usato»

quante giustificazioni per i caini.

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sauzer 082
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#333 Messaggio da sauzer 082 »

al di la' le motivazioni della sentenza veramente disguzosi e nauseanti....

cmq stiamo parlando cmq di 30 anni....non di pochi anni.

ne ho appena parlato nel topic dei dellitti sulla morte del povero willy.
viewtopic.php?f=2&t=21434&p=3104730#p3104730

marziano
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#334 Messaggio da marziano »

manigliasferica ha scritto:
13/07/2023, 10:24
https://www.ilmessaggero.it/schede/caro ... 17858.html

Carol Maltesi, ​ecco perché i giudici hanno negato l'ergastolo al killer: «Lei disinibita, lui la massacrò perché si sentì usato»

quante giustificazioni per i caini.
le sintesi giornalistiche delle motivazioni sono il male assoluto.

scommetto 100 euro che le ragioni del mancato ergastolo sono tecniche e non sono la conseguenze di quelle frasi riportate come fa sembrare il titolo.
che morissero i giornalisti
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

marziano
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#335 Messaggio da marziano »

australiano ha scritto:
13/06/2023, 20:41
Ludwig ha scritto:
13/06/2023, 20:32
30 anni mi sembrano una condanna equa. L'ergastolo è una condanna che non ha senso.
Il punto è che dovrebbero farglieli scontare fino all'ultimo giorno senza sconti senza premi.
Temo non sarà così
in linea di principio sarei d'accordo con te.

però se nell'ordinamento esiste l'ergastolo e nessuno, finora, lo ha tolto, e tu giudice non lo prevedi nemmeno per un caso eclatante e truculento come questo, mi domando in quale occasione lo utilizzi.
la legge lo prevede, non il giudice.
costui applica la pena sulla base delle circostanze di fatto che emergono in dibattimento.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#336 Messaggio da giorgiograndi »

“Carol disinibita”
“… l’ha uccisa perché si sentì usato”

L’ha giustificato

Non sconterà mai 30 anni, se non si suicida, uscirà molto prima

Ps: motivazioni ridicole da persona che non ha capito un cazzo. Era Fontana che traeva vantaggio dalla loro relazione (sopratutto economico, ma anche sessuale)
Non serviva nessun dibattimento, ma un consulente sul porno

Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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GeishaBalls
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#337 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
14/07/2023, 8:33
“Carol disinibita”
“… l’ha uccisa perché si sentì usato”

L’ha giustificato

Non sconterà mai 30 anni, se non si suicida, uscirà molto prima

Ps: motivazioni ridicole da persona che non ha capito un cazzo. Era Fontana che traeva vantaggio dalla loro relazione (sopratutto economico, ma anche sessuale)
Non serviva nessun dibattimento, ma un consulente sul porno

Giustizia fallimentare, la gerontocrazia (intesa anche come insegnamento), ha rovinato il mondo.
Partiamo dall’essere fiduciosi nella giustizia, ma qui è difficile non pensare che il mestiere della ragazza abbia contato. Magari sono le semplificazioni giornalistiche, vediamo in appello

giorgiograndi
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#338 Messaggio da giorgiograndi »

Se non conoscono il mestiere della ragazza, il come funziona, non possono ragionare sui fatti.
Quello era uno sfigato. Faceva contenuti "gratis" con la Angie, con cui popolava i propri canali distributivi (contenuti che poi usava anche Angie nei propri, ma la realta' e' che di tipi come lui se ne trovano a tonnellate, di fighe come lei, no). Inoltre la utilizzava come biglietto da visita quando si presentava ad altre ragazza per ulteriori cooperazioni.

Le dichiarazioni di quel giudice sono scandalose, sostanzialmente ignoranti. Trova un giudice che allevia la pena a uno che picchia un ragazzo gay che andava in giro in minigonna.

Vomitevole.
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#339 Messaggio da Salieri D'Amato »

Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.
La via più breve tra due cuori è il pene

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markome
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#340 Messaggio da markome »

Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 14:44
Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.

Questo vale quando si tratta di esibire prove, scovare circostanze, tracce di fatti a favore dell'imputato.
In questo caso si è trattato di un giudizio morale che , se fosse stato proposto, sarebbe stato difficile accettare.

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Salieri D'Amato
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#341 Messaggio da Salieri D'Amato »

markome ha scritto:
14/07/2023, 15:17
Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 14:44
Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.

Questo vale quando si tratta di esibire prove, scovare circostanze, tracce di fatti a favore dell'imputato.
In questo caso si è trattato di un giudizio morale che , se fosse stato proposto, sarebbe stato difficile accettare.
Prove, circostanze e fatti mi sembrano chiari, il difensore poteva puntare solo sulle attenuanti ed era più che arduo trovarle in un delitto premeditato, efferato e lucido come questo.
Invece che puntare sulla solita infermità mentale, l'avvocato ha percorso la strada dello sconvolgimento emotivo, il "sentirsi usato" da una persona "sicura e disinibita". Ammè me pare 'na strunzat', e proprio per questo nel portare avanti la tesi l'avvocato si è dimostrato sicuramente abile e convincente. Ovvio che ci voleva anche un giudice abbastanza malleabile e che presumibilmente, come dice Giorgio, ha dei pregiudizi verso il mestiere di Charlotte.
Come è altrettanto ovvio che i pregiudizi nella sentenza sono difficili da individuare e impossibili da dimostrare, a meno che il giudice non sia un emerito coglione.
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markome
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#342 Messaggio da markome »

Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 15:31
markome ha scritto:
14/07/2023, 15:17
Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 14:44
Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.

Questo vale quando si tratta di esibire prove, scovare circostanze, tracce di fatti a favore dell'imputato.
In questo caso si è trattato di un giudizio morale che , se fosse stato proposto, sarebbe stato difficile accettare.
Prove, circostanze e fatti mi sembrano chiari, il difensore poteva puntare solo sulle attenuanti ed era più che arduo trovarle in un delitto premeditato, efferato e lucido come questo.
Invece che puntare sulla solita infermità mentale, l'avvocato ha percorso la strada dello sconvolgimento emotivo, il "sentirsi usato" da una persona "sicura e disinibita". Ammè me pare 'na strunzat', e proprio per questo nel portare avanti la tesi l'avvocato si è dimostrato sicuramente abile e convincente. Ovvio che ci voleva anche un giudice abbastanza malleabile e che presumibilmente, come dice Giorgio, ha dei pregiudizi verso il mestiere di Charlotte.
Come è altrettanto ovvio che i pregiudizi nella sentenza sono difficili da individuare e impossibili da dimostrare, a meno che il giudice non sia un emerito coglione.
Appunto, l'avvocato può escogitare le tesi più assurde, ma chi decide è il giudice.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#343 Messaggio da GeishaBalls »

Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 15:31
markome ha scritto:
14/07/2023, 15:17
Salieri D'Amato ha scritto:
14/07/2023, 14:44
Io sarei tentato anche a dare merito (colpa nella nostra ottica) agli avvocati difensori, di cui non si tiene mai conto, ma contano eccome. Non per niente vi sono profonde distinzioni e un divario abnorme sugli onorari tra i principi del foro e manovalanza di terzo livello.

Questo vale quando si tratta di esibire prove, scovare circostanze, tracce di fatti a favore dell'imputato.
In questo caso si è trattato di un giudizio morale che , se fosse stato proposto, sarebbe stato difficile accettare.
Prove, circostanze e fatti mi sembrano chiari, il difensore poteva puntare solo sulle attenuanti ed era più che arduo trovarle in un delitto premeditato, efferato e lucido come questo.
Invece che puntare sulla solita infermità mentale, l'avvocato ha percorso la strada dello sconvolgimento emotivo, il "sentirsi usato" da una persona "sicura e disinibita". Ammè me pare 'na strunzat', e proprio per questo nel portare avanti la tesi l'avvocato si è dimostrato sicuramente abile e convincente. Ovvio che ci voleva anche un giudice abbastanza malleabile e che presumibilmente, come dice Giorgio, ha dei pregiudizi verso il mestiere di Charlotte.
Come è altrettanto ovvio che i pregiudizi nella sentenza sono difficili da individuare e impossibili da dimostrare, a meno che il giudice non sia un emerito coglione.
L’avvocato fa il suo mestiere, ci mancherebbe che si mettesse a fare il giudice. Che l’assassino non stia bene di testa lo dimostra quel che ha fatto, era ovvio che l’avvocato dovesse puntare a quello.

La cosa che mi disturba è l’idea che il giudice abbia considerato il fatto della vita disinibita come motivo per ammettere circostanze attenuanti. Mi disturba, come se la vita disinibita perdesse valore. Ma è una impressione superficiale, senza davvero conoscere la sentenza.

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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#344 Messaggio da GeishaBalls »

Stavamo dicendo le stesse cose. Resta la tristezza per la povera ragazza

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markome
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Re: Charlotte Angie: una brutta storia

#345 Messaggio da markome »

Avete provato a immaginare cosa si prova ad essere uccisi a martellate?
Chi produce una simile atrocità come attenuante può solo avere l'infermità mentale, come può venirne in mente un'altra?

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