(O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

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hermafroditos
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5266 Messaggio da hermafroditos »

Floppy Disk ha scritto:
11/01/2024, 20:34
Inoltre vale la pena ricordare che la componente comunista nella rivoluzione francese è quella sfociata nel Terrore, che si basava sulle teorie egualitaristiche di Rousseau.
Una distorsione delle teorie egualitaristiche di Rousseau, aggiungerei. Lui non avrebbe mai voluto che le belle piangenti della prima fila finissero al patibolo.
Inoltre - qui tiro in ballo un'informazione non significativa ma interessante come quando DDP ci ricorda che fino all'invasione della Polonia nel mondo anglosassone Hitler e Mussolini erano enormemente ammirati - ho sempre trovato curioso come le stesse corti europee che vedevano in Rousseau e Voltaire i padri spirituali delle monarchie illuminate (che, a conti fatti erano tutte assolutiste) misero al bando le loro opere all'indomani dell'esecuzione di Luigi XVI. A Napoli Ferdinando IV (che era primo cugino di Luigi XVI) e Maria Carolina (sorella di Maria Antonietta) si spinsero un po' più in là, rifiutandosi di parlare in francese da quel momento in avanti e mettendo al bando anche la moda francese d'ispirazione giacobina.

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Floppy Disk
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5267 Messaggio da Floppy Disk »

hermafroditos ha scritto:
11/01/2024, 21:40
Una distorsione delle teorie egualitaristiche di Rousseau, aggiungerei. Lui non avrebbe mai voluto che le belle piangenti della prima fila finissero al patibolo.
Può darsi, anzi probabile. Tuttavia sembrerebbe che le idee comuniste, sia pre che post Marx, venissero male interpretate ogni volta che le si applicava nel mondo reale. Il che mi fa pensare che ci siano tre possibilità: erano idee intrinsecamente difettose; coloro i quali le attuavano erano in malafede; entrambe le cose.
Io propendo per la terza ipotesi. Il problema delle utopie e degli ideali astratti è che spesso e volentieri sono derivati da determinate ipotesi che non sempre rispondono al vero, e il loro sviluppo non segue certo il metodo more geometrico spinoziano fino ad arrivare ad una conclusione che a quel punto proprio perché tutt'altro che solida diventa inconfutabile. È un po' lo stesso discorso che vale per le religioni organizzate, e non sembra essere un caso che il comunismo reale abbia replicato vagamente la struttura della Chiesa Cattolica, con un Vaticano/PCUS e le varie sedi vescovili/PC delle varie nazioni. Non è neanche mancato il tentativo di esportare il "credo" in giro per il mondo, come dimostrano le esperienze cubane, cinesi e cambogiane (e molte altre).

Discorso fascismo, così rientro più pienamente nello spirito del topic. Non so quanto sia grande lo zoccolo duro di nostalgici della "buonanima" in Italia, ma piccolo o grande che sia è indubbio che esiste. I vari tentativi più o meno espliciti di "rielaborare" ed "analizzare" il Ventennio secondo una prospettiva "finalmente lucida e serena" spammati negli anni da politici o intellettuali di determinati schieramenti sono un palese tentativo di ripulire un ventennio che tutto era tranne che pulito e in qualche modo equiparare una struttura di potere metodicamente violenta e oppressiva con le violenze di parte opposta (comunque gravi, ci mancherebbe) accadute dal 1943 al 1945, con alcune prosecuzioni negli anni successivi. JW ha ragione quando dice che per quanto si possa pensare male del PCI, questi ha contribuito alla stesura della Costituzione e nel bene e nel male è stato una componente rilevante dell'esperienza politica del dopoguerra. Io sono strafelice che fossimo (e siamo, nonostante tutto) sotto l'ombrello ingombrante ma protettivo di NATO e USA, ma far notare gli orrori e le porcherie del comunismo nel corso del Novecento non riabilita parte opposta e non giustifica gli squallidi teatrini a cui assistiamo nel nostro disgraziato paese ormai da decenni.

https://www.agi.it/politica/news/2024-0 ... -24751219/
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5268 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Floppy Disk ha scritto:
11/01/2024, 20:34
Durante la guerra tra Rossi e Bianchi, Lenin ordinava a Trotzkij di distruggere i villaggi anche solo sospettati di parteggiare per la parte avversa.
Inoltre vale la pena ricordare che la componente comunista nella rivoluzione francese è quella sfociata nel Terrore, che si basava sulle teorie egualitaristiche di Rousseau.
in verità è stato un bel derby

https://it.wikipedia.org/wiki/Terrore_bianco
https://it.wikipedia.org/wiki/Terrore_bianco_(Russia)

i giacobini non erano comunisti, con qualche anacronismo si possono considerare "proto-socialisti" gli "arrabbiati" (da non confondere con gli "esagerati") che si collocavano a "sinistra" dei giacobini (per quanto valessero le categorie di destra e sinistra negli anni '90 del '700), e che furono duramente avversati dallo stesso robespierre: https://it.wikipedia.org/wiki/Enrag%C3%A9s

a più riprese Marx ed Engels si fanno beffe dei giacobini. parte nell'equivoco nasce dal fatto che Lenin aveva studiato la rivoluzione francese e aveva in mente una resistenza rivoluzionaria modellata sui giacobini di Danton. ma che Robespierre o Saint -Just fossero i nonni di Stalin, e Rousseau il nonno del gulag, è una scemenza ideologica della propaganda "liberale"

quanto alla vergognosa distorsione del pensiero di Rousseau (contrapposto al razzista buono Montesquieu), che avrebbe rappresentato per Robespierre ciò che Marx avrebbe rappresentato per Lenin, basti questa citazione "individualista" del filosofo ginevrino, un po' strana in bocca al presunto precursore del "collettivismo"
"il sangue di un solo uomo è di valore più grande che non la libertà di tutto il genere umano"
ps2: non vorrei si dimenticassero le guerre civili durante l'Indipendenza americana (misure terroristiche decise dal Congresso contro i lealisti nel 1776, pesanti rappresaglie da ambo le parti, emigrazione forzata di quasi 200mila lealisti al termine del conflitto), o durante la rivoluzione inglese (1640-1688), con un re (Carlo I Stuart) decapitato (che fornì ai giacobini il modello per la ghigliottina di Luigi XVI), una provvisoria dittatura genocida (Cromwell in Irlanda: https://it.wikipedia.org/wiki/Conquista ... ti_sociali ), e l'emergere di movimenti radicali (proto-socialisti :lol: ) repressi da Cromwell ( https://it.wikipedia.org/wiki/Livellatori )

a proposito, e che fine fecero i pellerossa (schierati con gli inglesi) dopo il conseguimento dell'Indipendenza? così, en passant

certo, Stati Uniti e Inghilterra ebbero un numero di morti nettamente inferiore a Russia e Francia, ma grazie al cazzo direi io. Nel 1770 le colonie americane assommavano una popolazione di circa 2 mln di abitanti, l'Inghilterra della seconda metà del '600 meno di 5 mln di abitanti, la Francia rivoluzionaria aveva quasi 30 mln di abitanti, la Russia del 1914 quasi 175 mln. Ci sarebbe un altro piccolo particolare, che USA e UK erano maggiormente protette dal mare rispetto alle invasioni subite dai rivoluzionari francesi ad opera di prussiani, russi e austriaci ( https://it.wikipedia.org/wiki/Dichiarazione_di_Pillnitz ), o i bolscevichi dalle truppe delle armate bianche dell'Intesa ( https://it.wikipedia.org/wiki/Intervento_in_Siberia )

si ama presentare le rivoluzioni americana e inglese come combattute tra gentiluomini "endogenamente" virtuosi, a differenza della violenza franco-russa deducibile "a priori" dall'ideologia. il tutto parte di una più generale contrapposizione tra idilliaco mondo insulare (anglosassone), ricco di buon senso e pragmatismo, e mondo di degenerati "continentali" (franchisti in Spagna, nazisti in Germania, fascisti in Italia, comunisti in Russia e giacobini terroristi in Francia). un'immagine dura a morire, riproposta addirittura dalla Thatcher
“Nell’arco della mia vita tutti i problemi sono venuti dall’Europa e tutte le soluzioni sono venute dal mondo anglofono” declamò Margaret Thatcher al Congresso del partito conservatore del 1999.
sono un analfabeta funzionante

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GeishaBalls
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5269 Messaggio da GeishaBalls »

Johnny Wadd ha scritto:
11/01/2024, 7:47
Il fascismo era stato creato da Mussolini, senza il genio politico (del male) di quest'uomo il PNF non sarebbe mai esistito in quella forma e si sarebbe dissolto alla sua morte, come capitò il 25 luglio 1943 dopo la destituzione e l'arresto di Mussolini, il giorno dopo in Italia nessuno sembrava piu' fascista. Il fascismo è quindi legato in maniera indissolubile alla figura di Mussolini cosi come il nazismo a quella di Hitler.

Il comunismo non è stato certo creato dal nulla da Marx o Lenin. Loro gli hanno dato delle basi ideologiche e scientifiche moderne ma forme di comunismo sono esistite da sempre nella storia dell'umanità, in fondo chi si voleva ribellare a certe forme di oppressione e schiavitu' cercava alternative in un tipo di società di stampo comunistoide. Con meno disuguaglianze sociali. Anche la rivoluzione francese del 1789 prima che la borghesia prendesse il sopravvento aveva una componente comunista molto forte. Ancora oggi chi vorrebbe meno disuguaglianze sociali (fosse anche il Papa) viene etichettato da destra come un comunista.

Poi ovvio le cose vengono interpretate dagli uomini e nel nome del comunismo sono state fatte cose orribili nel mondo, ma comunque in astratto e in forma utopistica tra comunismo, fascismo e nazismo ci sono grandi differenze, non è la stessa cosa come qualcuno dice.
Concordo. E si può dire: sono comunista e disprezzo Stalin

Non si può dire: sono fascista ma non mi piace Mussolini oppure mi piace Mussolini ma non il fascismo. Se ti rifai al fascismo apprezzi la violenza sugli oppositori politici e giornalisti indipendenti, approvi il divieto di associazioni non fasciste e così via

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Salieri D'Amato
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5270 Messaggio da Salieri D'Amato »

E come sempre DDP ripristina la verità storica

.... che a tutti piace modellare a proprio uso e consumo.
La via più breve tra due cuori è il pene

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hermafroditos
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5271 Messaggio da hermafroditos »

Salieri D'Amato ha scritto:
12/01/2024, 9:32
E come sempre DDP ripristina la verità storica

.... che a tutti piace modellare a proprio uso e consumo.
Ho orgasmato, inutile dirlo.
Drogato_ di_porno ha scritto:
12/01/2024, 2:30
si ama presentare le rivoluzioni americana e inglese come combattute tra gentiluomini "endogenamente" virtuosi, a differenza della violenza franco-russa deducibile "a priori" dall'ideologia. il tutto parte di una più generale contrapposizione tra idilliaco mondo insulare (anglosassone), ricco di buon senso e pragmatismo, e mondo di degenerati "continentali" (franchisti in Spagna, nazisti in Germania, fascisti in Italia, comunisti in Russia e giacobini terroristi in Francia). un'immagine dura a morire, riproposta addirittura dalla Thatcher
“Nell’arco della mia vita tutti i problemi sono venuti dall’Europa e tutte le soluzioni sono venute dal mondo anglofono” declamò Margaret Thatcher al Congresso del partito conservatore del 1999.
Amore di questa dichiarazione da parte di parte di quella psicopatica (altro che psicologia spicciola applicata a Hitler e Mussolini - l'ho sempre trovata preoccupante quanto quegli altri due).
A tal proposito, ho sempre trovato interessante la trivializzazione della Rivoluzione Francese che viene fatta nel mondo anglosassone, soprattutto quando se ne tendono ad analizzare l'eziologia e la genesi, soprattutto se confrontata con la venerazione para-religiosa che i britannici hanno per la propria storia. Stiamo parlando di un popolo che vede nella Prima Guerra Mondiale un trauma vivo e presente, come se fosse avvenuto l'altro ieri, e che sì è lasciato subdere placidamente per più di mezzo secolo da una donna semi-analfabeta e ignorante assurta al ruolo di Capo di Stato senza mai metterne in discussione le capacità, ma anzi, vedendola sempre come un esempio di virtù e abnegazione (anche se... https://www.theguardian.com/uk-news/202 ... ns-consent).
Non so se visitando Versailles vi è mai capitato di ascoltare le conversazioni dei turisti anglosassoni, ma le conversazioni medie oscillano tra il puritano indignato (ah che sfarzo! mentre i poveri morivano di fame!) al grillin-populista (hanno fatto bene a tagliargli la testa!), spesso senza tener conto del tripudio di grandiosità dal punto di vista artistico e architettonico.

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Drogato_ di_porno
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5272 Messaggio da Drogato_ di_porno »

certamente, addirittura si distingue una prima fase “liberale” (pre-giacobina) della rivoluzione francese, gestita dagli schiavisti (proprietari delle piantagioni nei caraibi francesi) alla successiva “deriva o degenerazione” giacobina, che avrebbe fatto deragliare i buoni propositi iniziali (instaurare una monarchia costituzionale sul modello inglese). Il defunto politologo giovanni sartori disse che il liberalismo era nato nei paesi anglosassoni per “endogenesi”, cioè sarebbero stati geneticamente portati alla democrazia diversamente dagli europei del continente, “totalitari” fino al midollo. per non menzionare la rivoluzione americana, agiograficamente incruenta e “liberale”, a fronte di una rivoluzione francese o russa combattuta da fanatici sanguinari.

Ma la prima abolizione universale della schiavitù chi l'ha fatta? Mia nonna? mio zio pescatore? Furono i vituperati giacobini (decreto della convenzione del febbraio 1794 che ispirò le ribellioni antischiaviste di haiti e dell'america latina, precedute dalla rivolta di tupac amaru II), cioè un movimento politico radicale, non liberale. La schiavitù fu reintrodotta da Napoleone nelle colonie nel 1806, con il plauso di Jefferson che voleva mettergli a disposizione i porti americani e offrirgli supporto logistico nell'invasione (fallita) ad haiti. Gli inglesi abolirono la schiavitù nelle colonie solo nel 1833, gli olandesi nel 1863 quando negli USA il sud schiavista si avviava alla sconfitta. questo fatto non è mai ricordato quando si parla di rivoluzione francese. La costituzione federale americana del 1787 (redatta dal crudele schiavista jefferson, che vendeva i figli delle sue schiave al mercato come vitelli) sancì per legge una schiavitù feroce, per abolire la quale furono necessari i 700 mila morti della guerra di secessione. I sudisti accusavano gli abolizionisti del Nord di “fanatismo ideologico” e “giacobinismo”. Oltre agli anni di guerra veri e propri (1861-1865), ci fu il durissimo periodo della “Ricostruzione”, durato 12 anni (dal 1865 al 1877), dove il Nord occupò militarmente il sud instaurando una dittatura (che valse l’accusa a Lincoln di giacobinismo da parte dei sudisti, curioso contrappasso).

inoltre la vera causa della guerra d’indipendenza americana fu il limite all’espansione dei coloni ad ovest (nelle terre indiane) imposto dalla madrepatria (e sistematicamente violato), limite rappresentato dalla naturale barriera dei monti allegheny e Appalachi (in seguito il Mississippi). questo perché il governo di Londra aveva interesse a mantenere buoni rapporti con le tribù indiane. invece i coloni affamati di terre avevano altre mire, e non a caso durante la guerra molte tribù si schierarono con gli inglesi perché avevano meno da temere dai remoti commercianti di Londra che dai coloni sul posto.

E che dire dei fatti in russia? Il regime dello Zar non fu abbattuto dai bolscevichi a “Ottobre” 1917 bensì dai liberal-democratici (i cadetti di miliukov) a febbraio (quando i bolscevichi quasi non esistevano, se ne contavano in tutto 25mila), appoggiati dai franco-inglesi (la missione di Lord Alfred Milner a san pietroburgo). La caduta dello Zar fu festeggiata dai cadetti di miliukov presso l’ambasciata inglese. obiettivo dell’Intesa era instaurare al posto dello zarismo un regime democratico-borghese di stampo occidentale, per mettere a tacere il "partito della pace" (di cui facevano parte rasputin, vero motivo del suo assassinio, e la zarina di origine tedesca), e spingere la russia a riprendere con più efficienza la guerra contro la germania. come sempre quando gli occidentali mettono becco le cose sfuggono di mano, perché il popolo ne aveva pieni i coglioni di guerra. così si innescarono gli sconvolgimenti che da Febbraio portarono all’Ottobre (protagonisti prima di Lenin i vari Kerensky e Kornilov, mai citati). A propiziare il rientro di lenin in russia dall’esilio a zurigo fu ludendorff su suggerimento di un vecchio compagno di battaglia di trotzkij della rivoluzione del 1905 (ismail lazrevic helphand, nome di battaglia Parvus), divenuto nel frattempo grande finanziere internazionale.

Già che siamo in tema, che dire del ruolo dell’impero tedesco nella creazione della repubblica popolare ucraina imposta dopo la pace di brest-litovsk?
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5273 Messaggio da GeishaBalls »

Grandi pagine, grazie

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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5274 Messaggio da Drogato_ di_porno »

queste per la cronaca furono le aggressioni subite da ogni lato dai bolscevichi russi durante la guerra civile
Immagine
qualcosa di simile successe in Francia (addirittura attacchi dagli spagnoli, e i vandeani erano riforniti in Bretagna dalla flotta inglese)
Immagine
stati di emergenza che i coloni americani non dovettero mai subire, anzi erano massicciamente riforniti da Francia, Olanda e Spagna (in particolare la Francia colse l'occasione per una rivincita dopo la sconfitta nella guerra dei 7 anni, che aveva comportato la perdita del canada)

magari se i coloni americani avessero subito invasioni da ogni lato avremmo avuto un comitato di salute pubblica o una ceka americane...facile fare i liberali col culo coperto dall'oceano atlantico, dall'alto di una favorevole situazione geopolitica.

l'unico che ebbe l'onestà intellettuale di ammetterlo fu alexander hamilton, che disse (citazione non letterale) "noi siamo liberali anche perchè riparati come eravamo dall'oceano e senza vicini minacciosi non avevamo l'esigenza di un esercito permanente, con tutti i rischi che ciò comporta per la democrazia"
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5275 Messaggio da gaston »

DDP chapeau! si tende a trascurare che le sentenze del tribunale della storia sono emesse dai vincitori che inevitabilmente tramandano la loro versione , è salutare , come fai tu , ricordare anche le parti in ombra della storia e considerare altre prospettive

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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5276 Messaggio da giorgiograndi »

Johnny Wadd ha scritto:
11/01/2024, 7:47
Il fascismo era stato creato da Mussolini, senza il genio politico (del male) di quest'uomo il PNF non sarebbe mai esistito in quella forma e si sarebbe dissolto alla sua morte, come capitò il 25 luglio 1943 dopo la destituzione e l'arresto di Mussolini, il giorno dopo in Italia nessuno sembrava piu' fascista. Il fascismo è quindi legato in maniera indissolubile alla figura di Mussolini cosi come il nazismo a quella di Hitler.

Il comunismo non è stato certo creato dal nulla da Marx o Lenin. Loro gli hanno dato delle basi ideologiche e scientifiche moderne ma forme di comunismo sono esistite da sempre nella storia dell'umanità, in fondo chi si voleva ribellare a certe forme di oppressione e schiavitu' cercava alternative in un tipo di società di stampo comunistoide. Con meno disuguaglianze sociali. Anche la rivoluzione francese del 1789 prima che la borghesia prendesse il sopravvento aveva una componente comunista molto forte. Ancora oggi chi vorrebbe meno disuguaglianze sociali (fosse anche il Papa) viene etichettato da destra come un comunista.

Poi ovvio le cose vengono interpretate dagli uomini e nel nome del comunismo sono state fatte cose orribili nel mondo, ma comunque in astratto e in forma utopistica tra comunismo, fascismo e nazismo ci sono grandi differenze, non è la stessa cosa come qualcuno dice.
Se il fascismo e' stato creato da Mussolini, il comunismo e' stato ipotizzato da Marx e la prima espressione risale alla parigi del 1870 ("la" Comune di Parigi).

Non si puo' essere comunisti senza essere Marxisti, visto che l'applicazione del Marxismo ha fatto danni sia con Stalin che con Lenin (attraverso il comunismo stesso), il comunista non puo' rinnegare ne lenin, ne stalin e nemmeno marx, altrimenti sarebbe ipocrita a essere comunista

(PS: la cina con il marxismo ha poco da condividere)
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5277 Messaggio da hermafroditos »

giorgiograndi ha scritto:
12/01/2024, 13:17
[Scopri]Spoiler
Johnny Wadd ha scritto:
11/01/2024, 7:47
Il fascismo era stato creato da Mussolini, senza il genio politico (del male) di quest'uomo il PNF non sarebbe mai esistito in quella forma e si sarebbe dissolto alla sua morte, come capitò il 25 luglio 1943 dopo la destituzione e l'arresto di Mussolini, il giorno dopo in Italia nessuno sembrava piu' fascista. Il fascismo è quindi legato in maniera indissolubile alla figura di Mussolini cosi come il nazismo a quella di Hitler.

Il comunismo non è stato certo creato dal nulla da Marx o Lenin. Loro gli hanno dato delle basi ideologiche e scientifiche moderne ma forme di comunismo sono esistite da sempre nella storia dell'umanità, in fondo chi si voleva ribellare a certe forme di oppressione e schiavitu' cercava alternative in un tipo di società di stampo comunistoide. Con meno disuguaglianze sociali. Anche la rivoluzione francese del 1789 prima che la borghesia prendesse il sopravvento aveva una componente comunista molto forte. Ancora oggi chi vorrebbe meno disuguaglianze sociali (fosse anche il Papa) viene etichettato da destra come un comunista.

Poi ovvio le cose vengono interpretate dagli uomini e nel nome del comunismo sono state fatte cose orribili nel mondo, ma comunque in astratto e in forma utopistica tra comunismo, fascismo e nazismo ci sono grandi differenze, non è la stessa cosa come qualcuno dice.
Se il fascismo e' stato creato da Mussolini, il comunismo e' stato ipotizzato da Marx e la prima espressione risale alla parigi del 1870 ("la" Comune di Parigi).

Non si puo' essere comunisti senza essere Marxisti, visto che l'applicazione del Marxismo ha fatto danni sia con Stalin che con Lenin (attraverso il comunismo stesso), il comunista non puo' rinnegare ne lenin, ne stalin e nemmeno marx, altrimenti sarebbe ipocrita a essere comunista

(PS: la cina con il marxismo ha poco da condividere)
Continua a sfuggirti che Marx non aveva teorizzato l'uso della violenza, la censura e l'eliminazione fisica dell'avversario come elementi fondativi del marxismo/comunismo, mentre Mussolini l'aveva fatto. Questa cosa peraltro sono sicuro di avertela già scritta più volte, ma periodicamente ritorni con la stessa domanda.

Stiamo inoltre aspettando questa famosa selezione di frasi dal Capitale.

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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5278 Messaggio da hermafroditos »

Drogato_ di_porno ha scritto:
12/01/2024, 12:07
[Scopri]Spoiler
certamente, addirittura si distingue una prima fase “liberale” (pre-giacobina) della rivoluzione francese, gestita dagli schiavisti (proprietari delle piantagioni nei caraibi francesi) alla successiva “deriva o degenerazione” giacobina, che avrebbe fatto deragliare i buoni propositi iniziali (instaurare una monarchia costituzionale sul modello inglese). Il defunto politologo giovanni sartori disse che il liberalismo era nato nei paesi anglosassoni per “endogenesi”, cioè sarebbero stati geneticamente portati alla democrazia diversamente dagli europei del continente, “totalitari” fino al midollo. per non menzionare la rivoluzione americana, agiograficamente incruenta e “liberale”, a fronte di una rivoluzione francese o russa combattuta da fanatici sanguinari.

Ma la prima abolizione universale della schiavitù chi l'ha fatta? Mia nonna? mio zio pescatore? Furono i vituperati giacobini (decreto della convenzione del febbraio 1794 che ispirò le ribellioni antischiaviste di haiti e dell'america latina, precedute dalla rivolta di tupac amaru II), cioè un movimento politico radicale, non liberale. La schiavitù fu reintrodotta da Napoleone nelle colonie nel 1806, con il plauso di Jefferson che voleva mettergli a disposizione i porti americani e offrirgli supporto logistico nell'invasione (fallita) ad haiti. Gli inglesi abolirono la schiavitù nelle colonie solo nel 1833, gli olandesi nel 1863 quando negli USA il sud schiavista si avviava alla sconfitta. questo fatto non è mai ricordato quando si parla di rivoluzione francese. La costituzione federale americana del 1787 (redatta dal crudele schiavista jefferson, che vendeva i figli delle sue schiave al mercato come vitelli) sancì per legge una schiavitù feroce, per abolire la quale furono necessari i 700 mila morti della guerra di secessione. I sudisti accusavano gli abolizionisti del Nord di “fanatismo ideologico” e “giacobinismo”. Oltre agli anni di guerra veri e propri (1861-1865), ci fu il durissimo periodo della “Ricostruzione”, durato 12 anni (dal 1865 al 1877), dove il Nord occupò militarmente il sud instaurando una dittatura (che valse l’accusa a Lincoln di giacobinismo da parte dei sudisti, curioso contrappasso).

inoltre la vera causa della guerra d’indipendenza americana fu il limite all’espansione dei coloni ad ovest (nelle terre indiane) imposto dalla madrepatria (e sistematicamente violato), limite rappresentato dalla naturale barriera dei monti allegheny e Appalachi (in seguito il Mississippi). questo perché il governo di Londra aveva interesse a mantenere buoni rapporti con le tribù indiane. invece i coloni affamati di terre avevano altre mire, e non a caso durante la guerra molte tribù si schierarono con gli inglesi perché avevano meno da temere dai remoti commercianti di Londra che dai coloni sul posto.

E che dire dei fatti in russia? Il regime dello Zar non fu abbattuto dai bolscevichi a “Ottobre” 1917 bensì dai liberal-democratici (i cadetti di miliukov) a febbraio (quando i bolscevichi quasi non esistevano, se ne contavano in tutto 25mila), appoggiati dai franco-inglesi (la missione di Lord Alfred Milner a san pietroburgo). La caduta dello Zar fu festeggiata dai cadetti di miliukov presso l’ambasciata inglese. obiettivo dell’Intesa era instaurare al posto dello zarismo un regime democratico-borghese di stampo occidentale, per mettere a tacere il "partito della pace" (di cui facevano parte rasputin, vero motivo del suo assassinio, e la zarina di origine tedesca), e spingere la russia a riprendere con più efficienza la guerra contro la germania. come sempre quando gli occidentali mettono becco le cose sfuggono di mano, perché il popolo ne aveva pieni i coglioni di guerra. così si innescarono gli sconvolgimenti che da Febbraio portarono all’Ottobre (protagonisti prima di Lenin i vari Kerensky e Kornilov, mai citati). A propiziare il rientro di lenin in russia dall’esilio a zurigo fu ludendorff su suggerimento di un vecchio compagno di battaglia di trotzkij della rivoluzione del 1905 (ismail lazrevic helphand, nome di battaglia Parvus), divenuto nel frattempo grande finanziere internazionale.

Già che siamo in tema, che dire del ruolo dell’impero tedesco nella creazione della repubblica popolare ucraina imposta dopo la pace di brest-litovsk?
Adoro tutto, mi sa che era dal 7 ottobre che non ti vedevo così gasato.

Comunque, per quanto riguarda la Rivoluzione Francese come rivoluzione liberale, il momento di cesura imo è rappresentato più che altro dalla morte di Mirabeau, che forse era l'unico là in mezzo che voleva realmente evitare spargimenti di sangue (dopo quelli che ci erano già stati il 14 luglio e il 5/6 ottobre) e creare la prima monarchia costituzionale moderna della storia.
Sicuramente era inizialmente partita come una fronda di nobili, facenti capo a Philippe Egalité e interessati a destituire Luigi XVI, presumibilmente con lo scopo di instaurare una monarchia costituzionale con a capo una nuova dinastia, quella appunto dei Borbone-Orléans. Fu proprio lo stesso Philippe Egalité peraltro a intuire che in quel momento in Francia la borghesia aveva raggiunto un tale livello d'istruzione e una tale consapevolezza di sé che coinvolgerla nel suo progetto frondista era necessario per far sì che ci fosse una vera e propria rivoluzione e che il tutto non venisse represso com'era accaduto con le Fronde al tempo della reggenza di Mazzarino. Questo elemento peraltro imo è fondamentale per comprendere la rivoluzione francese, ché si tende troppo spesso a leggerla come un fenomeno causato meramente dalle vessazioni e dalle ingiustizie tipiche della società di Antico Regime, senza considerare che erano condizioni comuni a praticamente tutta l'Europa continentale, e in misura minore anche alla Gran Bretagna. Se si verificò fu in virtù del livello che aveva raggiunto la sua borghesia, e non a caso ancora oggi in ambito accademico si tende a sottolineare che la rivoluzione francese fu prima di tutto una rivoluzione borghese.

L'obiettivo poi imo non era nemmeno creare di qualcosa analogo alla monarchia inglese, che è parlamentare ancorché costituzionale, basandosi appunto sulla Magna Carta e non su una costituzione moderna come fu di fatti quella che Mirabeau fece approvare a Luigi XVI e Maria Antonietta. Non a caso i sovrani erano estremamente restii ad approvare una soluzione simile perché consapevoli che il loro ruolo sarebbe stato ridimensionato a una funzione cerimoniale che nemmeno la monarchia inglese a queste date aveva sperimentato.

giorgiograndi
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5279 Messaggio da giorgiograndi »

hermafroditos ha scritto:
12/01/2024, 15:36
giorgiograndi ha scritto:
12/01/2024, 13:17
[Scopri]Spoiler
Johnny Wadd ha scritto:
11/01/2024, 7:47
Il fascismo era stato creato da Mussolini, senza il genio politico (del male) di quest'uomo il PNF non sarebbe mai esistito in quella forma e si sarebbe dissolto alla sua morte, come capitò il 25 luglio 1943 dopo la destituzione e l'arresto di Mussolini, il giorno dopo in Italia nessuno sembrava piu' fascista. Il fascismo è quindi legato in maniera indissolubile alla figura di Mussolini cosi come il nazismo a quella di Hitler.

Il comunismo non è stato certo creato dal nulla da Marx o Lenin. Loro gli hanno dato delle basi ideologiche e scientifiche moderne ma forme di comunismo sono esistite da sempre nella storia dell'umanità, in fondo chi si voleva ribellare a certe forme di oppressione e schiavitu' cercava alternative in un tipo di società di stampo comunistoide. Con meno disuguaglianze sociali. Anche la rivoluzione francese del 1789 prima che la borghesia prendesse il sopravvento aveva una componente comunista molto forte. Ancora oggi chi vorrebbe meno disuguaglianze sociali (fosse anche il Papa) viene etichettato da destra come un comunista.

Poi ovvio le cose vengono interpretate dagli uomini e nel nome del comunismo sono state fatte cose orribili nel mondo, ma comunque in astratto e in forma utopistica tra comunismo, fascismo e nazismo ci sono grandi differenze, non è la stessa cosa come qualcuno dice.
Se il fascismo e' stato creato da Mussolini, il comunismo e' stato ipotizzato da Marx e la prima espressione risale alla parigi del 1870 ("la" Comune di Parigi).

Non si puo' essere comunisti senza essere Marxisti, visto che l'applicazione del Marxismo ha fatto danni sia con Stalin che con Lenin (attraverso il comunismo stesso), il comunista non puo' rinnegare ne lenin, ne stalin e nemmeno marx, altrimenti sarebbe ipocrita a essere comunista

(PS: la cina con il marxismo ha poco da condividere)
Continua a sfuggirti che Marx non aveva teorizzato l'uso della violenza, la censura e l'eliminazione fisica dell'avversario come elementi fondativi del marxismo/comunismo, mentre Mussolini l'aveva fatto. Questa cosa peraltro sono sicuro di avertela già scritta più volte, ma periodicamente ritorni con la stessa domanda.

Stiamo inoltre aspettando questa famosa selezione di frasi dal Capitale.
Ma figuriamoci, leggiti il manifesto comunista. Parlava espressamente di violenza.

Capitale capitolo 14: "La violenza e' la levatrice di ogni societa', gravida di una nuova societa' " -> per levatrice si intende "ostetrica"
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?

#5280 Messaggio da hermafroditos »

giorgiograndi ha scritto:
12/01/2024, 16:20
[Scopri]Spoiler
hermafroditos ha scritto:
12/01/2024, 15:36
giorgiograndi ha scritto:
12/01/2024, 13:17
[Scopri]Spoiler
Johnny Wadd ha scritto:
11/01/2024, 7:47
Il fascismo era stato creato da Mussolini, senza il genio politico (del male) di quest'uomo il PNF non sarebbe mai esistito in quella forma e si sarebbe dissolto alla sua morte, come capitò il 25 luglio 1943 dopo la destituzione e l'arresto di Mussolini, il giorno dopo in Italia nessuno sembrava piu' fascista. Il fascismo è quindi legato in maniera indissolubile alla figura di Mussolini cosi come il nazismo a quella di Hitler.

Il comunismo non è stato certo creato dal nulla da Marx o Lenin. Loro gli hanno dato delle basi ideologiche e scientifiche moderne ma forme di comunismo sono esistite da sempre nella storia dell'umanità, in fondo chi si voleva ribellare a certe forme di oppressione e schiavitu' cercava alternative in un tipo di società di stampo comunistoide. Con meno disuguaglianze sociali. Anche la rivoluzione francese del 1789 prima che la borghesia prendesse il sopravvento aveva una componente comunista molto forte. Ancora oggi chi vorrebbe meno disuguaglianze sociali (fosse anche il Papa) viene etichettato da destra come un comunista.

Poi ovvio le cose vengono interpretate dagli uomini e nel nome del comunismo sono state fatte cose orribili nel mondo, ma comunque in astratto e in forma utopistica tra comunismo, fascismo e nazismo ci sono grandi differenze, non è la stessa cosa come qualcuno dice.
Se il fascismo e' stato creato da Mussolini, il comunismo e' stato ipotizzato da Marx e la prima espressione risale alla parigi del 1870 ("la" Comune di Parigi).

Non si puo' essere comunisti senza essere Marxisti, visto che l'applicazione del Marxismo ha fatto danni sia con Stalin che con Lenin (attraverso il comunismo stesso), il comunista non puo' rinnegare ne lenin, ne stalin e nemmeno marx, altrimenti sarebbe ipocrita a essere comunista

(PS: la cina con il marxismo ha poco da condividere)
Continua a sfuggirti che Marx non aveva teorizzato l'uso della violenza, la censura e l'eliminazione fisica dell'avversario come elementi fondativi del marxismo/comunismo, mentre Mussolini l'aveva fatto. Questa cosa peraltro sono sicuro di avertela già scritta più volte, ma periodicamente ritorni con la stessa domanda.

Stiamo inoltre aspettando questa famosa selezione di frasi dal Capitale.
Ma figuriamoci, leggiti il manifesto comunista. Parlava espressamente di violenza.

Capitale capitolo 14: "La violenza e' la levatrice di ogni societa', gravida di una nuova societa' " -> per levatrice si intende "ostetrica"
Penso che sia stato appurato che le idee di violenza e lotta nel Capitale sono da intendersi in senso metaforico, come forma di sollevazione generale della classe lavoratrice contro le angherie dei padroni, anche a costo di una mobilitazione di massa, che come in tutte le rivoluzioni non esclude mai la violenza. Occorre tenere a mente che Il Capitale è prima di tutto un testo di filosofia economica e non pone direttamente le basi per una forma di governo (motivo per il quale è stato applicato con esiti diversi nei Paesi più disparati).
Mussolini invece vedeva nella violenza, anche applicata ai singoli individui e ai privati cittadini, uno strumento per governare e amministrare. Again, trovami ne Il Capitale dei passaggi in cui un messaggio analogo sia veicolato in maniera chiara, netta, limpida, cristallina. Per favore.

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