Uh amo che segui anche tu Jerry SaltzGeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2024, 7:51[Scopri]SpoilerNon so quanti ricordano il consiglio di Trump su come sedurre le ragazze: afferrale la fica (the pussy). Ora Donald Trump è condannato a pagare 80 milioni per aver diffamato una donna che lo accusa di stupro
“She grabbed him by the pursey” è bella
(OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
Appena sentita al tiggì: Trumpetta accusa Taylor Swift di poter spostare i voti pro Bidone, e che in realtà lei sarebbe un agente segreto con licenza di uccidere... Chi la ascolta...Ci vorrebbe una testimonianza della Claretta per avere un idea reale del fenomeno Swift, visto che non disprezzava manco Miley Cyrus, pur adorando Blixia Bargeld. Io non lo ho mai ascoltata, classica country singer che in ammerica vendono palate di dischi di merda, ma mi sa che si sia evoluta per aver tutto sto successo, mi documenterò, sia mai che dopo i SOAD scoperti dopo i 60 anni, non mi piaccia.....
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
Un uomo di principi
Biden fa dietrofront sui migranti: ora vuole chiudere la frontierai | 1 febbraio 2024
La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi
«Datemi l’autorità per farlo, e chiudo la frontiera subito». Questa non è una promessa di Donald Trump in campagna elettorale. Sono parole di Joe Biden, è lui ad averle pronunciate in un comizio. Amici e avversari concordano in questa constatazione: ormai Biden ha fatto undietrofront totale sull’immigrazione, fino al punto di abbracciare la linea di Trump. Aveva cominciato alla chetichella, riprendendo la costruzione del Muro al confine del Messico. Ma fino a pochi giorni fa Biden si allineava su Trump quasi di nascosto, senza ammetterlo apertamente, per paura di scatenare una rivolta nell’ala sinistra del suo partito. Con l’ultima dichiarazione è cessata anche quella finzione. Dietro questo voltafaccia c’è il duro confronto con la realtà. La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi: dall’ordine pubblico al senso di sicurezza dei cittadini, fino allo sconquasso provocato nelle finanze di quegli enti locali (vedi le città di New York e Chicago) dove il costo dei migranti si fa sentire in modo estremo. A parlare di disastro non sono più solo i repubblicani ma anche i sindaci democratici, e la stessa stampa progressista favorevole all’immigrazione. Un giornale allineato al partito democratico come il New York Times intitola in prima pagina su «Crisi alla frontiera». Nel sottotitolo evoca l’impossibilità di mantenere «la promessa di rovesciare le politiche di Trump».
Nell’articolo si legge: «Il numero di persone che attraversano il confine per entrare negli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, è più che raddoppiato rispetto agli anni di Trump. Il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo si è praticamente sfasciato». È sempre il New York Times a sottolineare il capovolgimento totale di Biden: «Ora implora il Congresso di dargli i poteri per sigillare la frontiera». Quando entrò alla Casa Bianca, al contrario, il primo messaggio urbi et orbi arrivò con la sospensione di tutte le espulsioni di clandestini. Un’altra testata tradizionalmente favorevole all’immigrazione è il settimanale The Economist. Oggi il suo verdetto è una bocciatura della politica di frontiere aperte annunciata all’inizio della presidenza Biden. Da quando lui è alla Casa Bianca, constata The Economist, «hanno attraversato la frontiera 3,1 milioni di persone. È più dell’intera popolazione di Chicago. Altri 1,7 milioni sono entrati di nascosto o barando sui visti». È sempre The Economist a osservare che l’influenza della sinistra radicale dentro il partito democratico ha esercitato un «effetto annuncio» nel mondo intero, il suo messaggio di apertura totale e di lassismo ha attirato nuovi migranti. Ai tradizionali richiedenti asilo dall’America latina si sono aggiunti nell’attraversare il confine Messico-Usa perfino i russi (43.000 in un anno), gli indiani (42.000) e i cinesi (24.000).
Ad aggravare il malcontento nei confronti di Biden, c’è la divaricazione negli atteggiamenti degli amministratori locali dei due partiti. Governatori e sindaci repubblicani, in totale disaccordo con gli iniziali messaggi permissivi della Casa Bianca, non vogliono migranti illegali nelle proprie città e nei propri Stati, quindi li incoraggiano ad andare altrove. Alcuni Stati e città governati da democratici si auto-definiscono da molti anni come dei «santuari», che offrono protezione anche a chi non ha regolari documenti di soggiorno, addirittura si impegnano a dare un alloggio a chi arriva in violazione della legge. Il risultato è che l’invasione di clandestini si sposta dal Texas verso New York, Chicago, Los Angeles. Questo, ammette The Economist, «spiega perché gli elettori si fidano dei repubblicani per affrontare la sicurezza alla frontiera, con uno scarto di 30 punti percentuali. È il tema dove il partito repubblicano ha il margine di vantaggio più elevato». The Economist, pur avendo sempre tenuto una linea editoriale pro-immigrazione, ora arriva in un editoriale a esortare Biden perché scenda a compromessi con il partito repubblicano, a cui dà atto di presentare richieste «ragionevoli». Per esempio sui criteri di valutazione di una richiesta di asilo, la Spagna con un governo socialista ha un atteggiamento molto più restrittivo degli Stati Uniti. Meno ragionevole, anche perché sostanzialmente inutile, è l’attuale procedimento avviato dai repubblicani alla Camera per l’impeachment del ministro della Homeland Security che dirige la polizia di frontiera, Alejandro Mayorkas. Purtroppo ormai il deficit di credibilità fra democratici e repubblicani su questo terreno è così elevato, che qualsiasi cosa faccia Biden rischia di ritorcersi contro di lui. L’appello accorato al Congresso – «votate una legge per blindare il confine e io la firmo subito» – rischia di avere un effetto boomerang: nell’attesa e nel timore che questo avvenga i flussi possono ingrossarsi perfino di più. Lo stesso effetto può risultare dalle previsioni su un ritorno di Trump alla Casa Bianca: nell’immediato questo può aumentare i flussi di clandestini, che cercano di approfittarne finché sono in tempo.

Biden fa dietrofront sui migranti: ora vuole chiudere la frontierai | 1 febbraio 2024
La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi
«Datemi l’autorità per farlo, e chiudo la frontiera subito». Questa non è una promessa di Donald Trump in campagna elettorale. Sono parole di Joe Biden, è lui ad averle pronunciate in un comizio. Amici e avversari concordano in questa constatazione: ormai Biden ha fatto undietrofront totale sull’immigrazione, fino al punto di abbracciare la linea di Trump. Aveva cominciato alla chetichella, riprendendo la costruzione del Muro al confine del Messico. Ma fino a pochi giorni fa Biden si allineava su Trump quasi di nascosto, senza ammetterlo apertamente, per paura di scatenare una rivolta nell’ala sinistra del suo partito. Con l’ultima dichiarazione è cessata anche quella finzione. Dietro questo voltafaccia c’è il duro confronto con la realtà. La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi: dall’ordine pubblico al senso di sicurezza dei cittadini, fino allo sconquasso provocato nelle finanze di quegli enti locali (vedi le città di New York e Chicago) dove il costo dei migranti si fa sentire in modo estremo. A parlare di disastro non sono più solo i repubblicani ma anche i sindaci democratici, e la stessa stampa progressista favorevole all’immigrazione. Un giornale allineato al partito democratico come il New York Times intitola in prima pagina su «Crisi alla frontiera». Nel sottotitolo evoca l’impossibilità di mantenere «la promessa di rovesciare le politiche di Trump».
Nell’articolo si legge: «Il numero di persone che attraversano il confine per entrare negli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, è più che raddoppiato rispetto agli anni di Trump. Il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo si è praticamente sfasciato». È sempre il New York Times a sottolineare il capovolgimento totale di Biden: «Ora implora il Congresso di dargli i poteri per sigillare la frontiera». Quando entrò alla Casa Bianca, al contrario, il primo messaggio urbi et orbi arrivò con la sospensione di tutte le espulsioni di clandestini. Un’altra testata tradizionalmente favorevole all’immigrazione è il settimanale The Economist. Oggi il suo verdetto è una bocciatura della politica di frontiere aperte annunciata all’inizio della presidenza Biden. Da quando lui è alla Casa Bianca, constata The Economist, «hanno attraversato la frontiera 3,1 milioni di persone. È più dell’intera popolazione di Chicago. Altri 1,7 milioni sono entrati di nascosto o barando sui visti». È sempre The Economist a osservare che l’influenza della sinistra radicale dentro il partito democratico ha esercitato un «effetto annuncio» nel mondo intero, il suo messaggio di apertura totale e di lassismo ha attirato nuovi migranti. Ai tradizionali richiedenti asilo dall’America latina si sono aggiunti nell’attraversare il confine Messico-Usa perfino i russi (43.000 in un anno), gli indiani (42.000) e i cinesi (24.000).
Ad aggravare il malcontento nei confronti di Biden, c’è la divaricazione negli atteggiamenti degli amministratori locali dei due partiti. Governatori e sindaci repubblicani, in totale disaccordo con gli iniziali messaggi permissivi della Casa Bianca, non vogliono migranti illegali nelle proprie città e nei propri Stati, quindi li incoraggiano ad andare altrove. Alcuni Stati e città governati da democratici si auto-definiscono da molti anni come dei «santuari», che offrono protezione anche a chi non ha regolari documenti di soggiorno, addirittura si impegnano a dare un alloggio a chi arriva in violazione della legge. Il risultato è che l’invasione di clandestini si sposta dal Texas verso New York, Chicago, Los Angeles. Questo, ammette The Economist, «spiega perché gli elettori si fidano dei repubblicani per affrontare la sicurezza alla frontiera, con uno scarto di 30 punti percentuali. È il tema dove il partito repubblicano ha il margine di vantaggio più elevato». The Economist, pur avendo sempre tenuto una linea editoriale pro-immigrazione, ora arriva in un editoriale a esortare Biden perché scenda a compromessi con il partito repubblicano, a cui dà atto di presentare richieste «ragionevoli». Per esempio sui criteri di valutazione di una richiesta di asilo, la Spagna con un governo socialista ha un atteggiamento molto più restrittivo degli Stati Uniti. Meno ragionevole, anche perché sostanzialmente inutile, è l’attuale procedimento avviato dai repubblicani alla Camera per l’impeachment del ministro della Homeland Security che dirige la polizia di frontiera, Alejandro Mayorkas. Purtroppo ormai il deficit di credibilità fra democratici e repubblicani su questo terreno è così elevato, che qualsiasi cosa faccia Biden rischia di ritorcersi contro di lui. L’appello accorato al Congresso – «votate una legge per blindare il confine e io la firmo subito» – rischia di avere un effetto boomerang: nell’attesa e nel timore che questo avvenga i flussi possono ingrossarsi perfino di più. Lo stesso effetto può risultare dalle previsioni su un ritorno di Trump alla Casa Bianca: nell’immediato questo può aumentare i flussi di clandestini, che cercano di approfittarne finché sono in tempo.

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
l'obesità degli americani crea problemi al reclutamento dei soldati
gli ufficiali dell'esercito mettono sotto accusa la politica per mancanza di politiche sociali ed educazione alla nutrizione, ci si preoccupa della dieta solo se serve a creare carne da cannone.
il turbo-capitalismo non solo deindustralizza ma obbliga i poveri a rimpinzarsi di junk food che costa meno
in USA la leva militare fu abolita dopo il Vietnam per non mandare più i figli bianchi della buona borghesia a crepare nelle risaie (dei neri ispanici ecc. chissene), così si è fatto esercito di volontari proprio per arruolare i più poveri che però ingozzandosi di fast-food ingrassano come tacchini
"soldato palla di lardo!"
gli ufficiali dell'esercito mettono sotto accusa la politica per mancanza di politiche sociali ed educazione alla nutrizione, ci si preoccupa della dieta solo se serve a creare carne da cannone.
il turbo-capitalismo non solo deindustralizza ma obbliga i poveri a rimpinzarsi di junk food che costa meno
in USA la leva militare fu abolita dopo il Vietnam per non mandare più i figli bianchi della buona borghesia a crepare nelle risaie (dei neri ispanici ecc. chissene), così si è fatto esercito di volontari proprio per arruolare i più poveri che però ingozzandosi di fast-food ingrassano come tacchini
"soldato palla di lardo!"
Military obesity rates soar, compounding recruitment challenges
Services still struggling to find eligible applicants who meet the physical requirements for enlistment
https://rollcall.com/2023/10/18/militar ... hallenges/
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
In effetti ora in un Hummer ci entrano, a fatica, in tre....
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
quelli (che tirano le fila) devono pagare la marchetta alla sinistra radicale (Soros e Co) che gli ha retto il moccolo con BLM, Antifa e la meta' del sistema giudiziario americani in modo da vincere le elezioni. Adesso pero', che gli immigrati glieli mandano a camionate a NY e DC, devono ragionare con quelli un po' meno radicali, come "Gay e Trans, i quali si trovano a dover aver a che fare con gente che li considera come pedofili e checche isteriche" (cit). Perfino i quartieri neri di NY si lamentano di non ricevere piu' adeguata attenzione perche' l'immigrato irregolare risulta piu' importante (perche' a livello cittadino lo vorrebbero pure far votare)dostum ha scritto: ↑02/02/2024, 2:53Un uomo di principi
Biden fa dietrofront sui migranti: ora vuole chiudere la frontierai | 1 febbraio 2024
La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi
«Datemi l’autorità per farlo, e chiudo la frontiera subito». Questa non è una promessa di Donald Trump in campagna elettorale. Sono parole di Joe Biden, è lui ad averle pronunciate in un comizio. Amici e avversari concordano in questa constatazione: ormai Biden ha fatto undietrofront totale sull’immigrazione, fino al punto di abbracciare la linea di Trump. Aveva cominciato alla chetichella, riprendendo la costruzione del Muro al confine del Messico. Ma fino a pochi giorni fa Biden si allineava su Trump quasi di nascosto, senza ammetterlo apertamente, per paura di scatenare una rivolta nell’ala sinistra del suo partito. Con l’ultima dichiarazione è cessata anche quella finzione. Dietro questo voltafaccia c’è il duro confronto con la realtà. La politica permissiva che Biden annunciò all’inizio del suo mandato ha avuto effetti disastrosi, attirando un flusso crescente di clandestini, con ripercussioni gravi in molti campi: dall’ordine pubblico al senso di sicurezza dei cittadini, fino allo sconquasso provocato nelle finanze di quegli enti locali (vedi le città di New York e Chicago) dove il costo dei migranti si fa sentire in modo estremo. A parlare di disastro non sono più solo i repubblicani ma anche i sindaci democratici, e la stessa stampa progressista favorevole all’immigrazione. Un giornale allineato al partito democratico come il New York Times intitola in prima pagina su «Crisi alla frontiera». Nel sottotitolo evoca l’impossibilità di mantenere «la promessa di rovesciare le politiche di Trump».
Nell’articolo si legge: «Il numero di persone che attraversano il confine per entrare negli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, è più che raddoppiato rispetto agli anni di Trump. Il sistema di accoglienza per i richiedenti asilo si è praticamente sfasciato». È sempre il New York Times a sottolineare il capovolgimento totale di Biden: «Ora implora il Congresso di dargli i poteri per sigillare la frontiera». Quando entrò alla Casa Bianca, al contrario, il primo messaggio urbi et orbi arrivò con la sospensione di tutte le espulsioni di clandestini. Un’altra testata tradizionalmente favorevole all’immigrazione è il settimanale The Economist. Oggi il suo verdetto è una bocciatura della politica di frontiere aperte annunciata all’inizio della presidenza Biden. Da quando lui è alla Casa Bianca, constata The Economist, «hanno attraversato la frontiera 3,1 milioni di persone. È più dell’intera popolazione di Chicago. Altri 1,7 milioni sono entrati di nascosto o barando sui visti». È sempre The Economist a osservare che l’influenza della sinistra radicale dentro il partito democratico ha esercitato un «effetto annuncio» nel mondo intero, il suo messaggio di apertura totale e di lassismo ha attirato nuovi migranti. Ai tradizionali richiedenti asilo dall’America latina si sono aggiunti nell’attraversare il confine Messico-Usa perfino i russi (43.000 in un anno), gli indiani (42.000) e i cinesi (24.000).
Ad aggravare il malcontento nei confronti di Biden, c’è la divaricazione negli atteggiamenti degli amministratori locali dei due partiti. Governatori e sindaci repubblicani, in totale disaccordo con gli iniziali messaggi permissivi della Casa Bianca, non vogliono migranti illegali nelle proprie città e nei propri Stati, quindi li incoraggiano ad andare altrove. Alcuni Stati e città governati da democratici si auto-definiscono da molti anni come dei «santuari», che offrono protezione anche a chi non ha regolari documenti di soggiorno, addirittura si impegnano a dare un alloggio a chi arriva in violazione della legge. Il risultato è che l’invasione di clandestini si sposta dal Texas verso New York, Chicago, Los Angeles. Questo, ammette The Economist, «spiega perché gli elettori si fidano dei repubblicani per affrontare la sicurezza alla frontiera, con uno scarto di 30 punti percentuali. È il tema dove il partito repubblicano ha il margine di vantaggio più elevato». The Economist, pur avendo sempre tenuto una linea editoriale pro-immigrazione, ora arriva in un editoriale a esortare Biden perché scenda a compromessi con il partito repubblicano, a cui dà atto di presentare richieste «ragionevoli». Per esempio sui criteri di valutazione di una richiesta di asilo, la Spagna con un governo socialista ha un atteggiamento molto più restrittivo degli Stati Uniti. Meno ragionevole, anche perché sostanzialmente inutile, è l’attuale procedimento avviato dai repubblicani alla Camera per l’impeachment del ministro della Homeland Security che dirige la polizia di frontiera, Alejandro Mayorkas. Purtroppo ormai il deficit di credibilità fra democratici e repubblicani su questo terreno è così elevato, che qualsiasi cosa faccia Biden rischia di ritorcersi contro di lui. L’appello accorato al Congresso – «votate una legge per blindare il confine e io la firmo subito» – rischia di avere un effetto boomerang: nell’attesa e nel timore che questo avvenga i flussi possono ingrossarsi perfino di più. Lo stesso effetto può risultare dalle previsioni su un ritorno di Trump alla Casa Bianca: nell’immediato questo può aumentare i flussi di clandestini, che cercano di approfittarne finché sono in tempo.
Un casino di prima qualita' di stampa Dem che ha come conseguenza che proprio quell'elettorato piu' sensibile al rispetto dei propri diritti civili gli si sta rivoltando contro.
Vincera' Trump
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
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Trump si sta gia’ a toccare le palle. un endorsement di GG e’ un black swan come pochi
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
declino un cazzo. caduta libera. ma per ogni carogna che cade ci sono iene che la addentano.
ho preso profits e non venduto - i miei amici dicono che sono un coglione - secondo me da qui a Novembre non c’e’ crash
con un cornetto infilato nel culo come un napoletano. mettiti anche tu un cornetto nel culo DDP e vediamo che succede domani
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
Non so perché, quello che fa e soprattutto dice ultimamente Trump mi fa venire in mente il personaggio di Wilson Fisk nella bellissima serie tv Daredevil.estdipendente ha scritto: ↑04/02/2024, 16:19https://youtu.be/teCvb7MZLOE?si=kjPAn7Rnw_TCtdzI
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
non l’ho vista ma fa lo stesso. so una cosa e ti invito a fare uguale: se davvero sti due minnows hanno la nominations bisogna fare due cose:Floppy Disk ha scritto: ↑04/02/2024, 22:14Non so perché, quello che fa e soprattutto dice ultimamente Trump mi fa venire in mente il personaggio di Wilson Fisk nella bellissima serie tv Daredevil.estdipendente ha scritto: ↑04/02/2024, 16:19https://youtu.be/teCvb7MZLOE?si=kjPAn7Rnw_TCtdzI
Trump si sta gia’ a toccare le palle. un endorsement di GG e’ un black swan come pochi
1) riflettere sul fatto che un diploma da geometra sgangherato alla GG will do it. io penso che mi suicidero’ il giorno dopo. il mondo non puo’ andare in mano a sta madria di zappaterra
2) scommettere €500/1000 che al dibattito uno dei due prova a salire le scale di corsa e cade.
potremmo fare 5000/100000 easy. forse di piu’.
vediamo
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump
sono perito meccanicoestdipendente ha scritto: ↑04/02/2024, 22:43non l’ho vista ma fa lo stesso. so una cosa e ti invito a fare uguale: se davvero sti due minnows hanno la nominations bisogna fare due cose:Floppy Disk ha scritto: ↑04/02/2024, 22:14Non so perché, quello che fa e soprattutto dice ultimamente Trump mi fa venire in mente il personaggio di Wilson Fisk nella bellissima serie tv Daredevil.estdipendente ha scritto: ↑04/02/2024, 16:19https://youtu.be/teCvb7MZLOE?si=kjPAn7Rnw_TCtdzI
Trump si sta gia’ a toccare le palle. un endorsement di GG e’ un black swan come pochi
1) riflettere sul fatto che un diploma da geometra sgangherato alla GG will do it. io penso che mi suicidero’ il giorno dopo. il mondo non puo’ andare in mano a sta madria di zappaterra
2) scommettere €500/1000 che al dibattito uno dei due prova a salire le scale di corsa e cade.
potremmo fare 5000/100000 easy. forse di piu’.
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Siete fottuti comunque, sia che resti dementia-joe, sia che torni il procione (per motivi diversi che danno un output diverso con risultati simili)
Comincia a toccarti le palle perche' e' probabile che saranno una delle poche cose di cui continuerai ad avere piena autonomia.
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.