[quote:15620576a0="bellavista"]Certo che è un bel sadico il nonno, se fa rimanere il nipote sequestrato "per mesi" prima di intervenire e farlo liberare subito, non trovi?

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La mia era solo un provocazione per stroncare il vostro stupore. I "mesi" di prigionia sono quasi 4, 110 giorni per l' esattezza. Pare che lo Stato non avesse cavato un ragno dal buco, mentre l' intervento del nonno sarebbe stato risolutivo. Il padre e il nonno appartengono ad una delle famiglie più ricche di Perugia, possedevano addirittura una banca. I sequestratori chiesero 20 miliardi, ma lo Stato scelse la linea dura: nell' occasione venne decretato il congelamento dei beni della famiglia del rapito. Come per molti altri sequestri restano punti oscuri mai chiariti. La famiglia e il ragazzo hanno sempre negato un coinvolgimento della massoneria.
Tra le tante ipotesi fatte c' è quella di "Sequestro di persona" di Pino Scaccia:
[quote:15620576a0]Il vecchio "Puccio" De Megni, chiese aiuto a tutti. [b:15620576a0]Non era uno "qualsiasi", ma un massone potente, gia' gran maestro del rito scozzese e antico.[/b:15620576a0] Ce la mise davvero tutta. Per amore, naturalmente, ma anche perche' si sentiva un po' responsabile di quel sequestro. La notizia non era stata resa pubblica, ma lui sapeva che ad agosto (due mesi prima) avevano tentato di rapire Bruno Buitoni: a Perugia dunque c'era una banda scatenata. Non solo. Venti giorni prima del sequestro di Augustino (a ottobre) il nonno aveva compiuto una grossa operazione finanziaria. Ne raccontano tante sulla sua disperata ricerca di aiuto. Una delle voci piu' accreditate porta a una grossa comunita' terapeutica, in Umbria. Li' c'era una ragazza uscita dalla droga figlia di un sardo della Barbagia. Il padre della ragazza decise di intervenire. L'inchiesta della procura di Palermo sta cercando di appurare se in quel frangente intervenne anche l'immancabile Luigi Lombardini mettendo a disposizione tutta la sua rete di informatori. Fatto sta che il vecchio De Megni non pago' il riscatto ma tiro' fuori in tutto ottocento milioni: trecento in beneficenza agli orfani dei poliziotti, l'altro mezzo miliardo non si sa, forse pago' l'informazione decisiva: dove stava il bambino. Arrivarono i Nocs e lo liberarono. Fu sicuramente una soffiata. Augusto De Megni fu liberato il 3 febbraio. Pochi giorni prima, il 28 gennaio, ci fu una grande cena a Perugia. Il prefetto De Marinis (ora e' morto) confido' agli amici: "Ormai sappiamo dove sta Augusto, e' come se fosse gia' libero". Oltretutto, uno di quei Nocs mi ha confidato di recente che conoscevano esattamente il punto, anche se ci misero parecchio perche' la grotta era nascosta benissimo, dalle foglie. Quando finalmente arrivarono non ci furono reazioni. Il bambino era sotto il tiro della pistola di uno dei banditi, ma quello non sparo'. Augustino disse subito: "Lui e' buono". Ancora gli scrive. Dopo qualche tempo, ci furono due morti. Due sardi. Forse quelli che avevano parlato.[/quote:15620576a0]
Al di là di come si siano svolti i fatti, credo che avere il nonno miliardario e "gran maestro del rito scozzese antico" possa aprire qualche porta a canale 5 no? Dai tempi di noschese e costanzo non si contano gli uomini di spettacolo nella massoneria (ne aveva parlato in un' intervista Lucarelli).